House M.D. – dove eravamo rimasti?


House M.D. - dove eravamo rimasti?Dopo avervi raccontato per filo e per segno tutti i motivi per cui ha ancora un senso vedere House M.D. alla settima stagione, cerchiamo di capire nel dettaglio cos’è successo fino ad ora e di prepararci al meglio per questa seconda mid-season. Abbiamo infatti una serie di storie rimaste aperte, sia per quanto riguarda il team, che per House e il suo compagno di merende Wilson; certo, alcune di queste potrebbero non essere esattamente da applauso in piedi sul divano, però è sempre divertente e interessante vedere come dei personaggi ben costruiti si muovono davanti a situazioni complesse. E poi beh, se qualcuna non vi tange minimamente, potete sempre trasformarlo in un gioco a scommesse: chi si fa chi? Tizio tornerà con Caia? La moglie di Sempronio scapperà alle Bahamas col primo che incontra? Se volete mi offro di raccogliere i soldi.
Prima, però, di trasformare questo blog in una bisca virtuale, facciamo le cose per bene e parliamo di questi primi 8 episodi.

I punti da analizzare sono: Huddy (e vi sembra che si possa tralasciare?); Wilson e Sam; team di House e l’arrivo della petulante Martha M. Masters.

HUDDY
Il titolo della 7×01, Now What?, esprime chiaramente ciò che passa nelle menti dei nostri novelli fidanzatini d’America: e ora che facciamo? Riusciremo a sopravvivere a noi stessi, a essere davvero “noi” senza prendere fuoco al primo scontro? Le prime titubanze di House – e, a onor del vero, della stessa Cuddy – danno sicuramente da pensare; eppure, col passare delle puntate, si notano la necessità e la volontà da parte di entrambi di riscrivere il loro rapporto, di schiodare se stessi dai ruoli convenzionali che avevano stabilito e di smuovere dalle fondamenta una relazione che si muoveva sui binari sicuri di una danza prevedibilissima – sia a livello personale che sul lavoro. Inizialmente entrambi hanno paura di ferire l’altro, persino nello scontro sui casi medici, perdendo di vista il fatto che la loro forza stava proprio lì, nel mandarsi a quel paese per sostenere la propria tesi e arrivare infine ad un compromesso tra di loro che fosse, per il paziente, la scelta giusta. Ora invece è difficile dirsi le cose in faccia, perché stanno insieme, ma lei rimane il suo capo. Dopo un primo momento di crisi – la Cuddy pensa persino di trovargli un altro referente, ma chi a parte lei vuole gestire un dottore ingestibile?! – la situazione sembra scorrere tranquilla, finché House non le mente spudoratamente per la risoluzione di un caso, facendole invece credere di aver seguito i suoi suggerimenti proprio in virtù del loro nuovo rapporto (7×06 Office Politics); solo che Lisa lo scopre in tempo zero e questa volta non può passarci sopra: pretende delle scuse. Nonostante una breve tregua – anche perché il nostro Doc attenta per l’ennesima volta alla sua vita entrando nella stanza di un paziente con presunto vaiolo (7×07 A pox on our House) – la Cuddy rimane ferma nella sua convinzione: è lui che deve cambiare, anche solo per avere il coraggio di scusarsi.
Come dicevo in altra sede, il genio degli autori sta nel fargli modificare l’atteggiamento dando sempre l’impressione che, di fatto, non avvenga davvero nessuna mutazione di rilievo: qui, invece, c’è dell’altro. Durante il mid season finale (7×08 Small Sacrifices) House decide di scendere a quello che per lui è un enorme compromesso: chiede scusa a Lisa, con una spiegazione davvero impegnata e convincente; tuttavia, a fine episodio, scopriamo che ha mentito, anche in questa occasione. Ecco, io qui ci trovo un momento di svolta, perché House in genere mente o per distruggere qualcosa/qualcuno, o per salvare un paziente: ma mai prima d’ora ha mentito per tenersi accanto qualcuno che lo renda felice. Certo, lo fa a modo suo, ma riesce a dimostrare – in un modo bizzarro e contorto – quanto ci tenga davvero alla Cuddy, abbastanza almeno da darle la soddisfazione di sentirsi chiedere scusa.

