Breaking Bad – 5×13 To’hajiilee 47


Breaking Bad - 5x13 To'hajiileeCuore a mille, adrenalina al massimo, dita che tremano, terrore imperante. Un attacco cardiaco? No, è “solo” Breaking Bad che scrive un’altra pagina della storia delle televisione con un episodio da infarto. Un ennesimo capolavoro di una stagione finora non perfetta, di più.

Si potrebbero usare una serie infinita di lodi e aggettivi per descrivere l’intensissimo climax ascendente di emozioni e di tensione che caratterizza la visione di questa To’hajiilee (specie nella seconda metà). Un vortice di sensazioni, dall’ansia al panico più puro, che può essere accostato metaforicamente, prendendo spunto da una delle sequenza più potenti e importanti della puntata, allo stare su un automobile lanciata a tutta velocità sulla strada senza controllo: la tensione sale vertiginosamente a mano a mano che la velocità aumenta; regna la precarietà mentre la paura di schiantarsi da un momento all’altro diventa con il tempo sempre più una certezza.
L’episodio si ferma proprio nell’attimo prima dell’impatto, quando il tempo rallenta e il caos dilaga, lasciandoci nell’incertezza su chi sopravviverà o meno allo scontro.

Breaking Bad - 5x13 To'hajiileeLa costruzione della tensione è sicuramente il punto di forza di questa To’hajiilee e trova le sue radici non solo nella regia strepitosa di Michelle MacLaren (che in questa stagione ha diretto anche Buried, Gliding Over All e Dead Freight) e nell’eccellenza che caratterizza tutto il comparto tecnico e recitativo (elogi ormai superflui a questo punto della serie), ma anche nella struttura narrativa semplice che possiamo articolare in due parti: la prima preparatoria che ci mostra in parallelo le due strategie, quella di Walter da un lato e quella di Hank-Jesse dall’altro, che poi entrano in atto, scontrandosi, nella seconda parte al cardiopalma.

“Rat patrol? No. No, he’s not a rat”.

Breaking Bad - 5x13 To'hajiileeLa scintilla che dà fuoco a tutto è sicuramente la telefonata di Jesse a Walter, ma ciò che la fa scattare non è solo la validità del piano di Hank, di per sé assai astuto in tutti i suoi passaggi (geniale lo stratagemma del cervello), ma anche, in seconda battuta, i sentimenti che Mr. White nutre per il suo ex-protetto.
Nonostante l’ipotesi avanzata da “zio” Jack, e gli avvertimenti di Saul, Walter non pensa minimamente alla possibilità che Jesse sia andato dal cognato o dalla polizia a confessare tutto: forse perché, come dice Goodman, lo sottovaluta (“He’s probably high as a kite somewhere and hasn’t gotten our message yet”), oppure, nell’affetto “paterno” che ancora nutre nei suoi confronti, non ritiene semplicemente possibile che il ragazzo lo possa tradire, o entrambe cose.
Oppure, anzi quasi sicuramente, la risposta è rinchiusa in quel “coward”, tanto glaciale quanto enigmatico, pronunciato dopo la cattura: quasi a voler sottolineare non solo la mancanza di lealtà del ragazzo, ma anche la mancanza di coraggio di affrontare il proprio maestro direttamente, come White fece in passato con Gus, optando per la strada più facile – per certi versi, “giocando sporco”.

“I know you’re a lying, evil scumbag, that’s what I know. Manipulating people, messing with their heads”.

Breaking Bad - 5x13 To'hajiileeWalter non capisce però quanto è essenziale per Jesse non solo vendicarsi di tutte le manipolazioni del suo ex-insegnante, ma anche che egli venga riconosciuto colpevole per ciò che ha fatto. “He can’t keep getting away with this” urlava Pinkman nello scorso episodio: mentre Jesse ha con il passare del tempo visto la sua coscienza appesantirsi sotto il peso di colpe sempre più insopportabili ed insostenibili, Walter ha sempre trovato un modo per auto-assolversi dai suoi crimini, ritenuti necessari per la propria sopravvivenza e quella della sua famiglia, nonché dello stesso Jesse (“when we do what we do for good reasons, then we’ve got nothing to worry about” diceva Mr White in Madrigal, altro episodio diretto dalla MacLaren). In questo senso è emblematico il dialogo tra i due nella magnifica sequenza in auto, dove Pinkman sembra quasi la voce della coscienza a cui Walter cerca di controbattere colpo su colpo attraverso le sue giustificazione auto-assolutorie (“I did all of those things to try to save your life as much as mine”). Giustificazioni ad azioni orribili che hanno sicuramente un fondamento di verità, ma che non convincono più Jesse – qualora l’avessero mai fatto. Quello che conta per lui adesso è che Mr. White ne subisca finalmente le conseguenze.

“Don’t come”.

Breaking Bad - 5x13 To'hajiileeGli ultimi dieci minuti nel deserto sono certamente tra i più intensi e tirati dell’intera serie. Walter si arrende e si consegna ad Hank, rinunciando all’aiuto di Jack che potrebbe virtualmente salvarlo.
Una scelta, anche qui, che può avere diverse interpretazioni: lo fa perché Hank is family e quindi la sua uccisione è un limite che non è disposto a superare (“there’s no better reason than family” sempre da Madrigal), o non è disposto a sacrificare anche lui per eliminare Jesse? Oppure anche questa volta si tratta di semplice sopravvivenza e non vuole che lo zio di Todd, saputo dell’intervento della Dea, decida di uccidere anche lui e la sua famiglia, procedendo alla sopracitata Rat patrol.

“Hey, baby. I got him. Dead to rights”.

Breaking Bad - 5x13 To'hajiileeQuello che è certo è che noi sappiamo che questo arresto in realtà è solo provvisorio e che Jack e la sua banda di nazisti, nonostante il “don’t come” del fu Heinseberg, non sono disposti a rinunciare al chimico così facilmente. Ed ecco così che gli ultimi minuti dell’episodio diventano una sofferenza impossibile da sopportare per tutti i telespettatori deboli di cuore. Mentre Hank è al telefono con Marie, non possiamo fare a meno di pensare che i nazisti stanno arrivando e che quella conversazione tra i due coniugi potrebbe benissimo trasformarsi in un addio.

Breaking Bad - 5x13 To'hajiileeLa decisione di terminare la puntata proprio nel momento clou della sparatoria potrà sicuramente aver fatto storcere il naso a molti, ma si dimostra perfettamente in linea con tutti gli altri finali di questa stagione. Inoltre è impossibile giudicare in maniera definitiva questa scena senza sapere come hanno intenzione di concluderla gli autori nel prossimo episodio. L’unico vero difetto, che inficia la credibilità della scena, è la mira, degna di uno stormtrooper, di tutti i partecipanti alla sparatoria.

