Fringe – 4×19 Letters Of Transit 9


Fringe - 4x19 Letters Of TransitChi controlla il passato, controlla il futuro” così scriveva George Orwell in 1984. Con l’episodio 19 (l’ormai classica puntata “fuori dai binari”), Fringe rende omaggio alla fantascienza distopica, mostrandoci gli Osservatori in una veste inedita e, di fatto, rilanciando la serie in vista di una, ancora possibile, stagione finale.

.

Fringe 5.0?

Fringe - 4x19 Letters Of TransitCome per l’esperimento musical/noir di Brown Betty e per il trip animato di Lysergic Acid Diethylamide, Fringe si ri-allontana anche quest’anno dal racconto di stagione per offrirci un episodio sperimentale che, come i suoi predecessori, non farà che dividere e far ulteriormente discutere. Gli autori cambiano infatti completamente ambientazione, portandoci nel futuro (il 2036) e mostrandoci un pianeta finito sotto il controllo dittatoriale degli Osservatori, venuti a “colonizzare” un mondo (o bisognerebbe dire, un tempo), dopo che il loro, nel 2609, è diventato inabitabile. La differenza con gli episodi 19 precedenti è, però, che mai come questa volta l’esperimento di Wyman e Pinkner si riallaccia prepotentemente alla mitologia della serie, ri-trasformandola un’ennesima volta e rilanciandola in previsione di una quinta stagione (a loro rischio e pericolo, visto che non è stata ancora confermata). E, diciamolo subito, gli autori lavorano in maniera sublime, perfetti tanto nella costruzione estetica (scenografia, fotografia e musiche eccellenti), quanto in quella narrativa (l’equilibrio tra indizi, scoperte, risposte e misteri).

Fringe - 4x19 Letters Of TransitCerto, si può criticare la puntata per un mancato riferimento a David Robert Jones (trama portante di questo finale di stagione) e quindi per l’assenza di una continuity con quello si sta raccontando. Gli autori hanno però saputo sfruttare alla perfezione quello spazio di sperimentazione che si sono ritagliati nella struttura stagionale di Fringe (quello appunto dell’episodio 19), che proprio perché tale giustifica la presenza di un momentaneo cambiamento totale di rotta, che se posizionato in qualsiasi altro punto avrebbe stonato (compreso il season finale). Chi segue Fringe, sa che alla puntata 19 ci si deve aspettare qualcosa che nel bene o nel male sarà assurdo, da giudicare una genialata o meno a seconda dei propri gusti. Il merito indiscutibile di questo Letters of transit è però l’aver riacceso la curiosità per gli eventi futuri anche in chi probabilmente stava perdendo l’entusiasmo a causa di una stagione che senza dubbio ha diviso i fan. Consci dell’esperimento riuscito con l’altro serial di Abrams, Lost, gli autori hanno puntato così sul meccanismo del flashforward, che sposta una tensione un po’ usurata per il “cosa accadrà?“, alla tensione per il “cosa è accaduto che ha portato a tutto questo?“. Merito comunque anche di un casting eccellente, che vede Georgina Haig e Henry Ian Cusick (il Desmond furbescamente ripescato da Lost) bucare lo schermo e apparire perfetti nella loro alchimia, a tal punto da volerli rivedere sullo schermo il prima possibile.

“I’m not a number, I’m a free man”.

Fringe - 4x19 Letters Of TransitOltre ai meriti dell’episodio in sé, Letters of Transit ha anche il pregio di aver aperto lo sguardo su un orizzonte che non poteva essere ignorato in una serie tv che ha scandagliato in lungo e in largo il tema della “Scelta”, della responsabilità nelle decisioni che prendiamo e delle conseguenze enormi che anche il minimo gesto del nostro libero arbitrio può portare. L’ultima meta di questo viaggio, l’estrema e finale visione su una tematica come questa, non poteva essere altro che quella di un mondo in cui la scelta e la libertà (il “Free Will” e il “Freedom” della nuova spettacolare sigla) vengono tenute prigioniere sotto il controllo degli Osservatori, che hanno smesso di guardare e hanno anche loro “scelto” di agire.

