Person of Interest – You’re being watched 12


Person of Interest - You're being watchedCi sono serie tv che devono tener testa ad  altissime aspettative ancor prima di nascere, e Person of Interest, con la firma di Jonathan Nolan e J.J. Abrams, ne è un classico esempio. Come spesso accade, l’hype prima della partenza pone lo spettatore nella posizione di pretendere dallo show una sorta di sconvolgimento immediato: fin troppo facile restarne delusi.

Ebbene, voi che vi apprestate alla visione della prima stagione, sappiate sin da subito che non succederà.

Per raccontare la trama della serie basterebbe ascoltare la sigla, che è inevitabile imparare a memoria, sorprendendosi a recitarla (ad alta voce e con una certa enfasi) prima di ogni episodio. Impossibile quindi non citarne alcuni passaggi nel riassunto che segue.

John Reese è un ex agente della CIA che, per cause che verranno parzialmente spiegate nel corso della stagione, vive come un clochard a New York. Reese viene contattato dal misterioso miliardario Harold Finch, col quale stringe un singolare accordo di collaborazione: prevenire crimini contro gente comune all’insaputa delle forze dell’ordine. I due, oltre ad un misterioso passato, condividono il fatto di essere creduti morti dalla società. Il facoltoso Finch è il creatore della più potente arma di controllo e prevenzione mai inventata prima: una macchina (the machine) che si serve dei mezzi di sorveglianza e comunicazione per individuare minacce di rilevanza nazionale, creata con lo scopo di prevenire atti di terrorismo, ma in realtà capace di rilevare ogni tipo di crimine che sia in qualsiasi modo premeditato. Non essendo il governo interessato a prevenire i crimini minori, Finch sente l’obbligo di fare qualcosa per aiutare questi casi irrilevanti, cosa che può fare solo con l’aiuto di qualcuno con le doti per intervenire e una forte dose di motivazione.

I personaggi principali

Person of Interest - You're being watchedJohn Reese (James Caviezel) è il braccio della coppia, un uomo dalla parlata suadente, con un addestramento da agente segreto che lo rende forte al limite dell’invincibilità. Guidato da un alto senso della giustizia, incarna il ruolo del vigilante misterioso, l’uomo che tutti vorrebbero accanto quando si tratta di vita o di morte. Caviezel interpreta molto bene il ruolo, caricandolo della giusta dose di ironia tipica di chi si può permettere di scherzare anche nelle situazioni meno opportune.

Person of Interest - You're being watchedHarold Finch (Michael Emerson) è invece la mente: genio dell’informatica, proprietario di un numero non ben specificato di società milionarie in settori altrettanto non specificati. L’uomo è affetto da una patologia invalidante a causa di un misterioso incidente. Emerson si affranca completamente dall’ingombrante ruolo di Ben in Lost, cosa non facile vista la somiglianza dei ruoli, e riesce a dare vita ad un personaggio multisfaccettato, capace di suscitare empatia nello spettatore, creando un’alchimia perfetta con il compagno Reese.

I due protagonisti brillano l’uno grazie all’altro: una coppia di vigilanti fuori dagli schemi, capaci di distanziarsi da tutti i tantissimi stereotipi che la letteratura (il cinema o i fumetti) di genere ha creato.

Person of Interest - You're being watchedJoss Carter (Taraji P. Henson) è il buon detective della omicidi di New York, immancabile in ogni prodotto che tratti di eroi urbani. Entra nel cast già dal pilot, decisa a catturare il misterioso man in a suit  (John Reese), coinvolto in praticamente tutti i fatti di cronaca della city. La sua evoluzione diventerà cruciale nel corso della stagione.

Person of Interest - You're being watchedLionel Fusco (Kevin Chapman) è invece il poliziotto corrotto, un uomo debole e attirato dal denaro, ma non propriamente cattivo. Questa sua personalità servirà a salvargli la vita una volta incrociata la strada di Reese, che lo risparmia non senza pretendere da lui una collaborazione a tempo indeterminato.

Meritano una menzione anche le guest star ricorrenti nel corso della stagione, nel ruolo di antagonisti o complici della coppia. La scelta del cast è perfetta anche per quanto riguarda i personaggi secondari.

La struttura della serie è quella di un procedurale (ogni puntata tratta un “numero”, quello che la macchina fornisce a Finch e che corrisponde alla previdenza sociale di un individuo: la vittima o il carnefice di un crimine ancora da compiersi), ma ha il grande pregio di portare avanti una trama orizzontale forte, capace all’inizio di intrecciarsi alla procedura e via via di sovrapporsi ad essa completamente. I flashback (riguardanti tanto Reese quanto Finch) aiutano a completare il quadro che li porta nel presente a svolgere quel ruolo di protettori della giustizia senza però un ufficiale mandato, agendo al di fuori della legge. In questo senso le interazioni della coppia di protagonisti con l’integerrimo detective Carter e il redento agente Fusco sono spesso occasione per approfondire il tema della sottile linea che divide legge e giustizia: fino a che punto il fine giustifica i mezzi? E’ giusto che dei privati cittadini detengano il controllo di una tecnologia così invasiva e potente? E l’uso che (non) ne fa il governo non rende forse necessario l’intervento straordinario di cui si fanno carico Finch e Reese? Queste sono solo alcune delle tante domande che lo spettatore si porrà e di cui cercherà una soluzione, forse prima formulando una risposta e poi tornando indietro al quesito.