In sintesi, To’hajiilee è un episodio mozzafiato: scritto, diretto, realizzato e recitato divinamente. La tensione e l’ansia regnano sovrane; gli ultimi 20 minuti, in particolare, si vivono in apnea. Guardando quest’ultima mezza stagione, si ha davvero la sensazione di stare assistendo alla storia della tv, un capolavoro dietro l’altro. Da Guinness dei primati… letteralmente.

Voto 99 su 100

Note

– Come vi abbiamo riportato qui, in settimana è stato confermato lo spin-off su Saul Goodman, intitolato Better Call Saul.
Qui trovate un elenco delle migliori autocitazioni di questa ultima mezza stagione.
Qui, invece, i punteggi del nostro Breaking Game relativi a questo episodio.

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Informazioni su Joy Black

Conosciuto anche in altre sfere del reale come Antonio Gardini Gallotti, secondo del suo nome, giudice losco del Fanta-GOT. Lost-dipendente in fase di riabilitazione, è poi finito per diventare Whovians irrecuperabile. Proprio seguendo le vicende dei sopravvissuti del volo Oceanic 815, è nata in lui la passione per le serie TV. Altri interessi: wrestling, cinema e fumetti.


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47 commenti su “Breaking Bad – 5×13 To’hajiilee

  • Son of the Bishop

    Episodio magistrale !
    Sono rimasto davvero senza parole un episodio scritto in modo sublime , con attori in stato di grazia , questo era l’ episodio che desideravo , arrivato però in maniera inaspettato dopo Rabid dog episodio che mi aveva deluso tantissimo , ma che appunto aveva il merito di sistemare le carte in tavola per il ciclo finale , i risultati si sono visti .
    L’ episodio inoltre ha un ritmo spaventoso , con trovate geniali una dietro l’ altra , mi ha fatto molto piacere rivedere Andrea e Brock cosa che non mi aspettavo e rivedere la sublime Laura Fraser con Lydia , l’ unico personaggio femminile che seppur secondario mi piace molto .
    L’ episodio è già a ritmi tesissimi sin dall’ inizio per poi arrivare al culmine nel finale .
    Sulla cosa di Huell io l’ ho trovata fin troppo credibile , in fondo sa che certa gente risulta pericolosa , ma tutti sanno anche che l’ unica persona a cui Walt non farebbe del male è Jesse e vedere Jesse morto davanti ai propri occhi è chiaro che lì per lì reagisce in quel modo .
    Il finale è stato qualcosa di sublime , Walter che chiama la famiglia Todd , ma quando vede che Jesse è con il cognato e Gomez si arrende , si consegna e dice alla famiglia che è tutto finito .
    Forse il fatto che Tod e la sua famiglia sarebbero intervenuti uno ci poteva arrivare , visto l’ allungarsi delle scene il non andare mai via da quel deserto , ma chiaramente sorge il dubbio perchè è un momento talmente epico ed importante nella storia del telefilm che magari potrebbe essere anche semplicemente per quel motivo .
    Poi però c’ è quella chiamata la chiamata di Hank a Marie che tra di loro è semplicemente una chiamata che Hank fa per dire che loro hanno vinto ce l’ hanno fatta , ma che agli occhi di noi spettatori , per come è stata girata , risulta fin troppo un inconsapevole addio (speriamo di no , ma la vedo dura) .
    Ed infine ecco l’ inizio della probabile tragedia Walt è chiuso in una macchina ammanettato , arriva la famiglia Tod e con loro la disperazione di un Walter braccato rinchiuso in quella macchina che strilla e fa di tutto per bloccare quello che sta per accadere , ma purtroppo i finestrini sono chiusi e nessuno riesce a sentire con precisione quello che dice .
    L’ ultima scena in fondo poi rappresenta quello che era Walter dalla 5×09 in mezzo a due fuochi ossia da una parte Hank e da una parte Jesse ed ora oggettivamente è in mezzo a due fuochi in una macchina tra il fuoco di Tod e parenti e dall’ altra quello di Hank e Gomez .
    Che dire sceneggiatura perfetta , attori sublimi in particolare in questo caso Bryan Cranston e Dean Norris , un’ ottima regia , episodio magistrale non c’ è altro da dire se non che applaudire , davanti a quello che probabilmente è il miglior episodio di una serie tv che io abbia mai visto .

     
  • Namaste

    Ottima recensione, di cui mi permetto solo di contestare la fallacità del ragionamento circa la mancanza di coraggio di Jesse nell’affrontare il proprio maestro direttamente. Capolovolgendo la situazione, nel momento in cui Walt gioca sporco ordinando una pistolettata alla nuca del suo ex-allievo (invece di farlo di lui), non si dimostra meno codardo di Jesse.

    Molto labili e pretestuose anche tutte le attenuanti concesse a Walt, per cui, dopo le carognate nei confronti del cognato e di Jesse, cada dalle nuvole nel momento in cui questi gli restutuiscono pan per focaccia. Non se l’aspettava? Ok. C’è un vero motivo per cui non dovesse aspettarselo? Non direi. Jesse poi glielo aveva praticamente detto: “non me la prenderò con la tua famiglia, ti colpirò in quello che ti è più caro” (che si stesse riferendo ai soldi, Walt?…). A meno che il cancro non stia già cominciando ad influire sul suo insolito calo di prestazioni, mi è sembrata più una forzatura necessaria per porre le 4 forze in campo in quella situazione.

    Episodio fantastico, non perfetto. Per me prende solo 90.

     
    • Joy Black L'autore dell'articolo

      Infatti il mio era solo un tentativo di dare una spiegazione a quel “codardo” che quasi stride con la situazione. Mi fai catturare da mio cognato, perchè non hai il coraggio di affrontarmi direttamente o farmi uccidere. Così come Walt ha fatto con Gus e sta per fare con Jesse. Qui è Hank, servendosi di Jesse, che batte Walter, non il contrario. Non so se sono stato chiaro.
      Lo so che come ragionamento si presta a parecchie obbiezioni, ma quel “codardo”, invece di un ben più naturale “traditore”, è messo lì per qualche ragione, e ne ho messo una possibile.

      Per la questione Walter ci casca, l’ho detto quali possono essere le ragioni. Probabilmente da Jesse si aspettava più un attacco diretto all’interno del “mondo criminale”, qualcosa di più impulsivo che elaborato (infatti la prima reazione di Jesse è andargli incendiargli casa senza aver uno straccio di piano). Walter forse da Jesse si aspettava più un tentato omicidio, che un tradimento.