Fringe - 4x19 Letters Of TransitOvviamente la natura introduttiva e sperimentale di questo episodio ha permesso agli autori di deliziarsi (e deliziarci) con citazioni e omaggi, da quelli più simpatici come Star Wars (“These aren’t the droids you’re looking for“) e The Prisoner (“I’m not a number, I’m a free man“), a quelli più impegnativi, come il già citato Orwell, ripreso nella struttura della società (il Ministero della Scienza richiama i 4 Ministeri che governano il mondo di 1984), Il Philipp K. Dick di Blade Runner, ma soprattutto di Adjustment Team (il racconto da cui è tratto il film The Adjustment Bureau, in cui dalle figure di “guardiani del destino” gli autori hanno evidentemente preso ispirazione per gli Osservatori), e infine, ma non meno importante, Aldus Huxley e il suo capolavoro Il Mondo Nuovo. Il fatto che anche il season finale di Fringe si chiamerà Brave New World (titolo originale dell’opera dello scrittore) lascia pensare che il piano di Jones, oltre al collasso degli universi, andrà a parare sulla creazione di una specie umana (che siano proprio i futuri Observers?) che possa essere riprodotta geneticamente in laboratorio (il che spiegherebbe così l’assenza delle donne, divenute superflue, e l’assenza di sentimenti come l’amore). Del resto manca ancora da inserire, nel grande puzzle di Fringe, il mistero dell’Inner Child della prima stagione, che sembrava essere proprio un “prototipo” di un Osservatore (c’è chi pensa fosse proprio September, il cui contatto con Olivia spiegherebbe il suo futuro coinvolgimento emotivo nelle vicende di lei e Peter).

Henrietta: la nuova “John Connor”?

Fringe - 4x19 Letters Of TransitTra le tante citazioni non manca sicuro il riferimento (anche nelle atmosfere) a Terminator. Nel film di James Cameron, un cyborg veniva inviato indietro nel tempo (dal 2029 ai giorni nostri) per uccidere Sarah Connor e impedire la nascita di John Connor, futuro leader della ribellione umana contro le Macchine. E se il piano degli Osservatori fosse stato sempre quello di eliminare Peter per impedire la nascita di Henrietta? E se gli Osservatori avessero individuato nel momento in cui Walternate trova la cura per guarire il figlio (1985), il punto esatto in cui modificare la timeline, distraendo di fatto lo scienziato e scatenando così una catena di eventi che avrebbero portato Peter a morire nel Raiden Lake e quindi alla timeline senza di lui (e senza Henrietta) con cui è iniziata la quarta stagione (che infatti come futuro non ha più il 2026 di The Day We Died)?

Fringe - 4x19 Letters Of TransitGli Osservatori avrebbero inviato September a distrarre Walternate (anche perché sarebbe effettivamente un po’ troppo stupido per essere accidentale il modo con cui Septy si fa scoprire), ma lui, l’unico (oltre August) a provare sentimenti, decide poi di ribellarsi (ecco a cosa si riferisce quando ammette di aver commesso un errore in ciò che ha fatto) e tenta di rimediare salvando Peter dal lago. Così facendo, però, la timeline ri-corretta non porta comunque agli stessi esiti, poiché nasce il figlio sbagliato: Henry e non Henrietta. In The End Of All Things, September ammette proprio che il suo tentativo di correggere lo sbaglio alla fine a nulla è servito e che solo il sacrificio nella Macchina compiuto da Peter ha permesso di resettare tutto di nuovo. La mancata cancellazione, infine, di Bishop Jr., avrebbe dato al ragazzo la possibilità di far andare le cose come sarebbero dovute andare. In questo modo, la timeline della quarta stagione senza Peter sarebbe quella che gli Osservatori hanno tentato di creare perché il futuro fosse senza Henrietta (la futura leader della Resistenza?), mentre quella delle prime tre stagioni sarebbe frutto del tentativo fallito di September di riportare tutto al suo “normale corso” e di correggere l’errore di aver obbedito agli ordini degli Osservatori. Di nuovo tornerebbe il tema della Scelta, del libero arbitrio, della ribellione al Potere che mira al Controllo Totalitario.

