Person of Interest – 2×22 God Mode 18


Person of Interest - 2x22 God Mode[!]:./initializing.SYSTEM.RECOVERY

Seeking Admin … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … … …

Se la seconda stagione di Person of Interest si era aperta con una Macchina inaspettatamente capace di provare sentimenti, ma pur sempre sigillata, intrappolata in un posto X e costretta a svolgere il suo lavoro di Machine, l’ultimo episodio non poteva che chiudersi circolarmente con la sua (auto)liberazione. Questo season finale, seppure non potente né come quello dell’anno scorso, né per certi versi come il precedente Zero Day, conferma Person of Interest come uno dei pochi show capaci di ricordarci che negli Stati Uniti esiste ancora la tv in chiaro.

Person of Interest - 2x22 God ModeGod Mode è un episodio risolutivo a tutti gli effetti: non punta tanto al colpo di scena finale (che comunque c’è), ma alla risoluzione di molti interrogativi (recenti e non) che ci hanno accompagnato. La scelta è apprezzabile, perché per una volta si decide di non caricare lo spettatore di troppe domande, ma di chiudere al momento giusto determinate storyline. Tuttavia, è forte la sensazione che in questo episodio la parte dedicata ai flashback funzioni più di quella del presente e che come cliffhanger finale fosse più potente il “Can you hear me?” pronunciato a Reese in Zero Day, che quello in ospedale rivolto a Root. Certo, in una stagione in cui ben più di qualche puntata sarebbe potuta andare bene come season finale, era difficile poter fare ancora di più, ma l’episodio non è comunque esente da piccoli difetti che ne hanno inficiato la pur sempre elevatissima qualità.

Il passato: “Did you know?”

Person of Interest - 2x22 God ModeLa parte gestita meglio è quella legata al passato di Finch (non poteva che essere così in una season praticamente Harold-centrica). Tanti sono infatti i nodi che vengono sciolti, senza che si avverta la minima forzatura, ma andando a comporre invece un puzzle organico e anche dai risvolti molto toccanti: sappiamo finalmente a quale destino è andato incontro Nathan, sappiamo cosa è successo alla gamba di Harold e come “è morto”, e scopriamo il momento in cui ha deciso di lasciare Grace, in una scena ottimamente interpretata dai coniugi Michael Emerson e Carrie Preston. Come l’11 settembre aveva dato vita all’idea della Machine, un nuovo attentato terroristico (sebbene serva a mascherare un omicidio) è ciò che dà il viatico per Finch all’apertura dell'”Irrelevant Division“. Nulla stona in questo segmento, teso, ben orchestrato e con una scena finale indubbiamente emozionante.

Il presente: “Can… You… Hear… Me?”

Person of Interest - 2x22 God ModeLa parte nel presente, che dovrebbe ricoprire il fulcro della puntata, appare invece quella un po’ più debole, sia per costruzione che per il modo in cui i personaggi di Fusco e Carter vengono trattati: il primo viene eliminato dalla narrazione, mentre il pochissimo screentime riservato alla seconda fa apparire le importantissime svolte della sua storyline un po’ precipitose e poco adeguatamente preparate. Nolan & Co. hanno sempre dimostrato una grande capacità di gestire tutte le complesse trame di questa serie, ma stavolta è come se avessero improvvisamente scoperto di avere i tempi stretti. Va bene che ormai la celebre moralità di Carter è andata a farsi benedire e che la nostra agente è in una situazione disperata, ma da qui a indossare un passamontagna, uccidere due uomini a sangue freddo e liberare il più pericoloso criminale di New York ce ne passa. Non che l’idea sia sbagliata (anzi, dà una svolta interessante al personaggio), ma forse bisognava prepararla meglio in precedenza, anticipando magari qualche evento.

Person of Interest - 2x22 God ModeTutte le parti dedicate alla ricerca della Machine sono invece ben gestite sia sotto il profilo dell’action (smisurata la quantità di gente che si becca una pallottola in soli 45 minuti), che dell’ironia (anche troppa questa volta, a dir la verità). Tuttavia, sebbene le scoperte finali lascino a bocca aperta (l’Hangar vuoto, la Macchina libera, la misteriosa “Madame”), alcuni elementi fanno un po’ storcere il naso: la storia del virus dentro il virus (che sembra un po’ richiamare il nolaniano “sogno dentro al sogno” di Inception), se da una parte risulta essere un ottimo twist narrativo operato dal genio di Harold Finch, dall’altra ha il malaugurato effetto di rendere inutile la minaccia che ci aveva creato così tante aspettative. Il pericolo dunque non viene risolto, semplicemente non è mai esistito perché aveva già al suo interno la soluzione, con il risultato di depotenziare la portata della minaccia. Di nuovo, l’idea non è male, ma la costruzione non è stata esemplare. Da uno show di qualità come Person of Interest, è lecito pretendere molto di più.