       
      • Joy Black L'autore dell'articolo

        Poi c’è da aggiungere che Walt casca nell’inganno anche per la paura irrazionale di perdere tutti i soldi. Un pericolo simile può effettivamente offuscarti la mente sul momento.

         
  • Lametta

    Jesse è un codardo e Walt no e vi spiego anche perchè:
    Entrambi appartengono al mondo criminale per cui, assoldare killer per assassinarsi a vicenda è plausibile mentre soffiare tutto alla polizia no! per citare Gus: Che razza di uomo è colui che parla con la Dea—

     
  • Jd

    La differenza è che Jesse non lo dice semplicemente alla dea… si allea con hank che è stato manipolato alla stessa maniera se non peggio da Walt!! Non è andato da un poliziotto qualsiasi a spifferare tutto. Essere messo in prigione, far rivelare la sua identità al mondo, perdere tutti i suoi soldi e essere catturato da Hank è la massima punizione per Heisenberg, altro che bruciarli la casa o farlo secco.

     
  • Mark May

    Altra bellissima puntata ed altra bellissima recensione… un episodio di un telefilm si fa così: si parte piano, piano, piano, piano (nonostante abbia trovato fantastica, e mi è dispiaciuto non sia stata citata da nessuno, la scena di Walter da Brody, con Brody che sembra quasi aver capito che era stato lui ad avvelenarlo) e poi si arriva agli ultimi 10 minuti che sono un qualcosa di inspiegabile ed è inutile parlarne ancora.
    Il rapporto Jesse/Walt prende una piega inaspettata… personalmente trovo sincero Walt quando cerca di salvare la vita a Jesse e credo che, nonostante si aspettasse che da un momento all’altro qualsiasi cosa sarebbe potuta andare storto, sperasse in un briciolo di comprensione (ingiustificata) da Hank e Jesse, come se la loro approvazione significasse poter cancellare quell’anno di criminalità, raccoglierne i frutti e godersi il resto della propria esistenza come se nulla fosse accaduto. Purtroppo la verità è un’altra ed è giunto il momento di pagare il prezzo per ciò che è accaduto.

    Ps: Sinceramente pensare che questa puntata sia una sorta di antipasto e che la prossima (parola di Gilligan) insieme alle altre 2 sono le vere puntate che faranno sobbalzare dalla sedia io sono SPAVENTATO nel senso letterale del termine da ciò che i miei occhi potranno vedere, non credo che noi umani siamo pronti per una cosa del genere.

     
  • Ambrosia

    Io invece ho trovato questa puntata un po’ sottotono rispetto alle altre….non so…..non mi ha fatto sobbalzare, non mi ha dato grandi emozioni.
    Avrei di gran lunga preferito vedere Jesse puntare una pistola verso Hank, urlare “Surprise, Bitches!” e scoprire che tutto era stato un grande, ingegnoso piano tra lui e Mr.White per sbarazzarsi della Dea.
    Mettermi Walt e Jesse l’uno contro l’altro come finale mi fa piangere il cuore.

     
  • Lametta

    poi io rimango del fatto che la reazione di Jesse è stata completamente sproporzionata. Quando aveva scoperto che i tirapiedi di Gus avevano ucciso il fratellino di Andrea perdona la cosa quasi subito e stima Gustavo lavorando per lui (difatti esitava ad usare la ricina) ma per la cavolata di Brock, in cui non c’è nemmeno scappato il morto, ha completamente tradito la fiducia di White sputtanandolo e colpendolo nelle parti più basse. Secondo me questo è un enorme deus ex macchina da parte degli sceneggiatori.

     
  • Tuco

    ma che puntata hai visto lametta? in quella che ho visto io quando jesse scopriva dell’uccisione di thomas, si pippa un po’ di meth e poi incazzato duro cerca di ammazzare i due scagnozzi. dove lo vedi il perdono? la reazione di jesse è assolutamente proporzionata al personaggio e alla serie, deus ex machina? dove scusa? ma sai cos’è?

     
  • Lametta

    xTuco: si infatti, Jesse sbrocca, si incazza e la cosa finisce li, non va dalla DEA a spifferare tutto su GUS, con Walter lo ha fatto per molto meno, ti ricordo che Brock non ci è rimasto secco ma thomas invece si. Il Deux es macchina è quando lo scrittore o il regista interviene per forzare il corso della storia… bhe io dico che per mettere Jesse contro White è stato forzata molto la sceneggiatura. Poi oh, sono mie opinioni, se non sei d’accordo non te ne uscire con “che puntata hai visto?” che trovo l’espressione molto di cattivo gusto, ognuno vede le cose da punti di vista diversi, per me Pinkman ha esagerato, la sta menando troppo per brock, è un delinquente anche lui, non dimentichiamocelo, e nel mondo della malavita ha fatto la cosa peggiore: cantare

     
    • Namaste

      Appunto, l’hai detto! Nel mondo della “malavita”… ma tu in che mondo vivi? In quello de “Il Padrino”, vivi per caso nella Sicilia degli anni ’20? Perché, se ti fosse sfuggito, e te lo dico da calabrese, la Sicilia o la Calabria degli anni ’20 non sono quelle di adesso, dove se fai la “spia”, se provi a fermare chi nuoce alle persone a cui vuoi bene, se denunci chi ti chiede il pizzo o che ti fa temere per la tua vita, per quella della la tua famiglia, non lo fai per codardia, ma per coraggio, cazzo! Coraggio! Non è vigliaccheria e non è la cosa peggiore di questo mondo, di certo non “meglio” che assoldare una banda di nazi per piazzare una pallottola alla nuca di un ragazzo che s’incazza più del dovuto se gli avveleni un bambino.