I dubbi

Fringe - 4x19 Letters Of TransitTra tutti gli elogi possibili che si possono fare ad un episodio come questo, ci sono allo stesso tempo anche alcuni dubbi che emergono, sebbene non riguardino esattamente la puntata in sé, bensì gli sviluppi futuri cui potrebbe portare. Gli autori hanno detto che nel caso in cui Fringe non venisse rinnovato, il season finale di quest’anno potrà comunque funzionare da series finale. C’è da chiedersi però a questo punto come sia possibile dopo un episodio come questo. La paura è che effettivamente tutta questa bella premessa sia destinata a non essere mai approfondita, a meno che Pinkner e Wyman non sappiano già qualcosa: a tale proposito, il codice per accedere alla Massive Dynamic “092112”, che potrebbe anche leggersi come una data (21 settembre 2012, guarda caso un venerdì) è da interpretare come una speranza o come un messaggio subliminale rivolto agli spettatori? Ma ancora: l’apparizione di William Bell nell’ambra fa diventare indispensabile il ritorno nella serie di Leonard Nimoy, impresa quanto mai ardua vista la riluttanza dell’attore. C’è poi il mistero “Olivia”, la cui assenza lascia intendere la sua probabile morte, avvenuta forse nel 2015. Sarà questo il finale della serie? Olivia che “sceglie” di morire per salvare magari la figlia e far sì che tutto proceda come deve procedere? La Morte sacrificale del resto diventerebbe l’apoteosi del libero arbitrio, l’estrema Scelta in una serie che proprio di questo parla. Potrebbe davvero essere l’atto conclusivo con cui Fringe ci saluterà.

Certo, è possibile che ad una prima occhiata Letters of Transit non faccia altro che confondere acque di certo già non troppo chiare, ma ad un’attenta analisi l’episodio offre invece, per i suddetti motivi, una rilettura del passato e l’introduzione di elementi che, seppur ancora irrisolti, gettano una luce su quella che potrebbe essere la chiusura della serie. In sostanza, Wyman e Pinkner ci hanno rivelato le loro intenzioni nel momento forse di maggior dubbio da parte degli spettatori sul loro operato. La domanda ora è: rimaniamo a bordo fiduciosi? Decisamente sì.

Voto: 9

[rps]

Condividi l'articolo
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

9 commenti su “Fringe – 4×19 Letters Of Transit

  • alessandro

    Ciao sono Alessandro,
    Colgo l’occasione per fare i complimenti a tutto lo staff per tutte le recensioni accurate e critiche su alcune delle mie serie tv preferite.
    Ma il motivo di questo mio commento è che per la prima volta non sono molto daccordo:Sono rimasto con un grosso punto interrogativo per tutta la puntata,non perchè non mi sia piaciuta ma piuttosto perchè non aveva senso con tutto il resto della stagione.So che è stato scritto e citato più volte ma ho notato come se questa cosa fosse accolta come una cosa positiva,prima di trarre conclusioni affrettate io aspetterei la puntata di venerdì e vedere come questa puntata sarà collegata con la prossima.
    Vi saluto rinnovando ancora i miei complimenti a tutti i collaboratori.

     
  • Joy Black

    Recensione superlativa. I miei compliementi.

    Dopo questa puntata comunque DEVONO RINNOVARE, se non lo fanno è una carognata clamorosa.

