#SerialFight: Lost Vs Battlestar Galactica 14


#SerialFight: Lost Vs Battlestar GalacticaFare un confronto tra due serie tv non è mai facile perché entrano in gioco talmente tante variabili che è difficile prenderle in considerazione tutte. Questo confronto è reso ancora più difficoltoso dal blasone dei due racconti e da quello che hanno lasciato in eredità agli show di oggi: un po’ come quando si parla del segno storico lasciato dall’Odissea e dalla Divina Commedia.
Tra isole sperdute e navi spaziali in pensione, tra filosofia e fantascienza, tra scienza e fede, chi vincerà il #SerialFight tra due mostri sacri come Lost e Battlestar Galactica?

TRAMA
Stephen King, in apertura del suo libro Stagioni Diverse, afferma che è quello che si narra ad essere importante, perché «è la storia, non colui che la racconta». Certo, gli autori e i vari sceneggiatori che si sono succeduti negli anni a scrivere queste serie sono stati fondamentali per la buona riuscita del prodotto, ma è quello che hanno pensato e poi trasposto sullo schermo quello che davvero conta.
Abrams, Lindelof e Cuse da una parte, Moore dall’altra: quattro cervelloni che hanno messo in piedi due delle più belle storie mai raccontate in ambito televisivo.

#SerialFight: Lost Vs Battlestar Galactica

Lost ha preso uno degli archetipi della narrazione d’avventura – naufragio, isola deserta, sopravvivenza, dinamiche sociali – e l’ha trasformato in qualcosa di completamente nuovo agli occhi dello spettatore: i “misteri” di cui si avvolge la trama già dal pilot ci hanno fatto capire che si sarebbe andati incontro ad una serie che avrebbe abilmente mescolato l’analisi dei personaggi con la mitologia dell’isola, le storie d’amore con gli aspetti scientifici del fenomeno, la fede in qualcosa in cui si crede con la razionalità di chi crede solo in ciò che vede.

Moore con BSG ci ha regalato una rara perla di fantascienza su piccolo schermo: le avventure del Galactica passano attraverso i classici combattimenti nello spazio arrivando a qualcosa di molto più profondo e complesso, che va a toccare in profondità le corde dell’animo umano. La trama di questo show non usa soluzioni come flashback e flashforward (salvo in rari casi) per vivacizzare la narrazione, ma riesce con un intreccio complesso di avvenimenti a tenere sempre alta la concentrazione di chi guarda.

#SerialFight: Lost Vs Battlestar GalacticaCon due storie e due trame così abilmente raccontate, è complicato decidere chi ha portato a nostra conoscenza la storia più bella. A parità di fascino, ci sentiamo di premiare Lost per la maggiore complessità del racconto, per aver saputo utilizzare in maniera stupefacente alcuni mezzi cinematografici (appunto i flashback), riuscendo quasi sempre a sorprendere lo spettatore.

PERSONAGGI
Sia Lost che BSG hanno reso i propri personaggi centrali nel racconto, facendoli diventare fondamentali per la riuscita dei propri finali.

Ognuno dei personaggi di Lost rappresenta un modo diverso di intendere la vita e ognuno è caratterizzato talmente bene che ha, riconoscibili negli anni, i propri pregi e i propri difetti. Characters come John Locke, Ben Linus e Desmond Hume – solo per citarne alcuni – sono la raffigurazione umana di sentimenti, paure e ossessioni ed è difficile per lo spettatore riuscire a non immedesimarsi con essi.
È stata anche questa una delle (principali) forze dello show di Abrams: al di là dei misteri, degli intrighi, del thriller o dell’horror, Lost è soprattutto i suoi personaggi. Difficile, dopo anche solo una stagione, trattenere le lacrime in scene tristi e di morte, oppure ridere a crepapelle per una battuta di Sawyer.
Questa caratteristica non è stata capita da tutti, purtroppo, e molti tendono a considerare Lost come un’opera riuscita solo a metà. Ma di questo ne parleremo tra poco.