      Ne riparliamo magari meglio dopo la prossima puntata…. Tu intanto continua a vivere nel mondo dei telefilm…

       
  • September

    Bellissima recensione. Quoto totalmente l’anomalo ma meritatissimo voto finale e ribadisco il mio concetto: Breaking Bad è la serie più bella mai trasmessa. Stiamo assistendo alla storia della tv e non solo. Siamo dei privelegiati nella storia ragazzi.
    Parto nella mia analisi da un giudizio che a prescindere da quel che succederà per me questa puntata ha lasciato in eredità. Walt ha vinto, walt è il personaggio che più di tutti merita l’affetto, la comprensione e a questo punto anche il perdono da parte dell spettatore. Mi spiego. In questa puntata walt ha dimostrato una volta per tutte quale fosse il motore delle sue azioni, quali fossero le sue priorità e le sue intenzioni e soprattutto in quella sua irrazionale corsa verso le coordinate milionarie ci ha dimostrato chi sono le persone a cui tiene, quali sono i limiti che si è posto e continua a porsi e chi lui realmente sia, quanto tutte le sue scelte siano razionali, lucide e umane. Molti di voi non condivideranno ma per me Walt è il personaggio più umano della serie. Nella telefonata fatta con Jesse abbiamo sentito un uomo disperato che avrebbe fatto di tutto per lasciare che i suoi figli ( non lui, lui morirà a breve ) godessero i suoi soldi. Nella telefonata ha dimostrato il suo lucido rimorso per brock, dispiacendosi e al tempo stesso garantendo a posteriori che non era mai stata intenzione sua uccidere un bambino, non ne sarebbe capace, non lo ha mai fatto, mai pensato, ha semplicemente tratto vantaggio dfall’unica situazione che potesse riportare Jesse al suo fianco e preservare la sua vita. Nelle telefonata inoltre urla tutto il suo amore, affetto verso Jesse elencandogli tutte le volte che lo ha salvato da morte certa solo per affetto, per benevolenza nei confronti del suo figlioccio. Arrivato nel deserto, vedendo Jesse con Hank HA PIANTO, ha pianto perchè ha capito che per lui era la fine ma ha pianto soprattuto perchè il tradimento di Jesse era qualcosa di inconcepibile per lui, non ci avrebbe mai creduto che il suo figlioccio avrebbe potuto venderlo. Quando Jack paragona Jesse ad una spia, Walt rinnega con tutto lo sdegno e tutte le forze possibili questa evenienza. Chi è il mostro mi chiedo? Walt o Jesse? Jesse ha ucciso Gale, ha cucinato, ha minacciato, ha spacciato a chi voleva tirarsene fuori, ha ucciso scagnozzi di Don Eladio e mille altre cose. In che cosa Jesse sarebbe meglio di Walt?In che cosa sarebbe più umano? Non esiste paragone ragazzi. Jesse si è dimostrato un”rat” e spero davvero che a questo punto la disinfestazione lo colpisca. E poi vogliamo parlare della disperazione di Walt quando vede arrivare i furgoni di Todd Jack e compagnia? Mr White si sgola per avvertire Hank, si sgola per femare Jack. Sta accadendo l’inevitabile e la persona più disperata è lui. Lui vuole salvare Hank da fine certa, lui ha clemenza per HANK, quella clemenza che HANK non ha avuto per il suo cognato in fin di vita, per quel cognato che gli aveva chiesto di aspettare per il bene della famiglia. Ancora mi chiedo chi è stato pu umano?
    Una volta arrestato Walt non dice una parola ad Hank, non si ribella, lui legittima il cognato poliziotto, quasi lo rispetta per essere riuscito a incastrarlo, ma a Jesse rivolge un “coward” con tutta la rabbia e la frustrazione di un padre deluso, riceve solo uno sputo ed altre parole da quello stupido idiota del figlioccio. Walt vince ragazzi, vince su tutto e tutti a prescindere. Riflettete sulle sue scelte e capire te che avreste fatto lo stesso, riflettete sulle scelte di Hank, Jesse e Skyler e capirete che forse avreste umanamente fatto scelte diverse.

     
  • Lametta

    Namaste ma che discorsi fai? Si sta parlano di un telefilm e di come sono io nella vita di tutti i giorni a te non dovrebbe importare niente. Comunque vivo nel mondo degli onesti che si spaccano la schiena 10 ore al giorno per vivere decentemente e quando guarda la tv è libero di sostenere chi gli pare. In quei bravi ragazzi facevo il tifo per Joe pesci, in lost per Benjamin Linus e Martin Keamy e in Game of throne per Ditocorto… qui lo faccio per White e con ciò? Guarda che alla fine mi sono limitato a dire che Jesse ha avuto una reazione incoerente perchè tutto quello che ha fatto, avrebbe dovuto farlo ai tempi della morte di Thomaso se proprio vogliamo vedere. Ma invece diventa il cocco di Mike nonché il cuoco prediletto di Gus e io mi chiedo se uno si dimentica così facilmente di un bambino morto, perchè non riesce a farlo quando il morto effettivamente non ci scappa?
    I nazi non li ha chiamati per le sue scenate, li ha assoldati soltanto dopo che Jesse lo ha minacciato, e nel mondo criminale che conosco io, (quello cinematografico, l’altro non ci tengo ne voglio conoscerlo al contrario di te che quasi sembri vantartene) è una circostanza più che plausibile per fare secco uno.

     
    • Namaste

      Il mio discorso, Lametta, era abbastanza chiaro: Walt non si è dimostrato meno codardo di Jesse, opinabile, ma non fa una piega. La tua replicava però diventava: Jesse codardo Walt no e vi spiego anche perché: va bene far sparare alle spalle non va bene fare alla spia.

      Del tifo non me ne frega niente, è il concetto che contesto, sia che riguardi un telefilm, sia che riguardi la vita reale. Se non capisci la differenza, se pensi davvero che una cosa sia meglio dell’altra, non rimane allora più niente per cui valga la pena confrontarsi.

      Non mi stavo vantando, semplicemente fare la spia, quando non si hanno più molte alternative o quando qualcuno ti ferisce o ferisce le persone a cui vuoi bene e bisogna per forza fargliela pagare, non è affatto la cosa più ignobile di questo mondo, è semplice spirito di conservazione: se diamo il diritto di pararsi il culo o di vendicarsi a Walt, allora questo stesso diritto dobbiamo concederlo anche a Jesse, altrimenti stiamo guardando la serie col para-occhi, solo per tifare qualcuno, che non mi pare uno dei motivi per cui valga la pena andare su un forum a parlare di “Breaking Bad”.

       
  • Lametta

    però è quelo che stai facendo anche tu Namaste. Tifi per Jesse e lo difendi a priori indipendentemente da ciò che ti si dice. E ancora, cosa ne sai dei motivi che spinge una persona a scrivere in un forum? si presuppone che in un fans club o un forum dedicato a un telefilm si è liberi di esprimere la propria opinione o di sostenere il proprio begnamino, non vedo perchè non dovrei scrivere qui solo perché a te non va a genio il mio punto di vista. Lo ribadisco, Jesse è un codardo non solo perchè ha fatto la spia ma perchè ha ripagato il bene con il male. Ha colpito Walt la dove poteva fargli male senza un particolare motivo. Walt gli ha sempre parato il culo, lo ha tirato fuori dalla dipendenza, lo ha salvato da Gus, lo ha salvato da se stesso e lo ha fatto diventare milionario, lo ribadisco, la sua reazione per la storia della ricina non solo è stata spropositata ma anche sproporzionata. Tu parli come se Jesse non avesse mai ucciso nessuno, ma la verità è che si è comportato esattamente come Walt. Ora tra due criminali io scelgo il più corretto, il meno ipocrita e il miglior cuoco di met.

