Homeland – 2×07 The Clearing 6


Homeland - 2x07 The ClearingSe la seconda stagione di Homeland è per ora di alto livello, il segreto sta anche nella struttura che gli autori sono riusciti a costruire. La risposta dopo la prima e pluripremiata annata è stata un inizio ad altissima intensità, fatto di cinque episodi in cui la narrazione è andata al massimo, seguito da una parte centrale dove si rallenta e si costruiscono le basi per il finale.

Nonostante questa sembri essere una stagione nettamente superiore alla precedente, l’episodio odierno, proprio perché arriva dopo uno in cui si equilibrano la naturale propensione alla riflessione e la voglia di stupire ancora sul piano dell’adrenalina (vedi il finale), è una piccola delusione. Siamo chiari, si tratta di una puntata di buon livello, in cui diversi nodi vengono al pettine ed altri trovano ramificazioni che si riveleranno probabilmente fondamentali, ma se con una certa dose di severità volessimo trovare il pelo nell’uovo, in questo caso non si farebbe difficoltà a riconoscerlo.

Homeland - 2x07 The ClearingCominciamo subito dalle cose negative: Dana e Finn. In passato l’adolescente è stata in secondo piano, era sempre e solo “la figlia di Brody”, quella che ogni tanto diceva qualcosa di intelligente ma sempre e comunque in modo funzionale alla storyline del padre. Ultimamente la frequentazione con Finn, figlio del vicepresidente e quindi legato all’arco narrativo di Brody, ha preteso sempre più spazio. Se in “New Car Smell” gli autori e il regista erano riusciti a mostrarli nel miglior modo possibile, con la scena all’interno del Monumento a Washington a fare da punta di diamante, negli ultimi tre episodi la loro presenza si è fatta pleonastica e irrilevante. Si poteva pensare che l’attenzione su di loro fosse strumentale alla creazione di una situazione di conflitto a carico di Brody, ma se questa dev’essere una semplice incomprensione col vicepresidente, allora la quantità di tempo in cui siamo stati sottoposti alle vicende dei due teenager è sproporzionata al risultato. Oppure l’obiettivo era arrivare a far litigare Brody con la figlia? Se così fosse non serviva certamente tutta la loro vicenda omicida per arrivare a quel punto.

Homeland - 2x07 The ClearingCosa fa “The Clearing” che mancava da tanto tempo? Mostrare Saul. In tanti si chiedevano perché stesse in silenzio, perché non fosse più al centro delle operazioni, sino a sospettare una sua possibile collusione. Finalmente gli autori rispondono mettendo in piedi un episodio che per buona parte vede quello che tutti vorrebbero come zio al centro dell’azione, alle prese con Aileen, giovane terrorista vista anche nella scorsa stagione, attualmente in carcere per terrorismo dopo aver liberamente confessato i suoi reati. Saul cerca da lei una testimonianza, delle informazioni, perché altrimenti la ricerca sarebbe ad un punto morto. Questi però non è mai stato un vincente, bensì, nonostante la sua pur notevole professionalità, è un personaggio votato alla tragedia e di conseguenza appare a posteriori quasi naturale il fallimento con Aileen, specie nelle modalità in cui è avvenuto. Dopo le vicissitudini con la moglie, dopo le sofferenze patite per le condizioni di Carrie, un’altra mannaia si abbatte sull’animo di Saul con il suicidio di Aileen, donna che aveva iniziato a riempire parte del suo cuore.