#SerialFight: Lost Vs Battlestar GalacticaAnche BSG punta quasi tutto sui suoi personaggi, anche se qui il discorso si fa ancora più complesso per quanto riguarda l’immedesimazione: se in Lost si poteva tranquillamente vestire i panni di chiunque, qui con la presenza dei Cylon umanizzati la questione si fa affascinante e quasi disturbante.
La scelta di rivelare quasi alla fine varie identità di “cattivi”, fino a quel momento nascosti sotto umane sembianze, ha fatto scattare l’argomento filosofico della “marionetta”: fino a che punto ci si può affezionare al personaggio di un racconto, pur sapendolo finto? E se questo personaggio, una volta entrato nel nostro cuore, si rivelasse ancora più finto?

Visto l’uso magistrale che gli autori hanno fatto dei propri personaggi durante gli anni, in questa categoria Lost e BSG andrebbero in pareggio, se non fosse per qualche decisione presa dagli autori di Lost nell’ultima stagione che ha forse rovinato il ricordo di qualche storico personaggio. Anche in BSG c’è stata una scelta molto discutibile, ma si tratta di un episodio solo e che può essere forse accettato meglio rispetto a quelli dell’altro show.
Quindi, in questo caso, vince – anche se di pochissimo – Battlestar Galactica.

FUORI DALLO SCHERMO
Entrambe le serie tv hanno avuto un grandissimo successo di pubblico: forse è stato Lost quello che ha catalizzato più attenzione su di sé, sia per la rete su cui era trasmesso sia per i contenuti, all’inizio sicuramente più fruibili da un pubblico variegato rispetto a BSG.

#SerialFight: Lost Vs Battlestar GalacticaEd è sempre stato Lost ad entrare nelle vite di tutti i giorni degli spettatori con la Lost Experience: siti, giochi e filmati che si innestavano perfettamente tra una stagione e l’altra, raccontando particolari interessanti che nel racconto della serie non avevano trovato spazio. La fruizione dell’appassionato diventava così di 360 gradi, tenendo occupati anche quei lunghi mesi che separavano un finale di stagione dalla premiere di quella successiva.
BSG non ha fatto nulla del genere, anche se ha colmato la distanza da una stagione ad un’altra con film di raccordo (il bellissmo Razor) e miniserie web.

Questo particolare va al di là sul giudizio della serie, è vero, ma riuscire a raccontare anche non raccontando nulla è sicuramente un plus che ha indotto molta gente a proseguire la visione e che ha creato un climax idoneo per il lancio della stagione successiva.
Anche a livello di discussioni sul web (forum, siti), Lost non ha avuto rivali, non solo con BSG, ma con qualunque altra serie al mondo: questo dimostra che distillare il giusto numero di perle narrative nell’arco di una stagione ha portato all’attesa spasmodica di quella successiva. Fu così anche per BSG, che però mostrava meno elementi di discussioni tra un’annata e l’altra.

In questo caso, come già detto, segna un punto Lost, che ancora oggi non ha rivali in quanto a coinvolgimento off screen.

ANALISI FILOSOFICA
La presenza della filosofia è chiaramente centrale nelle due serie tv messe a confronto: se in Lost è chiaro fin dall’inizio con la presenza di personaggi che portano nomi famosi nel campo della filosofia (John Locke, Desmond David Hume), e ad altri che richiamano evidenti particolarità di personaggi esistiti, di finzione oppure di modi di essere (come la Austen, Sawyer e Shepard), in BSG è meno immediato il confronto, ma è altrettanto fondamentale.

#SerialFight: Lost Vs Battlestar GalacticaIn Lost i concetti filosofici e filosofeggianti compaiono fin da subito e ritornano con prepotenza per tutta la durata della serie, fino a diventarne la struttura portante: “si vive insieme, si muore soli”, “io l’ho guardata negli occhi, quest’isola”, “io non credo nel destino” sono solo alcuni dei più famosi esempi di frasi che ricordiamo ancora oggi e che hanno fatto di Lost il mito che è diventato.

