Quando una rete come la ABC sforna una serie dal titolo “Don’t Trust the B. in Apartment 23” (e sì, è la “B” word) non si può che dare una possibilità perlomeno al pilot. Soprattutto se, a fronte di una trama potenzialmente divertente come quella della coinquilina truffatrice e maledetta, si inserisce come valore aggiunto LUI: l’uomo, il mito, la leggenda.
Ma procediamo con ordine e non bruciamoci tutte le carte con “Le Beek c’est chic”.
La struttura del pilot si dimostra apparentemente prevedibile, dato che l’inizio si apre proprio con il motivo classico per cui Chloe dovrebbe essere la B del titolo, ma se ne distacca entro la fine dell’episodio, mostrandoci effettivamente tutti gli eventi che hanno condotto a quella situazione. Scelta forse non originalissima, ma apprezzabile nello sforzo di non disegnare una protagonista monolitica che si comporta da B “because she can”.
Le due ragazze, la Chloe del titolo e la nuova coinquilina June, sono una l’opposto dell’altra: la prima (interpretata da una perfetta Krysten Ritter che abbiamo già visto in Gilmore Girls, ma soprattutto in Breaking Bad) è una truffatrice che cerca ragazze a cui rovinare la vita, ma solo dopo che queste hanno pagato cauzione e mesi anticipati; la seconda è interpretata dalla bionda Dreama Walker che, con i suoi occhi sgranati, riesce a passare senza problemi come l’ingenuotta in grado di farsi fregare da una come Chloe e di farsi mettere le corna dal suo ragazzo.
Ovviamente sin da subito June si dimostrerà molto più furba delle precedenti coinquiline di Chloe e darà a quest’ultima del filo da torcere: esilarante il momento in cui prende le difese della sua “amica” per riottenere il pouf della nonna con un discorso a metà strada tra l’umanità e la completa e assoluta follia (“Don’t take away the one connection that she has left to her humanity. If you do, then… The crazy bitch might burn this place to the ground”).
A fine episodio assistiamo alla nascita di una potenziale nuova amicizia, anche se, inutile dirlo, non c’è da fidarsi della stronza dell’appartamento 23.
Ma arriviamo al personaggio maschile coprotagonista. E no, non sto parlando di Eli, “l’uomo che fa cose discutibili alla finestra”.
The Beek from the Creek
Nel mondo esistono moltissimi attori che, nati con un personaggio, vi rimangono attaccati vita natural durante, che lo vogliano oppure no. Ci sono quelli che ci fanno su una carriera, quelli che se ne lamentano “perché insomma tutta questa creatività che c’hoddddentro non potrà mai uscire se tutti mi vedono come “TizioDeTizis” che ho interpretato per dieci anni, ma è stato chiaramente un errore di gioventù”; e poi c’è lui.
L’uomo che più di tutti è stato preso in giro per il suo personaggio, per le sue camicie di flanella, per il suo attaccamento a Joey Potter che alla fine (spoiler alert!) ha scelto il suo migliore amico Pacey (che poi a sua volta l’ha tradita con Anna Torv, ma questa è un’altra storia), ma soprattutto per il celebre pianto di disperazione quando lei ha scelto lui – per passarci insieme tutta l’estate in barca SENZA COMBINARCI NULLA, non me ne faccio ancora una ragione.
Ecco, avevamo già potuto saggiare le sue capacità di autoironia quando ha celebrato il decennale della famosa caragnata con una parodia di se stesso che ha fatto il giro del mondo tanto quanto la prima, insieme ad un intero sito di gif una più bella dell’altra.
Ma come non morire dal ridere a vederlo in questa serie? Sì perché James Van Der Beek interpreta se stesso – in qualità di amico di Chloe – e mette in scena la sua capacità di portarsi a letto più o meno chiunque con il solo potere della sua camicia di flanella e della sigla di Dawson’s Creek. Roba che basterebbe solo questo (e il finale, su cui non dico niente ma ricordate che “Dawson is the moooooon!”) per dare più di una possibilità alla serie.
Tutto questo, insieme ad un altro gruppo di personaggi tra cui i genitori di June e la vicina di casa, fa del pilot un buonissimo inizio di serie, che ha tutte le carte in regola per regalarci venti minuti di divertimento a settimana soprattutto grazie ad un cast di ottimo livello; l’unico dubbio sta nel come sarà possibile rinnovare ciascuno degli elementi comici per i prossimi episodi, dato che sembrano aver dimostrato fino a qui già tutto il loro potenziale. Non resta che continuare a seguirlo e ricordarsi che non c’è mai da fidarsi di Chloe – anche se la amerete tantissimo sin dalla prima scena.
Voto: 7/8
Nota:
Il trailer mandato in onda per promuovere la serie conteneva una sorpresina alla fine. Una sorta di inside joke per tv-series-addicted. Se non lo capite, filate subito a vedere Breaking Bad.
Fantastica l’ultima scena del trailer. XD
Adoro Krysten Ritter! E Dawson è fantastico (sì, per me rimarrà sempre e solo Dawson…). Mi è piaciuta abbastanza questa premiere, alcune cose davvero divertenti, altre ti strappano un sorriso un pochino forzato. Certamente continuerò a seguirla 😉
ahahh il sito delle gif di James mi mancava XD
l’amico dawson con le sue gif ha festeggiato tutti i successi di questo blog tra noi fondatori, in quel periodo ne sfornava una o due ogni volta che noi facevamo 10000 visitatori in più XD
comunque la premiere secondo me ha il difetto (momentaneo, dato che non ho ancora visto le altre) di esaurire qui il suo potenziale, come dicevo; cioè, il mio timore è che tutto il seguito sarà una variante di quanto visto. ovviamente non posso saperlo con certezza =) quindi mi sono limitata a giudicare la puntata
Vero, immagino che per le prossime puntate molto sarà incentrato su Chloe e suoi ex inquilini incazzati…su James/Dawson io non punterei più di tanto, a una certa stanca. Altro difetto della puntata è la densità: in 20 minuti June arriva a NY, perde l’appartamento, conosce Chloe, viene raggirata, la scopre, si vendica, Chloe rivaluta June, sgama che il ragazzo la tradisce, li fa lasciare e scoppia la stima reciproca…in mezzo ci sono Dawson, la vicina e il guardone. Insomma davvero troppa roba!
*intendevo James che scimmiotta Dawson, non lui in assoluto.
oddio, il cameo alla fine mi ha ucciso XD ahahhahahahahhaha