WILSON E SAM
Interesse a mille, me ne rendo conto. Soprattutto perché Sam (interpretata da Cynthia Watros, Libby in Lost) non è esattamente un personaggio appassionante – almeno era simpatica finché litigava con House mentre entrambi fingevano davanti a Wilson di andare d’amore e d’accordo, ora anche no.
La cosa che tuttavia rende la loro relazione importante ai nostri occhi, sta nel concetto di verità che si dispiega proprio nell’ultimo episodio.
Sam, ingolfata di lavoro e con un controllo sanitario incombente, chiede alla sua dolce metà di darle una mano a controllare tutte le cartelle cliniche; lui acconsente, ma è proprio così che scopre una serie di anomalie relative al dosaggio di radiazioni su cinque pazienti. Wilson inizialmente pensa ad un errore, poi, supportato da House, affronta Sam e le dice ciò che ha visto, ma lei nega in modo categorico di aver mai volontariamente aumentato il dosaggio. Insomma, la questione va avanti tipo tira e molla etico per qualche minuto, finché Wilson si decide: lui, che già aveva in mente di chiederle di sposarlo, lo fa spiegando che la ama per il suo senso della morale e che anche lui avrebbe fatto tentato il tutto per tutto con dei pazienti così gravi. Proprio quando sembra che la storia stia per finire a tarallucci e vino e ci aspettiamo da un momento all’altro il secondo sì al secondo matrimonio della coppia… all’improvviso l’evento incompreso. Sam si inalbera e, rispolverando lo sguardo da pazza di Libby, accusa il suo used-to-be-husband – e per un breve attimo husband-to-be-again – di non crederle e di non avere fiducia in lei, che davvero davvero non ha mai fatto niente di sbagliato. Ok, qui si dovrebbe aprire un dubbio enorme – e su cui vi invito a scommettere a fine lettura dell’episodio:
a) Sam è scema e non ha capito che l’errore nel dosaggio è scritto su ben cinque cartelle?
b) Sam è un medico capra e non sa che bombardare qualcuno con un miliardo di radiazioni non è proprio quello che si dice “fare del bene”? Ai posteri l’ardua sentenza. In ogni caso, è interessante notare come Wilson perda la donna della sua vita solo per essere stato onesto e sincero riguardo a ciò che pensava, mentre House, al contrario, si tiene stretta la Cuddy con una bugia travestita da scusa; non a caso, quando Greg dice all’amico di aver mentito a Lisa, lui risponde con un tristissimo “Good for you” dietro il quale ci si può leggere tutta la sua disillusione nel vedere che, come sempre, la vita ha un modo strano e bastardo di far accadere le cose.

IL TEAM
Thirteen
Partiamo subito dalla desaparecida: appare solo nel primo episodio, se ne va raccontando di voler subire un trattamento sperimentale a Roma per la sua malattia e giusto 3 secondi dopo la sua partenza Foreman si informa bene bene e scopre che non c’è nessuno in lista per quella cura a suo nome (Remy Hadley, non “Thirteen”, ovviamente). Per ora non si sa dove sia né quando tornerà, anche se noi possiamo darvi un’anticipazione: presumibilmente quando Olivia Wilde la smetterà di girare film come se non ci fosse un domani e tornerà a recitare nella serie che l’ha resa famosa.
Taub
Forse è quello nel team che più subisce la figura di dr. House. E’ incapace di affrontare tutti gli attacchi più cinici del suo capo, lo detesta, ma al contempo ne cerca l’approvazione; la prova si ha quando è il suo turno di scegliere la sostituta di Thirteen e trova una brillante pediatra (interpretata da Keiko Agena, Lane in Gilmore Girls) che però scappa a gambe levate proprio perché Taub passa tutto il tempo a cercare di capire cosa penserebbe House di lei, disinteressandosi di fatto alla stessa dottoressa.
Si aggiunga che la donna che gli sta accanto, moglie dalle molteplici corna – inspiegabilmente, fra l’altro – ora ha trovato un amico/confidente on-line e pretende che questo venga accettato dal marito: ovviamente Taub, che si è fatto tutte le donne disposte ad andare a letto con lui, non riesce assolutissimamente ad accettare quello che per lui è comunque un tradimento emotivo. Chi la fa, l’aspetti, mi vien da dire.
Foreman & Chase
Ciò che rimane della vecchia squadra non si distingue per grandi storyline. Entrambi sono impegnati inizialmente a cercare una sostituta all’interno del team e questo permette loro di manifestare le parti più salienti della loro personalità: mentre Foreman si offende per non essere stato il primo a dover scegliere la nuova dottoressa, Chase ne approfitta per cercarne una abbastanza bella da poter portarsela a letto. Nell’ultimo episodio riesce a combinare una cosa a tre. Nient’altro da segnalare.
Martha M. Masters
E’ ancora presto per cogliere appieno l’apporto di questa new entry, che comunque ha già dimostrato di saper essere una spina nel fianco per il nostro Doc. Il fatto che creda così fermamente nella verità e nella sincerità mi porta a pensare che ci possa essere alle sue spalle una storia più articolata di quanto possa apparire; non ci resta quindi che continuare ad osservarla e, nel frattempo, a divertirsi grazie ai suoi scontri con House.

Aspettiamo quindi il prossimo episodio per vedere quanto durerà la tregua tra House e la Cuddy, se e come si riprenderà Wilson e quale altro meraviglioso caso si presenterà al Princeton Plainsboro.
Per le scommesse, invece, potete chiamare me. No ore pasti. Astenersi perditempo.

Condividi l'articolo
 

Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.