Ma anche BSG non è da meno: qui le frasi ad effetto sono molte meno e meno ricordate (a parte il celebre “So say we all”), ma l’analisi del rapporto dell’uomo con le macchine e il rapporto delle macchine con Dio (!) hanno reso la serie di Moore qualcosa di unico nel suo genere. La fantascienza si è quasi sempre interrogata sui misteri dell’uomo e delle sue origini, non fosse altro per la presunta “vicinanza” a quello che noi chiamiamo “il Regno dei Cieli”: ma mai nessuno si era spinto così in là, paragonando a noi esseri finti e malvagi (almeno in un primo momento), piuttosto che gli esseri umani veri e propri.

Anche qui è estremamente complicato decidere chi ha fatto meglio, perché la differenza nell’eccellenza è davvero minima.
Premiamo quindi Lost per la potenza di alcune scene e dei rispettivi dialoghi che ancora oggi, a distanza di anni, fanno venire di nuovo la pelle d’oca come la prima volta che le abbiamo vissute.

IL FINALE (spoiler)
Arriviamo quindi al punto focale di tutto, che, per chi scrive, ha sempre rappresentato lo spartiacque tra un’opera riuscita – sia essa un film, un libro o una serie tv – e un totale fallimento.
Si dice che l’importante di un viaggio sia il viaggio stesso, e su questo siamo d’accordo: ma un finale deve chiudere in qualche modo tutto ciò che è stato raccontato prima e, se non lo fa, rischia di vanificare quanto di buono fatto fino a quel momento.

#SerialFight: Lost Vs Battlestar GalacticaPartiamo da uno dei finali più controversi della storia, ovvero quello di Lost.
La serie ideata da Abrams si è sempre divisa tra due tronconi principali: i misteri scientifici e fantascientifici dell’isola si sono intrecciati con le storie umane dei personaggi, che hanno reso Lost unico nel suo genere.
Quel doppio finale – perché è di questo che si tratta – diviso tra l’isola e il flashsideways nella chiesa non è stato capito da tutti: ancora oggi c’è chi sostiene senza ragione alcuna che siano tutti morti nel pilot, quando c’è lo spiegone di Christian messo lì apposta per i duri di comprendonio.
Poi c’è chi non ha apprezzato e che sostiene che la maggior parte dei misteri dell’isola non siano stati spiegati e che sono stati presi in giro per sei anni. Non è qui la sede per rispiegare il nostro punto di vista, ma concentriamoci sull’effettiva riuscita del finale: a mio e nostro parere è uno dei finali più belli ed emozionanti di sempre.
La tematica dell’eterno ritorno trasposta sull’immagine di Jack che sa di stare per morire e che ritorna esattamente nel luogo dove tutto ha avuto inizio, quegli ultimi secondi che se visti al contrario sono esattamente come la scena iniziale della serie, non possono non far venire la pelle d’oca a chi ha seguito la storia in tutta la sua lunghezza.
Anche il concetto di base della serie viene riproposto con violenza emotiva nella sequenza della chiesa, dimostrando che se si vive veramente assieme non si morirà mai da soli.

#SerialFight: Lost Vs Battlestar GalacticaD’altro canto, il finale di BSG è ancora migliore rispetto a quello del suo sfidante. Se è vero che, per un appassionato di fantascienza, non era difficile immaginare che le vicende si stessero svolgendo nel passato e non nel futuro, è anche vero che la potenza emotiva di tutta l’ultima puntata (e perché no, dell’ultima stagione) rendono questo finale un quadro da incorniciare e tenere in salotto per poterselo gustare a tutte le ore del giorno.
Se nel finale di Lost ci sono state cose non dette e magari anche imperfezioni, qui è difficile trovare qualche buco, seppur minimo, che possa turbare l’effettiva riuscita del racconto.

Nella categoria che forse reputo più importante, vince – ancora di pochissimo – il finale di BSG.

IL NOSTRO RISULTATO 

Ricapitolando, per noi la sfida la vince Lost per 3-2.
È davvero un vantaggio minimo, uno scarto da nulla: Lost e BSG sono due pietre miliari della storia della televisione e ci vorranno anni prima di vedere qualcosa che riesca a superarli in termini di bellezza e completezza della narrazione.
Mi sento di dire che la vittoria di Lost è puramente indicativa: il risultato più giusto sarebbe stato uno spettacolare pareggio, che divide esattamente a metà il nostro cuore di seriofili.

