Dexter – 7×09 Helter Skelter 3

I due sentimenti più forti che l’uomo possa provare si intrecciano e si fondono in questa nona puntata: la paura e l’amore sono la faccia di una stessa medaglia, e portano il nostro Dexter verso lidi sconosciuti. Per i più questi lidi potrebbero rappresentare la sicurezza di un futuro sereno, mentre per il rosso serial killer potrebbero significare la rovina e, forse, la morte.

Diversi, ma così uguali

E a proposito della stessa medaglia, Dexter e il compianto Isaac Sirko sono come Batman e il Joker, come Sherlock e Moriarty: la loro esistenza è dovuta all’esistenza dell’altro. Sirko fatica ad uccidere Dexter perché, come aveva già detto nell’illuminante dialogo della scorsa puntata, se si fossero ritrovati in un’altra situazione sarebbero diventati facilmente amici.
Il rispetto fra i due è stato quindi il motore d’avvio della loro collaborazione: Sirko usa la minaccia che fa pendere su Dexter per convincerlo a dargli una mano, ma al di là di questo Isaac vorrebbe essere come lui. L’ammirazione che prova traspare nello scambio di battute che hanno in casa di Sirko, quando quest’ultimo chiede a Dexter quante persone ha ucciso: lo vuole sapere non per pura statistica (come invece fa lo scagnozzo che lo vuole ammazzare, dicendo di averne uccisi 16), ma perché invidia Dexter e la sua totale mancanza di emozioni nel farlo.
Gli autori sono stati molto bravi a far convivere in Isaac molteplici sfaccettature: un killer della mafia, sì, ma anche un uomo con uno spiccato senso della lealtà e delle emozioni, tanto da non riuscire quasi a trattenere le lacrime di fronte a Dexter quando parlano del suo defunto fidanzato.

E come un eroe romantico dell’800, Isaac non poteva che morire subito dopo aver mantenuto la parola con un incredulo Dexter. Proprio il nostro protagonista capisce quindi che Sirko aveva ragione: sarebbero potuti essere davvero una grandissima coppia (platonica, ovviamente).
La scelta di far morire un villain di queste proporzioni a tre puntate dalla fine può significare solo due cose: che gli autori hanno in mente qualcosa di molto più grosso e che Sirko sia stato solo l’avvio di tutto questo processo, oppure che abbiano pensato le ultime due stagioni insieme.
Non credo che l’inserimento del killer piromane venga risolto in sole tre puntate, con tutta la carne al fuoco che ancora è lì che cuoce, quindi una spiegazione plausibile è che questo filone continuerà anche l’anno prossimo, coinvolgendo per l’ultima volta Dexter nell’inseguimento di un cattivo da strapazzo.

Le donne di Dexter

Arriviamo quindi alle donne, che di solito fanno cadere l’eroe protagonista: Debra, Hanna e Maria LaGuerta hanno chiaramente un peso differente nella sua vita, ma tutte e tre ormai sono collegate senza via di scampo a quello che Dexter è, e i risvolti potrebbero essere particolarmente inquietanti.
Debra, dopo essersi finalmente dichiarata al fratellastro, è in imbarazzo di fronte a Dexter, ma lui la tranquillizza dicendo che, visti i loro trascorsi, è del tutto normale che si senta così. Ora, sappiamo bene che non è affatto normale che Debra provi quei sentimenti per il fratello, ma vorrei ricordarvi che uno dei punti cardine del Dexter-pensiero è quel “se un giorno dovessi provare dei sentimenti, li proverei per Debra” detto nel pilot: non credo sia messo lì a caso. Ovviamente allora nessuno aveva ancora previsto questi scenari, ma continuo a ribadire che Dexter e Debra sono fatti l’uno per l’altra. Ammetto che è un pensiero abbastanza disturbante, ma sottolineo ancora una volta che non sono davvero fratello e sorella, e che i due ci sono stati sempre l’uno per l’altro nei momenti di difficoltà.

Che dire di Hannah? Il suo rapimento e il relativo ferimento servono per mettere alla prova le capacità di Debra: quando si avvicina alla bionda per tastarle il polso e la trova ancora viva, il suo celeberrimo “f*ck” non manca mai, e per un momento ho pensato la lasciasse morire. Ma Debra evidentemente non è Walter White e, seppur controvoglia, le salva la vita.
Per dare ancora un peso alle mie parole di prima su Debra e Dexter ci pensa Hannah, che fa notare a Debra come l’abbia salvata per fare un favore a Dexter e nient’altro: i continui faccia a faccia delle due donne sono evidentemente dovuti alla gelosia che provano nei confronti di Dex.

A proposito di gelosia, LaGuerta a questo punto della sua indagine privata non può fare a meno di andare da Matthews, colui che proprio lei aveva fatto andare in pensione anticipata per prenderne il posto. La sua intuizione ormai è diventata quasi una certezza, ma ha bisogno di qualcuno che le dica di non essere impazzita nel vedere in un componente di spicco della Miami Metro uno spietato serial killer.
Matthews ovviamente non è così facile da convincere e infatti pretende che Maria metta una buona parola per lui. Dexter non aveva di certo bisogno di qualcun altro sulle sue tracce.

Helter Skelter quindi chiude il filone di Isaac Sirko (purtroppo) e ne apre apparentemente un altro, lanciando la volata finale in cui credo perderà la vita almeno un personaggio principale. Spero non sia Quinn, non perché mi stia a cuore particolarmente, ma perché non avrebbe lo stesso impatto che avrebbe la morte di LaGuerta, magari uccisa da… Debra?
La scena finale vede un Dexter come non l’avevamo mai visto, se non forse in qualche rara occasione con Rita: il totale abbandono che ha nei confronti di Hannah è sicuramente un’arma a doppio taglio, come asserisce Debra, e potrebbe portarlo definitivamente alla rovina… oppure salvarlo per sempre.

Ecco allora la dicotomia tra la paura e l’amore che, volenti o nolenti, possono essere senza problemi la stessa cosa.

VOTO: 7

Curiosità
– Helter Skelter è una canzone dei Beatles del 1968, contenuto nell’album White Album.
– Helter Skelter è un’espressione diventata tristemente famosa per essere stata usata dalla banda di Charles Manson nelle loro stragi; in particolare si ricorda quella compiuta nella casa del regista Roman Polanski ai danni della moglie Sharon Tate, allora incinta.
– L’espressione può indicare uno scivolo di forma elicoidale oppure il concetto di “totale confusione”.