Lost un anno dopo: cosa ha significato per noi 42


Lost un anno dopo: cosa ha significato per noiE’ passato un anno da quando si è conclusa una delle storie più incredibili mai raccontate. Una serie che secondo i vertici della ABC non sarebbe arrivata alla fine della prima stagione e che invece, grazie a due showrunner cresciuti con pane e Star Wars e ad un cast mai così perfetto, è diventata un successo di dimensioni mondiali, osannata da pubblico e critica. Sei stagioni, 121 episodi, un Golden Globe, otto Emmy Awards e un posto speciale non solo nell’Olimpo della televisione, ma di ogni forma di narrazione. Tutto questo è LOST.

AVVERTENZA: Seguono spoiler su tutta la serie

Partiamo proprio dal nome della serie, Lost, che ha molti significati. “Lost”, participio del verbo inglese “to lose”, vale a dire perdere quindi perso/a-i/e, non ha dei soggetti precisi in particolare. Si riferisce, come ovvio che sia, ai sopravvissuti del volo Oceanic 815 che sono dispersi su un’isola deserta senza punti di riferimento, ma non solo. Il riferimento, infatti, è anche allo spettatore che, a fianco ai personaggi che ama, si addentra all’interno degli oscuri misteri dell’isola cercando di capire, di comprendere, di interpretare e raggiungere così la luce.
Non è un “perdersi” inteso solo come uno smarrimento mentale, ma anche, e soprattutto, come “immersione”. Per capire Lost, per comprenderlo appieno non basta semplicemente guardarlo, bisogna immergersi senza riserve, pregiudizi o timori perché Lost non è una semplice serie piena di misteri (come alcuni erroneamente pensano): ciò che è terminato un anno fa è stato un percorso, un’esperienza collettiva, un evento cult della nostra generazione – molto più di una semplice serie.

Lost un anno dopo: cosa ha significato per noiL’idea è che “l’esperienza Lost” sia stata come aprire un enorme libro, ma poterne leggere solo una parte, grazie alla quale è stato possibile guardare, osservare e scandagliare fino al minimo dettaglio tutto quello che è successo, da Mother e Jacob fino a Hurley, Ben e Walt, passando per gli Others e la Dharma Initiative e, ovviamente, attraversando le storie dei nostri Losties dall’inizio alla fine: perché se era destino che loro finissero proprio sull’Isola, ecco che anche il loro passato e il loro futuro entrano di diritto in questa grande storia.
In questo modo tutto ha un senso: non esistono dettagli “buttati lì e abbandonati” solo perché non sono stati “utili” al finale, perché tutto è stato utile ad arrivare fino alla fine; perché nella vita tutte le cose, anche quelle più insignificanti, contribuiscono a fare di noi quello che siamo e del posto in cui abitiamo quello che effettivamente è.
Come è intuibile, l’impatto che la serie ha avuto sulle nostre vite è stato significativo, andando al di là del capolavoro cinematografico e sconfinando nel nostro universo personale: la forza di questo show è stata proprio quella di creare un legame più unico che raro con chi stava al di qua dello schermo.
Lost, infatti, è cosi: o ti prende e ti sconvolge, o non fa per te. L’attenzione richiesta per i più piccoli particolari non è certo ordinaria, e i fan più accaniti di Lost sono sicuramente noti per la loro conoscenza accuratissima di fatti – anche minimi – successi in qualunque stagione. Questo grazie a molteplici visioni di ogni puntata e decine e decine di pagine di forum consumate settimanalmente per ogni episodio.

Lost un anno dopo: cosa ha significato per noiLost infatti non si fermava alla sola visione, ma comprendeva ore e ore trascorse su siti internet e forum, a discutere degli episodi, a formulare teorie, a notare indizi che in verità non c’erano, a leggere libri citati nelle puntate per andare ancora più a fondo nella mitologia della serie. Un rapporto, quello con Lost, che per molti può apparire ossessivo (e probabilmente lo è) ma che, con milioni di fan disseminati in migliaia di forum in tutto il mondo, ha creato una vera e propria “Comunità”: incontrare in giro sconosciuti fan di Lost aveva (ha) lo stesso sapore di incontrare connazionali all’estero. Un po’ come i personaggi, i fan si sentono quasi connessi tra loro. E’ proprio grazie a questa serie che noi cinque ci siamo conosciuti (nel forum solo-lost.net) e che oggi ci troviamo a  scrivere recensioni di serie televisive.

Ma tornando all’opera in sé, Lost rappresenta una pietra miliare della televisione: dopo che Twin Peaks, 20 anni fa, portava per la prima volta un valore artistico/cinematografico al piccolo schermo, Lost nel 2004 è arrivato per sancire definitivamente che l’arte non si trova solo nel grande schermo. La qualità cinematografica (delle prime stagioni almeno), lo spessore e la caratura straordinaria dei personaggi, il fascino dei misteri, ma soprattutto il grandioso intreccio sul quale le varie “pedine” si muovevano, sono riusciti a tenere incollati gli spettatori nonostante la “serialità” degli episodi (parliamo di una storia con un arco narrativo non limitato al singolo episodio, ma che si protrae dal pilot fino al series finale) arrivando a conseguire, dopo sei anni, ascolti ancora validi (seppur dimezzati tra “Man of Science, Man of Faith” e “The End”), al contrario dei telefilm “serializzati” di oggi, che perdono milioni di spettatori episodio dopo episodio per poi essere miseramente cancellati.

Lost un anno dopo: cosa ha significato per noiMa con qualcosa di così ampio e complesso, che mischia tantissimi elementi narrativi, non è strano che il finale abbia polarizzato il pubblico: chi l’ha adorato per aver concluso magistralmente una delle storie più grandiose mai raccontate in tv, chi esigeva risposte ai misteri date da Faraday con carta e penna (l’interpretazione sembra essere un dono raro, oggigiorno) e chi pensa che siano morti nel pilot (probabilmente hanno visto un’altra serie).
Noi ci ritroviamo tra i primi, e riteniamo che il finale spirituale abbia anche una valenza metatestuale: la scena nella chiesa è il giusto tributo e addio ai personaggi (cardine delle serie). Quella scena, più che essere il vero finale, è un modo per salutare quei volti che in questi sei anni abbiamo imparato a seguire e ad amare. Il finale vero e proprio (che non si sa perché passa in secondo piano nella mente di molti critici) è la morte di Jack, con l’occhio che si chiude lì dove tutto è iniziato. Esiste una fine migliore?