IL VOSTRO RISULTATO

Anche i vostri voti, giunti attraverso il blog, Facebook e Twitter, hanno portato alla vittoria Lost con il 70,7% dei voti, lasciando a Battlestar Galactica il 29,3%.

…E ORA?

Vi ringraziamo per aver partecipato (numerosissimi!) con i vostri voti e le vostre preferenze!
Un ringraziamento particolare va al nostro collaboratore davide.ca per l’ideazione della rubrica e per la realizzazione di tutte le immagini di confronto che avete visto fino ad oggi.
“Lost Vs Battlestar Galactica” è stato l’ultimo appuntamento dei nostri confronti seriali. #SerialFight si conclude qui… per ora.
Alla prossima!

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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14 commenti su “#SerialFight: Lost Vs Battlestar Galactica

  • RiKi

    Nonostante trovi serie come Breaking Bad e Game of thrones (quasi) perfette, non vedrò mai più qualcosa come LOST, rimarrà per sempre la mia serie preferita!

     
  • Namaste

    Ottimo articolo Dezzie, mettere a confronto due capisaldi della serialità televisiva di questo calibro, non era facile. Personalmente avrei solo dato il mio punticino anche ai Personaggi di Lost, perchè lì è anche questione di quantità oltre che di qualità, quelli focali della serie di Abrams saranno stati, senza esagerare, almeno una dozzina, nessuno di questi mai banale e insomma, in una serie con un cast allargato come può oggi essere solo quello di GoT, anche questo, non era affatto facile. Ma in quel modo il confronto si sarebbe chiuso 4-1 e sarebbe stato per BSG un risultato decisamente ingeneroso, quindi capisco la scelta.

    Detto questo, secondo me è proprio il confronto che è sbagliato: nella sua unicità, Lost è una serie che per temi e valori in campo espressi dai suoi personaggi (sto parlando unicamente del tipo di storia, il “cosa” e il “come”), non può essere forse raffrontata con nessun’altra. Qualora però questo confronto fosse davvero possibile, allora avrei trovato più “attinente” quello con “Fringe”, l’altra serie di Abrams, che però qui si è scelto di schierare contro X-Files, e che a sua volta andava forse contrapposta con “Ai confini della realtà”. My two cents.

     
  • Aragorn86

    Una situazione in cui io ringrazio di non essermi trovato: mettere a confronto Lost e Battlestar Galactica!!!! 🙂 🙂
    Quindi bravo Dezzie in partenza, ottimo articolo e ottima analisi.

    Sono d’accordo con Namaste per quanto riguarda i personaggi, anche io avrei dato il punto a Lost. Jack, Locke, Desmond, Sawyer, Juliet (love of my life), Benjamin, Daniel, Ana Lucia (love of my life 2), senza contare i secondari come Penny, Richard, quella malefica vecchiaccia di Eloise, Widmore, ecc. E chi se li scorda più!!! E’ vero, alcune svolte alla fine non hanno fatto impazzire neanche me (Sayid, Claire), però secondo me sono più discutibili quelle di alcuni di BG nella quarta stagione, come Kara (love of my life 3), Baltar o Lee. Certo, Adama e Laura Roslin, best couple EVER!
    Però concordo con Namaste anche sul fatto che un 4-1 sarebbe stato effettivamente troppo ingeneroso per Battlestar Galactica, quindi va bene così: Let Go, Move On and So Say We All!!!

     
  • Ambrosia

    Ho amato e sempre amerò Lost ma, dopo lunga decisone, ho votato BSG solo per il finale molto più comprensibile, alla portata di tutti (nonchè bellissimo, ovvio).
    Di Lost non ho mai amato i salti di tempo e logica delle ultime stagioni (ad esempio il ritorno agli anni, gli altri “ulteriori” il fumo che ancora adesso non mi so spiegare) voglio dire…un po’ di mistero ci sta chiaramente, ma che almeno qualcosa si sciolga con lo scorrere del tempo. Ho visto le ulrime stagioni più come accozzaglia di idee che come sviluppo sano della storia (ma, se ricordo, gli sceneggiatori cambiarono ad un certo punto)
    Di BGS ho apprezzato molto la linearità, a volte complessa, ma comunque sempre chiara.
    Voto per BSG!

