The Walking Dead – 4×04 Indifference 8


The Walking Dead - 4x04 IndifferenceIndifferenza: questo il titolo del quarto appuntamento stagionale con The Walking Dead. L’indifferenza di un popolo sopravissuto che ormai fatica a provare emozioni ed empatia verso gli altri, particolarità che per contrasto non proviamo noi seguendoli sullo schermo: la strada della serie è ormai chiara – zombie sì, ma anche tanto (in alcuni casi troppo?) approfondimento dell’animo dei protagonisti.

La puntata è come prevedibile divisa in due tronconi: da una parte Rick e Carol che escono alla ricerca di medicinali alla spicciola per cercare di anticipare il ritorno dell’altro gruppo; dall’altra parte la banda di Daryl & Co. che si reca non senza difficoltà al centro medico, dove li attende un pericolo forse maggiore degli zombie – o perlomeno una tentazione ormai non estirpabile dalla mente di Bob.
Oltre al concetto di indifferenza, l’episodio vuole subito concentrarsi sull’idea di cambiamento che tutti i sopravvissuti devono per forza di cosa affrontare. Il mondo attorno a loro ormai è cambiato irrimediabilmente, così com’è cambiata la concezione di vita: Carol tenta di spiegare alla piccola Lizzie che già dalla sua tenera età è impossibile fare finta di niente, che la morte circonda anche lei, quindi non bisogna esitare quando la vita ci mette di fronte la possibilità di salvarci, pur corrompendo per sempre la nostra innocenza.
Interessante il momento in cui Carol non vuole essere chiamata mamma: quello che sta facendo con i ragazzi non ha nulla a che vedere con quel concetto, che quasi è impossibilitato ad esistere ancora: certo, anche lei sta cercando di proteggerli, ma in un modo del tutto nuovo, cambiato radicalmente rispetto al concetto che si aveva prima di madre, almeno nel mondo degli esseri umani. La vita animale ha ormai preso il sopravvento su tutto.

The Walking Dead - 4x04 IndifferenceL’altro gruppo invece si fa strada nelle difficoltà della vita a colpi di roncole e machete, per estirpare quell’edera invalicabile che si frappone tra loro e l’obiettivo di puntata, ovvero della benzina per la macchina che li dovrà portare al centro medico. Questa è forse la parte meno riuscita dell’episodio: si capisce l’importanza di avere un mezzo di locomozione per arrivare il più in fretta possibile alle medicine, ma si è sempre detto di non rischiare troppo quando il pericolo è evidente. In questo caso c’è la già citata edera a ricoprire un luogo pieno di Erranti: allora perché rischiare così tanto che uno di essi compaia all’improvviso, come poi effettivamente succede?
Il perché lo si può trovare nella reazione di un sempre più adombrato Tyreese, che ormai non ha più nessuna voglia di vivere e sta sfidando la morte sempre più da vicino: la sua maledizione è che, in un modo o nell’altro, non riesce mai a farsi ammazzare.

Anche le sequenze all’interno del piccolo autogrill e del centro medico non hanno quella potenza che dovrebbero avere: c’è la questione di Bob – chiara condanna all’alcolismo che lo porta allegoricamente a finire a un soffio dagli zombie pur di trattenere con sé la bottiglia – e c’è la frase interessante dello stesso quando compaiono gli Erranti, e cioè che questi sono infetti come i nostri alla prigione: in un primo piano degli zombie si nota infatti il sangue che è uscito loro dagli occhi prima della morte. L’immagine che però vale la pena ricordare è il cacciavite che trattiene la chiave del bagno degli uomini: il primo piano di esso conficcato nella testa di uno zombie con la scritta “Men” ben visibile vale il prezzo del biglietto.

The Walking Dead - 4x04 IndifferenceRick e Carol nel frattempo fanno la conoscenza di due ragazzi all’interno di una casa che stanno saccheggiando: come al solito è la diffidenza la prima emozione che si prova quando si incontrano altri esseri umani dopo così tanto tempo. I due però sembrano cooperativi e, quando chiedono di dare una mano, Rick e Carol sono ovviamente in disaccordo: lo sceriffo è come al solito più conservativo, pensa che sia troppo pericoloso per due inesperti avventurarsi là fuori da soli, mentre per Carol è esattamente l’opposto.
Questa opposizione è il perno centrale della puntata e di questo inizio di stagione: il contadino contro la guerriera, chi tenta di recuperare un concetto di vita ormai perduto e chi invece ha capito com’è il mondo e ci si adatta senza più nessuna emozione.
Gli eventi daranno ragione a Rick, con la ragazza sbranata e con il ragazzo perso da qualche parte, forse destinato alla stessa fine. Allora i due mondi di Rick e Carol ripiombano in quella scelta fatta dalla donna di uccidere due dei loro perché infetti, tentando di preservare la comunità da una piaga forse peggiore dei non-morti. Il discorso di Carol colpisce nel cuore di Rick così come nel nostro: è meglio non agire e aspettare di vedere cosa succede oppure prendere una decisione drastica e affrontare le eventuali, negative conseguenze?
The Walking Dead è sempre stata una serie che ci ha messo di fronte a dubbi morali senza mai prendere le parti di nessuno: in questo caso lo spettatore è portato a chiedersi chi dei due abbia ragione, probabilmente non trovando una risposta soddisfacente perché il nostro modo di pensare è cambiato insieme alla concezione di morte che lo show ci ha sbattuto in faccia fin dal pilot.