Inoltre, non esiste un “finale spirituale che ha rovinato l’aspetto scientifico”: perché tutto ciò che è stato raccontato è successo all’interno della storia. Il lato scientifico c’è ed esiste, perché è ciò che caratterizza l’isola; ma esiste anche l’aspetto spirituale, quello che ha portato un gruppo di persone a legarsi l’una all’altra per tutta la vita e non solo: perché siamo tutti variabili impazzite, ma solo con le nostre costanti possiamo andare oltre.
Possiamo vedere Lost come un tutto, un’entità completa che possiamo osservare dall’angolazione preferita, rivedendo gli episodi facendo caso oggi all’aspetto scientifico, domani a quello filosofico, dopodomani a quello spirituale e così via.
Lost un anno dopo: cosa ha significato per noi

Sfatiamo anche il mito che le risposte non ci siano state. E’ vero che non tutte le domande hanno avuto risposta, ma quelle che si possono definire le più importanti e fondamentali della serie sì. Alcune altre sono rimaste nel dubbio oppure, più semplicemente, non sono state spiattellate dagli autori, che hanno preferito seminare nella trama numerosi indizi, lasciando agli spettatori il compito di ricollegare i puntini. Alcuni misteri non sono stati risolti, ma si tratta sempre di questioni minori che francamente sono poco importanti ai fini della trama principale della serie. Ovviamente ci sono anche delle incongruenze e degli errori commessi dagli autori – questo è innegabile – ma non bisogna dimenticare i loro meriti: aver creato una serie che, pur essendo complicata ed intrecciata su più dimensioni (non solo temporali), riesce ad essere coerente, solida e controllabile per tutta la sua interezza. La bravura degli sceneggiatori di Lost è stata riuscire a fare una trama di questo grado di complessità senza perdersi (salvo qualche inevitabile difetto)..

L’anno scorso, all’Università Cattolica di Milano, è stato allestito un maxischermo che ha mandato in onda “The End” in contemporanea con gli Usa, davanti a docenti di cinema e ad appassionati.
Questo perché, apprezzato o non apprezzato, Lost rimane un’opera imprescindibile non solo per un seriofilo, ma per chiunque ami il cinema e l’arte in generale.
E poi c’è l’aspetto personale: l’ineffabile, quello che conta più di tutti; quello che ancora oggi ci fa riprovare quelle stesse emozioni provate un anno fa; quello che solo chi l’ha vissuto, come noi, può capire.

Antonio (Joy Black)
Federica (Xfaith84)
Ivan (Ivan815)
Michele (Michele Hume)
Stefano (Dezzie)

Condividi l'articolo
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

42 commenti su “Lost un anno dopo: cosa ha significato per noi

  • Bianca

    Ho seguito Lost dall’inizio, mi sono “fidata” degli autori e li ho seguiti fino alla fine (anche se quando Locke se n’è uscito con “spostiamo l’isola” la tentazione di spegnere è stata forte). Il finale mi ha deluso tantissimo, non perché volevo che mi spiegassero per filo e per segno tutto, ma perché la scelta del “purgatorio” mi è sembrata una scappatoia per mettere fine alla serie. La cosa che più non mi torna è il figlio di Jack e Juliet: può nascere qualcuno che non è mai esistito in purgatorio? Un anno fa mi ci svegliai pure all’alba..

     
    • Joy Black

      Ma la storia del “purgatorio” (inteso come luogo di passaggio e non nell’accezione cristiana) non puoi essere definita una scappatoia in quanto non intacca la storia di lost che finisce con Jack che muore sull’isola.
      Si continua a dare troppa importanza al Flash sideway finale, o meglio la si considera come se fosse qualcosa di decisivo ai fini della storia ma non lo è. E’ importante per dare un saluto ai personaggi e dare loro una “seconda chance”.

       
      • Bombe atomiche in purgatorio

        Quote1
        <>

        Aha a non c’e’ accezione cristiana nel purgatorio di LOST come provano le vetrate kitchissime della chiesa con il tao al mezzaluna e altri simboli religiosi messi li tutti assieme per non offendere nessuno degli spettatori di LOST
        E comunque sia, perche nella sua accezione cristiana non puo essere definita come scappatoia?Lo sarebbe anche nella sua accezione taoista o indu o islamica di scientology se ne avesse uno.
        Dire “Sono tutti morti quindi tutto il resto che ti ho fatto vedere negli altri episodi diciamo dopo la prima serie sono delle palle”non ti sembra una scappatoia?

        Quote2
        <>

        Gia’ si da troppa importanza al Finale di un intera serie durata sei stagioni, chissà perchè la gente lo fa?
        Forse perchè si aspetta delle risposte?Mai date(perchè inesistenti )alle trame sella serie?Forse perchè vuole vedere una fine a ciò che a visto spendendo anni della sua vita ad aspettarla (che non c’e’ o meglio e’ questa”Ragazzi era tutta una cazzata e son tutti morti! bella eh?) ?

        Quote3
        <>
        Anche per me e’ importante dare un saluto ai personaggi avrei voluto fare la stessa cosa con i chips mi mancano molto, e anche a Willy il principe di Bel-Air ma non mi e’ mai stata data questa possibilità;Grazie J.J. e Lindelof.
        Ma che azz stai dicendo???
        Io non voglio salutare Dexter o Chuck o Kara thrace aka Scorpion voglio vedere come finisce..Ma e’ così blasfemo volere una fine.Sia anche un finale ambiguo ma almeno coerenza almeno coerenza..Coerenza?T dice qualcosa?

         
        • Joy Black

          Cara bombaatomica ti rispondo punto per punto.

          1) “Dire “Sono tutti morti quindi tutto il resto che ti ho fatto vedere negli altri episodi diciamo dopo la prima serie sono delle palle”non ti sembra una scappatoia?”
          Infatti non è così. I Flash Sideway sono ambientati “dopo” che la storia sull’isola si è conclusa. Tutto quello che abbiamo visto è successo. Nessuno è morto prima del pilot. Abbiamo visto i protagonisti riunirsi dopo la loro morte, avvenuta ogni una in diverse circostanze (chi sparata come Libby, chi come Jack sull’isola, chi come Kate molto dopo che ha lasciato l’isola). Niente di ciò che accade nei Flash Sideway condiziona la trama della serie. Dov’è la scappatoia?
          Se si vuol criticare una cosa per me è forse il troppo tempo dedicato a questo filone alternativo durante tutta la sesta stagione.

