Person of Interest – 2×16 Relevance 3


Person of Interest - 2x16 RelevanceQuando il creatore di una serie tv decide di prendere in mano la situazione, è difficile che alla fine ci si trovi davanti ad un episodio “irrelevant“. E infatti, con una puntata atipica, che segna il debutto assoluto alla regia di Jonathan Nolan, la mitologia di Person of Interest prende il sopravvento e ci regala 45 minuti che si rivelano, oltre che rilevanti, persino fondamentali.

Sarà una pura e semplice coincidenza, ma a guardare questo episodio non può che venire in mente il compianto Fringe. Era il 2010, l’episodio era, guarda caso, sempre il 2×16 (intitolato Peter), e i protagonisti che avevamo imparato ad amare venivano momentaneamente accantonati per raccontarci un tassello di storia che avrebbe completamente cambiato il modo di guardare la serie.

Person of Interest - 2x16 RelevancePerson of Interest, che spesso per la sua struttura viene associato alla creatura di J.J. Abrams (anche per degli inizi difficoltosi cui è seguito uno sviluppo in crescendo), segue infatti il medesimo percorso: arriva al 2×16 e dà una svolta fondamentale alla narrazione, regalandoci uno dei migliori episodi di sempre, nonché un eccellente biglietto da visita per il futuro. Per realizzarlo, il creatore Jonathan Nolan, dopo aver passato anni con carta e penna, debutta per la prima volta alla regia, lasciando intravedere fin dall’inizio l’influenza subita dal fratello Christopher. L’incipit, infatti, entra diretto nell’azione: non sappiamo chi, cosa, quando e perché. Lo capiremo dopo, come spesso accade nei film di Nolan senior, ma intanto gustatevi la scena… e fatevi domande.

Person of Interest - 2x16 RelevanceSe poi dopo 15 minuti, l’unico protagonista che hai visto è un John Reese che viene preso a pistolettate, come a dire “No, John, questo non è l’episodio tuo, fatti da parte“, capisci che sotto c’è qualcosa di molto più particolare. La vera protagonista di puntata è, infatti, Samantha Shaw, che non solo è il “number” di turno, ma è allo stesso tempo un’agente che con i “numbers” ci lavora, anche se solo con quelli “rivelanti“, legati cioè ad “acts of terror“. Non deve dare conto al nostro Harold Finch, ma all’ISA (Intelligence Support Activity), l’unica a sapere della Machine oltre al nostro zoppo protagonista. E qui ci addentriamo forse come mai prima nella mitologia vera e propria, nata dai misteri della Macchina, della sua creazione (e ubicazione), nonché del complotto di interessi che vi si nasconde dietro.

Person of Interest - 2x16 RelevancePer di più, l’episodio ci introduce un character talmente ben centrato da far apparire la puntata una sorta di nuovo pilot (una cosa del genere era accaduta col fringiano Letters of Transit). Solitamente, quando si dedica un’intera puntata a uno “sconosciuto”, il personaggio bisogna saperlo costruire bene. Ed infatti Samantha Shaw buca subito lo schermo, non tanto per quel suo misto di Catwoman/Jason Bourne di cui parlava Nolan in recenti interviste, quanto per il suo configurarsi come una versione femminile di Reese, agente spietata e tradita dai suoi superiori, più brava ad uccidere che ad aiutare il prossimo. Di certo, è un topos fin troppo ricorrente nella narrativa supereroistica (la Selyna Kyle di Batman è solo il richiamo più evidente), ma un personaggio del genere era a questo punto necessario, soprattutto dopo la morte di Kara Stanton.

Person of Interest - 2x16 RelevanceNon mancano, inoltre, le classiche scene da antologia, come l’action sequence iniziale o come lo scontro tutto al femminile tra Shaw e Root, con un ferro da stiro in mezzo come a rimarcare che quello loro non lo usano mica per fare le casalinghe. E poi c’è il monologo di Finch, con sullo sfondo i grattacieli di New York: “The world looks like it did ten years ago, but underneath, it’s become very strange“. Michael Emerson illumina nuovamente la scena, regalandoci ormai quasi quella stessa epicità, enigmaticità e teatralità che possedeva la sua controparte lostiana di Benjamin Linus (tanto che non mancano sottili richiami, tra maschere anti-gas e vaghi riferimenti ai “men behind the curtain“).