     
  • Michele Hume

    Ciao Alessandro,

    Questa è una puntata un po’ “a sè”…La trama di questo episodio sarà portata avanti solo in caso di rinnovo per la quinta stagione.
    La quarta chiuderà tutte le trame tranne questa (che quindi non sarà più ripresa quest’anno).
    Speriamo nel rinnovo, dunque 🙂

     
  • xfaith84

    io lo vedo come un tentativo di tirare su le possibilità di rinnovo in modo sì furbo, ma anche ingiusto nei confronti del pubblico.
    faccio un paragone OVVIAMENTE esagerato perché le due serie non hanno nulla a che spartire, ma è simile a quando per il finale di quella boiata di flashforward hanno messo il cliffhangerone sperando che questo scuotesse il pubblico prima e la rete poi per fare un rinnovo. allora, se da un punto di vista strategico ci può stare, da un punto di vista creativo è potenzialmente un suicidio, perché se non si rinnova questo diventa un bellissimo filone morto prima di nascere.

    ma poi, ci crediamo sul serio che loro non sappiano del rinnovo?!

    detto questo, sicuramente spiega un po’ di cose, tra cui i dubbi che avevo espresso in “the end of all things” sulle parole di september riguardo henry. Ora perlomeno si capisce che quando dice “he was born to the wrong olivia dunham” non parla di un piano generale voluto anche dagli osservatori, ma dell’esatto opposto. abbiamo quindi i 3 filoni, ben espressi da aragorn: quello con la morte di peter (perseguito dagli observers per evitare la nascita di henrietta, a questo punto direi che è la risposta plausibile); quello con henrietta; quello con henry, un errore nato dal tentativo di september di sistemare le cose.
    almeno questo sembra chiaro.
    per il resto, sempre grandi applausi a john noble da qui all’eternità.

     
  • Penny Lane

    Grazie Aragorn (e complimenti), questa recensione mi ha chiarito alcuni dubbi che mi stavano tormentando…la tua ipotesi sul piano di Jones è la più convincente che abbia letto finora, vedremo se è anche esatta. Comunque ci deve essere un qualche collegamento tra questo scorcio nel futuro e il resto della stagione… almeno lo spero.

    Puntata meravigliosa, ecco perché sono proprio incazzata: questo è quello che Fringe può essere, cosa ci hanno fatto vedere per 19 episodi? Più ci penso più mi viene voglia di prendere a schiaffi Abrams e compagnia bella 😀
    L’operazione di marketing in sè non so neanche quanto convenga, perché se la Fox deciderà di produrre la quinta non lo farà per la potenziale bellezza narrativa della stagione, ma soltanto per la questione della syndacation. In caso di mancato rinnovo rimarremo tutti con l’acquolina in bocca, l’ultima tremenda delusione di Fringe. Non resta che incrociare le dita.

     
  • alez

    Piacevole recensione, complimenti!
    Credo che si possa considerare questa puntata come una sorta di pilot di una nuova stagione che magari non ci sarà, certo che è stato davvero una bella puntata, poi vedere sullo schermo ”desmond” peter, bishop e bell bhè davvero ”tanta roba”.
    Ora attendiamo notizie per capire quale sarà il destino della serie..certo è che la 5.a stagione(se ci sarà) sembra promettere bene, spero non sia una presa in giro.

     
  • Aragorn86 L'autore dell'articolo

    Effettivamente credo anche io che questo sia una sorta di nuovo pilot, la cui unica pecca è proprio il mancato riferimento diretto alla trama di Jones. Con l’obbligo di chiudere tutte le storyline alla fine della quarta stagione, causa rischio cancellazione, Wyman e Pinkner hanno utilizzato questo episodio per fare il mega-cliffhangerone per lanciare la quinta.

    Secondo me, comunque, l’aver messo ora questo episodio è un modo (furbo) per rilanciare una trama di stagione decisamente più sottotono rispetto a quella dell’anno scorso. Sinceramente, ora ho più voglia di prima di sapere cosa vuole e cosa farà Jones, anche perché… che fine ha fatto l’Universo Rosso? Secondo me tra le tante domande, è una delle più importanti e l’aver sentito parlare nella scorsa puntata di collasso di universi non mi fa ben sperare per Bolivia & Co.!