     
  • Namaste


    Lametta:
    ma la verità è che si è comportato esattamente come Walt.

    Che è in realtà è quello che detto subito anch’io. Non migliore, non peggiore, codardo esattamente come Walt, solo in modo diverso. Poi però arrivi tu a dire che il grado di codardaggine di chi fa la spia non ha niente a che vedere col grado di codardaggine di chi comanda una pistolettata alla nuca e giustamente uno si sente in diritto di intervenire per operare la giusta distinzione tra le due cose. Non è questione di tifo o di simpatie, quello che i due hanno fatto in passato è nella mente di tutti, non serve ogni volta fare il riassunto delle puntate precedenti, tant’è che io non ho difeso proprio nessuno, nè tantomeno a priori. L’oggetto della discussione era semmai un altro, se cioè fare la spia, in generale o nel caso di Jesse, fosse davvero la cosa più ignobile, codarda e schifosa di questo mondo e solo su questo specifico punto sono intervenuto.

     
  • Tuco

    l’unica vera baggianata che hai detto lametta, e su questo non si discute, è stato parlare di deus ex machina.
    Dove stà la forzatura nella sceneggiatura? se ti vai a rivedere il percorso psicologico di jesse dall’inizio di questa seconda metà ti rendi conto che la rabbia per walter non è spuntata dal nulla, ma è andata cresciendo fin dall’episodio 9, quando capisce chiaramente che walt ha ucciso mike e gli stà raccontando una balla. Jesse in quel momento si sarà detto: “quand’è racconterà una balla anche sulla mia di morte?” ed ecco perchè piano piano è arrivato a dire “val al diavolo walter!”.
    Deus ex machina un corno!

     
  • xfaith84

    entro nella discussione solo in merito alla definizione “deus ex machina” perché se no non se ne esce più.
    Il deus ex machina NON E’ una figura retorica, non è un modo per risolvere la situazione. Deriva dalla divinità che nel teatro greco interveniva a risolvere situazioni complicate a livello di trama stabilendo sostanzialmente la sorte per ciascun personaggio indipendentemente da quello che avevano fatto fino a quel momento; poiché il dio arrivava dall’alto, veniva calato dalle macchine, da cui ἀπὸ μηχανὴς θεός e cioè in latino deus ex machina.

    Detto questo, ad oggi l’espressione viene utilizzata un po’ ad cazzum, se mi permettete il latinismo, per qualunque cosa non sembri coerente con la narrazione. La risposta è: no. Continua ad essere qualcosa o qualcuno (più frequentemente qualcuno) che interviene dal nulla a stabilire una nuova visione delle cose o a sistemare una vicenda che dal punto di vista della trama sarebbe stata molto più complicata da sbrigare.

     
  • Lametta

    Xfaith84, io non ho mai detto che è una figura retorica, al limite la considererei alla stregua di una similitudine, la dove “Gli addetti ai lavori” intervengono in modo palese nello spettacolo è un deus ex machina giusto? Quindi se gli sceneggiatori si ostinano a dare al corso della storia una piega un po’ ostentata o poco credibile, per me è un deus ex machina. I soldi di mister White per esempio, stanno diventando un gigantesco McGuffin 😀

    Xtuco: la forzatura sta nel fatto che secondo me, (poi oh, magari mi sbaglio non te incazzà però 🙂 ) era stato deciso a tavolino che la quinta stagione doveva essere White vs Pinkman, gli elementi sul campo però a mio viso sono deboli. Tutto questo spirito di giustizia Jesse avrebbe dovuto sfoderarlo già ai tempi di Gus, mi sto stufando a ripeterlo 🙁

    XNamaste: Hai tirato fuori la frase dal corso del contesto e l’hai malei nterpretata. Jesse e Walt, sono due delinquenti che ne hanno fatte di tuttti i colori è vero, e Jesse si è comportato esattamente come Walt (questo l’ho detto) però si è comportato come lui prima di fare la soffiata, che nei confronti di Walt è un vero e proprio calcio basso o per rubarti l’espressione, nel mondo in cui vivono è una delle cose più ignobili, esatto hai sentito, più di un omicidio. Poi la scena del: Coward!” è stata bellissima e se su i forum o sui social network ne hanno fatto un tormentone ci sarà un motivo no? Prova a pensarci…
    E poi ancora… mi dici che non serve fare il riassunto delle puntate precedenti, ma perchè ti piace così tanto impartire lezioni? 🙂 chi lo dice che non posso fare citazioni? se non sono of topic non vedo perchè dovrei evitarle… ti lascio con questa 😉
    “Che razza di uomo è uno che parla con la Dea?”
    Gustavo Fring

     
    • xfaith84

      “la dove “Gli addetti ai lavori” intervengono in modo palese nello spettacolo è un deus ex machina giusto?”

      E’ proprio qui il punto, non è giusto. Ho capito quello che vuoi dire (non mi esprimo sull’essere d’accordo o meno, che è un’altra storia) ma questa NON E’ la definizione del deus ex machina, che, come ho già provato a spiegare prima, è un QUALCUNO o QUALCOSA (ma più spesso QUALCUNO) che interviene a sistemare rapidamente e senza particolare necessità di coerenza una situazione di trama. Non è una “cosa” che fanno gli addetti ai lavori, è proprio un personaggio, o al limite un oggetto, che sbriga una situazione. Es: passiamo tre quarti di film a vedere due tizi che si interrogano sulla paternità di un bambino. Ad un certo punto dal nulla compare una lettera che dice “Il papà è tizio” e la vicenda si conclude.
      Quello che hanno fatto gli autori è un deus ex machina? NO. Il deus ex machina è la lettera stessa.
      Se fosse comparsa la bambinaia dal nulla e avesse detto “Ma come, non lo sapevate che il papà è quello lì?” allora il deus ex machina sarebbe stata LA BAMBINAIA, non l’azione degli autori.

      “Per me è un deus ex machina” è un’affermazione che lascia il tempo che trova: queste definizioni sono in piedi da qualcosa come 2500 anni, si sono modificate nel tempo, ma andrebbero utilizzate consapevolmente per il significato che hanno. Per la cronaca, no, le risposte che ti sto dando non sono perché ho passato la notte insonne su google, ma perché su questi argomenti ho giusto 10 anni di studio sulle spalle. Se volessi mai approfondire la questione, consiglio il Dizionario del teatro (ché da lì viene il deus ex machina, non dal cinema, non dalla televisione), Patrice Pavis, Zanichelli.

