Doctor Who: ai confini della fantascienza 8


Doctor Who: ai confini della fantascienza

“Pensi di avere visto tutto? Beh, pensa di nuovo. Fuori da queste porte, potremmo vedere qualsiasi cosa. Potremmo trovare nuovi mondi, terribili mostri, cose impossibili. E se vieni con me, niente sarà più lo stesso.”

 Questo è quello che vi aspetta  con Doctor Who: di tutto! Potrete imbattervi in una puntata classica di fantascienza alla Star Trek, con navicelle, alieni abominevoli e pianeti pericolosi, per poi passare a 45 minuti di suspense da classico Giallo, a Thriller fino a momenti di pura paura. Col Dottore potrete viaggiare in ogni puntata da un mondo all’altro, da un tempo all’altro, da un’emozione all’altra.

Perché dovreste vedere questa serie, vi starete chiedendo. Beh, partiamo da tre punti fondamentali:

  •  Come già detto, i molteplici generi tra cui gli autori si destreggiano rendendo la serie unica!
  •  E’ una serie inglese, una delle prime in realtà (E per chi ha visto alcuni prodotti inglesi come Il Prigioniero, Being Human, Survivors, Misfits, Skins, Life on Mars, Merlin, Il diario Segreto di una Squillo di Lusso, ecc… sa dell’alta qualità dei prodotti britannici);
  •  48 anni di vita (dal ’63 all’ ’89, la serie “Classic” chiamata solo “The Doctor”, e dal 2005 a oggi, che vi commenterò principalmente, chiamata proprio “Doctor Who”) la rendono la serie più longeva in assoluto;

Non siete convinti? Ok, a me bastò il secondo punto, ma partiamo dall’inizio… Beh, se partissimo realmente dall’inizio col Dottore finirei per scriverci un’enciclopedia, e dubito che sia le mie mani che i vostri occhi sarebbero d’accordo. Preferisco allora raccontarvi i tratti generali della serie spiegandovi qualcosa che dovreste sapere riguardo la serie Classica.

Direi allora di iniziare con una domanda tanto semplice quanto, in realtà, complicata: Doctor who?

Doctor Who: ai confini della fantascienzaIl Dottore è l’ultimo (almeno così pare) di un’antica razza aliena:
i Signori del Tempo, una specie capace di controllare il Vortice del Tempo e di poterlo usare per viaggiare attraverso lo spazio e il tempo. Inoltre i Signori del Tempo, grazie a questa capacità e alla tecnologia avanzatissima, riescono ad “ingannare” la morte (violenta o naturale) rigenerandosi un massimo di 12 volte (anche se alcuni sono riusciti a superare questo limite). Grazie a questa idea geniale, gli ideatori Sydney Newman, C. E. Webber e Donald Wilson hanno permesso alla serie una durata di ben 48 anni senza mai annoiare.
Infatti, ogni Dottore, quando si rigenera, cambia fisionomia (cambia attore, in pratica), caratteri generali, look, ambientazione, frasi tipiche (L’Allons-y del Decimo Dottore è un inno alla serie come lo è il “Bazinga” in The Big Bang Theory e “Leggendario” in How I Met Your Mother), ecc…
Alcune cose sono immutabili, ovviamente, come il suo animo non violento, la difesa di tutte le specie con una predilezione per quella umana, la sua infinita curiosità, l’intelligenza enciclopedica e “la Morte come compagna” (infatti viene ripetuta spesso questa frase, proprio per i disastri e le morti che accompagnano i viaggi del Dottore, di cui, generalmente, non ne è il responsabile, anzi è colui che ne “riduce” l’intensità). Allo stesso tempo però, il Dottore è sempre diverso, in quanto è soggetto a continua evoluzione, dovuta alle reincarnazioni e alle innumerevoli esperienze accumulatesi nei suoi 900 anni (eh si, è un po’ vecchiotto, ma sa ancora correre molto bene).
Procediamo con un breve resoconto degli ultimi tre dottori protagonisti della nuova serie del 2005:

  • Il Nono Dottore (Christopher Eccleston) è scherzoso e autoironico, ma con una forte impronta malinconica, dovuta al recente sterminio della sua specie. E’ certamente il Dottore più intrigante e noir, quello che nasconde in sé più sofferenza, sebbene venga mascherata con battute su se stesso e su quello che lo circonda;
  • Il Decimo Dottore (David Tennant) è divertente, facilmente eccitabile, attivo e sempre con qualcosa da dire, come un bambino. In base alle necessità, è amabile e amichevole con amici e nemici, o spietato, mostrando il peso dei suoi secoli e degli innumerevoli dolori accumulati, diventando irriconoscibile dal bambino curioso che era in qualche scena prima. Questo è il mio Dottore preferito senza dubbio, sia per il personaggio in sé, commovente e allo stesso tempo divertente, sia per la maestria recitativa dell’attore. Viene ricordato anche per il motto: “Alons-y”;
  • L’Undicesimo Dottore (Matt Smith) è l’attuale dottore. Impulsivo, spassoso e abbastanza logorroico, è molto apprezzato, anche se spesso criticato a causa dell’età dell’attore (28 anni, il più giovane dei Dottori), che ha fatto sembrare la serie più “infantile”, e alla somiglianza con il Decimo Dottore (come l’urlo di battaglia/motto detto già alla sua prima apparizione: “GERONIMO”). Personalmente, questo Dottore non mi dispiace, né la stagione con lui presente, ovviamente, proprio per la diversità dei vari Dottori, è il gusto personale a decidere.

Un altro simbolo della serie è il TARDIS (Time And Relative Dimension In Space), la navicella del Dottore che gli permette di andare ovunque la sua folle curiosità lo stuzzichi.  Il Tardis appare all’esterno come una vecchia cabina telefonica d’emergenza della polizia britannica (questo è dovuto al malfunzionamento avvenuto al Circuito Camaleonte avvenuto nella prima puntata del ’63), ma all’interno racchiude uno spazio enorme (compreso di cucina e stanza-armadio con una scelta di vestiti da far invidia a Carrie Bradshaw di “Sex and the city”). Un’altra caratteristica è che il Tardis (come tutte le navicelle dei Signori del Tempo), non è costruita ma allevata, infatti “the blue box” (come viene chiamata proprio per il suo aspetto) è in parte organico ma con un rivestimento esterno che lo rende quasi indistruttibile.  Le caratteristiche di questa fedele e longeva compagna sono innumerevoli, proprio per la complessità della macchina combinata con il fattore organico, e per questo alcune di esse vengono scoperte andando avanti con le puntate. Non vi resta che guardare e scoprire, proprio come la filosofia del Dottore.

Doctor Who: ai confini della fantascienzaLe Compagne: Un’altra costante di tutti i Dottori e quella di portarsi dietro una donna, generalmente umana (fatta eccezione per la prima della serie classica che è la nipote), che l’accompagna nei suoi viaggi. Sembra quasi che sia il Dottore a fare un favore all’inconsapevole umana facendole vedere le bellezze dell’universo, ma è chiaro che, dopo la distruzione della propria specie, è lei che fa compagnia al Dottore , alleviando il suo dolore e l’incessante solitudine.

  • Rose Tyler (Billie Piper) è la classica donna di periferia, senza nulla di eccezionale ma che, grazie al Dottore e alla sua Blue Box, viene valorizzata ben oltre le sue stesse aspettative;
  • Martha Jones (Freema Agyeman) è una  bella dottoressa, molto forte e ironica, consapevole del suo valore (proprio per questo allontanandosi dalla “ordinarietà” delle altre, rendendola, a mio parere, troppo attiva, quasi come un soldato in contrasto con il pacifismo del Dottore;
  • Donna Noble (Catherine Tate) è una donna precaria, che vede se stessa come insignificante. Con lei la compagna torna ad essere la donna comune che il Dottore valorizza, ma, al contrario di Rose, nessuna delle cose che fa o che il Dottore le dice riescono a risollevarle l’autostima. Questo fino a quando… beh, se vi dicessi la sorte di Donna che gusto ci sarebbe?
  • Amy Pond (Karen Gillan) è una donna forte, permalosa, testarda e l’unica che, al contrario di chi l’ha preceduta, non è innamorata del Dottore (anche se, proprio per il suo passato, gli è molto affezionato). Questa compagna è completamente diversa dalle altre e, probabilmente, grazie a lei che il tanto “pre-criticato” Undicesimo Dottore viene apprezzato. Attualmente lei è ancora la compagna del Dottore.