Person of Interest - 2x22 God ModeCome al solito, la parte più riuscita è quella dedicata ai personaggi, con un confronto finale riuscitissimo tra Reese e Finch, in cui si risolve l’intreccio di storyline che aveva portato Harold ad essere coinvolto anche nella vita di John, prima nelle vicissitudini con Kara e poi anche in quelle con Jessica. Metterla sul piano del contrasto tra i due non solo avrebbe aggiunto inutile carne al fuoco ad una storia già ricca di cose da raccontare, ma sarebbe stato anche fuori dal personaggio, visto che Reese è ben consapevole di essere l’unico responsabile del proprio fallimento sentimentale. Di certo, non sarebbe stato una Macchina a poter cambiare le cose per lui.

Il Futuro: “Absolutely.”

Person of Interest - 2x22 God ModeVeniamo dunque alla scena finale, con la Machine che sembra rivolgersi a tutte e tre le parti in causa: Finch/Reese, il Governo e Root. Cosa ci riserva dunque il futuro? Sicuramente i numeri torneranno (lo hanno confermato anche gli autori), ma nulla sarà come prima, perché la Macchina è libera, pensante e può far davvero ciò che vuole. “Ready to meet God?” chiedeva Root. E forse non esagerava. Il romanzo cui si fa riferimento nell’episodio, Ghost in the Machine, ha un titolo che sa di indizio, in quanto richiama il concetto di “fantasma nella macchina” con il quale il filosofo Gilbert Ryle si riferiva alle teorie di Cartesio, che concepiva il corpo umano appunto come Macchina, abitata però da una parte istintuale (il fantasma) che spesso prende il sopravvento. Chissà se, dunque, non ci aspetti una Machine “promossa a villain”, come farebbe pensare il “reclutamento” finale di Root. Del resto, paragoni con Skynet e Hal 9000 vengono in mente fin dalla premiere. Potrebbe essere questa la direzione futura della serie.

Voto 2×22: 8

Voto Stagione: 8,5

Condividi l'articolo
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

18 commenti su “Person of Interest – 2×22 God Mode

  • September

    1-Non sono daccordo sulla presunta brutta gestione della carter in quanto durante l’interrogatorio è stata minacciata dall’hr in prima persona e col suo gesto salva elias male minore x vendicare beecher (ps non uccide i 2…).

    2-Non sono daccordo sulla banalità e mal utilizzo della questione virus nel virus (concordo sul richiamo ad uno dei miei film cult inception) in quanto fich sapeva che il virus avrebbe liberato la Machine ma non sapeva le conseguenze e michael emerson è stato grandioso a trasmetterci la sua insicurezza e paura.

    elimina questi 2 presunti punti deboli e avrai una puntata da 9,5-10
    Non vedevo flashback cosi ben fatti e significativi dai tempi delle prime stagioni di lost.
    Conclusione conclusiva ma che lascia mille spiragli per la prossima stagione:
    Cosa fara la carter?
    Dove è finito fusco?
    La macchina come gestirà la sua libertà?
    Chi è la misteriosa donna in auto?
    Reese e finch cosa faranno?

    grandissima puntata se non dai 9,5-10 ora non lo darai mai.

     
  • Edoardo Calcina

    Finale di stagione ottimo. Era difficile fare meglio di puntate come la precedente, ma è stata comunque una degna conclusione per questa stagione. Infatti da un lato ci hanno dato la risposta a diverse domande, dall’altro ce ne hanno poste di nuove ed interessanti. Sono d’accordo sulla gestione di Carter, anche secondo me un po’ troppo affrettato questo suo cambiamento, poteva essere costruito un pochino meglio.

     
  • Irina

    Gran finale di stagione, non all’altezza di Day Zero, concordo. Ma comunque è stata piena di sorprese e ben strutturata. Ora non ci resta che aspettare con ansia l’inizio della terza stagione

     
  • Shadow Meister

    Effettivamente come “potenza” il cliffhanger di Zero Day è riuscito meglio e la gestione Carter un po’ affrettata, ma l’episodio (sarà stato il traino di quello precedente, non so) mi è parso il migliore della serie intera, assieme proprio a Zero Day. Ovviamente è un’impressione mia, ma mi è piaciuto lo snodo dato agli eventi, proprio tutti (Root depressa stravince), con quel “Ma’am” che mi ha lasciato veramente una curiosità assurda!! Non vedo l’ora che inizi la stagione 3, sperando solo che questa serie non faccia la fine dell’altra novità dell’anno scorso, OUAT.

