The Good Wife – 4×20 Rape: A Modern Perspective


The Good Wife - 4x20 Rape: A Modern Perspective“Stupro: una prospettiva moderna”. Già dal titolo The Good Wife annuncia la messa in scena di un suo leitmotiv, quello legato alle evoluzioni dell’aspetto legale che si confrontano con questioni purtroppo vecchie come il mondo. Proprio qui si trova una delle particolarità di questa serie, che si inserisce nelle pieghe e nei vuoti legislativi odierni per mostrarne apertamente le contraddizioni. 

 

L’unione fiction-realtà ha da sempre caratterizzato questo prodotto di casa CBS, con riferimenti all’attualità mai banali: a servizio di questa puntata, torna il protagonista della 3×13 Bitcoin For Dummies, Dylan Stack, quasi a rappresentare dopo i bitcoin un altro collegamento anomalo, e per certi versi ancora inesplorato, della tecnologia che si affianca – spesso anche opponendosi – alla vita reale.
La sua presenza si incrocia con due filoni di questa puntata: il caso di stupro Rainey vs Bratcher e, seppur tangenzialmente, la candidatura di Diane a giudice della corte suprema.

It was obtained through illegal means.

The Good Wife - 4x20 Rape: A Modern PerspectiveIl fil rouge che collega l’inizio e la fine di questo caso, già anomalo per il suo essere condotto in sede civile e non penale, è legato al concetto di prove e di come esse possono essere reperite.
Se c’è una cosa che le serie legal ci hanno insegnato è che, se non c’è un mandato, tutto quello che persino la polizia trova non può essere presentato in tribunale. Con questo episodio, tuttavia, andiamo oltre e troviamo il terzo incomodo tra legittimo e illegittimo: internet.
La prima questione che ci si trova ad affrontare, quando la puntata apre in medias res sul caso, è il tweet postato dalla ragazza che accusa il suo stupratore nonostante la richiesta della corte di mantenere la vicenda lontana dalla stampa. L’atteggiamento mostrato dalla ragazza, e che colpisce soprattutto Will tanto da fargli ammettere “I don’t think I’d have that determination”, è la costante che accompagna un processo in cui si inserisce nientemeno che Anonymous, con evidente riferimento al caso della ragazza 15enne Amanda Todd che si suicidò l’anno scorso dopo un lunghissimo caso di cyberbullismo, e con sorprendente coincidenza di tempi con l’ultimo caso da loro trattato.

The Good Wife - 4x20 Rape: A Modern PerspectiveLe contraddizioni sono evidenti in entrambi gli ambiti: il tribunale è costretto dalla legge a non accettare determinate prove per il modo in cui sono state ottenute, anche se evidentemente chiarificatrici sulla questione; Anonymous, che pure ha in mano le prove perfette per condannare un colpevole, usa metodi che già sa essere più dannosi che favorevoli alla ragazza. La risoluzione del caso si troverà grazie ad una “giustiziatrice” che al contempo sa bene quali siano i mezzi con cui abbattere certi limiti: la diffusione della confessione di Todd Bratcher alla polizia, benché avvenga su Internet, è prova schiacciante ed ineludibile, e questo Kalinda lo sa.
La stessa conclusione di Will, che convince il giudice ad accettare la prova, riporta tutti con i piedi per terra ad osservare la realtà: una ragazza innocente è in carcere per aver detto la verità; un colpevole è libero di andare dove vuole nonostante l’ammissione dello stupro.
La legge deve imparare ad innovarsi, la tecnologia deve capire che ci sono dei limiti, anche quando le intenzioni sono le migliori: e per l’amor del cielo, che nessuno tocchi i figli di Alicia.

You and I are the new Will and Diane.

Non è un bel periodo per la Lockhart/Gardner che, dopo essersi risollevata dai problemi finanziari, si ritrova a dover combattere questioni di tutt’altra natura.
The Good Wife - 4x20 Rape: A Modern PerspectiveLa presenza di Dylan Stack e della sua class action nel nome (vero) di Aaron Swartz per “prosecutorial overcharging” (una pratica tipica dell’accusa che aumenta i capi di imputazione per spingere al patteggiamento, e che nel caso di Aaron ha portato al suo suicidio a gennaio di quest’anno), si inserisce nella vicenda della candidatura di Diane, che non può evidentemente avere un caso del genere sulle spalle in questo momento. È tuttavia singolare come tutti i problemi evidenziati da lei e da Kalinda – la class action, il passato del padre, il matrimonio con McVeigh – siano solo fumo negli occhi per distrarre (lei e noi) da quello che l’antipaticissimo Giudice Capo Ryvlan vede come vero problema: Will.
Non è molto chiaro (né a lei, né a noi) che cosa lui davvero voglia da Diane – che accusi Will con una dichiarazione pubblica dopo che la sospensione è conclusa? Che lo linci sulla pubblica piazza? –, ma di certo questa candidatura difficilmente avrà la strada spianata, sia alla Corte Suprema che all’interno della L/G, dove si sta consumando la rivolta dei soci capeggiati da David Lee e la scissione degli avvocati del quarto anno, che hanno in Cary il loro rappresentante.

The Good Wife - 4x20 Rape: A Modern PerspectiveL’idea di una “Florrick, Agos & Associates” sta girando nella serie da ormai troppo tempo per non destare sospetti sul futuro di Alicia: oltre al fatto che i due avvocati nemici-amici insieme siano un’autentica forza, non possiamo non vedere negli occhi della nostra brava moglie una necessità di cambiamento. Non solo il lavoro è diventato più pesante da quando è stata nominata socia (oneri e onori vanno sempre a braccetto), ma la stessa aria sembra diventata più irrespirabile e Alicia non è in grado di compiere decisioni che il suo ruolo le imporrebbe: non denuncia la situazione di Cary ai piani alti e anzi, dal suo sguardo è impossibile non ritenere che stia prendendo in considerazione l’offerta. Se a questo si aggiunge la chiara incapacità di lavorare con Will, gli attacchi d’ansia e la presa di coscienza di non essere più in grado di “fare la brava moglie” (e, di più, di essere “la brava mamma” che compie solo scelte votate alla famiglia), ci accorgiamo di quanto la situazione sia vicina ad un cambio drastico.

Due sole puntate ci separano dalla fine di questa quarta stagione, che si preannuncia esplosiva. Episodi come questo sono dunque preparatori, ma al contempo perfetti per portare avanti il lavoro che The Good Wife sta facendo – in modo eccellente – da molto tempo.

Voto: 8

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.

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