Person of Interest - You're being watchedLe importanti e attualissime tematiche sollevate sono presentate con un mix di azione, ironia e colpi di scena, ingredienti che contribuiscono a rendere la visione fluida e divertente, soprattutto grazie alla perfetta caratterizzazione dei personaggi, ad una regia puntuale (che offre il suo meglio nelle scene d’azione) e ad una fotografia cupa e digitale. L’occhio delle telecamere di sorveglianza filtra quasi sempre il punto iniziale e le svolte della narrazione, rendendo la macchina stessa (il suo punto di vista, la sua onniscienza) protagonista della storia.

Chi scrive fa parte di coloro che hanno iniziato a seguire la serie in differita di qualche settimana, potendosi quindi gustare la prima parte di stagione senza l’obbligo dell’attesa settimanale, che permette di fermarsi a ragionare e rimuginare sul singolo episodio. Nonostante questo non ho potuto fare a meno di notare una certa lentezza nella partenza, causa anche di una perdita ingente di spettatori proprio dopo poche puntate. I primi episodi lasciano soltanto intravedere elementi di trama orizzontale, anteponendo però l’aspetto procedurale; a stagione ultimata (ma probabilmente già prima di metà) risulta però chiaro quanto sia riduttivo descrivere Person of Interest come un crime procedurale. Quello che avviene poco prima della metà è stato da molti definito un salto di qualità, capace di rendere il prodotto di Nolan una delle rivelazioni della passata stagione televisiva, guadagnandosi di diritto un posto tra le serie più attese per la prossima. Dunque non lasciatevi scoraggiare e proseguite fiduciosi, è una stagione di 23 episodi, alcuni più riusciti di altri, ma nel complesso il prodotto è notevole: le alte aspettative per la seconda stagione ora hanno tutto il diritto di esistere.

 

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12 commenti su “Person of Interest – You’re being watched

  • Aragorn86

    Analisi molto bella della serie e confermo tutto: inizio lento, ma da circa l’episodio 8/9 è un crescendo continuo di qualità, grazie anche ad una maggiore interazione tra i 4 personaggi principali… gli ultimi 10 episodi, poi, non ricordo che ce ne fosse uno sbagliato!

    E poi, ora che la stagione televisiva è finita, posso dirlo: il miglior season finale dell’anno!! 😉 Condivido che si tratta della rivelazione della passata stagione… tra le serie dei network principali, è quella che attendo di più!

     
  • Penny Lane

    Giustissimo l’appunto sul finale; è la ciliegina sulla torta. Gli ultimi episodi sono in crescendo a livello qualitativo e l’ultimo apre scenari a dir poco interessanti per il futuro.

     
  • alessala

    Ricordo benissimo il mio entusiasmo iniziale per questa serie, poi andato scemando gradualmente. Sono arrivato all’ottava puntata, mi sembra, e avevo perso ogni interesse. Poi però mi hanno detto che aveva ripreso, però ancora non sono riuscito a recuperarla….

     
  • dezzie86

    D’accordo su tutto. Anche a me aveva stufato, ma la 1×10 mi ha fatto sperare in una seconda parte di stagione più bella, e così è stato. E’ diventato molto godibile, con gli ultimi episodi che hanno chiuso degnamente la stagione e che lanciano perfettamente la prossima.

     
  • xfaith84

    Io non l’ho ancora finita ma la sto guardando con piacere, soprattutto da quando la trama si è fatta più evidente. E’ davvero una bella idea, anche se rende il concetto di “macchina” davvero inquietante.

    Però non sopporto lui. Sì, lui, il superfigo, l’uomo che non deve chiedere mai, che c’ha due espressioni, una che dice “quanto son figo” e l’altra che dice “ti spiezzo in due”. Non puoi atteggiarti così e cercare anche di fare il simpatico perché NON CI RIESCI. Vi giuro, è viscerale, non detestavo così qualcuno dai tempi di Mark Benford in FlashForward, e chi mi conosce sa quanto l’avrei preso a sberle – se non altro per avere dai suoi muscoli facciali uno straccio di espressione che andasse oltre il “basito” (cit.)
    Per il resto, tutto bene XD
    E poi c’è Emerson, che fortunatamente controbilancia Caviezel e mi permette di vedere una puntata senza entrare nello schermo per prendere Il Figone Pazzesco a schiaffoni tutti sul muso.
    Scusate, sono ipersoggettiva, ma non ce la posso fare XD

     
  • Penny Lane

    Ahah xfaith non posso dire di non comprenderti su Caviezel…ha dolo due espressioni, per me quelle giuste per il ruolo, o lo ami (in tutta la sua sborosaggine!!) o lo odi! C’è da dire che forse si sono accorti di averlo creato in po’ troppo sopra le righe e col passare delle puntate si umanizza…

    @ Giglielmo: grazie e buona visione 🙂

     
  • AndPea

    Grazie a Dio uno con senno.

    PoI è una ca**ta potente… ma con una certa classe sì. Magari nella regia è OK, nel livello attoriale è OK.
    Ma la sceneggiatura, la trama, la cornice, jeez… Carente a manetta.

    A parte la prima puntata dove scopri la macchina e i dilemmi etici dopo è il solito poliziesco con l’eroe maledetto che si becca 1 pallottola su 5000 e conosce bene le arti marziali. Dico… WOW!!

    Un appunto sul sottotitolo del blog… Serie di qualità 😀 PoI in e Peacky Blinders out?! Siamo matti