          Per la questione religiosa è stato volere degli autori non schierarsi con una religione invece che un’altra, non vedo cosa ci sia di male in questo.

          2)Riubadisco non sono morti tutti prima del pilot. Vedere il punto su. Mi spiace ma non hai capito il finale.

          3)Finisce con Jack che salva l’isola e muore dove tutto è iniziato. Hai il tuo finale.

           
        • lentiggini

          gli autori di lost sono stati coerenti dall’inizio alla fine. I sopravvissuti del volo NON ERANO TUTTI MORTI, come probabilmente hai capito tu, e molti altri. Loro hanno vissuto REALMENTE sull’isola, che non era ne’ un purgatorio, ne’ un inferno, ne’ un vattelapesca. Era un luogo dove espiare i peccati, Fare ammenda. I losties sono stati selezionati da jacob il protettore dell’isola per proteggere questo posto che contiene questa luce immensa , questa energia elettromagnetica (il cuore dell’isola) che rappresenta la vita stessa, la morte, la rinascita, l’umanita’. Se si spegne questa luce, si “spegne” l’umanita’. LOST ha un senso, forse e’ la gente che non arriva a captarlo.
          Una volta fatto il loro compito, alcuni dei losties dopo essersi redenti (tipo charlie che ha smesso con la droga, o sayid che si e’ fatto esplodere con la bomba per salvare i suoi amici) sono morti SULL’ISOLA. Altri dei sopravvissuti sono invece morti DOPO l’isola, una volta che Jack e’ diventato il nuovo protettore (se pur per poco tempo) ed e’ poi morto in seguito alla ferita (e anche lui aveva comunque espiato i suoi peccati sull’isola ed era diventato migliore). La vita nei flashsideways e’ un modo con il quale gli autori ci hanno voluto far vedere che i sopravvissuti avevano passato un periodo IMPORTANTISSIMO sull’isola, ovvero appunto dei momenti di redenzione delle loro vite, e lo avevano trascorso INSIEME. ecco perche’ una volta che son morti tutti (chi prima di jack , chi dopo di jack – come ad esempio kate, claire, sawyer che son tornati a casa con l’aereo ajira durante l’ultima puntata, ma di sicuro saran morti poi di vecchiaia o di altro) si sono poi ritrovati tutti in questo limbo, passaggio tra la vita e la morte, e una volta ricordatisi gli uni degli altri, si son fatti una ragione (di essere morti) e hanno potuto andare avanti, ovvero IN PARADISO , o dovunque ognuno di noi pensa che ci sia dopo la morte. QUELLO riguardava la vita nei flashsideways ovvero cosa e’ successo DOPO la loro morte. MA TUTTE E 6 LE STAGIONI DI LOST riguardano la loro vita REALE, REALMENTE ACCADUTA sull’isola, il posto che li ha cambiati tutti facendoli diventare persone migliori.
          Non ce’ insegnamento piu’ bello in questo telefilm.
          PERCHE’ NON DOVREBBE AVERE UN SENSO? PERCHE’ DIRE CHE GLI SPETTATORI HANNO USATO UNA SCAPPATOIA? Io scappatoie non ne vedo, vedo solo gente pigra che non ha voglia di documentarsi un minimo per capire il senso della serie, e quindi la critica o la definisce addirittura la buffonata del secolo, solo perche’ non ci ha capito un tubo. Basta aprire un po’ la mente!

           
    • Bombe atomiche in purgatorio

      Totalmente daccordo con te.
      Mi spiace dirlo perchè sono stato un fan davvero accanito della serie(fin dalla sua prima uscita in USA) ma guardando il finale non si puo dire altro che “l’ esperienza LOST” altro non e’ che un immensa presa in giro, esattamente una scappatoia per portare avanti una serie di trame che non avevano nessun senso se non quello di creare altra suspance e tenere incollati allo schermo miglioni di persone.
      Una sorta di truffa naturalmente come ogni truffa ben riuscita raccondata DIVINAMENTE.
      Non mi dilungo a cercare nella trama le incongruenze sfido chiunque a trovare al contrario delle cose che stanno in piedi ed abbiano non dico senso ma almeno un briciolo di coerenza.

      Cito uno dei suoi creatori a sostegno di questo post “Sappiamo esattamente come finirà questa serie solo non sappiamo come ci arriveremo”

      Non sappiamo come ci arriveremo…
      Risposta: allungando il piu possibile la serie con trame e sottotrame misteriose e cariche di suspance
      (ad ES: Variabili di Faraday,muovere l isola(Muovere l isola dove?non mi pare sia andata da nessuna parte poi..no?), la DARMA initiative,i bambini coi poteri paranormali . le visioni di Mr.Eco, gli Egizi sull isola?..i numeri portafortuna? I viaggi nel Tempo?il portale che conduce in tunisia? la bomba atomica? ma perche’ c’e’ sempre una bomba atomica per risolvere le cose^^?)
      che sembrano portare qualcosa di più profondo che alla fine non c’e’
      (qualcuno mi sa dire cosa centrano col fatto queste trame che alla fine sono in purgatorio ?)..tanto alla fine sono tutti morti e stanno in purgatorio.Ok, comunque non e’ male come idea ma perchè farne sei stagioni prendendoci tutti per il xxxx???
      Esperienza LOST… se come no.. Ma andiamo dai la bomba atomica in purgatorio..ma perpiacere

       
      • Joy Black

        Da uno che ha guardato lost dall’inizio alla fine, ti posso dire che il senso la trama ce l’ha. Di cose assurde ce ne sono è vero, ma questo non vuol dire che siano senza senzo: gli autori hanno dato delle regole all’universo narrativo a loro creato all’interno delle quali anche una cosa molto fantascientifica come “spostare un’isola” riesce ad essere possibile e coerente (contando anche lo “spostare isola” prende ispirazione da teorie scientifiche realmente formulate ovviamente modificate un po’ rendendole fanta-scientifiche appunto). Ovviamente di errori e di discrepanze ce ne sono, ma su una trama così complessa e articolata, almeno per me, sono in una dose accettabile. Puoi fare una qualsiasi domanda sulla trama ad un fan di lost che ha frequentato e discusso sui forum e vedrai che molte delle “risposte” che cerchi saprà dartele, perchè semplicemente molte risposte ci sono nella serie, ma non sono spiattellate.