Quindi “fingere che le cose vadano bene” può essere giusto così come terribilmente sbagliato: dipende tutto da com’è cambiata la nostra mente e da come siamo cambiati noi in questa apocalisse senza fine. Rick viene allora sfidato a prendere una decisione: ne prende una difficile, diventando per un momento la Carol della situazione. La donna viene abbandonata a se stessa lasciandoci a metà tra l’arrabbiato e il sorpreso nei confronti di Rick, salvo poi realizzare che lo Sceriffo abbia agito per il bene della donna, evitandole probabilmente conseguenze peggiori quando la comunità avrebbe scoperto le sue azioni.

The Walking Dead - 4x04 IndifferenceAnche qui quindi ritorna prepotente il concetto di cambiamento: quante volte è cambiato Rick? Quante volte siamo cambiati noi? Lizzie in apertura di puntata, nel suo discorso ormai da donna adulta e non più da ragazzina, afferma che “sarò sempre me stessa, ma sarò diversa. Così vanno le cose, tutti noi cambiamo. Nessuno rimane uguale a com’era in principio”.
Così, mentre Rick se ne torna da solo in prigione con la radio accesa e si guarda nello specchietto retrovisore, la domanda sorge spontanea: cosa siamo diventati? Che differenza c’è tra noi e loro? Chi è l’essere umano… e chi il mostro?

VOTO: 7+

Note
– La canzone nel finale di puntata è Serpents di Sharon Van Etten: una delle strofe della canzone recita “Serpents in my mind, looking for your cries / Everything changes / I don’t want life to this time”
Qui i punteggi di questa puntata di The Walking Game

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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8 commenti su “The Walking Dead – 4×04 Indifference

  • Giuseppe

    Solo un appunto… in un’intervista gli autori dicono che Rick ha abbandonato Carol per tutelare i propri figli da una persona che ritiene pericolosa. Anch’io in realtà credevo che Rick la volesse salvare da Ty (cosa più nobile a mio avviso) ma l’intento non era quello, poi ognuno è libero di interpretare la cosa a piacimento.

     
  • SerialFiller

    Voto 4.
    Non condivido la poca criticità della recensione. In questa puntata avvengono 2 eventi importanti: l’allontanamento di Carol e il quasi allontanamento di Bob. Entrambe le cose sarebbero potute essere manifestate in 10 minuti con lo stesso effetto. Non ho provato quesi nessuna empatia nei loro confronti. Inoltre abbiamo assistito a sequenze zombiesche oscene. Lo zombie resta addosso a Bob 30 secondi senza morderlo e lui non estrae ne pistola ne coltello prima che arrivi Michonne a salvarlo. Idem per Tyreese. Sequenza imbarazzante nelle stanze dove orde di zombie vengono bypassate con l’apertura di una porta dietro la quale ci sono orde di zombie. La cosa più fastidiosa è aver perso 2 puntate a raccontare una situazione difficile dei 4 in viaggio a caccia di medicinali senza alla fine far succcedere nulla. Partono, hanno difficoltà e tornano senza difficoltà con i medicinali. Non sarebbe stato meglio farli andare e tornare in 3 mnuti e dedicare il minutaggio a qualcosa o di più importante o di più pregno di azione? L’introspezione è oramai il caposaldo della gestione Gimple a scapito dell’azione, del ritmo e del pericolo incombente che Mazzarra tra musiche e sequenze serrate e sanguinose sapeva regalarci.
    Male male male ragazzi. Spero cambi qualcosa.

     
  • Tuco

    dico solo che sta quarta stagione mi sta prendendo talmente tanto che sta settimana mi son dimenticato di guardare l’episodio!
    lo recupererò su fox ma ragazzi che tristezza, spero abbia ragione la recensione e non i commenti.
    C’è da dire, in generale, che se non fosse una macchina fabbrica soldi TWD sarebbe già stato cancellato secondo me, è troppo altalenante da una stagione all’altra! Non sai mai cosa ti aspetta se un capolovoro o una ciofeca mostruosa!
    Magari non verrà mai cancellata, ma se continua così alla fine cambieranno 2 showrunner ogni stagione!