Doctor Who: ai confini della fantascienza

I Nemici. Ci sarebbe un Eroe senza un cattivo da combattere? Anche per il Dottore gli avversari non mancano: alieni spietati che vogliono distruggere una comunità, una razza o (e non è poi così raro) l’intero universo, oppure alieni che vogliono solo sopravvivere e per farlo devono uccidere altre creature, o sono creature irrazionali, sfuggenti, e il vero motivo per cui fanno del male rimane avvolto nel mistero. In ogni caso, qualunque sia il motivo, il Dottore aiuta chi ne ha bisogno, senza mai fermarsi, senza mai darsi per vinto, rischiando la propria vita (e spesso perdendola) per salvare anche una sola creatura.
I tre avversari più ricorrenti, quelli che, fin dal primo Dottore, hanno giurato di ucciderlo (molto spesso riuscendoci), sono:

  • I Cybermen sono robot con aspetto rudimentale e che ospitano dei cervelli umani privati di emozioni (Procedimento chiamato “miglioramento”) . Il loro scopo è quello di “rendere perfetta” tutta la razza umana per poi conquistare l’universo;
  • The Master (Il Maestro) è un altro Signore del Tempo. Simile al Dottore in intelligenza e ingegno (erano infatti amici prima che il Maestro diventasse malvagio), ha come unico scopo quello di sopravvivere e di distruggere il Dottore e ciò che gli è caro;
  • I Dalek (I più antichi rivali fin dalla quinta puntata della serie Classica) sono dei robot con le fattezze di coni rovesciati metallici, da cui fuoriesce un braccio metallico mobile (il loro “occhio”, per così dire). Sono crudeli, intelligenti e privati delle emozioni, fatta eccezione per l’odio. Farebbero di tutto per realizzare il proprio scopo: conquistare l’universo rimanendo l’unica specie esistente. Vengono ricordati anche per la loro voce metallica che urla di “gioia”: “EXTERMINATE!

Per concludere, Doctor Who è una serie che DEVE essere vista, sia se siete appassionati di fantascienza, horror, commedie, gialli o se manco voi lo sapete. E’ uno dei “MUST” della televisione come Twin Peaks, Battlestar Galactica, X-files, Firefly e Lost.

Curiosità:

  • Un estratto della sigla è stato inserito nella celebre canzone “One of These Days” dei Pink Floyd
  • Il Dottore ha due cuori
  • Il Dottore si porta sempre dietro un Cacciavite Sonico con cui riesco a salvare quasi sempre la situazione, simbolo che non è necessaria una pistola per risolvere le situazioni critiche, basta solo un po’ di ingegno.
  • I “Chameleon Circuit”, un gruppo inglese, hanno scritto alcune canzoni ispirandosi al Dottore ed ad alcune sue imprese.
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8 commenti su “Doctor Who: ai confini della fantascienza

  • Thiliol

    Doctor Who è decisamente la più grande serie shi-fi mai andata in onda, divertente drammatica…brillante!

    Solo un appunt: non è Amy l’unica a non essere innamorata del Dottore, anche Donna non lo è affatto! Come dimenticare You’re not matin’ with me Sunshine!?

     
  • SerialFiller

    Appena finito di vedere “a good man goes to war” spettacolare puntata davvero entusiasmante, distruttiva, potente e di impatto.
    Matt Smith dottore preferito per distacco, davvero non capisco le tante critiche su di lui. River Song best personaggio ever nella saga del dottore.
    Episodi come quello sulla pandorica, come Blink e come questo sono davvero dei capolavori a mio avviso.
    Non impazzisco per le puntate di transizione che sono solo piacevoli e nulla più ma queste puntate fortemente orizzontali mi danno un grande senso di intensità e appagamento degno delle migliori serie. Dopo essere giunto a metà sesta stagione posso dire che Doctor Who entra nella mia top 15-20 all time.
    Come sempre grazie della segnalazione seriangolo!!!

