Lost in Google: la webserie interattiva 4


Lost in Google: la webserie interattivaLe idee – per quanto buone e originali possano essere – fanno fatica a trovare finanziamenti e realizzazione  nel mondo seriale italiano ancora troppo ancorato a schemi vecchi e ben collaudati che, ahi noi, ancora funzionano e hanno successo. Per fortuna c’è la Rete – e in special modo Youtube – che offre la possibilità di far conoscere il proprio prodotto senza avere contratti milionari.

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Il problema maggiore delle autoproduzioni sul web, o web-series, è la mancanza (giustificata) di mezzi adeguati a compiere un prodotto tecnicamente accettabile; ma quando a cimentarsi sono dei ragazzi che, con tanta passione, realizzano video da diversi anni e sono già dei “youtubers” professionisti, il risultato può essere davvero notevole.

Parliamo dei The Jackal, un gruppo di ragazzi della provincia di Napoli che negli ultimi anni si sono fatti conoscere su Youtube grazie a video parodistici e virali caratterizzati da una qualità tecnica propria più di produzioni professionistiche che amatoriali. Alla fine del 2011 questi ragazzi si sono cimentati nella realizzazione di una web-serie a dir poco innovativa: Lost in Google.

Al di là della trama in sé, che già da sola rappresenta un elemento interessante ed originale (un viaggio “dentro” la rete), l’innovazione portata dai Jackal sta nella interattività con cui è scritta: dopo ogni episodio, infatti, vengono scelti i commenti degli utenti più originali che verranno poi inseriti nella sceneggiatura di quello successivo. Il destino dei personaggi, dunque, è in mano agli utenti stessi.

Lost in Google: la webserie interattivaL’episodio “zero” presenta semplicemente la trama di partenza, ossia Marco che – su suggerimento della ragazza Proxy (nome scelto non a caso) – cerca “Google” su Google e viene assorbito dal motore di ricerca.
I successivi tre episodi ci mostrano un viaggio all’interno della rete variando tra atmosfere quasi oniriche e situazioni esilaranti (generate spesso da commenti quasi surreali degli utenti), che porteranno il nostro protagonista ad esplorare “l’anticamera di Google”, GoogleMaps e Wikipedia, mentre i suoi amici cercheranno di aprire un misterioso portale per riportarlo indietro.

La qualità della serie va assolutamente in crescendo (così come il numero di commenti che tra un episodio e l’altro sono aumentati in modo esponenziale) partendo da un primo episodio un po’ “timido” (anche per via della breve durata), passando per il secondo già più movimentato e brillante e arrivando al terzo (l’ultimo uscito) che è un capolavoro nel suo genere: ben 18 minuti di puntata con svariati commenti citati, situazioni cariche di mistero alla Lost (e non mancano, ovviamente, i riferimenti alla serie), dialoghi esilaranti e colpi di scena interessanti che riescono a tenere lo “spettatore” incollato ad una storia apparentemente banale.

Lost in Google: la webserie interattivaLa recitazione di buon livello è sicuramente un valore aggiunto, e il tutto è contornato e impreziosito dalla presenza, in ogni episodio, di personaggi famosi le cui identità non vi sveliamo per non rovinare la sorpresa a chi deve ancora avvicinarsi a questa webserie.

Conoscerete i Jackal probabilmente per questo video, ma vi consigliamo di dare un’occhiata a tutto il loro canale youtube.
Ultimamente si sono dedicati anche a produzioni di spot e video musicali, come l’ultima collaborazione tra Caparezza e 99Posse.
Il quarto episodio è attualmente in produzione, dovrebbe uscire tra Maggio e Giugno.

Vi proponiamo di seguito l’episodio 0 e l’epiosdio 1:

 

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