Person of Interest - 2x16 RelevanceInutile girarci intorno: la scelta di Nolan di girare un episodio simile non solo deriva dall’importanza che esso ha nel quadro generale della serie, ma nasconde anche una precisa dichiarazione di intenti da parte dell’autore. Tematiche, atmosfera, racconto, azione: questo episodio è, in tutto e per tutto, ciò che Nolan avrebbe da sempre voluto fare del suo progetto. Ecco perché, probabilmente, all’inizio fu così difficile sottostare alle imposizioni “procedurali” della CBS. Fortunatamente, le due parti hanno trovato il punto d’incontro e ciò che è lentamente venuto fuori è un gioiello come ormai sempre più raramente se ne vedono sui canali broadcast. Del resto, “The Future Starts Slow“, come suonano i The Kills alla fine dell’episodio.

Person of Interest - 2x16 RelevanceIn conclusione, Relevance sembra a tutti gli effetti una sorta di nuovo pilot, che introduce un nuovo personaggio e una nuova squadra (e per questo suscettibile di futuro possibile spin-off?), integrandosi allo stesso tempo perfettamente nella mitologia, utilizzando l’agente Shaw come anello di congiunzione tra Reese/Finch e il ritorno in campo di Root. L’unica perplessità su una scelta simile è come il pubblico reagirà a questo complicarsi progressivo della trama: quando Fringe decise di spingere sull’acceleratore, ciò provocò un’emorragia ancora maggiore negli ascolti. Certo, rispetto a come era la situazione del serial di J.J. Abrams, alla CBS possono contare su una base di 14 milioni di telespettatori fissi e un rating intorno al 3.0.

Comunque vada, non crogiolarsi sul successo raggiunto (come ha fatto Once Upon a Time) e invece continuare ad alzare la posta, rischiando molto col proprio pubblico, vuol dire essere comunque sicuri delle potenzialità del materiale a disposizione.

In fondo, sono proprio episodi come questo a distinguere chi in tv è “relevant” e chi no.

Voto: 9

Note:

– Proseguono le intereferenze “blue screen” sulle immagini della Machine. Decifrandole, sono di nuovo saltati fuori riferimenti alla cultura letteraria dell’umanità. I passaggi incriminati sono tratti questa volta da: 1) Cuore di Tenebra di Conrad; 2) Il Principio della Chirurgia di John e Charles Bell; 3) il Manoscritto Voynich, conosciuto anche come il “libro più misterioso del mondo”, essendo stato scritto 600 anni fa in un idioma sconosciuto che ancora nessuno è riuscito a decifrare.

Condividi l'articolo
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

3 commenti su “Person of Interest – 2×16 Relevance

  • September

    Episodio assolutamente relevant, serie assolutamente relevant.
    Sono un fringe addicted e questi richiami a fringe mi fanno impazzire, bravissimo a sottolinearli nella recensione.
    Puntata magistrale, ben diretta, ben scritta ben caratterizzata con scene d’azione cinematografiche e dialoghi e duelli enciclopedici su tutti quello tra Shaw e Finch davvero superbo.
    La cosa che apprezzo di più di person of interest è il suo premere sull’acceleratore sempre, l’alzare sempre la posta perchè credo in un discorso di serialità se non alzi la posta non crei aspettativa, non dai motivi alla gente di appassionarsi e sentire vivi personaggi e storie. In questo fringe ad esempio è stata da manuale( altra analogia..) si parte da piccoli casi strani, poi si approfondiscono personaggi si introduce il tema del rapporto padre figlio,del sacrificio fino ad arrivare ad universi paralleli e scontri fra mondi e culminare con l’indimenticabile letter of transit che introduce l’intera fenomenale ed emozionante serie finale.
    Grande recensione complimenti.
    Grande serie.

     
  • sara

    sottoscrivo: bella recensione, bellissimo episodio.
    scegliere di mettere da parte Reese e Finch per farci vedere chi lavora dall’altra parte con i numeri rilevanti, è stata una gran mossa, soprattutto poi se fatta da chi questa serie l’ha pensata. In due stagioni PoI ha saputo costruirsi davvero bene tanto da far sciogliere l’identificazione di Micheal Emerson con Ben (e non era davvero cosa semplice!).
    Ormai è un tutto un viaggio in ascesa che non vedo l’ora di gustarmi!

     
  • Son of the Bishop

    Bella recensione ed episodio stupendo , c’ è poco da dire .
    Person of interest sforna un episodio fantastico mostrandoci finalmente l’ altra parte dei numeri diciamo , non il miglior episodio ma siamo a livelli altissimi !!!