Breaking Bad – 5×05 Dead Freight 2

Come se non bastassero tutti gli anticicloni estivi sub-sahariani, ci pensa Breaking Bad a far grondare litri e litri di sudore dalle nostri fronti, con un episodio dove adrenalina e la tensione la fanno da padrone.

In questo inizio di quinta stagione stiamo assistendo all’ultima fase della metamorfosi di Walter White, da padre di famiglia e professore di chimica a signore della droga. Due personalità, due alter-ego, due vite che a poco a poco si sono disciolte una nell’altra provocando la dipartita di quella più innocua e il trionfo della controparte più pericolosa. Heisenberg è stato una maschera criminale indossata fino alla scorsa stagione che si è ormai completamente fusa con la faccia dell’ex professore, dando vita ad un nuovo Walter White, un uomo che si aggira con sicurezza per le strade di Albuquerque con il suo capello nero sempre con sé, come unica protezione dai raggi del sole.

E’ il vecchio Walter ora ad essere diventato la maschera, un travestimento da indossare solo nel momento più opportuno, come quando c’è da ingannare Hank per piazzare delle cimici nel suo ufficio. Quell’uomo fragile che piange davanti a suo cognato, quel professore che sappiamo essere esistito un tempo, adesso è solo una parte, un ruolo, un personaggio che Walter sa interpretare alla perfezione senza la minima esitazione, con una maestria recitativa degna di un premio oscar – degna di un Bryan Cranston, mi verrebbe quasi da dire.

Persino la sua stessa vita familiare è un’irradiazione di questa nuova condizione, con una Skyler rassegnata e costretta a ricoprire allo stesso tempo (a seconda dei punti di vista che si vogliono adottare) il ruolo della moglie, dell’ostaggio e/o del partner d’affari; con lei Walter è costretto a siglare un accordo accettando (almeno momentaneamente) di tenere lontano i figli dalla propria casa in cambio del suo silenzio e del suo aiuto per ripulire i soldi con l’attività dell’autolavaggio.

“Like Jesse James?”

Walter ha ormai ultimato la sua trasformazione in criminale professionista e, sotto molti aspetti, l’atto di rapinare un treno si presenta come una tappa simbolica, ideale per sancire questo nuovo status delinquenziale.

I richiami dietro questa scelta narrativa sono molteplici: in primis a Jesse James, una delle icone criminali per eccellenza della storia americana; nominato da Mike soltanto un paio di episodi fa (“just beacuse you shot Jesse James, don’t make you Jesse James”), ritorna in questa puntata nelle parole del suo omonimo Pinkman, quasi come a dire che Walt facendo il colpo diventerebbe come Jesse James. Conseguentemente non si può non accostare il colpo all’epoca del far west, con il suo mito della conquista della frontiera intesa come un orizzonte illimitato, lo stesso che il chimico guarda – con indosso il suo cappello, come un cowboy – durante il sopralluogo sui binari.
Sempre in continuità con le scorse puntate non manca, infine, il riferimento alla prima stagione, di cui questa quinta riprende un po’ il filo, con il parallelo con il primo furto di metalammina realizzato in maniera alquanto goffa ma efficace nella 1×07, A No-Rough-Stuff-Type Deal. Cambiano le circostanze, ma la storia si ripete: a quel tempo (“un anno fa”) Walter e Jesse erano dilettanti e dovevano rubare un solo barile, ora sono dei professionisti che vogliono rubare un oceano di metalammina, e questa volta “hanno pensato a tutto” (o quasi).

“There are two kinds of heists: those where the guys get away with it and those that leave witnesses”.

La pianificazione della rapina al treno è fin da subito un’occasione per risvegliare i latenti dissapori tra Walter e Mike, soprattutto per la questione dei “costi fissi” legati agli uomini dell’ex-braccio destro di Gus. Anche questa volta, come avvenuto nella premiere, a fare da paciere fra i due ci pensa Jesse che, dopo la trovata del magnete, riesce ad avere un’altra brillante idea per risolvere tutti i loro problemi.

La sequenza della rapina al treno è senza ombra di dubbio una delle più cinematografiche ed adrenaliniche di questo 2012 televisivo, con un’ansia che cresce in parallelo allo svolgimento della scena. La sensazione che qualcosa possa andare storto aleggia in maniera costante nell’aria, ma, nonostante l’ingordigia di Walter che vuole ottenere fino all’ultima goccia di metalammina e nonostante Jesse costretto ad aspettare disteso sui binari che il treno passi sopra di sé, il piano sembra andare a buon fine. Ma proprio quando tutto sembra essersi risolto per il meglio e questo climax ascendente di tensione emotiva sembra essersi finalmente esaurito, ecco che entra in scena, con lo spegnimento del generatore, il bambino del cold open, che tutti noi avevamo dimenticato nel trambusto della rapina. E per lo spettatore è una vera doccia fredda.

“The point is, no one other than us can ever know that this robbery went down. Nobody. You got it?” “Yeah. Absolutely.” “Are you sure?” “Yes, sir”.

Già in Hazard Pay, Todd si era dimostrato un giovane criminale particolarmente diligente, abbastanza impulsivo da prendere l’iniziativa, anche se non interpellato, per farsi notare dai suoi nuovi boss. In quell’occasione si era trattato semplicemente di disattivare le telecamere della casa dove Walter e Jesse dovevano “cucinare”; questa volta si è spinto decisamente molto più in là. Quel “nessuno deve sapere”, ribadito per ben due volte, è un monito più che sufficiente per giustiziare un bambino innocente, che ha come unica colpa l’essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato.

Come spesso accade in Breaking Bad, quando in qualche modo ci va di mezzo la vita di un bambino siamo di fronte ad uno dei momenti di svolta della trama. Come reagirà il trio criminale a questo omicidio a sangue freddo? L’attenzione adesso si concentra su Jesse, colui che più di tutti finora ha combattuto quando c’era di mezzo la vita di un ragazzino. In questi primi episodi della stagione è stato finora in secondo piano, dimostrandosi da una parte molto fragile, per via dei molti sensi di colpa che ha accumulato nel tempo, dall’altra parte fondamentale nella partneship con Walter e Mike, costituendo di fatto l’asse portante che tiene in equilibrio questa sempre più precaria alleanza, destinata prima o poi ad esplodere. Ora che al peso della sua coscienza si è aggiunto quello della vita di un altro bambino (che non è riuscito a salvare), possiamo solo immaginare quanto potrà uscirne distrutto il povero Jesse.

Dead Freight è un episodio semplicemente magistrale, spettacolare ed ansiogeno. Dopo le prime puntate all’insegna dell’approfondimento dei personaggi e della lenta e minuziosa costruzione della trame principale, arriva il primo vero punto di rottura di questa stagione. La sensazione che presto succederà qualcosa di veramente tragico è sempre più impellente e pressante. La prossima settimana “Shit hits the fans”, parola di Aaron Paul.

Voto 9,5

Note sparse

• Walter era senza guanti nell’ufficio di Hank quando ha piazzato le cimici, quindi su di esse ci sono le sue impronte digitali. Un particolare che in una serie come Breaking Bad potrebbe essere fondamentale.
• Qui trovate il video del dietro le quinte dell’episodio (da cui ho preso la dichiarazione di Paul sopra citata).