Sons of Anarchy – 5×01 Sovereign 2


Sons of Anarchy - 5x01 SovereignBugie, intrighi, omicidi a sangue freddo, sesso, rock e adrenalina: non manca niente in questa premiere di Sons of Anarchy, compreso un nuovo (e atipico) big-bad di “lost-iana” memoria. Tra efferatezze varie e dialoghi thrilling, si dispongono le pedine prima che a Charming esploda una nuova tempesta. Riaccedente i motori, dunque: SAMCRO is back!

Dopo un’eccelsa quarta stagione, che ha fatto da spartiacque tra le due metà della serie, con tanto di passaggio di consegne al vertice di SAMCRO tra Clay a Jax, Kurt Sutter prosegue nella sua “amletica” narrazione, dando di fatto inizio alla parte finale del suo viaggio, che a meno di ripensamenti, dovrebbe concludersi con la settima stagione.

Sons of Anarchy - 5x01 SovereignDifficile pensare che FX neghi il traguardo ad un prodotto così redditizio (già inoltre rinnovato un anno fa per una season 6), visto soprattutto il nuovo record di ascolti fatto registrare da questo Sovereign, che, per la prima volta nella storia di questa serie, ha abbattuto il tetto dei 5 milioni di telespettatori, con un rating di 2.8 (3.5 contando anche la replica successiva). Un risultato ripagato da un episodio forse meno scoppiettante rispetto ad altre premiere, ma che aveva l’arduo compito di assestare i grandi terremoti portati dalla stagione precedente e allo stesso tempo di preparare il terreno (già dissestato) su cui costruire gli intrecci delle future puntate.

Sons of Anarchy - 5x01 SovereignE in questo, Sovereign non delude le aspettative, anzi, tesse una complicata rete di menzogne e intrighi che non potrà sciogliersi se non con rinnovata e feroce violenza. Troviamo da una parte Jax che è chiamato a tacere sia la verità sul Cartello di Galindo, che quella sulla morte di suo padre e di Piney, dall’altra ci sono Gemma che è ancora perseguitata dalle verità non dette sul proprio coinvolgimento nell’omicidio di John Teller, Juyce che deve nascondere ancora il suo tradimento al club e un Ope quasi costretto ad un silenzio forzato che non promette nulla di buono.

Sons of Anarchy - 5x01 SovereignIn più ci sono gli intrighi dei vari Galindo, Damon Pope e, probabilmente, anche dei Nomad di SAMCRO (autori, da quello che Sutter sembra volerci far credere, del pestaggio finale contro Unser). In un quadro generale già di per sé così complesso, si inseriscono anche le oscure macchinazioni di Clay (perché al suo pentimento non crede nessuno), costretto dal destino ad andare in giro con l’ossigeno proprio come l’uomo che ha ucciso a sangue freddo (conclusione geniale della vicenda, che sicuramente piacerà anche a coloro che hanno criticato la scelta di lasciare in vita il personaggio di Ron Perlman dopo quanto successo in passato).

Sons of Anarchy - 5x01 SovereignDestreggiarsi, mantenere il controllo, rimanere in equilibrio su questo sottilissimo filo di falsità è l’arduo compito che spetta ai protagonisti se vogliono sopravvivere. L’anno scorso è stato Clay a perdere lucidità e a precipitare alla fine in una follia che lo ha condotto all’oblio. In questa stagione, su quella stessa strada sembra esserci finita Gemma, sempre più in bilico nonostante finora abbia giocato forse meglio di tutti, intortando chiunque con invidiabile bastardagine e bugie proferite con sfacciata glacialità. La posizione di potere della Old Lady è però ora in forte pericolo e l’inizio in cui la vediamo in confusione, sfatta, struccata e ubriaca, già è indice di una condizione psicologica precaria, che potrebbe peggiorare irrimediabilmente con un Clay desideroso di trascinarla con sé nell’abisso.

Sons of Anarchy - 5x01 SovereignMolto discutere farà invece la scelta di casting per quello che è il principale villain di questa stagione, ovvero Damon Pope: Sutter ha voluto infatti puntare sul volto di Harold Perrineau, dai più conosciuto come il Michael Dawson di Lost (e già lì non è che fosse propriamente amato). Lo showrunner aveva più volte in realtà ribadito di voler cercare un volto che sembrasse comune e rassicurante, seppur sempre capace di terribili efferatezze. In questo, Perrineau si dimostra effettivamente egregio. L’unica perplessità riguarda piuttosto la presenza scenica e il carisma dell’attore, che almeno per ora (ma è solo il primo episodio, va sottolineato) tarda a bucare lo schermo (sfigura un po’ se messo a confronto con personaggi come l’agente Stahl, Zobelle e O’Phelan).

Sons of Anarchy - 5x01 SovereignNe esce fuori che la scena clou di Sovereign, ovvero quella in cui viene barbaramente dato fuoco alla figlia di Tig, seppur sia di straordinario impatto emotivo e diretta con feroce realismo, perda un po’ di intensità proprio per un Perrineau ancora indecifrabile e una recitazione non eccelsa di Kim Coates, che sembra urlare senza un reale trasporto emotivo. Sebbene fosse questo il momento più crudele della puntata, finisce che alla fine risulti drammaticamente più efficace la scena in cui Tara (sempre più in versione “Ofelia“) spegne l’interfono ignorando il pianto del figlio: uno sguardo glaciale che vale più di mille parole.

Sons of Anarchy - 5x01 SovereignEpisodio, dunque, che escluse le suddette scene, non fa altro che presentarci il nuovo quadro della situazione dopo i tumulti dell’anno passato. Il “quid” in più, però, lo danno, come al solito, i dialoghi e i faccia a faccia ricchi di tensione: da brividi quelli Jax/Clay (“What’s your play?“), Jax/Opie (“I’m more afraid that I’m gonna turn into you“), Tara/Gemma (“I don’t want you around my kids“) e Gemma/Clay (“Don’t you ever touch me again!“). Basta anche solo questo per applaudire il ritorno di una delle migliori serie tv in circolazione.

Voto: 8

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2 commenti su “Sons of Anarchy – 5×01 Sovereign

  • Gabri

    Grande ritorno!!
    Comunque su Perrineau io resto fiducioso, dopotutto lo ricordo più per Oz che per Lost.
    Riguardo alla recitazione di Coates invece non sono d’accordo, io l’ho trovata appropriata al personaggio di Tig.

     
  • Attilio Palmieri

    Una delle serie migliori degli ultimi anni. Quando iniziò nessuno le dava una lira, tutti a incasellarla alla voce “tamarrata” o poco più. Col tempo ha dimostrato a tutti le sue qualità e trasformando quegli ingredienti formali e narrativi che destavano più perplessità (l’ambiente motociclistico, l’ideologia post-anarchica) in veri e propri elementi di originalità, portatori di una malinconia sempre efficace.
    D’altronde il creatore, Kurt Sutter (che nella vita reale è sposato con Katey Sagal – Gemma della serie – formando una delle coppie più belle e strane di sempre! – vedere le foto per credere) era già tra gli autori principali di The Shield, altra serie da molti precocemente e pregiudizialmente sottovalutata ma che, se seguita fino in fondo, si rivela essere uno degli affreschi più tragici che la televisione abbia mai proposto.