Revolution – 1×10 Nobody’s Fault But Mine 2


Revolution - 1x10 Nobody's Fault But MineDopo nove episodi in cui l’unica vera cosa buona è stata la musica dei Led Zeppellin messa a caso senza un perché, Revolution giunge al proprio mid-season finale, che chiude alcune vicende e rimanda gli ulteriori sviluppi addirittura a fine marzo. Scelta giusta?

Quando una serie non ha ancora visto stabilizzarsi il proprio indice di rating (a parte il caso ovvio di questo episodio, solo una volta Revolution è riuscito a guadagnare spettatori), andare in pausa per quasi quattro mesi può rivelarsi una decisione fatale, anche solo perché gli ascolti dimostrano che manca ancora una solida fidelizzazione.

Revolution - 1x10 Nobody's Fault But MineEppure, in molti casi, la pausa può servire anche per ripensare la serie, imparare dagli errori commessi e correggere ciò che non ha funzionato (vedi Person of Interest, per il quale, tuttavia, lo stop durò solo circa un mese). Alla fine, comunque, la questione si riduce a molto poco, poiché tutto dipende dalla qualità del cliffhanger finale: funziona a tal punto da tenere alta la curiosità per quattro mesi? Diciamolo subito: No.

Il perché è presto detto: non è tanto la minaccia dell’elicottero che incombe dall’alto a non funzionare, quanto il come ci si arriva.

Revolution - 1x10 Nobody's Fault But MineL’insieme di eventi che ha portato a questo climax, caratterizzato da occasioni fortuite, forzature di ogni tipo, assenza di reale pericolo e mancanza totale di tensione narrativa, non ci consente di provare il minimo sussulto, poiché già sappiamo che i protagonisti tanto troveranno un modo per scappare (come del resto hanno sempre fatto, con “intollerabile” facilità).

Del resto, se i soldati dell’invincibile Milizia ci hanno finora dimostrato di non saper neanche puntare un fucile verso il bersaglio, perché dovrebbero riuscirci improvvisamente ora da un elicottero che, tra l’altro, nessuno guida più da almeno 15 anni?

Revolution - 1x10 Nobody's Fault But MineIl mid-season finale consente comunque di tirare in parte le somme e di dare uno sguardo generale a ciò che la serie è stata finora: se si esclude qualche colpo di scena legato alla trama principale, cosa ci ha raccontato quest’arco narrativo dedicato alla ricerca/salvataggio di Danny? Siamo passati attraverso morti (Maggie), gruppi di bambini orfani abbandonati, commercianti di droga, schiavi della Milizia, papponi e prostitute, addestratori di cani mentalmente instabili e tunnel che danno allucinazioni, e in tutto ciò in cosa si sono evoluti i personaggi? Nel nulla.

Revolution - 1x10 Nobody's Fault But MineDeterminate emozioni vengono tirate fuori solo quando l’episodio lo richiede, per poi essere messe in disparte quando la puntata finisce (come la rabbia e la frustrazione di Charlie, che appaiono e scompaiono quando fa comodo), e così ci ritroviamo di fronte a protagonisti fondamentalmente uguali a se stessi, il che rende tutto il viaggio speso in questi dieci episodi pressoché inutile. La trama legata alla fine dell’elettricità avanza (ed è infatti l’unica cosa meritevole di questa serie), ma i personaggi rimangono anonimi, monodimensionali e mai in vero pericolo (certo, sarebbe poi d’aiuto che la Milizia smettesse di difendere i propri luoghi chiave con sì e no tre guardie incapaci di sparare).

La sensazione è che, mentre la storia va avanti, i personaggi restino indietro, intrappolati in un’evoluzione caratteriale che non va oltre il passare dallo sguardo da cerbiatto spaurito alla fronte corrucciata e vendicativa.