        Che il brodo sia stato un po’ allungato, specie all’inizio della serie quando ancora doveva essere decisa la fine della serie, non c’è dubbio, ma qui si deve entrare anche nell’ottica delle esigenze commerciali del mercato televisivo americano sempre più incentrato su trame di breve periodo e che di lungo. Ovviamente anche gli autori hanno le loro colpe in questo, ma ciò non toglie che quella che hanno messo su sia una storia di prima grandezza “non solo nell’Olimpo della televisione, ma di ogni forma di narrazione”. [cit.] Come ho detto ha aiutato parecchio aver deciso una data di conclusione della serie.

        Per le cose che hai messo fra parentesi provo ad aiutarti brevemente

        “Variabili di Faraday”, allora visto che non so esattamente cosa vuoi sapere me ne vado per un interpretazione poi magari mi spieghi nello specifico cosa non torna di questo argomento. Attraverso Faraday gli autori all’inizio della quinta stagione ci spiegano le regole del viaggio nel tempo (5×01): “Whatever Happened, Happened” in parole povere niente può essere cambiato perchè semplicemente tutto è già successo (ex Locke nel ’54 uccide uno degli altri (5×03), non esiste “un 1954” dove locke non uccide il tipo niente è cambiato perchè Locke l’aveva “già” ucciso). Nel corso della serie Faraday però disperato per la morte di Charlotte cerca comunque di cambiare le cose (con la bomba atomica, 5×14) raccontando agli altri che il loro libero arbitrio costituisce una variabile che può cambiare il destino. Faraday però si sbaglia, infatti non cambia niente, la bomba atomica riporta però i Losties nella linea temporale originale (6×01). Le due versioni di faraday però non sono comunque così contraddittorie in quanto le variabili (il libero arbitrio delle persone) è stato espresso liberamente dai Losties solo che quella scelta era già stata fatta da loro e ha portato al risultato di far accadere proprio quello che volevano evitare (lo schianto dell’815).

        Muovere l isola dove?non mi pare sia andata da nessuna parte poi..no? – L’isola si è spostata infatti Widmore non è stato più in grado di trovarla alle coordinate dove aveva mandato la kahana. Solo dopo che ha ricevuto la visita di Jacob Widmore è riuscito a tornare sull’isola (cosa detta da Widmore nella 6×16)

        la DARMA initiative – Sulla dHarma hanno spiegato molte cose sia durante la serie, sia durante i vari virale su internet (da Lost experience o i finti-documentari dedicati alla Dharma , per non parla del corto “The new man in charge” presente nel dvd). Ti consiglio di recuperare tutto, lo trovi agevolmente in rete.

        i bambini coi poteri paranormali – Sono bambini con dei poteri. Non ci sono spiegazioni scientifiche precise, fanno parte della serie. Semplicemente sono così. Sono una di quelle cose che si devono accettare come tali (non ti chiedi come sia possibile che Hiro Nakamura di Heroes viaggi nel tempo, sai solo che lo sa fare)

        Le visioni di Mr.Eco – Le visione non le ha avuto solo Mr. EKo, ma tanti altri personaggi. Probabilmente era l’isola o Jacob o Mib a mandarle.

        Gli Egizi sull isola? – Cosa vuoi sapere? Nel corso del tempo tante persone di popoli diversi sono approdati sull’isola. Uno di questi gruppi probabilmente era egiziano ed ha costruito la statua e il tempio. Non c’è altro da sapere.

        i numeri portafortuna? – In realtà portavano sfortuna, sono legate alla faccenda dei candidati. Sul resto è stato mantenuto il mistero.

        I viaggi nel Tempo? – Devi essere più specifico. Comunque per maggiori info in proposito ti rinvio a questi articolo molto dettagliato http://www.solo-lost.net/2009/02/07/il-diario-di-daniel-faraday-e-i-viaggi-nello-spazio-tempo/

        il portale che conduce in tunisia? – Chi sposta l’isola viene teletrasportato (o meglio sbalzato), probabilmente tramite warmhall in un punto preciso del deserto della tunisia in un tempo variabile. E’ una conseguenza dello spostamento.

        la bomba atomica? ma perche’ c’e’ sempre una bomba atomica per risolvere le cose^^? Ti consiglio questo articolo scritto dopo la visione della 5×14 http://www.solo-lost.net/2009/05/06/la-botola-e-la-bomba-episodio-5×14/

        Spero di essere stato chiaro nel risponderti. In ogni caso ti rinvio anche per altri misteri a questo link dove ci sono molti articoli interessanti scritti da un mio amico durante la visione in contemporanea della serie. http://www.solo-lost.net/teorie/

         
    • lentiggini

      la risposta e’ semplice: non ci hai capito molto della serie.
      Il figlio di jack e juliet non era NATO davvero. Quel Purgatorio come lo chiami tu e’ un posto che loro si sono creati per potersi rincontrare. Non e’ una vita REALE, e’ un limbo, un passaggio tra la vita e la morte. In questo limbo loro vivono la vita che avrebbero voluto, o almeno gran parte di loro. Vedi Sawyer (Che fa il poliziotto) o Sayid (che lascia Nadia a suo fratello perche’ lui non la merita, come dice in un episodio). Fanno delle scelte migliori, anche Ben che mette sua figlia al primo posto facendola promuovere alla scuola (quando invece nella sua vita sull’isola ha messo sua figlia al secondo posto). VENIAMO A JACK: ha sempre avuto questo peso, questo senso di insoddisfazione di se stesso, dovuto al fatto che suo padre gli ha ripetuto per tutta la vita che lui non era abbastanza, non era forte, non aveva gli attributi. Ecco perche’ in questa vita dopo la morte jack si e’ creato questo figlio immaginario con il quale poteva condividere una vita diversa (migliore) di quella che lui aveva condiviso con suo padre Christian.

