Bates Motel – 1×05 Ocean View


Bates Motel – 1×05 Ocean ViewArrivato a metà percorso, Bates Motel rimane coerente con le scelte sia narrative che stilistiche prese fino ad ora ed anzi migliora il tiro, sviluppando tutte le storyline in modo più naturale ed integrato tra loro. Col passare delle settimane risulta sempre più chiara la volontà di dare un’anima propria alla serie e scollegarla il più possibile dal film su cui si basa.

Il cliffhanger della puntata precedente aveva spiazzato lo spettatore con l’arresto di Norma: nonostante questa svolta sia arrivata un po’ presto, è stato quello che serviva per dare una spintarella ai personaggi, che in questo episodio hanno ben interagito tra loro, scoprendo aspetti di sé che fino ad ora non erano stati raccontati.

Bates Motel – 1×05 Ocean ViewIl rapporto Norma-Norman prosegue su una solida base costruita sin dalla premiere: li vediamo litigare spesso e non mancano neanche scenate di gelosia reciproche. Una frase detta da Norma riassume bene il loro modo di relazionarsi: dopo essere stata in prigione, lei, invece di arrabbiarsi con il figlio per aver tenuto la cintura da lavoro di Keith Summers, gli rimprovera il fatto di aver dormito fuori casa – “You went out and you got laid” – invece di esserle stato accanto a consolarla. Jeff Wadlow, autore dell’episodio, cerca di ri-focalizzare l’attenzione sul loro rapporto, che lentamente era diventato meno importante rispetto alle altre storyline, descrivendo le controversie affettive che lo caratterizzano. Tutto quello che sta capitando ai due potrebbe sembrare un’uscita di carreggiata rispetto al percorso descritto nel film, ma, al contrario, l’aggiunta di nuovi personaggi e di situazioni cariche di tensione aiuta a scavare un nuovo binario su cui il loro rapporto può svilupparsi.

Bates Motel – 1×05 Ocean ViewUn’altra relazione madre-figlio interessante è quella tra Norma e Dylan: pur essendo diametralmente opposto rispetto a quello con Norman, tra i due non manca una sorta di attaccamento morboso, che li porta ad essere insieme pur odiandosi. Il discorso di Dylan al fratello descrive bene quello che lui prova per la madre e, pur considerandola una drama addicted da cui si deve scappare -questo è il suo consiglio-, lui per primo non riesce a farlo, avendola cercata e trovata anche dopo la sua fuga a White Pine Bay. Le sue parole risultano quindi incoerenti, anche se l’intenzione è quella di lasciare la sua nuova casa ed affittarne una a poca distanza dal motel. È chiaro che il comune denominatore dei problemi dei due fratelli sia la madre, che in modi diversi non ha voluto tagliare il cordone ombelicale dei figli, tenendoli a guinzaglio: mentre con Dylan il rapporto più maturo è già nella fase dell’odio, con Norman ci si sta arrivando, ripercorrendo quei passi che in futuro porteranno alla morte di Norma per mano del figlio.

Bates Motel, però, racconta anche altro, partendo dal lato teen, fino alle indagini della polizia, elementi molto importanti non solo per sviluppare una storia che abbia delle basi proprie, ma anche per raccontare il background dal quale si sviluppano i due protagonisti principali.

Bates Motel – 1×05 Ocean ViewLa sottotrama adolescenziale che vede protagonista Norman è molto interessante per due motivi: finalmente lo vediamo interagire con delle persone più simili a lui in un contesto slegato dalla madre; inoltre la vita del giovane Norman, non essendo stata raccontata nel film, è un territorio inesplorato e ricco di spunti narrativi. Il non aver focalizzato l’attenzione all’interno delle mura scolastiche segna il secondo punto a favore, staccandosi dagli stereotipi dei teen drama americani fatti di cheerleader e quaterback. Questo modo di raccontare la sua giovinezza passa attraverso un filtro più maturo e più coerente col personaggio: sarebbe stato strano assistere a delle scene in stile 90210, visto che ci troviamo di fronte ad un futuro serial killer. Pur essendo piacevole, questa storyline è però debole ed utilizzata esclusivamente in relazione a qualcos’altro – il rapporto con Bradley serve a minare quello con Norma, le avventure con Emma sviluppano la storyline della ragazza incatenata.

Bates Motel – 1×05 Ocean ViewGli altri archi narrativi che costituiscono l’episodio sono equamente suddivisi tra le indagini per la morte di Keith Summers e quelle alla ricerca della ragazza orientale incatenata: entrambe, seppur ben gestite e sviluppate abbastanza lentamente da far crescere la curiosità di puntata in puntata, sono interessanti solo in funzione dei personaggi che ne prendono parte. Da un lato la relazione tra Norma e il vice sceriffo Zack Shelby, dall’altra l’amicizia tra Norman ed Emma sono gli aspetti più interessanti, anche più degli sviluppi delle due trame. È evidente che i rapporti umani siano centrali in tutto lo show e ne costituiscano l’ossatura, creando una base non banale e riuscendo a descrivere dei personaggi validi e realistici.

La puntata risulta interessante e coinvolgente nonostante il suo unico punto debole: la mancanza di una vena horror – che invece era ben presente in Psycho. Seppur avvolta da un alone grigiastro, White Pine Bay al massimo mette angoscia, mai paura. Anche l’escursione notturna di Norman ed Emma sul molo risulta troppo sotto controllo da poter spaventare: i ragazzi sono sicuri di quello che fanno e riescono nel loro intento senza avere nessun problema. Anche la scena del tentato omicidio del collega di Dylan al massimo è raccontata con molta tensione, ma la sua reazione rimette tutto in ordine dando sicurezza allo spettatore. Una virata più horror sarebbe anche giustificata dal soggetto raccontato e caratterizzerebbe in modo più efficace la serie.

Voto: 8

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Informazioni su Davide Canti

Noioso provinciale, mi interesso di storytelling sia per la TV che per la pubblicità (in fondo che differenza c'è?!). Criticante per vocazione e criticato per aspirazione, mi avvicino alla serialità a fine anni '90 con i vampiri e qualche anno dopo con delle signore disperate. Cosa voglio fare da grande? L'obiettivo è quello di raccontare storie nuove in modo nuovo. "I critici e i recensori contano davvero un casino sul fatto che alla fine l'inferno non esista." (Chuck Palahniuk)

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