Homeland - 2x07 The ClearingNeanche a dirlo, le cose migliori però le riservano Carrie e Brody, rigorosamente chiamati una per nome l’altro per cognome, così come fanno quasi tutti i personaggi secondo ragioni ignote a chi scrive. Per quanto riguarda le loro storyline l’episodio di questa settimana passa alla storia come quello in cui Brody, in condizioni normali (quindi escludendo Q&A), denuncia la maggiore fragilità. Stretto tra due fuochi, tra Roya – e per sineddoche ciò che lo lega ad Abu Nazir e al mondo arabo – e Carrie – e quindi gli Stati Uniti – non sa come uscirne, come divincolarsi, sentendosi come un leone in gabbia. Non si fida più di nessuno, non gli importa quasi di nulla, se non di rimanere vivo, della sua famiglia e in parte di Carrie. Se nella sua vita crolla anche la certezza del nucleo familiare, tutto il castello di carte che ha costruito sembra andare a rotoli e a questo proposito il rapporto con Jessica (palesemente coinvolta sentimentalmente con Mike) e il litigio finale con Dana sembrano essere molto più che semplici avvisaglie. L’incontro nel parco con Carrie rappresenta il momento più intenso dell’episodio e non è ovviamente un caso. Hanno un’incomprensione, poi si baciano: Brody è spaventato dalla fragilità di lei e Carrie dal fatto di poter essere stata anche solo in parte smascherata. Attualmente la donna ha il coltello dalla parte del manico, sia perché a differenza del sergente non è sola, sia perché sa sfruttare perfettamente il suo potere attrattivo per usare gli altri, che siano Brody o Mike.

Un episodio fatto di luci ed ombre, che può aver annoiato molti con la vicenda di Dana e Finn, ma che regala nuovamente la gioia di vedere Saul al centro dell’azione, senza lasciar da parte Carrie e Brody, ovvero il fulcro della narrazione nonché i responsabili principali dell’alta qualità della serie e di questa stagione in particolare.

Voto: 7,5

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Informazioni su Attilio Palmieri

Di nascita (e fede) partenopea, si diploma nel 2007 con una tesina su Ecce Bombo e l'incomunicabilità, senza però alcun riferimento ad Alvaro Rissa. Alla fine dello stesso anno, sull'onda di una fervida passione per il cinema e una cronica cinefilia, si trasferisce a Torino per studiare al DAMS. La New Hollywood prima e la serialità americana poi caratterizzano la laurea triennale e magistrale. Attualmente dottorando all'Università di Bologna, cerca di far diventare un lavoro la sua dipendenza incurabile dalle serie televisive, soprattutto americane e britanniche. Pensa che, oggetti mediali a parte, il tè, il whisky e il Napoli siano le "cose per cui vale la pena vivere".


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6 commenti su “Homeland – 2×07 The Clearing

  • MarkMay

    Io concordo con la recensione… Non un episodio che ti tiene col fiato sospeso ma tutto sommato costruito molto bene (soprattutto con Saul,finalmente) e nelle a dir poco strane vicissitudini tra Carrie e Brody (il cui rapporto si fa, ai miei occhi,sempre più oscuro ed indecifrabile)
    Detto questo passo anche io alle note dolenti… Più che Dana e Finn (alla fine loro due son rimasti abbastanza coerenti con le puntate precedenti e devo dire che hanno gestito la LORO situazione abbastanza bene) la cosa che ha cozzato un pò è stata la gestione del rapporto Brody/Dana. Per carità, capisco che Brody sia in condizioni psicologiche molto labili, che oramai l’unica sua certezza è quella di DOVER fare la cosa giusta per i propri figli,senza dover far pagare a loro i suoi errori, però mi sembra eccessivo il modo in cui prende le difese della figlia (andando contro il vicepresidente in quel modo) e senza dir niente a nessuno prende e se ne va alla polizia. Ripeto,ci può stare che faccia di tutto per essere un buon esempio per la figlia, però vedendo il suo passato credo che la sua mentalità doveva essere gestita più similarmente a quella del padre di Finn (magari facendosi convincere in maniera graduale dalla figlia).