       
  • Tuco

    non so perchè ho scritto spirito, ma volevo dire senso, lapsus.
    c’è anche da dire che gus amette davanti a walt, e verrà riferito a jesse, che lui non ha dato l’ordine di uccidere il bambino, ma gli scagnozzi hanno agito di testa loro. C’erano quindi le attenuanti per non andare completamente giù di testa (anche se secondo me ci è andato). Secondo me jesse ce l’ha talmente tanto con walt, di cui si fidava e da cui non si aspettava un gesto del genere, che piuttosto che lasciargliela vinta decide di infamarlo. Non capisco dove tu veda la forzatura. Ribadisco che quella di jesse non è una ricerca della giustizia, ma una ricerca di vendetta. Che a volte coincidono negli scopi, ma non nei modi; e infatti se voleva fare giustizia bastava che Hank lo portasse alla DEA e caso chiuso, invece entrambi hanno agito più per vendetta che per giustizia. Anche hank a mio parere, perchè se davvero credeva nella giustizia fino in fondo avrebbe anche sacrificato il lavoro e la carriera pur di mandare in galera Heisenberg e invece……..

     
  • Lametta

    Grazie per le delucidazioni xfaith84, in effetti premetto che non ho studiato ne teatro ne cinematografia per cui le tue spiegazioni le apprezzo sul serio! però…. scusami ma la mia natura è polemica e curiosa di default e quindi stando alla luce di quello che mi hai detto, il Deus ex machina in BB è stata l’erba mancante nella tasca di Jesse che ha scatenato niente di meno quella sua reazione che io definisco tanto spropositata quanto sproporzionata, una reazione che io non mi sarei aspettato. In pratica la macchina ha artificialmente districato le corde facendo si che al burattino Pinkman fosse fornita una scusa per sbroccare…. vista così è ancora errata la definizione che ti sta tanto a cuore? 😉

     
    • xfaith84

      ahahah sì, le definizioni mi stanno tutte a cuore perché quando si usa una parola tecnica bisogna saperne il significato, se no meglio non usarla – e non c’è nulla di male nel non farlo.
      Me la prendo in particolare con questo caso perché, purtroppo, il significato viene traslato così tante volte che ormai la si usa per tutto ciò che non piace di una sceneggiatura e la cosa sta assumendo caratteri preoccupanti! XD

      Comunque. Entrando nel merito, qui c’è un classico caso di un evento (l’erba mancante) che può essere definita come forzatura perché scatena una serie di conseguenze da una questione molto piccola.
      E’ una forzatura? Può starci. Ma! non è un deus ex machina =) mi dispiace! Ti spiego perché: il deus ex machina è assolutamente imprevisto. Se, ad esempio, Jesse avesse perso il fumo per strada (mmmh non suona credibile ma ammettiamolo) e lui non trovandolo avesse fatto un collegamento con quella vecchia storia (che probabilmente ci avrebbero addirittura mostrato in flashback, visto che sarebbe stato un collegamento troppo labile), con tutto ciò che ne consegue, allora – in maniera comunque non correttissima – avremmo un deus ex machina.
      In questo caso no! Può essere una forzatura, ma ciò che accade con Huell è una cosa già successa, dunque assolutamente coerente, con una mossa che si ripete e che legittimamente fa fare 2+2 al nostro Jesse. Non è una cosa imprevista, ogni azione, ogni tassello trova una spiegazione all’interno della storia. Che poi possa non piacere ci sta, ci mancherebbe! Ma rimane, nel caso, solo una “forzatura”.

      Altra specifica: errore tipico è considerare il deus ex machina un “burattinaio”, cosa che non a caso emerge dalla tua definizione di Jesse come di burattino. Jesse ha scoperto, in un modo che io considero ingegnoso e solo lievemente forzato, che la sigaretta gli è stata portata via da Huell e ha dunque capito che Walt ha avvelenato Brock. Non è stato manipolato, ha scoperto la verità tramite un’azione che si è ripetuta, niente che non sia accaduto nella vita di ciascuno di noi almeno una volta.

      Non ritengo l’azione di Jesse sproporzionata, anzi. Ma questa è un’opinione strettamente personale, il deus ex machina no XD

       
  • Lametta

    come disse tempo fa Walter White ad Hank: Mi arrendo! 😉
    Grazie per la spiegazione Xfaith84, dimmi la verità però… per parlare così, non è che per caso tu vieni dalla scuola di Gamberetta?? lo stile è quello! 😉
    PS: per tutti gli altri: la mia resa vale solo per l’epressione in questione, tutte le mie opinioni in merito valgono ancora!!!

     
  • Lametta

    nulla di ché, è una critica letteraria che spopola sul web, trovo le sue considerazioni chiare e acute quanto le tue per cui sono andato di associazione. Cmq se mi permetti una replica:
    “quando si usa una parola tecnica bisogna saperne il significato se no meglio non usarla”

    Bhe, in Italia c’è libertà di espressione e se io volessi dare una moderna interpretazione ad una espressione così antica non vedo perchè non dovrei farlo. Poi bisogna anche mettere in conto il fatto che se tale interpretazione dovesse risultare errata, ho sempre l’opportunità di venire corretto da persone che ne sanno di più e cogliere l’occasione di imparare qualcosa di nuovo. Seguendo il tuo consiglio, questo non sarebbe potuto accadere.

     
    • xfaith84

      Guarda che la libertà d’espressione non dà libertà di reinterpretare a proprio piacimento un termine. Se no per libertà di espressione io da domani decido di chiamare “metafora” tutto ciò che non lo è e dico che è una mia rivisitazione moderna e che ne ho il diritto. Ma scherziamo?!

      Poi, per carità, quella forzatura chiamala come vuoi, anche Giovanni se ti fa piacere, ma se permetti quando parte una discussione in cui tra le altre cose ti è stato fatto notare che quello NON E’ un deus ex machina, io ho tutto il diritto di dirti che stai usando un termine tecnico in modo errato. Che poi il tuo uso errato abbia portato a farti imparare qualcosa di nuovo ne sono ben contenta, ma questo vuol dire trasformare un errore in una cosa positiva, non legittimarlo.

      Se poi vuoi continuare a chiamarlo così libero di farlo, come io sono libera di continuare a dirti che è sbagliato. Senza contare che prima di ridare una rivisitazione moderna di un termine millenario, io ci rifletterei almeno qualche anno.

      Comunque, libero di chiamarla come vuoi! Io mi fermo qui.