    E sì, anche io, come xfaith, sono convinto che loro già sappiano quale sia il destino della serie. In più, credo pure che già siano d’accordo con Leonard Nimoy per un suo eventuale ritorno futuro (altrimenti eviti di tirarlo in ballo in quel modo). Anche la decisione di ambrare Simon l’ho vista come un mettere in stand-by il personaggio per vedere il prossimo anno che disponibilità darà Henry Ian Cusick. Se sarà libero da impegni e potrà tornare lo facciamo togliare dall’ambra, se ha altri impegni lo lasciamo lì e narrativamente funziona lo stesso.

     
  • dezzie86

    Ottima recensione, complimenti! Molto belle le tue ipotesi, penso di poterle condividere. Anche se, come ho detto nella recensione di settimana scorsa, hanno davvero incasinato troppo le cose.
    Comunque d’accordo anche sul voto, questa puntata è stata fenomenale: io credo che il rinnovo ci sarà, se no sarebbe davvero un suicidio perdere del tempo per una puntata che poteva essere incentrata sulla trama che ci ha accompagnato per 18 episodi.

     
  • alessala

    Parto dal presupposto che secondo me questa recensione non è bella…E’ GENIALE! Secondo me Aragorn ha azzeccato tutti i punti ancora non spiegati della serie e ha dato a tutto una risposta. Attraverso la sua recensione, io credo che abbia svelato quello che gli autori ci hanno tenuto nascosto finora: è una logica che fila completamente e quindi faccio i miei calorosissimi complimenti all’autore per questa grande recensione che mi ha aperto davvero gli occhi.
    Per quanto riguarda il rinnovo….io scrivo nel momento in cui la notizia è stata confermata: Fringe avrà una quinta stagione di 13 episodi. Anche quest’anno si salva. Allora…
    Non vorrei fare quello della “teoria del complotto”, ma secondo me dietro a questa serie sono girate molte risorse (anche economiche) da parte di Abrams soprattutto. Non è possibile che questo personaggio si faccia da parte per poi farsi vivo tutte le volte quando ci sono dei momenti di difficoltà. E non è possibile che gli autori tirino in ballo nuove trame, decisamente impegnative, come quella di questo splendido episodio (riportando alla vita digitalmente anche William Bell, pur sapendo che Nimoy è restio, anche se la sua recente partecipazione a Big Bang Theory secondo me rimette le carte in tavola…vedi messaggio su Twitter in cui diceva di essersi incontrato con Wyman), non sapendo niente del rinnovo. Loro lo sapevano eccome, ma per qualche ragione non lo potevano rivelare.
    Io credo che dietro a Fringe ci sia veramente tanto amore da parte di autori e produttori, e forse anche eccessiva presunzione. Ma è una presunzione che può essere dettata solo da una cosa: la sicurezza. Gli autori secondo me sono sempre stati sicuri che comunque sarebbe finita bene. Altrimenti mica mi tiravano fuori sto episodio ambientato nel futuro. A mio parere, questo episodio è il primo capitolo di una storia che concluderà definitivamente la serie: la seconda e ultima parte la vedremo nell’ultima puntata della quinta stagione.
    Che, a questo punto, spero sia diretta da mr. Abrams, visto che ha dichiarato che se Fringe fosse stato rinnovato lui avrebbe diretto un episodio.
    A quel punto metterei da parte ogni dubbio e direi: “ECCO! QUESTA E’ UNA GRANDE SERIE!” 🙂
    Ottima l’intuizione di Aragorn sul codice digitato. Non credo affatto che sia un caso e credo che Aragorn abbia ragione. Gli autori lo sapevano. Sanno tutto. Come gli Osservatori (che sono loro secondo me!!!) 🙂
    Complimenti ancora ad aragorn. Sei un genio!!!! 🙂
    ciao a tutti!!!