     
  • Ambrosia

    Sapete quando continuano a dire “se non ci fosse Daryl, non guarderei TWD”? Ecco, pensavo fosse un modo di dire, ma vi confesso che adesso vale anche per me. E solo per vedere mezzo muscolo, sia chiaro.
    Non voglio aggiungere nulla alla decandeza di questa serie se non la mia estremissima insofferenza nei confronti di Rick: voglio dire, dopo tutto quello che ha fatto lui, dopo tutte le decisione sbagliate prese, ha il coraggio di fare la predica a un altro? Senza parole. Che poi insistono, eh! “you’re a good leader” Si, certo.
    E poi….mannaggialamiseria, mi spiegate perchè i 4 imbecilli devono uscire dall’ edificio per un altra strada rispetto a dove sono entrati (evidentemente sicura, se sono arrivati alle medicine)?? Perchè?
    (p.s: nessuno commenta la scena in macchina del redneck + 3 afro? XD)

     
  • dezzie86 L'autore dell'articolo

    E’ tutta una questione di punti di vista: io non ho mai guardato The Walking Dead per vedere gli zombie sbranare esseri umani. Certo, è una figata, certo è divertente se fatto bene, ma TWD è principalmente la condizione umana e il suo evolversi in questa situazione. Secondo me non è affatto vero che non succede niente: certo, se per “succedere qualcosa” devono per forza esserci sempre orde di zombie allora siamo d’accordo, ma tutto l’incipit della puntata è fatto molto bene ed è il filo rosso dell’intero episodio.

    Anche a me non è piaciuta la sequenza del gruppo al centro medico: non tornano indietro per la strada già percorsa perchè mi sembra che gli zombie arrivino alle loro spalle e non da davanti, ma magari ricordo male.
    Non potevano rendere la scelta di Rick in 3 minuti: quelli sì che sarebbe stato imbarazzante e mal digerito. Poi, ripeto, TWD divide perchè ci sono due scuole di pensiero sui prodotti a tema zombie: nessuna delle due è sbagliata, ovviamente, ma questa serie non è mai stata un film di Romero. 😉

     
  • Michele Hume

    La nuova gestione non mi piace affatto, puntate fiacche con un focus sui personaggi superficiale. Avevo sperato fosse stata Lizzie ad uccidere David e Carol perchè lo scazzo random di Carol era totalmente out of character. E ne pagheremo le conseguenze in termini di telenovela nei prossimi episodi.
    Empatia per Carol, per quanto mi riguarda, sotto lo zero. Costruito proprio male il tutto.

    Questione Bob, bah…confessa che la volta scorsa è andato in missione solo per una bottiglia, mentre sta andando in missione solo per una bottiglia. Dal libro “come non destare sospetti”.
    Anche qui interesse zero…a meno che non faccia cazzate peggiori in futuro (lo spero, altrimenti non avrebbe senso la sua presenza).

    La serie ormai si regge tutta sulle spalle di Daryl. Morisse Rick non batterei ciglio.

     
  • Memmo

    Sono un amante del fumetto, e quando si dice che “TWD affida tutto all’introspezione tralasciando il fattore ‘orde di zombi’ ecc” posso essere solo in parte d’accordo.
    Non voglio fare similitudini tra il cartaceo e questo, ma il fumetto sfrutta appieno la trama – in continuo mutamento proprio perché siamo nel bel mezzo dell’apocalisse; cioè, TWD fumetto potrebbe durare per sempre ed essere sempre bello – per poter trattare le emozioni, i turbamenti dei personaggi in maniera eccezionale.
    Questo, il telefilm, introspezione o meno, non lo fa, e quando lo fa sono comunque introspezioni da fiction. Dialoghi ridondanti, mentalità che non fanno mai quel passo in più verso il baratro perché sarebbe troppo pericoloso per un prodotto televisivo che alla fine è stato ideato senza uno scopo preciso, se non per sfruttare il successo del fumetto, il tema commerciale degli zombi e la possibilità di poter andare avanti stagione dopo stagione senza pensare seriamente a cosa sta succedendo, perché in tanto basta riempire qualche episodio e a ogni stagione far morire un personaggio importante, così da creare degli eventi.
    Che poi magari selezionano i personaggi da far morire in base a dei “sondaggi”. Cioè, intanto eliminiamo man mano quelli meno amati e poi vediamo dove parare.

    Sono abbastanza certo che Carol tornerà e morirà.