Revolution - 1x10 Nobody's Fault But MineIn questo, non aiuta certo la scarsa recitazione dei protagonisti, ancor più evidente in un episodio come questo, in cui il cast principale incontra comprimari come Giancarlo Esposito (Neville), Elizabeth Mitchell (Rachel) e David Lyons (Monroe). Il primo è ridotto per incapacità di scrittura ad un semplice “fai faccia cattiva/voce baritonale così sembri un villain“, mentre la seconda è costretta ad andare sempre sopra le righe per dare un po’ di pathos alle scene (esemplare il sospirato incontro madre/figlia, dove la Mitchell, più che piangere, sembra quasi supplicare la Spiridakos di provare a comunicare qualcosa con la sua faccia).

A guadagnarci di più è Lyons, che dopo aver passato nove episodi a tenere gli occhi sgranati, ha qui avuto la fortuna di avere perlomeno una caratterizzazione decente.

Revolution - 1x10 Nobody's Fault But MineAnche qui, però, non mancano evidenti banalizzazioni: in un mondo fatto solo di fratelli, padri, madri, zii e cugini, l’unico vero rapporto di amicizia, tra l’altro tendente al bromance (vogliamo dare fiducia agli autori e credere che l’omoerotismo esplicito in alcune frasi non sia casuale), viene rovinato nel confronto finale, quando la complessa relazione si riduce ad un problema di “fratellanza“, escamotage che serve per far ripartire tre minuti di filastrocca: “I’m your family”, “You’re not my family”, “They’re my family”, “It’s my family”, “Who’s my family?”. Questo giusto in caso non avessimo capito che la serie parla di “family”.

Revolution - 1x10 Nobody's Fault But MineQuesto mid-season finale ha comunque il merito di aver sicuramente un buon ritmo e di aver dato una parvenza di profondità emotiva ad uno dei suoi personaggi. Peccato che, tra moralismi familiari e una vagonata di incongruenze e forzature narrative, tutto venga gettato alle ortiche da una scrittura superficiale che richiama molto più un Terra Nova e un Falling Skies che il Supernatural cui forse Kripke voleva ispirarsi.

Il voto sarebbe stato un 5 sulla fiducia, ma l’aver scelto di concludere la sceneggiatura di questa prima fase di stagione con un “Idiot!” rivolto a Charlie, fa volare il giudizio verso la sufficienza e oltre.

Voto: 6+

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2 commenti su “Revolution – 1×10 Nobody’s Fault But Mine

  • Son of the Bishop

    Oddio mio che risate scusate ma mi permettete di rubarvi queste due battute : esemplare il sospirato incontro madre/figlia, dove la Mitchell, più che piangere, sembra quasi supplicare la Spiridakos di provare a comunicare qualcosa con la sua faccia).
    E :
    Il voto sarebbe stato un 5 sulla fiducia, ma l’aver scelto di concludere la sceneggiatura di questa prima fase di stagione con un “Idiot!” rivolto a Charlie, fa volare il giudizio verso la sufficienza e oltre.

     
  • Zan

    Prima metà di stagione caratterizzata da una trama orizzontale degna di una sit-com. Apparte la morte di Maggie ( che comunque non ha comportato chissà quale cambiamento nelle dinamiche della serie ) non è MAI stato portato avanti un discorso iniziato nella puntata precedente, tutto ciò che succede nella puntata rimane nella puntata. Personaggi che vengono feriti e guariscono nell’arco della stessa puntata come per magia. Nel nono episodio trovano dei rinforzi nei ribelli, ma nella stessa puntata vengono uccisi tutti e il gruppo ritorna alla formazione originale.La puntata dello spacciatore di droga è forse la puntata più inutile di tutte e si commenta da sola.
    Poi vogliamo parlare di come si arriva al cliffhanger finale? Rachel DIMENTICA il medaglione!! Lo DIMENTICA! Avrebbe avuto tutto il tempo di prenderlo e invece si perde in chiacchiere con l’altro genio di Miles che non fa altro che salvare la gente a destra e a manca, non ha fatto altro per tutta la stagione.
    Sono arrivato a questo mid-season finale solo per forza di inerzia. Per quanto mi riguarda Revolution finisce con l’episodio 10, ho progetti migliori per la fine di Marzo: la terza stagione di Game of Thrones.