       
  • Michele Hume

    Beh inanzitutto non è un “purgatorio”, ma una dimensione a-temporale pre-aldilà, creata da loro.

    E’ per questo che c’è il figlio mai esistito di Jack e Juliet: non sono in purgatorio, ma in un luogo creato da loro.
    Quel figlio puoi considerarlo un “what-if” di un’ipotetica relazione tra Jack e Juliet in un ipotetico mondo dove l’isola non è esistita (anzi è esistita, ma affondata nell’oceano in una data ignota). Si tratta dunque di una “proiezione”, cosi come l’intera dimensione dove si trovano lo è. Una loro creazione.

    Le uniche cose reali sono loro, le loro esperienze e le loro memorie.

    Per quanto riguarda il “mi è sembrata una scappatoia per mettere fine alla serie”, non capisco perchè – come è anche scritto nell’articolo – si tende a considerare quello il vero finale di Lost.
    Quello è stata una cosa “in più”. Un omaggio ai personaggi. Un momento di riflessione filosofica e spirituale circa l’aldilà. Il VERO finale è quello di Jack che muore sull’isola.

    Ciao 😉

     
    • Bombe atomiche in purgatorio

      Una dimensione A- temporale e pre-aldilà?
      aem.. Cosa?

      Che il finale sia una cosa in piu’ questa e’ una cosa pensi tu e molte altre persone di questo forum ma non lo rende vero:per quanto assurdo ed incoerente e’ IL finale. punto.E’ questa la cosa agghiacciante.
      Non e’ un episodio speciale o chissa cosa per il semplice fatto che e’ la conclusione della serie.Vedi la citazione di J.J.Abrams qui sopra(“Sappiamo esattamente come finirà questa serie solo non sappiamo come ci arriveremo”)Non volevano arrivare alla morte di jack sull isola..avrebbe ancora meno senso del purgatorio con le sue vetrate kitch pro tolleranza religiosa.
      Jack muore sull isola..che finale e’? cosa finisce?il purgatorio svela che sono tutti morti ed ed il resto era una cazzabubbola.
      Dopo di ciò si puo parlare di “esperienza lost” di “legame dei personaggi” di emozioni “what if” proiezioni..anche dette giustappunto CAZZABUBBOLE.

       
      • Michele Hume

        Puoi chiamarlo purgatorio se vuoi, ma non rappresenta quello che dici tu. Non è “il purgatorio svela che sono tutti morti e il resto non era nulla”. Quella scena rappresenta un ricordo dell’esperienza vissuta insieme. Un momento – infinitamente – postumo all’esperienza nel quale i protagonisti si ritrovano, per ricordare. Ma l’esperienza in sè, la storia narrata, finisce con kate, sawyer, claire ecc che lasciano l’isola in aereo, con hugo e ben nuovi protettori dell’isola, e jack che si sacrifica e muore. Stop. Storia finita.

        Poi in un futuro imprecisato, in una dimensione senza tempo, quando – un giorno – tutti saranno morti, si sono incontrati per ricordare il viaggio percorso insieme. Non capisco cosa ci sia di assurdo e incoerente.
        Vabbè poi da quello che scrivi pare che tu credi che sono sempre stati tutti morti, il che significa che non hai capito una cazzabubbola 🙂

        ciao 😉

         
  • dezzie86

    Sono d’accordo coi miei due “colleghi”. Soprattutto sul discorso che riguarda le “seconde possibilità”: Lost si è da sempre concentrato su questo aspetto, a partire dal fatto che loro sull’isola si sono potuti redimere da tutto quello che avevano fatto prima. Quello che si vede nei flashsideways non può essere considerato un purgatorio, in quanto non lo è: lo spiega mirabilmente Christian a suo figlio nell’illuminante dialogo finale. E’ un posto creato da loro per cercare di vivere una vita “normale” senza l’influsso dell’isola. Solo quando vengono in contatto tra di loro capiscono realmente dove sono. Il finale vero e proprio è quello in cui Jack muore, chiudendo poeticamente l’occhio, proprio lì dove tutto è iniziato, compiendo il suo destino.
    Ma posso capire che ad alcuni non sia piaciuto, come te, e ti ringraziamo per aver scritto la tua idea.
    Ciao. 🙂

     
  • Andrea17

    Approvo in pieno. Ogni volta che vedo e rivedo lost sento tutta quella connessione con i personaggi, come se in ogni puntata non fossero loro sull’isola ma fossi IO stesso. E soprattutto con john locke, a mio parere il personaggio piu riuscito. Soffrivo per la storia del padre, per la sua forza ma anche la sua incredibile debolezza… Quel momento quando Flocke dice: Sai quali furono le sue ultime parole prima che lo strangolassi? “I don’t understand”. Io li stavo davvero per piangere

     
  • Eleonora

    verissimo ragazzi! Nulla di più vero della definizione “esperienza lost”!ho apprezzato molto questo articolo,grazie!

     
  • Simona

    Tornare con la mente a un anno fa racchiude una sensazione di vuoto incolmabile e insieme la grande soddisfazione di aver vissuto una serie televisiva così intensamente da scoprire concretamente una “comunità” di persone che hanno amato in maniera viscerale questo telefilm… tanto da aver deciso di essere insieme durante il finale… grazie michele 😉

     
  • Jessica

    “quello che solo chi l’ha vissuto, come noi, può capire.”

    “Lost, infatti, è cosi: o ti prende e ti sconvolge, o non fa per te.”

    “ciò che è terminato un anno fa è stato un percorso, un’esperienza collettiva, un evento cult della nostra generazione – molto più di una semplice serie.”

    QUOTO QUOTO QUOTO! Complimenti per l’articolo…è veramente stupendo!

     
  • Bombe atomiche in purgatorio

    Volevo fare una precisazione sulle repliche postate poco fa:
    La mia intenzione e’ scambiare opinioni con altri LOST-dipendenti(ex nel mio caso) sul finale della serie in primis perché questo mi pare un ottimo sito e poi perche’ quello che ho scritto rappresenta le mie opinioni in merito NON e’ mia intenzione essere offensivo verso nessuno e mi scuso in anticipo se qualcuno le ha ritenute tali.