     
  • Attilio Palmieri

    Anche io lo sto recuperando, sono ormai quasi in pari, mi manca pochissimo. Una serie straordinaria, per certi versi d’altri tempi, ma per altri contemporanea come poche altre. Amo con tutte le mie forze David Tennant e credo che sia uno dei più grandi attori viventi, ma Matt Smith è nato per fare il Dottore, ce l’ha proprio cucito addosso.
    Gli ultimi episodi della quarta sono straordinari e chiudono emotivamente un percorso che non può non commuovere. Dalla quinta stagione parte una nuova serie, ma con tutto ciò che c’è stato prima come fondamenta e quindi con la possibilità e la capacità (grazie Moffat) di osare molto di più e di mischiare dramma e commedia in modo inedito.

     
    • SerialFiller

      Assolutamente daccordo attilio.
      Tennant non si discute ed in gracepoint credo che molti si accorgeranno delle sue tremende capacità attoriali ma se vedo smith vedo il dottore, davvero movimenti, mimica e doti innate per ricoprire quel ruolo. E se si pensa al fatto che lo abbia iniziato ad interpretare a 26 anni se ricordo bene beh chapeau!!
      La chiusura dell’epoca tennant è stata epocale, commovente ed emozionante non c’è che dire, ma la visione più ineluttabile, drammatica, per certi versi catastrofista delle puntate che partono dalla quinta stagione si attesta decisamente in maniera maggiore su cio che vorrei mi offrisse una serie tv. Le prime 4 stagioni se vogliamo sono più cartoonesche, fumettistiche, queste sono invece molto più serrate, adrenaliniche e drammatiche con quel pizzico di immancabile humour distintivo del dottore. Poi ripeto a me il personaggio di river song fa impazzire e nelle ultime stagioni c’è tantissima river song per fortuna.

       
  • Ellis

    Grazie al vostro consiglio mi sono avvicinata a Doctor Who, serie da cui mi distanziavo pensando (erroneamente!) fosse una delle tante insulse e noiose serie per adolescenti che la tirano alla lunga con personaggi senza senso e trame ridicole.
    Invece dopo poche puntate (sono partita dalla serie 1 e a quanto ho capito il meglio deve ancora venire!) me ne sono innamorata. Sì, il Dottore fa innamorare, sono d’accordo.
    Una domanda: ho un piccolo bimbo semi-nere di 9 anni. Posso vedere con lui la serie oppure proseguendo avrà scene moto violente o poco adatte ad un bimbo di questa età? Grazie ancora per la segnalazione! VI seguo con entusiasmo!

     
    • Davide Tuccella

      Diciamo che dalla quinta stagione in poi la serie assume a tratti dei toni un po’ più dark, senza ovviamente però snaturare l’animo della serie e del suo protagonista. Tuttavia non troverai mai scene troppo violente o inadatte a un bambino (anche se si appresta a diventare un ragazzo ormai) anche perchè lo show rimane prima di tutto un prodotto per famiglie; che poi le trame degli episodi regalino sempre riflessioni profonde e sfumature che solo in età più matura si comprendono appieno è chiaro e penso che anche tu te ne sia già accorta.

      Comunque vai tranquilla! Allons-y! 🙂

       
  • Ellis

    Grazie ad entrambi! Dottor Who è diventato il nostro primo programma a visione familiare, tutti sdraiati sul divano in pigiama! (non vediamo tv generalista). Non solo il bimbo di 9, ma soprattutto quello di 7 anni va pazzo per il Dottore. Ieri hanno passato un paio d’oro a giocare ad uccidere quei “Maledetti Dalek”. E per Natale, oltre all’ennesimo Lego Star War iniziano a chiedere un cacciavite sonico, oppure almeno una sveglia Tardis..(nome che, per una sveglia, non è granchè).
    Le puntate speciali? Immancabili. Abbiamo visto la prima, e purtroppo non stanno digerendo il cambio con il Decimo Dottore perché amavano il volto buffo di Ecclestone. Ma sono sicura che è solo questione di tempo, anzi… di grandi emozioni!