The Walking Dead – 3×15 This Sorrowfull Life 4


The Walking Dead - 3x15 This Sorrowfull LifePenultimo passo verso il gran finale e The Walking Dead si conferma una serie atipica, capace di coniugare il terrore dei morti viventi con quello dei vivi, in un mix che ormai lascia sulla sfondo l’apocalisse avvenuta e ci dice a chiare lettere che questa, anche se nelle nostre strade non ci sono zombie, è davvero una vita dolorosa.

Il focus principale della prima parte di episodio si concentra per forza di cose sulla scelta di sacrificare o meno Michonne per il bene dell’intero gruppo.
È interessante notare come Rick chieda svariati consigli a chi gli sta intorno, cosa che non avrebbe mai fatto fino a qualche tempo fa, quando aveva instaurato una sorta di dittatura all’interno del gruppo. Questa è una bella scelta da un lato perché fa trasparire l’ormai definitiva insicurezza che si è impossessata di Rick da quando Lori non c’è più, ma dall’altro fa intuire subito che l’ex sceriffo non è affatto convinto di quello che sta facendo, e la sua definitiva scelta di lasciar perdere la cosa risulta abbastanza scontata.
D’altro canto è ben riuscito il montaggio delle scene in cui Rick si ricrede: la voce sommessa di Hershel che legge un passo della Bibbia fa molto americanata, è vero, ma l’ambientazione, il contorno e la buona resa stilistica conferiscono alla sequenza un sapore particolare.

The Walking Dead - 3x15 This Sorrowfull LifeQui entra in scena il vero crack della puntata e forse della terza stagione in generale, cioè Merle. Lui sì, al contrario di Rick, è deciso a sacrificare Michonne pur di proteggere il fratello e gli altri, anche se è ben consapevole che il Governatore, in qualche modo, non manterrà gli accordi pattuiti. Molto bello lo scambio di battute che ha con Rick all’inizio dell’episodio, quando rinfaccia al poliziotto di essere diventato un uomo di ghiaccio, quasi più capace di provare emozioni. Ma noi sappiamo bene che è quasi il contrario: è Merle che in questo caso agisce freddamente, senza quasi pensarci, salvo poi farlo più avanti.
Merle è come se parlasse allo specchio, cercando di convincersi che siano gli altri a non provare più sentimenti, cosciente dell’amore che prova per il fratello. Ma questa volta è proprio lui che agisce come se Michonne non fosse altro che un pezzo di plastica e non un essere umano.

The Walking Dead - 3x15 This Sorrowfull LifeIl ripensarci poi, liberandola e dicendole di tornare indietro, è forse un po’ forzato come tempistica di presa di coscienza: all’inizio decisissimo alla missione senza cuore, qualche ora dopo illuminato dalla luce divina della redenzione. Redenzione, già: è questo che vuole Merle, è questo che vuole lasciare a quelli che ha mollato alla prigione, è questa l’eredità da lasciare a Daryl. Il piano che mette in atto in meno di cinque minuti è potenzialmente geniale, quindi la domanda sorge spontanea: va bene la redenzione e il sacrificio, ma se invece di andarci da solo ci fosse andato con altre tre, quattro persone, non avrebbero forse vinto la guerra ancor prima di cominciarla?
Questa scelta sa quindi fin troppo di forzatura per far catturare Merle dal Governatore (a proposito, Philip ha una fortuna sfacciata!), a meno che Merle non abbia voluto “suicidarsi” apposta per liberare il mondo dalla sua ingombrante presenza.

Il finale di puntata è anch’esso abbastanza prevedibile e scontato, ma è una scena che stiamo aspettando praticamente da due anni. Merle zombie è ben riuscito così come la sequenza in generale, dove Daryl può piangere il fratello praticamente una seconda volta, dopo averlo perso su quel tetto di Atlanta.
Per Daryl quindi è triplamente triste e devastante: aveva perso suo fratello una volta salvo poi ritrovarlo, lo riperde definitivamente e deve pure “ucciderlo” per farlo riposare in pace. Il concetto di “sorrowfull life” è ben riassunto in questi tre minuti, dove il dolore per la perdita di qualcuno nel mondo che si è venuto a creare non è paragonabile a come la si conoscesse prima del contagio.

The Walking Dead - 3x15 This Sorrowfull LifeThe Walking Dead produce quindi una buonissima penultima puntata, ma purtroppo si possono vedere ad occhio nudo le macchinazioni degli sceneggiatori per incastrare tutti i tasselli che porteranno all’episodio finale.
C’è ancora molta carne che aspetta di essere cotta sul fuoco: da Andrea allo scontro, dalle visioni di Rick al Governatore e mettiamoci pure Glenn che chiede ad Hershel di sposare Maggie. Una puntata quindi che ci regala diverse emozioni ma che purtroppo non riesce a creare quei patemi d’animo che cia ha regalato in altri momenti.