     
    • Joy Black

      No, Lindelof e Cuse sono sempre stati al timone dalla prima stagione, Abrams partecipò un po’ alla prima stagione e basta, il suo ruolo infatti è solo come creatore.

      Comunque anche BSG ha la sua dose di misteri irrisolti (Kara), o spiegati alla buon e meglio (Daniel, teatro dell’opera). Ma alla fine queste cose si dimenticano, in quanto assolutamente secondarie rispetto alla maestosità del resto. Importante è dare una chiusura giusta dell’arco narrativo dei personaggi e questo sia Lost sia BSG lo fanno appieno e con successo.

       
  • Giulio

    LOST è stata un’esperienza unica! E, a tutt’oggi, lo rimane.
    Sarei felice di rivedere anche solo una puntata speciale nel 2013-2014 (con le dovute modifiche al cast – tenendo conto dei defunti, insomma).
    Ma è il mio pensiero costante.

     
  • Marco

    Mi dispiace, ma Lost per me è stata una delle serie più irritanti che abbia mai visto. Confezionata in modo egregio, recitata benissimo ma senza capo nè coda. Poteva essere vista benissimo mescolando a caso gli episodi e non si sarebbe notata la differenza. Episodi che iniziavano senza nessun collegamento temporale e logico con la fine di quelli precedenti. Storie iniziate e poi interrotte senza alcun senso. E’ forte l’impressione che i finali fossero fatti ad arte per creare l’attesa della continuazione nell’episodio successivo, che ovviamente non c’era. Ad esempio, chi aveva atterrato Loche quando sembrava che ci fosse un animale bianco nel prato? Ho resistito fino alla terza serie, perchè speravo che si mutasse registro, ma poi ho raggiunto il limite di sopportazione e ne ho visto solo qualche episodio spot, per fare compagnia a mia moglie. Considerate le pretese della serie, una enorme delusione.

     
  • sasà

    Ottima analisi. Mi è impossibile scegliere una tra quelle che sono in assoluto le serie che ho più amato.
    Se posso chiedere, a quale episodio di BSG ti riferisci parlando di personaggi?

     
    • dezzie86 L'autore dell'articolo

      Ciao sasà,
      mi riferisco a ++++SPOILER++++ all’ultimo episodio e alla rivelazione che Kara sia un angelo. Insomma, mi ha lasciato un po’ perplesso, anche se nella magia di quel finale ci può anche stare.
      Tu come avevi trovato quella scelta?

       
      • sasà

        SPOILER
        Lì per lì sono rimasto di stucco. Però ripensandoci più avanti devo ammettere che è stata una scelta affascinante! Sempre se ho interpretato bene e Kara diventa angelo dopo che muore nel finale della terza stagione. Se invece fosse stata un angelo sin dall’inizio in quel caso non avrei apprezzato la scelta.

        P.S. quanto mi mancano Lost e BSG 🙂
        Peccato per la pessima versione Blu-ray italiana piena di errori di BSG, sennò la rivedrei volentieri in HD

         
  • Sir Galaad

    Ho finito di vedere lost (tutto d’un fiato, tramite DVD) e mi sono detto subito dopo: “Non so dire se mi è piaciuto appena un po’ di più di BSG o appena un po’ di meno”, che pure avevo visto tutto d’un fiato in DVD.
    Alla fine sono arrivato alla conclusione che il “bello” è un concetto unico e universale e che in esso sono racchiuse molteplici sfumature. Quindi, nell’impossibilità di determinare parametri oggettivi di valutazione mi sono accontentato (si fa per dire) di reputare entrambi gli sceneggiati “belli” allo stesso modo.
    Salvo poi aver pensato, con una punta d’amarezza: “ma chi mai può aver avuto la mia stessa percezione di bello?”.
    Leggendo questo articolo ho trovato una risposta.

    Grazie 🙂