    Aspetto risposte!
    Ciao a tutti
    Bombe atomiche in purgatorio

     
  • MIchele

    Dico solo una cosa: cercare di dare spiegazioni a un capolavoro del genere che ti ha trattenuto per ore e ore davanti allo schermo è deleterio, controproducente e totalmente inutile. Non devo trovare spiegazioni a un telefilm, non è reale, è intrattenimento.
    La vera domanda da farsi è questa: mi ha intrattenuto sino alla fine? si, ottimo! Non lo ha fatto e ho smesso di guardarlo? Non fa per me.., Ma sentire qualcuno che lo ha guardato sino all’ultima puntata, lamentarsi per tutto, è incredibile! Quando è finita l’ultima puntata io stavo per piangere, certo, avevo mille domande in testa, mille emozioni, avrei voluto vedere qualche puntata con gli egizi perchè adoro quella civiltà e avrei sbavato. Ma poi penso a quanto ore sono riuscito a stare davanti al monitor per vedere come andava avanti che mi sono reso conto che io non volevo vedere come finiva. Volevo solo che proseguisse per sempre. Mi sono affezionato ai personaggi, alle riprese, all’isola, alle storie strane e irrisolte e a tutto il resto. E niente mi ridarà le emozioni vissute guardando LOST. E me ne fotto alla grande di come è finito, perchè sono successe alcune cose etc etc. Cazzo, solo per la storia del pulsante da calcare ogni tot minuti altrimenti succede qualcosa ma non si sa cosa è una genialata da paura. Se avessero detto che esplodeva l’isola o che morivano tutti di diarrea a nessuno sarebbe piu fregato nulla. Ma non sapendo cosa sarebbe successo la gente che guardava le puntate sapeva che sarebbe stato qualcosa di pericoloso, ma comunque avrebbe dato tutto per vedere cosa effettivamente sarebbe successo. Queste trovate hanno fatto di lost un capolavoro della comunicazione.

     
  • MIchele

    Ps: complimenti per l’articolo e per aver portato avanti con grandi risultati questa passione. Se potessi dimenticarmi tutte le serie di Lost per poterle riguardare con la stessa intensità lo farei piu e piu volte. Ora sto seguendo fringe e devo dire che mi piace di brutto. Una vera figata, anche se non ha lo stesso carisma di lost.
    Io ho vissuto l’esperienza di lost in modo molto aggressivo e veloce. Ero anni che sentivo la gente parlare di lost ma non mi fregava nulla. Poi fini e mi dimenticai… dopo qualche anno iniziò fringe e inizia a guardarlo quasi per caso, con una passione incredibile. Parlavo con due amici di questo lost e loro mi dicevano che era UN BUON TELEFILM. Un giorno ho preso coraggio e ho iniziato a gardarlo. Pilot, prima e seconda puntata ed è stata follia. Ho iniziato a guardare puntate su puntate e ho finito tutte le sei serie nel giro di 25 giorni, sparandomi 5-6 ore di lost al giorno con picchi di 8-9 ore. Lo guardavo in camera a luce spenta, scurini chiusi e porta chiusa. Sembravo un pazzo… e in effetti lo ero! E’ stata una roba incredibile, arrivavo a fine puntata che non vedevo l’ora di vedere la prossima. Anche dopo 3-4 ore che guardavo lo schermo. INCREDIBILE, MAI VISSUTA UN’ ESPERIENZA COSI! … per quanto fringe ci si avvicini molto

     
  • MuSa

    Ancora con sto Purgatorio, Gesù che palle!!!
    NON è un purgatorio, e loro NON sono morti nell’incidente, lo dice chiaro e tondo Christian nell’ultima puntata quando Jack gli fa proprio questa domanda, sturatevi le orecchie perchè dice che tutto ciò che è accaduto sull’isola è REALE, è successo davvero!
    Non capisco quale parte di questa frase è poco chiara.
    I flashsides rappresentano un luogo atemporale (per bomba: atemporale uguale “senza tempo”, un luogo in cui si ritrovano tutti i losties dopo la morte, AVVENUTA IN TEMPI DIVERSI, e solo dopo essere “pronti per passare oltre”, insieme, a causa del legame speciale che hanno), ed è sia come hanno detto un modo per salutare degnamente tutti i personaggi, sia un modo per far capire che sì, è triste che Jack sia morto, ma la sua avventura non è finita lì, c’è ancora molto altro. Citando un vecchio post che scrissi a caldo dopo l’ultima puntata,
    “A me il finale di Lost è piaciuto tantissimo:
    Si è scoperto che Jacob è solo un impostore, non è affatto “l’uomo dietro le quinte”, ma semplicemente una delle tante pedine di un gioco troppo più grande di lui, che esisteva prima ed è continuato ad esistere dopo di lui… il fatto che non dava risposte era dovuto al fatto che, semplicemente, NON NE AVEVA…è stato un ottimo stratagemma per dire, sostanzialmente, che ci sono cose che non possiamo comprendere nonostante ci affanniamo a farlo…energie, equilibri, dinamiche universali che esistono da sempre e che le nostre menti limitate non possono capire…possiamo accettarle e prendervi parte, senza fare domande (come Jacob), o cercare di distruggerle in cerca di risposte (come MiB) 🙂
    La storia della visione post-mortem di Jack inizialmente mi ha fatto dire Noooooo cazzo rovinato tuttooooooo… (più che altro perchè, vedendolo nella fonte, mi aspettavo che da un momento all’altro si sarebbe tramutato in Fumo, e li avrei goduto da morire XD sarebbe stato l’apoteosi) poi in realtà pensandoci anche questo è stato molto ingegnoso… come in TUTTE le serie ci hanno preso per il culo, facendoci pensare che fosse una realtà parallela creata dalla bomba, e invece sono rimasti coerenti, “quello che è successo è successo, non si può cambiare”…
    Ci hanno presi per il culo in tutto:
    Prima facendoci credere che l’isola era deserta: è peggio di Roma nell’ora di punta.
    Poi che dietro tutto c’era da Dharma: sono morti tutti negli anni 70.
    Poi che dietro l’incidente in realtà c’erano gli Altri, un gruppo di buzzurri vestiti di stracci: niente, era un gruppo di scienziati che non si aspettava affatto che l’aereo precipitasse.
    Poi che gli Altri erano guidati da Ben, un genio illuminato guidato da un grande uomo di nome Jacob: macchè, Ben era in panico perenne e non aveva mai parlato con Jacob.
    Poi che Jacob era onnisciente ed aveva agito nel modo più giusto: col cazzo, azioni random pur di passare la pigna di dover proteggere l’isola a qualcuno più sfigato di lui
    E potremmo andare avanti all’infinito! 😀
    Unico neo, la fine di Charles…anche lui una semplice pedina alla fine, non aveva capito proprio niente XD
    Peccato lo abbiano liquidato così, vero peccato.”
    Concordo tutt’ora, a distanza di tanto tempo.
    Credo che alle domande più importanti abbiano risposto.
    Alla Domanda con la D maiuscola, quella più importante, “cos’è l’Isola?” non hanno risposto, ma bisogna essere una scimmia lobotomizzata per non averlo capito in sei anni cos’è l’Isola…impossibile da spiegare, ma LO SENTI chiaramente.
    E’ il posto da cui tutto ha origine e in cui tutto finisce, dove nasce il bene per contenere il male, ed il male per annientare il bene. Dove la morte non è vita e la vita è morte (le donne incinte muoiono), in cui tutte le forze e gli opposti più importanti dell’universo (luce e buio, fede e scienza, bene e male) sono in perenne lotta tra loro e, per questo, in equilibrio.
    Personalmente ho amato Lost sin dall’inizio perchè mi è da subito stato impossibile guardarlo in modo passivo…ti costringe ad usare la testa, a pensare, per capire, ti rende curioso, ti fa riflettere su temi profondissimi ed importanti, non è il solito show per passare il tempo, e poterne discutere con persone intelligenti che ne sono rimasti colpiti quanto me è sempre bello 🙂
    A volte a parlarne con persone che non lo hanno visto mi sento un’invasata (e lo sono), è vero che in fondo se non lo guardi non capisci come ti fa sentire, e anche se non mi fosse piaciuto il finale sarebbe comunque rimasta la cosa migliore che ho visto in assoluto. 🙂

