Person of Interest – 2×17 Proteus 8


Person of Interest - 2x17 ProteusDopo una puntata che ha lasciato un segno indelebile nella storia di questa serie, Person of Interest torna con un episodio a tinte chiaroscure. Questa Proteus infatti si mostra come al solito brillante nell’irrelevant case ma pecca in alcune situazioni, che potevano essere sicuramente sfruttate in maniera migliore.

L’incipit del racconto sembra davvero promettente. La Macchina infatti non dà numeri da ben tre giorni e quando lo fa ne fornisce ben sei diversi. Capiamo fin da subito che c’è qualcosa che non va nella Macchina (forse per il virus inserito da Kara?) e ciò rende potenzialmente molto interessante tutti gli avvenimenti successivi.

Person of Interest - 2x17 Proteus

Ma lo saranno veramente? Si e no. Sì, perchè la storia è raccontata in un modo abbastanza intrigante da tenere il telespettatore incollato allo schermo per scoprire chi sia il misterioso killer, in un continuo crescendo di tensione lungo l’intero episodio. No, perché purtroppo tutto sembra scontato fin dai primi minuti. Già dalla prima inquadratura dell’agente Fahey, infatti, nasce il sospetto che possa essere proprio lui il colpevole che tutti stavamo cercando, nonostante il tentativo di sviare le attenzioni da lui grazie ai personaggi del pescatore/spacciatore e del marine disertore. Inoltre non si riesce a capire come riesca l’agente Carter a giungere sull’isola in auto, visto l’allagamento del ponte che la congiunge alla terraferma. Molto telefonata è la sequenza finale, dove la detective e Beecher salvano due volte la vita di Finch, ma anche il meno attento degli osservatori sarebbe riuscito a prevedere tale esito.

Person of Interest - 2x17 ProteusEvidenti lungo tutta la durata dell’episodio sono le citazioni letterarie e cinematografiche. La vicenda infatti ricorda molto un romanzo di Agatha Christie, con la scelta di costringere tutti i sospettati a rimanere rinchiusi nella stazione di polizia durante la tempesta, ma anche con l’omicidio della poliziotta locale, trovata trafitta da un coltello.
L’ambientazione invece, un paese sulla costa in mezzo ad una tempesta, non può che rimandare ad un film Hictchockiano: i riferimenti si possono trovare senza dubbio nella fotografia e in alcune scene, come quella in cui il killer, ormai esposto agli occhi di Finch, decide di prenderlo come ostaggio. Il clima che viene creato è a dir poco claustrofobico e la sensazione di grandissima suspence che si avverte riesce a rendere l’episodio godibile nonostante alcuni errori nella costruzione della trama.

Person of Interest - 2x17 ProteusBenché non ci siano sviluppi importantissimi per quanto riguarda la trama orizzontale, è comunque degno di nota il fatto che in tutta questa seconda stagione l’attenzione degli autori sembra essersi catalizzata sul personaggio di Finch, che rappresenta ormai il vero e proprio fulcro dell’intreccio, ancor più di quanto lo sia Reese stesso. Anche in questo episodio, infatti, il momento più interessante è stato quello che lo ha visto coinvolto nel faccia a faccia con il killer; il loro dialogo ha segnato il momento più alto della puntata e ci fa capire che c’è ancora molto che non sappiamo sull’ideatore della Macchina. A proposito di quest’ultima, è proprio Finch a farci notare come qualcosa non quadri riguardo al suo funzionamento: essa infatti ha mandato sei numeri che hanno aiutato i protagonisti ad identificare un killer seriale, ma non ha dato il numero per salvare in tempo l’agente dell’FBI ucciso. Tutti da seguire saranno quindi gli sviluppi della trama in questo senso, che ci consegnano al momento una Machine che non è più infallibile.

Pur senza toccare i filoni riguardanti l’agente Shaw, Root e tutta la cospirazione governativa, è apprezzabile che il telefilm riesca a sviluppare un episodio che, pur senza stravolgimenti clamorosi, scala un altro piccolo gradino nella trama, invogliandoci così a non perdere quelli che saranno i prossimi avvenimenti. Osservando attentamente questa puntata, si ha la sensazione che qualcosa di grosso sia nell’aria e tutto ciò aumenta di settimana in settimana quel profondo senso di attesa spasmodica in vista del successivo appuntamento.