       
    • Joy Black L'autore dell'articolo

      “Bhe, in Italia c’è libertà di espressione e se io volessi dare una moderna interpretazione ad una espressione così antica non vedo perchè non dovrei farlo”. CHE COSA? “You cannot be serious, man!”

      La libertà di espressione è una cosa, l’interpretazione un’altra, una cosa ancora diversa sono le definizioni e i dati di fatto, altrimenti vale tutto e cadono le basi della comunicazione.

      http://counselingearte.files.wordpress.com/2010/06/cerchio.jpg

      Se dico che questa figura è un quadrato PER ME, il resto del mondo mi prende per pazzo, perché è un cerchio. Io non posso mica rispondere che è una reinterpretazione moderna di un quadrato perché la libertà di espressione me lo consente.

      Se tu devi interpretare degli eventi, ti servi di definizioni e concetti per argomentare, ma tali concetti devono essere riconosciuti come oggettivi e CONDIVISI nel contesto comunicativo. Ecco perché si sta insistendo così tanto sul fatto che non stai usando correttamente il termine “deus ex machina”, perché è un’altra cosa. Stai indicando il cerchio dicendo che è quadrato.

       
  • Lametta

    uo uo uo, non volevo toccare un nervo scoperto. Guarda che io non legittimo un bel niente, ametto le mie ingnoranze più di così che devo fare? Abito in collina, come si dice dalle mi parti, meglio ignoranti che presuntuosi (sarebbe da dire nel mio dialetto locale ma ve lo risparmio 😀 ) Io non sento di aver profanato la tomba di di Tutankecacchionesomidispiacekamon, sono solo contro al concetto di restrizione, e imporre ad una persona un limite solo perchè non conosce bene il latino quanto te mi sembra un tantino esagerato, comunque non era mia intenzione irritarti. Seguo telfilm dai tempi dei Visitor, ho sostenuto Ham Tyler, tifato per Bobby Brigs e ammirrato lo stile di Benjamin Linus, non conoscerò il latino ma in fatto di serial credo di avere un dottorato, per cui scusatemi se ho messo in risalto la figura di Whalter White a scapito di quella di Pinkman.

     
  • Lametta

    Joy Blak è inutile che metti link sarcastici a scopo provocatorio, se vuoi sostenere Xfaith84 mandagli un msg in privato che magari fai più colpo 😉
    tutto questo sarcasmo nei miei confronti lo trovo privo di fondamenta, però oh, io sono per la libertà di parola, quindi divertiti pure se vuoi…. comunque se proprio devo dire la mia, il concetto di linee e curve è ancora ben da definire nell’ambito geometrico/matematico per cui non ci andrei tanto leggero con il tuo esempio (i fisici hanno sempre sostenuto che la luce viaggiasse in linea retta, ultimamente stanno cambiando tutti parere… ) tieni presente che ai tempi di Cristono Colmbo veniva preso per pazzo chi sosteneva che la terra fosse tonda per cui se uno è solo contro molti la cosa non fa molto testo, quindi lascia perdere il discorso “il mondo mi prende per pazzo” perchè è al quanto soggettivo e non dimostra assolutamente niente.

     
    • Joy Black L'autore dell'articolo

      Va bè sei chiaramente troll. Mii hai ammazzato dal ridere.

      Grazie di tutto.

      Deus ex machina ad honorem!

      Direi che possiamo continuare a parlare di Breaking Bad.

       
    • Joy Black L'autore dell'articolo

      Confesso il troll sono io. Ho scritto la recensione di Breaking Bad, non perchè mi interessava dare un punto di vista e un’analisi su questo episodio meraviglioso, ma solo per trollare tutti quanti nei commenti.

      Sono stato scoperto! Faccio mea culpa e confesso: sono io il Deus Ex Machina!

      Ora chiudiamo la faccenda e ritorniamo a discutere la puntata.

       
  • Lametta

    non sapevo che fossi tu il tipo delle recensioni… bel lavoro comunque, complimenti! …ma giusto perchè apprezzo il tuo operato… perché non scrivi la 5×14 anziche trollare con gli utenti?? 😛 Ciao bello, ci vediamo al prossimo episodio! 😀

     
  • Tuco

    La cosa che più emerge da questo discorso è che forse il nostro lametta qui presente non ha capito un beneamato di questa serie.
    Se c’è una cosa che breaking bad non ha mai avuto, ed anche quello che l’ha reso grande (per sempre), sono le forzature, magari jesse è stato un po’ lento di comprendonio (e di questo si incolpano i creatori della serie) ma di sicuro i suoi comportamenti non derivano da una forzatura o da un “deus ex machina re-interpretato”. Inoltre, e mi soffermo ancora a ribadirlo, jesse non ha agito per giustizia come tu ti ostini a credere.
    Dopodichè polemizzare è bello, e piace a tutti (me in primis) ma quando uno ha palesemente torto e scrive baggianate ha il dovere morale di accorgersene e fermarsi. Frasi come “Bhe, in Italia c’è libertà di espressione e se io volessi dare una moderna interpretazione ad una espressione così antica non vedo perchè non dovrei farlo” dovrebbero, per legge, metterti come bart simpson alla lavagna a scrivere: non dirò mai più cavolate supponenti.
    Pace

     
  • Lametta

    Tzk, e poi dicono che il troll sono io :\
    Tuco, in italia c’è liberta di espressione ma purtroppo c’è anche la cultura di criticare il prossimo e farsi gli affari degli altri non appena si ha l’opportunità di farlo. A te cosa importa se maleinterpreto una serie televisiva o un detto comune? Per quanto riguarda le dinamiche e gli eventi di BB sei quello che più di tutti ha le fette di prosciutto sugli occhi e cerca di imporre il proprio punto di vista con arroganza. Io ho ammesso le mie ignoranze e cercherò di rimediare, la versatilità fa da sempre parte del mio carattere, ma ricordati il peggior ignorante è quello che si impunta e non vede oltre dal palmo proprio naso. Poi anche la storia di Jesse, basta però! per te è vendetta per me è senso di giustizia. La penso così perchè a lui piacciono i bambini e quando ci sono di mezzo loro si crede Maria Teresa di Calcutta a prescindere di tutte le cose che ha combinato. Tu pensala come voi, tanto la serie la capisci solo tu, basta che non mi scassi i maroni 😀