     
  • Vecchioconio

    @Bombe atomiche in purgatorio hahaha 100% daccordo!

    Lascia stare, e’ un come andare ad una conferenza di star treck e parlare male del capitano kirk o dei vulcaniani: non si puo’. punto.

    Sentite un po cosa ne pensa Gorege R.R. Martin autore della serie The game of thrones (tratto dalla lunghissima ed aime’ infinita saga Songs of ice and fire)..Certo, son anni che i fan aspettano di vedere come va a finire la storia ma piuttosto di finire “cazzo di cane” citando il caro BORIS Martin non finisce proprio^^ e forse a ben vedere e’ meglio così.

    http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/15099/i-finali-di-lost-e-galactica-fanno-schifo-parola/

    long life and prosper

     
    • Joy Black

      Io a Martin gli voglio tanto bene e può pensarla come gli pare, però piuttosto di criticare il finale altrui gli suggerisco di concludere quei dannati libri prima che gli venga un coccolone. Lindelof gli ha già risposto a modo all’epoca, perculandolo alla grande su Twitter.

      Per la conferenza Star TREK, ti consiglio sinceramente di non andarci mai che potrebbero linciarti solo per come hai scritto certe termini.

      Live Long and Prosper…ehm…volevo dire “The Winter is Coming”…anzi no….Namaste!

       
      • Joy Black

        Che poi il discorso del finale che hai fatto è davvero ridicolo. Visto che i finali sono la parte più difficile meglio non provarci neanche. Troppo semplice.

         
        • Joy Black

          Per dovere di cronaca ho anche trovato le risposte di Lindelof su twitter.

          – George RR Martin is terrified of pulling a LOST by ending Game of Thrones shittily. In related news, my therapist just hit the jackpot.

          – But George? You got yourself a feud, motherfucker.

          -Winter IS coming, bitch.

          – I don’t take issue with his opinion, I take issue with the fact that he coined Pulling a LOST as empirically fucking up the ending.

          -Not to mention, he agreed to be say nice things if I sent him Mr. Friendly’s beard, which I did.

          -I’ve just been informed George is working on his feud response. I’ll have it in FIVE YEARS!

          – Two final thoughts, George. A. They weren’t dead the whole time. B. 1997 called. It wants its web design back. http://bit.ly/16mtFZ.

           
  • dezzie86

    Caro Vecchioconio, noi rispettiamo le tesi e le idee di tutti, siamo qui per questo. A molti miei amici, che hanno visto per 6 anni Lost in contemporanea col sottoscritto, il finale di Lost non è piaciuto. Ho avuto modo di ascoltare le loro opinioni (fondate e argomentate) e, pur non essendo d’accordo, le ho rispettate.
    A “parlare male” di qualcosa a cui ai più è piaciuto può fare figo, tanto per andare controcorrente: sappi che però, se hai VISTO davvero Lost, secondo me non hai colto per niente il messaggio che il telefilm ci ha lasciato.
    Un consiglio: goditi Terra Nova, che forse è più facile da capire. 😉

     
    • Anto H.

      Ecco cos’è Terra Nova: la risposta per coloro che di Lost non hanno capito una mazza! Tò, consolatevi con questa serie per menti semplici! XD

       
  • Elisa

    L’isola: viene spiegato alla perfezione quando viene mostrata la bottiglia che poi viene capovoltà, il male è il liquido e l’isola è il tappo! 🙂

     
  • renata

    Chiedo scusa al bravo articolista ma paragonare Lost a Star Wars è un vero sacrilegio! In Lucas tutto è semplice, scorrevole, perfettamente logico e comprensibile, anche, nella Nuova Trilogia, gli intrighi di un genio del male come Palpatine/Darth Sidious. Non ci sono trame ingarbugliate né deliri pseudomistici e vi si fa un uso molto discreto dell’intervento della “Forza” nelle azioni dei protagonisti. Magari gli sceneggiatori di Lost avessero imparato un po’ di più da lui!

     
  • lentiggini

    Comunque, ragazzi il vostro articolo e’ bellissimo. E ne ho lette di recensioni su lost.
    Avete usato bellissime parole :’)
    Lost oramai fa parte di me, e lo ricorderò sempre con piacere.