In conclusione, con Proteus Person of Interest regala un episodio non esente da difetti, ma riesce comunque ad offrire un prodotto più che gradevole, condito da interessanti novità sia sulla Macchina che sul suo ideatore. Regala anche un bell’omaggio a grandi interpreti del passato del genere giallo-thriller e lo fa senza mai cadere in banalità. E non è poco.

Voto: 7   

P.S. Dove è finito l’agente Fusco? Ridatecelo!

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8 commenti su “Person of Interest – 2×17 Proteus

  • Maury

    Abbastanza deluso da questa puntata dove, come scrivi giustamente, il colpevole si capisce nel momento in cui entra in scena. Insomma, si può fare decisamente meglio !

     
  • Shadow Meister

    E’ vero che questo episodio è abbastanza ricco di cliché (?) e sviste ma l’ho trovato davvero davvero intrigante. Mi angosciava terribilmente e positivamente, anche se in effetti Fahey come cattivo era davvero una situazione “letta”.

     
  • fedelinus

    Secondo me questa puntata riprende un po’ anche il cinema di Carpenter ,che viene anche citato quando la poliziotta sbaglia il nome di Carter

     
  • September

    Questa puntata conferma lo stato di gloria della serie. il suo potenziale proprio perchè ci siamo trovati di fronte ad una delle puntate “peggiori” dell’anno.
    Sembra un controsenso lo so ma se una delle puntate scritte peggio, meno sorprendenti e con meno sviluppi riece comunque a incollarti allo schermo, a regalarti citazioni, a regalarti piccole grandi novità sulla trama orizzontale ed un bel dialogo finale beh allora prendiamone atto person of interest è la vera serie su cui puntare nei prossimi anni altro che revolution altro che following questa serie per chi come me fra un anno sarà orfano di capisaldi come fringe breaking bad e dexter sarà il vero faro insiema ad homeland e sons of anarchy.
    Grande nolan, grande j j abrams che ancora una volta ci ha visto lunghissimo.

     
  • Aragorn86

    D’accordo con la recensione: incipit ottimo, sviluppo godibile, ma risoluzione che lascia un po’ il tempo che trova. Anche io, più che sulla scontatezza del killer (anche perché era la guest star più importante dell’episodio), punterei il dito contro il tempismo della Carter: non è la prima volta che arriva all’ultimo momento (non si sa bene né come né da dove) e risolve lei la situazione; la cosa sta cominciando ad essere un po’ troppo poco credibile.
    La cosa più interessante è stato comunque il discorso citazioni, visto che era un chiaro episodio “di genere”. Io ci aggiungerei anche che l’attrice che interpreta l’agente di polizia ad Owen Island era tra i protagonisti della miniserie (che tra l’altro consiglio vivamente) “La Tempesta del Secolo”, scritta da Stephen King e dove, guarda caso, i protagonisti rimanevano bloccati su un’isola a causa di una forte tempesta, nel momento in cui strani omicidi cominciavano a verificarsi.

     
  • Ilas

    Person of interest avrebbe potenzialità enormi,ottimo soggetto,ottimi attori(finora la cosa meglio riuscita della serie)però non le sfrutta a dovere.Anche se riname una serie godibilissima ha tantissimi difetti,un vero peccato.Su questa puntata che dire,omaggia Stefan King,l’alchimia tra John e Harold perfetta,però scritta in un modo davvero easy.Credo tutti abbiano capito chi fosse l’assassino dopo 10 min

     
  • Ambrosia

    Vogliamo parlare dell’unico che riece davvero a mettere ko Reese in tutte queste puntate?? Un normalissimo pescatore ubriacone e spacciatore di marijuana. Stima! XD

     
  • giamp9000

    “Inoltre non si riesce a capire come riesca l’agente Carter a giungere sull’isola in auto, visto l’allagamento del ponte che la congiunge alla terraferma.” In realtà Carter dice chiaramente che è arrivata sull’isola tramite l’aiuto della Guardia Costiera. A parte questo la puntata, a mio avviso, conferma l’altissima qualità di scrittura e di regia della serie.