     
  • bart

    scusate l’ignoranza ma non ho capito un paio di cose:
    perchè la foto di Jessica era nella cassaforte e in cosa ha aiutato;
    cosa c’era nella valigetta che ha quasi ucciso Reese e Kara.

     
  • Mr.Franz

    Gran finale per una grande stagione … Person of Interest è stata, insieme ad Utopia, la serie che più mi ha appassionato !

    Da 9 questa stagione …. e da 8,5 questa puntata che mi sono divorato!

    Su Carter & Fusco : io ho pensato che l’attore di Fusco possa aver avuto problemi suoi personali .,e che per questo in queste ultime due puntate non è apparso !! Tagliando quindi un po’ la storia del HR …

    In ogni caso: fossero tutte così le serie TV 🙂 lo sceneggiatore di The Follwing dovrebbe andare a scuola da Nolan ….

     
  • Mr.Franz


    bart:

    scusate l’ignoranza ma non ho capito un paio di cose:
    perchè la foto di Jessica era nella cassaforte e in cosa ha aiutato;
    cosa c’era nella valigetta che ha quasi ucciso Reese e Kara.

    Nella cassaforte mi sa c’erano le foto dei primi “casi irrilevanti” .. quelli su cui Finch non è intervenuto, tra c’era cui la moglie di Reese …

     
  • September

    Voto stagione

    9–

    Voto finale

    9,5

    Del finale il piccolo difetto che ho notato è. come detto in precedenza, lontano da quei difetti descritti nella recensione che non condivido in quanto secondo me la cosa piu antipatica di questa puntata è stata il vedere arrivare prima la carter con elias poi reese con finch sempre all’istante infinitesimo spaccato al secondo giusto x sventare morti e disastri….il deus ex machina a me piace poco e questa volta forse nolan ha peccato forse in questo ma davvero è l’unica sbavatura scondo me.

    Avercene di serie cosi…

     
  • September

    @Bart

    1-Nella casaforte c’era la foto della defunta fidanzata di Reese il che significa che finch o piu presumibilmente il suo amico Nathan avevano cercato di aiutarla, ovvero era stata segnalata come irrelevant case ma non sono riusciti a salvarla e questo ovviamente mette Reese in grande crisi emotiva.

    2-Nella valigetta c’era il virus che avrebbe fatto si che chi se ne fosse impossesato ( decima tecnologies nel caso in specie) avrebbe potuto avere comando sulla machine.
    L’autore del virus è stato lo stesso finch il quale una volta capito di avere affidato in mani sbagliate (il governo) la machine e che prima o poi qualcuno sarebbe riuscito ad impadronirsene ha progettato un virus fittizio che avrebbe provocato la riassegnazione della Machine a chi ne sarebbe risultato in posseso, ma ll’interno del virus ha nascosto un altro virus che avrebbe reso libera la macchina.

    spero di essere stato esauriente

     
  • Son of the Bishop

    Concordo pienamente con la recensione , anche se a me il finale mi ha addirittura deluso .
    Sapevo che non sarebbe stato bello quanto Day zero ma fra i due episodi c’ è davvero un abisso .
    Il presente escluse le scene della caccia alla macchina è stato davvero fatto male , la trovata finale anche della macchina libera e che all’ interno aveva una sorta di virus anti virus che avrebbe azzerato i diminuito i danni dopo un tot di tempo non mi è piaciuta .
    Sul passato niente da dire .
    Continua la mia antipatia per Shaw personaggio che non mi piace proprio e nella terza sarà anche REGULAR 🙁
    E la mia eterna simpatia per Root
    Sorpreso per la svolta sul computer di Harold credevo che se la sarebbero tenuta per la terza , ma meglio così .
    Giunge dunque così al termine anche per me la seconda stagione di Person of interest , contentissimo su questi due anni , ma molto dubbioso sulla terza .
    P.S
    Altra cosa che non mi è andato giù è il finale che praticamente è la stessa scena con la differenza che a rispondere è Root un brutto calo di qualità .
    Voto episodio : 7 –
    Voto stagione : 8/9