     
  • Lostgiu

    Salve a tutti!!
    io arrivo per ultimo,ma ci tenevo a lasciare un messaggio.
    spero qualcuno lo legga ,vedo che non c’è attività da un pò di tempo.
    intanto,complimenti per il bellissimo articolo.
    c’è una ragione se sono l’ultimo ed è che ho finito di vedere LOST,solamente due giorni fa e vi confesso che il “senso di vuoto” che ho provato,sto provando e continuerò a provare per chissà quanto, è unico nel suo genere, ed è paragonabile solo a una vera e reale esperienza personale nella propria vita. esperienza di vita…già,è proprio quello che mi sembra di aver fatto..
    di parole ne sono state dette tante sulla fine..
    non facevo che sentire persone dire:”poi mi dirai che pensi del finale”.
    è così difficile spiegare quello che sto provando….molto difficile. qualche giorno fa,ho messo nel mio profilo fb,la copertina dell’occhio di jack che aprendosi ,dà il via a tutto quello che abbiamo visto,conosciuto…vissuto.mai mi sarei immaginato,che lo stesso occhio chiudendosi,avrebbe completato un cerchio e dato la FINE a LOST.. avrei mille cose da dire.. la notte della FINE è stata…speciale e se devo dirlo indimenticabile.. tutt’ora dentro di me,mi porto l’emozione degli ultimi minuti della puntata finale.. sono andato a letto con gli occhi bagnati dall’emozione e mi sono risvegliato allo stesso modo..con gli occhi inumiditi dall’ emozione intensa che,credetemi, sto provando ancora adesso.non ho ancora detto niente delle mie sensazioni sulla fine tanto famigerata di questa serie,ma credo sia sufficiente per voi,capire dalle mie parole che sono felice di ciò che ho visto.
    la cosa che più mi lascia in eredità ,dentro, la fine di LOST….è una indescrivibile percezione di pace e amore..cosa che non mi capitava da molto di provare.
    è come se avesse toccato corde dentro di me che neanche riuscivo più a sentire ..
    non dimenticherò queste EMOZIONI.
    non ci tenevo a dare spiegazioni o a contestarne quelle negative sul finale..ciò che uno ha visto,vissuto dentro sè è estremamente personale..dico solo che tutte le persone con cui ho “parlato” via chat o forum e con cui ho in comune la visione,hanno provato e provano ESATTAMENTE quello che provo io a riguardo..per tutte quelle persone,LOST rappresenta la connessione in grado di creare un “legame” tra persone che neanche possono vedersi e frequentarsi..
    ditemi se già questo,non è prezioso e speciale.

     
    • September

      conosco la sensazione…il giudizio emotivo di lost è imparagonabile, nessuna serie ha lasciato tale segno nei cuori di chi l’ha seguita. Il giudizio critico sul finale resta non dei migliori secondo me….dopo 3 anni e dopo migliaia di puntate viste ho realizzato che l’esperienza lost non avrà mai paragoni ma di serie più belle e finali più belli ce ne sono, pochissimi ma ce ne sono dunque non disperarti.
      Tanto per dire in queste settimane sto provando la pià grande attesa e ansia per una serie e nessun prodotto credo abbia mai garantito questo standard qualitativo come quello che sta lasciando breaking bad. Guardalo e ti risolleverai per poi cadere di nuovo quando finirà…
      il mondo seriale è cosi…

       
    • xfaith84

      Ciao Lostgiu
      grazie per i complimenti innanzitutto! Che dire… quando ho visto l’ultima puntata di Lost ricordo di essere rimasta per qualche minuto a fissare lo schermo e a cercare di metabolizzare un po’ quello che avevo visto, cosa che tra l’altro è successa molto tempo dopo perché le tematiche affrontate mi hanno quasi tramortita. Ognuno ha i suoi “punti critici” da un punto di vista strettamente emotivo e nel mio caso il momento in cui Jack realizza (per ultimo, poraccio XD) che è morto e che tutti sono morti è stato quello più difficile da affrontare. Ci ho messo circa due anni a rivedere il finale, ma a ripensarci ricordo perfettamente come mi sono sentita, che non è molto diverso da quello che scrivi tu =)
      Poi, tecnicamente parlando ci sono diversi difetti nell’ultima stagione, ma ora non pensarci e goditi il momento =)

       
  • LOSTgiu

    faith??
    sei proprio tu???
    è un onore per me,ricevere un tuo messaggio..
    devi sapere che ho letto molti tuoi post e ne sono rimasto sempre colpito..
    non posso godermi molto il momento..sto a “pezzi” da venerdì..
    il finale o meglio la fine di LOST mi ha lasciato molta malinconia..ma non perchè è finito ma perchè è finito.
    non condivido molto il fatto che la sesta abbia dei difetti..quando ami qualcosa e lost io lo amo,non riesci neanche a prenderli in considerazione gli eventuali difetti..
    leggo il forum da mesi e ti ringrazio,perchè senza volerlo,tu e i tuoi compagni del forum mi avete accompagnato all’epilogo finale..tu sei arrivata “sull’isola”prima di me.hai visto e vissuto la serie in tutta la sua interezza…è bello poterne parlare con un lostalgico/a di lunga data..
    avrei tante domande,ma non credo che questo spazio sia preposto a questo…
    grazie per aver rispostoho creato un gruppo su fb,mi piacerebbe,sempre se sei iscritta,ne facessi parte per condividere pensieri ,emozioni a distanza di 3 anni.

     
    • xfaith84

      Immagino che tu stia parlando del forum di solo-lost e sì, noi fondatori e autori di questo articolo veniamo tutti da lì.
      Quando ami qualcosa devi anche saperne riconoscere eventuali difetti, il non prenderli in considerazione non farebbe di nessuno di noi un recensore di serie tv =) Considera, inoltre, che vedere una serie di fila (qualunque!) attenua di molto questa sensazione. Quando invece guardi una puntata e hai una settimana intera per pensarci, certe cose saltano più all’occhio. Tolto questo, Lost è e rimane una pietra miliare della serialità televisiva, a cui tutti noi fondatori del blog siamo attaccati per più motivi!
      Ormai è da qualche anno che non rivediamo Lost quindi rimetterci a discutere di certe cose forse non sarebbe la cosa migliore visto che magari non ci ricordiamo tutti i dettagli come se fosse ieri, ecco =) in ogni caso se hai qualche domanda scrivi pure qui!