VOTO: 7½

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Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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4 commenti su “The Walking Dead – 3×15 This Sorrowfull Life

  • MarkMay

    Mi trovo d’accordo sul giudizio dell’episodio e sulla parte finale… Su Merle io sinceramente mi sono fatto un’altra idea… Secondo me Merle si è sacrificato per il bene del gruppo, per salvaguardare Rick dal diventare ciò che non può e probabilmente non riesce ad essere, ovvero il duro e cattivo della situazione… Lo spiega bene anche lui, tutti sono peggiorati umanamente da quando è iniziato tutto ciò, tutti hanno fatto delle cose orribili per salvare i propri cari eppure nessuno di loro è visto come un criminale o un essere pericoloso quanto Merle, che alla fine ha agito per ritrovare suo fratello; secondo me il senso del suo gesto è stato proprio questo… Far credere al gruppo di essere il cattivo che loro pensavano fosse per salvare il fratello ed il gruppo nel quale ha deciso di stare, proprio perché Rick non avrebbe mai avuto la cattiveria e la durezza per fare una cosa del genere… Io credo che la sua redenzione sia iniziata già da qualche puntata, quando insieme al fratello decise di tornare indietro alla prigione.

    Cmq devo dire che Merle ha salvato questo episodio, i primi 10/15 minuti sono stati di una bruttezza disarmante a livello con gran parte della seconda stagione, speriamo che Glenn Mazzara abbia dato in mani giuste le redini di un prodotto che lui stesso ha portato a livelli impensabili, sperando che non ricaschi nel tunnel di prima.

     
  • September

    Bella puntata con qualche pecca e momenti top che resteranno per sempre nei cuori di tutti noi.
    Partiamo dalle pecche.
    Non si può costruire ormai da 5-6 puntateuna spasmodica attesa verso una guerra, uno scontro e prendersi poi cosi tante puntate introspettive e “noiose”. Ogni singolo dialogo mi è sembrato perfetto ma l’insieme stona con la sete di sangue che noi spettatori e le 2 fazioni assaporiamo da ormai 4 puntate almeno.
    Stona molto la pur bella scena della proposta di matrimonio di glenn a maggie.
    Stona il tempismo della pallottola evitata dal governatore.
    Quello che non stona è il sacrificio e il percorso di merle da tanti bistrattato che invece mi sembra perfetto.
    Col suo sacrificio non solo cerca di salvare il fratello ma soprattutto cerca di preservare l’umanità del gruppo che lui stesso riconosce nel dialogo iniziale con rick dicendogli che la stessa persona che ad atlanta era tornata per salvare lui uno sconosciuto s quel tetto non potrebbe mai e non dovrebbe mai sacrificare una innicente come michonne per il gruppo stesso in nome di una speranza non di una certezza.
    Merle cerca di salvare l’anima del fratello l’anima del gruppo a scapito della sua stessa vita della quale a detta sua non ha mai avuto uno scopo e a scapito di quel fetente del governatore che lui sa non risparmierebbe nessuno anche se dovesse avere michonne.
    E cosi parte in missione suicida omicida insiema a michonne con la quale aveva gia parlato nella 3×13 di questa eventualità e liberandola decide di salvarla perche in lei riconosce l’umanità che vede nel gruppo e la allontana dal suo tentativo di redenzione del quale lei non ha bisogno ma lui si.
    Scena finale da brividi, disturbante, una delle migliori scene mai viste, il dolore di Daryl trspare sul suo fragile volto e da spettatore ho provato un empatia mai provata prima.
    Scena perfetta finale perfetto, norman reedus e rooker perfetti.
    7,5 per le pecche sopracitate altrimenti puntata da 9.

     
  • Ambrosia

    Spero solo che il Governatore abbia preso la gonorrea da Merle (di cui soffriva nella prima stagione) quando gli ha staccato le dita a morsi.

     
  • Tuco

    puntata dopo puntata the walking dead perde sempre più del mio interesse
    ormai spero che nella quarta stagione i nuovi autori sappiano gestire meglio le tempistiche degli episodi
    e’ interessante notare come a the walking dead serva più tempo del normale per trovare una stabilità:
    dopo una prima stagione di assestamento del prodotto, la seconda stagione ha evidenziato parecchi punti morti all’interno degli episodi, la terza invece non ha più problemi nei singoli episodi che anzi sono diventati anche artisticamente pregevoli (vedi sequenza musicale della puntata n°14), pecca invece in intensità, in crescita dell’emozione.
    Ad esempio Boardwalk empire serie giudicata, e forse un po’ a ragione, a tratti noiosi negli ultimi due episodi di quest’anno è riuscita a creare un climax tale che il season finale è stato un botto dietro l’altro, cosa che mi auspicavo anche per the walking dead