     
  • Tuco

    Sinceramente ignoro il significato del termine troll.
    Per rispondere alla tua domanda: A te cosa importa se male interpreto una serie televisiva o un detto comune? mi importa perchè siamo in un sito di recensioni di serie tv, di un certo livello, dove tu hai scritto delle cose molto opinabili e confuso totalmente un termine con una tua particolare visione della storia. Ed è mio dovere in quanto utente, e anche tuo, commentare per esprimere a pieno il mio disappunto. Mi dispiace non avevo intenzioni di aggredire la tua persona ma solo le tue parole, come ho detto a tutti piace fare polemica.
    Infine tonro alla serie: “per me è senso di giustizia. La penso così perchè a lui piacciono i bambini e quando ci sono di mezzo loro si crede Maria Teresa di Calcutta” questa è una frase che non ha alcun senso nel contesto di breaking bad. L’espediente dei bambini è stato usato, forse anche una volta di troppo, per far risaltare il percorso opposto che hanno fatto walter e jesse, mentre uno diventava sempre di più un pazzo sociopatico che non tiene in considerazione neanche la vita di un bambino, l’altro cerca di conservare la propria umanità anche facendo il criminale. Jesse non è il paladino degli infanti di albuquerque, ma solo una persona che ha visto cosa succede a lasciare liberi i mostri.

    p.s. La serie tu di sicuro non la capisci, e mi dispiace che tu non potrai mai apprezzare a pieno il ruolo di jesse, perchè è palese che non l’hai capito.
    p.p.s Spero di averteli rotti ancora di più i maroni, in caso contrario ci vediamo al prossimo commento.

     
  • Lametta

    vedo che anche se ignori il significato della parola “Troll” la cosa non ti esenta dall’esserlo. Leggi pure qua se ti va di documentarti, sono sicuro che ti riconoscerai:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Troll_%28Internet%29

    Con te la chiudo qua, altrimenti andrei contro alla politica del web che è quella di non dare da mangiare ai troll, però già che ho aperto questo post mi permetto di dirti un paio di cose che sottolienerano la totale incoerenza con quel che dici…
    Affermi con orgoglio che questo è un sito di recensioni di certo livello, (e sono perfettamente d’accordo!) e poi cosa fai? lo impiastri con questi inutili Flamewar da strapazzo… la cosa da molto da pensare su quanto effetivamente rispetti questo sito.
    Tante rosikate solo perchè sono stati espressi dei punti di vista sul tuo cocco preferto della serie che non condividi.. bah..

     
  • Lametta

    Joy Black mi sfugge il tuo sistema di cancellazione messaggi, non vedo non vedo logica nel tuo metodo di censura Thread.
    Capisco che un flame non è bello da leggere e che necessiti di pulizia, però tra tutti i messaggi “discutibili” scriti (e non solo i miei) non capisco perchè hai rimosso solo ed esclusivamente la mia ultima risposta a Tuco.
    Mi pare di essere sempre stato educato nonostante le divergenze di opinioni per cui insisto, spiegami per favore i tuoi criteri di rimozione post affinché possa evitare di ripetere l’errore in futuro. Grazie

     
    • Joy Black L'autore dell'articolo

      Ti assicuro che nessuno ha cancellato nulla. La tua risposta a Tuco (quella sui troll immagino) è ancora lì. Se poi hai scritto un altro post, ci sarà stato un errore nella fase di caricamento, noi non c’entriamo nulla.

      Se fossimo intervenuti avremo lasciato scritto un avviso direttamente nel post, come abbiamo sempre fatto quando moderiamo qualcosa nei commenti.

       
      • Lametta

        Si si scusami, ho avuto problemi con il browser oggi… non visualizzavo il msg n. 42.
        Fai come se non ti avessi mai scritto il n. 43
        Thx 😉

         
  • Francesca Anelli

    Senza entrare nel merito della questione “deus ex machina” dico la mia su Jesse e la sua reazione.
    Non è tanto ciò che è successo a Brock, il problema, ma ciò che rappresenta. La dinamica dell’avvelenamento ha rivelato quanto Walter White possa essere manipolatore: ha orchestrato questo piano incredibile per far sì che Jesse fosse dalla sua parte, mentendogli e mettendo in pericolo la vita di una persona a lui cara. Sono cose che non si perdonano né tantomeno accettano facilmente. Questo evento è uno spartiacque per Jesse: ogni azione di Mr White, passata e futura, verrà valutata alla luce di quanto scoperto. E’ inevitabile perché quell’uomo che per lui era un padre, per il quale e con il quale ha affrontato di tutto, ha tradito la sua fiducia, lo ha usato e manipolato senza rimorsi.

    Walt ha preso un fattone ventenne e lo ha trasformato in un assassino, coinvolgendolo in qualcosa di troppo grande per lui senza mai guardarsi indietro. Lo ha protetto, sì, ma dal mondo in cui lui stesso lo aveva spinto. Ciò non toglie in alcun modo che Jesse abbia compiuto azioni orribili e che sia ben lontano dall’essere innocente, attenzione. La responsabilità delle sue azioni ricade solo su di lui, anche nel caso dell’omicidio di Gale, dato che è stato solo l’ultimo anello di una catena di eventi innescata proprio dalla reazione spropositata di Jesse all’omicidio di quel bambino a cui ti riferivi tu.

    Insomma, Jesse è uno che fa un sacco di cazzate e che si nasconde dietro il motto “i bambini non si toccano” per sottolineare la sua distanza da Heisenberg, per evitare di fare i conti con se stesso. Si può criticare il suo atteggiamento, ma non credo si possa dire che gli sceneggiatori lo abbiano “scritto” male. Anzi, credo che la figura di Jesse sia sempre coerente in termini narrativi anche quando non lo è con se stesso.

    La sua reazione è dunque del tutto plausibile, perché non è solo Brock il problema, non è solo il cosa o il perché, ma anche e soprattutto il come. Walt lo ha preso in giro, lo ha usato, mettendo a repentaglio la vita di un bambino a cui Jesse era molto legato. E’ un affronto, è una cocentissima delusione. Gus non era il suo Mr White, non era il suo mentore. E’ per questo che, comunque, non si possono mettere sullo stesso piano l’uccisione del piccolo zio di Brock e l’avvelenamento dello stesso. Oltre al come, conta tantissimo anche il chi, in questo caso Walt.

     
  • Tuco

    Grazie Francesca hai spiegato perfettamente, anche il mio pensiero, cosa che nella foga non ero riuscito a fare.
    @lametta: avendo capito cos’è un troll ti dico che non me ne frega niente di questi giudizi tra avatar. Sarò stato anche provocatore, ma è il mio modo di fare (e scrivere) ma non mi sembra di essere stato per nulla irritante, e non mi sembra di aver fatto azione di disturbo. Ho solo attaccato duramente i tuoi commenti, com’era giusto fare viste le baggianate che hai scritto. Detto questo, e sta volta faccio il troll, mi auguro di non legger più alcun tuo commento su questa serie.