The Carrie Diaries – 2×01 Win Some, Lose Some


The Carrie Diaries – 2x01 Win Some, Lose SomeTra abiti scintillanti e lucidissimi lip gloss fa il suo ritorno The Carrie Diaries, il teen drama della CW, prequel dell’amatissimo Sex And The City. Grazie alla sua ambientazione anni ’80, la serie è riuscita a guadagnarsi anche quella fetta di pubblico non più teen che, a suon di Loverboy e The Cure, si immerge nostalgico nell’atmosfera di quello che è stato il decennio più caleidoscopico dello scorso secolo. 

Nonostante resti saldo il legame con la serie madre, già dalla passata stagione lo show ha subito intrapreso una sua via autonoma, in cui, before there was sex and before there was the city, abbiamo solo lei, Carrie Bradshaw: una deliziosa Ann Sophia Robb ricca di una freschezza e di una spontaneità da cui si intravede già quel particolare modo di osservare l’avvicendarsi degli eventi che ha fatto la fortuna del personaggio interpretato da Sarah Jessica Parker. Tutto ciò, però, non pare funzionare in casa CW: gli ascolti sono ancora bassini (840,000 spettatori e un rating di 0.3) in calo sia rispetto alla series première (1.6 milioni, rating 0.6) che al finale di stagione (1 milione, rating 0.4).

Sometimes you have to sacrifice something valuable in order to win.

The Carrie Diaries – 2x01 Win Some, Lose SomeLa scorsa annata si era chiusa con l’ennesima rottura tra Carrie e Sebastian, resa decisiva dal trasferimento della ragazza in uno stravagante loft in piena Manhattan. Un nuovo look, un posto meraviglioso dove vivere, un lavoro da sogno e un’invidiabile vita notturna danno il benvenuto ad una nuova Carrie – and a whole new attitude. Quando tutto gira vorticosamente verso il nuovo ecco che quel vecchio passato, scacciato a furia, ritorna insidioso: finché una porta non verrà chiusa del tutto gli spifferi di vento, che da essa provengono, continueranno a soffiare imperterriti. L’ossessione di Carrie per il gioco degli scacchi diviene metafora dell’intero episodio: per vincere sul serio occorre sacrificare qualcosa di importante. Il furto della borsetta Carrie sta qui a sottolineare che per quanto alcune cose possano essere importanti, o rappresentare simbolicamente qualcos’altro, restano soltanto delle cose, e il rischio di essere posseduti da ciò che si possiede è sempre dietro l’angolo. A volte alcuni oggetti ci sono così cari da diventare dei veri e propri amuleti, senza i quali ci sentiamo come Dumbo privato della sua piuma magica. Imparare a volare senza una rete di protezione è il primo passo per crescere davvero: la borsetta, per quanto possa ergersi ad icona di un legame tra Carrie e la madre, è, come ci ricorda Samantha, soltanto una borsa – Hey, you know that purse… that ain’t your mother, you know? It’s… just a purse. Da questa consapevolezza nascono mille considerazioni: non bisogna riflettere sull’avvenimento in sé e sulle conseguenze da esso derivate, ma sul perché si siano verificate le condizioni che hanno scatenato l’errore, da cui tutto scaturisce. La colpa non è della malaugurata presenza di Sebastian a Manhattan, ma dell’ostinarsi di Carrie a credere che per archiviare la delusione basti abitare a NYC, andare ogni sera ad una festa diversa e lavorare ad Interview magazine. Se per vincere bisogna sacrificare davvero qualcosa, la vittoria di Carrie presuppone il sacrificio di Sebastian e di Maggie, e a volte ciò che si perde può anche sopraffarci When you think about winning, it always seems so triumphant […]. Sometimes what we gain can be small. Forse, come osserva la stessa Carrie alla fine dell’episodio, non importa che si vinca o si perda: finché il gioco dura occorre stare al gioco.

We all lose thing. Purses, shoes, your house. Stuff comes. Stuff goes. Who cares?

The Carrie Diaries – 2x01 Win Some, Lose SomeLa nuova stagione parte subito in quarta con l’introduzione di uno dei personaggi più amati di SATC: Samantha Jones. Il lavoro fatto da (e su) Lindsey Gort ha dell’inquietante: sembra davvero una piccola copia di Kim Cattrall, uguale il modo di camminare, di parlare, di muoversi. Inoltre, la circostanza utilizzata per l’incontro – Carrie in preda al panico per la borsetta rubata e Samantha che la implora di non lamentarsi e propone una soluzione – mette subito l’accento su quell’intraprendenza e pragmatismo che abbiamo tanto amato nel personaggio della serie madre. Siamo ancora alle prime battute d’avvio, però questa eccessiva somiglianza con la versione originale pare creare un eccesso di macchiettismo nella caratterizzazione del personaggio. La tipologia del rapporto di amicizia tra le due ragazze sembra andare verso quella direzione compensativa che è il marchio di fabbrica del legame Carrie-Samantha: ma calcare la mano sulla diversità tra le due – You say “potato”, I say “po-tah-to” – potrebbe rischiare di far cadere la piccola Carrie in un eccesso di buonismo, più volte sfiorato nel corso della prima stagione. Inutile però fasciarsi la testa prima di essersela rotta, la partita è ancora tutta da giocare: Samantha, più di Larissa, potrebbe essere, per la giovane Bradshaw, il primo vero ponte verso il Sex e la City.

The fact that you even said the word “steady” means you’re too big of a geek to meet him.

The Carrie Diaries – 2x01 Win Some, Lose SomePer il resto del mondo rimasto a Castlebury, questa première non ha aggiunto granché di significativo. A parte l’alterco tra Maggie e Mouse – a tratti un po’ stucchevole – e Donna, che conserva inalterate le sue caratteristiche comiche, l’unico personaggio degno di nota resta Dorrit. L’evoluzione della sorella minore, da dark rompiscatole ad adolescente innamorata, è stata una delle storyline più riuscite della scorsa stagione. Dorrit vive la sua storia d’amore chiusa in un mondo tutto suo, senza spazio né tempo: affrontare il cliché dei cliché, presentare al padre il proprio ragazzo, è un passo davvero difficile da compiere. Grazie a un Miller più pragmatico che idealista – You need to stop being stubborn just to be stubborn – ammorbidire ulteriormente quella sua caratteristica spigolosità non sembra un’idea poi così cattiva. Spesso però ad un avanzamento corrisponde una retroguardia: il padre non può averla vinta su tutto, quindi, anche solo per aver qualcosa su cui essere in disaccordo, tornano le borchie e il trucco pesante. A volte per mantenere il controllo su se stessi basta solo sapere di poter conservare la libertà di disattendere ciò che gli altri si aspettano da noi.

Le buone premesse ci sono tutte: senza troppe pretese e con tanta leggerezza, questo primo episodio lascia presagire un’altra buona stagione all’insegna di ottima musica, outfit improponibili e storie d’amore con una semplicità dal sapore retrò che non guasta mai.

Voto: 7­+

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