     
  • Son of the Bishop

    Scusate non seguo la serie ma volevo dire se potevate dirmi come mai ultimamente ho serie difficoltà a caricare il sito

     
  • xfaith84

    @Markmay: io l’atteggiamento di brody l’ho interpretato invece come assolutamente coerente. il vicepresidente vuole nascondere le vicende del figlio, di fatto insegnandogli a nascondere sotto il tappeto le colpe e a non affrontare le proprie responsabilità in nome di “qualcosa di più grande”, esattamente come ha fatto quando ha negato le voci del bombardamento in cui è morto Issa.

    mi è sembrato abbastanza evidente sin da subito che Brody volesse fare “la cosa giusta” perché istintivamente mosso dalla necessità di insegnare alla figlia a prendersi le sue responsabilità, ma anche per un certo fastidio a condividere col vicepresidente un atteggiamento così sbagliato. Senza contare che penso influisca anche il bisogno di Dana di togliersi un peso ammettendo le proprie colpe (cosa che lui ha da poco fatto con la cia, quindi sa benissimo come ci si sente)
    Io l’ho vista così, quindi non mi ha stupito molto vedere Brody portar via la figlia e andare diretto alla polizia!

    @Son of the Bishop: ultimamente abbiamo dei rallentamenti col server, purtroppo non dipendono da noi, ma stiamo cercando di risolvere la situazione =)

     
  • MarkMay

    Son d’accordo che sia questo il fine di Brody,però visti i molteplici interessi che andrebbero a scontrarsi se decidesse di fare “la cosa giusta” credo che sarebbe stato più “umano” e comprensibile analizzare la situazione e fermarsi un attimo a pensare… Tra l’altro questa velocità di esecuzione mi ha fatto persino pensare che Brody tentasse l’ultima carta per tirarsi fuori dal casino che aveva creato (far crollare il suo ruolo pubblico/istituzionale avrebbe fatto crollare la sua funzione sia per la CIA che per Abu Nazir,anche se le conseguenze sarebbero state ignote ma certamente poco gradevoli xD), facendomi pensare dunque che stesse usando addirittura la figlia per i propri scopi, ma capisco che forse amplio un pò troppo gli orizzonti quando guardo certi telefilm xD

     
  • xfaith84

    la differenza credo che stia nel modo in cui si guarda a Brody. io lo vedo come molto debole, talmente incastrato e schiacciato da più parti che il ragionamento e il fermarsi un attimo a capire se fare o meno la cosa giusta diventa l’ultimo dei suoi pensieri.
    L’idea che potesse far saltare tutto per uscire da questa situazione non è campata per aria! ma l’avrei vista per un Brody più stabile mentalmente ed emotivamente, cosa che secondo me ora non è affatto.
    Non so, vederlo interagire così con Dana mi ha dato proprio l’impressione che l’amore incondizionato per la figlia lo abbia portato ancora di più a seguire il suo istinto, la sua parte più emotiva, che ora è quella del “basta bugie, basta colpe, basta tutto”.

     
  • madshouse

    Complimenti per la recensione, molto ben scritta.
    Vorrei aggiungere un paio di considerazioni che mi sembra di aver colto nell’episodio:
    Brody ,e lascio perdere termini più consoni, sta sbarellando alla grandissima. Si trova in mezzo ad un fuoco incrociato che neanche l’Afganistan,la sola cosa che gli riesce è reagire di pancia, di puro istinto. vive in balia degli eventi: gli ordini di Abu Nazir,lo spionaggio per la CIA, il rapporto con Carrie,le bugie in famiglia, mettiamoci la consapevolezza che come politico non ha più un futuro e abbiamo un quadro piuttosto elettrizzante.
    Perchè Brody dice la verità circa Tom Walker a Jessica? che bisogno aveva? poteva mentire? Certamente. Solo per darle una verità in un oceano di bugie? Oppure perchè questa verità gli restituisce un pò il controllo che sta perdendo? Il racconto dice questo, Tom Walker ha creato problemi e lui ha dovuto fare il suo dovere, ha la necessità di far passare questo messaggio a JEss: Io ho scelto di aiutare la CIA, quindi io ho ucciso TW perchè era necessario farlo. Del resto è lo stesso bisogno che lo spinge a saltare sull’auto con Dana per andare alla polizia a denunciare l’incidente stradale causato dal figlio del vice presidente di cui la figlia è complice nel silenzio: Ha realmente bisogno di prendere il controllo su una delle tante cose che gli stanno fuggendo di mano e la famiglia in questo senso è la cosa più facile da cui partire