Shameless – 4×02/03 My Oldest Daughter & Like Father, Like Daughter 4


Shameless – 4x02/03 My Oldest Daughter & Like Father, Like DaughterPer tre stagioni è stata la serie più sorprendente della televisione americana, quella che andava vista anche solo per il piacere di smascellare di fronte a scene dalla spiccata imprevedibilità. Shameless è andata avanti con una narrazione sempre simile a se stessa, salvo poi, dopo tre anni, virare decisamente traiettoria.

Non è sbagliato infatti sostenere che dopo tre episodi questa appare la stagione più atipica, quella in cui si cerca di fare qualcosa di diverso, dove si toglie da una parte – con risultati a volte soddisfacenti, altre volte meno – e si mette dall’altra. Vediamo come e dove.

4×02 – “My Oldest Daughter”

Shameless – 4x02/03 My Oldest Daughter & Like Father, Like DaughterLa famiglia Gallagher è sconvolta da una serie di cambiamenti radicali, alcuni improvvisi e/o immediati, altri invece progressivi. Tanto per cominciare, alla quotidianità del gruppo, alla narrazione principale e soprattutto al personaggio di Fiona, manca la figura di Jimmy, fondamentale nelle precedenti stagioni e interfaccia utilizzata da ogni personaggio nel passato. Con la sua assenza sono diverse le cose che cambiano, prima tra tutte la centralità di alcuni personaggi un tempo po’ più marginalizzati. Qui arriviamo anche ai mutamenti progressivi: è solo la crescita di Debbie e Carl (e degli attori che li interpretano) che ha potuto consentire ai loro personaggi di diventare davvero interessanti da poter riempire il vuoto lasciato dallo storico compagno di Fiona. Per quanto riguarda la giovane ragazzina, è l’impatto con la pubertà a catalizzare completamente la sua vita, mettendola di fronte a problemi inaspettati e a desideri per i quali è impreparata, non avendo mai avuto dei genitori degni di questo nome. Quanto a Carl, il discorso si fa ancora più interessante anche per via del coinvolgimento di Frank, personaggio che sembrava non aver più nulla da dire. L’interazione tra padre e figlio riesce a cavare qualcosa di nuovo da entrambi, ponendo il primo nelle condizioni di rientrare nel vivo del racconto, e consentendo al secondo di esprimere al meglio tutto il suo potenziale. Da sempre visto come una figura quasi esclusivamente comica, Carl riesce ad acquisire una nuova profondità grazie al rapporto col padre, dimostrandosi l’unico in grado di volergli davvero bene, probabilmente perché dei tanti figli è quello a lui più simile.

I’ve got a magic dick! I’ve got a magic dick!”

Shameless – 4x02/03 My Oldest Daughter & Like Father, Like DaughterVeniamo ai problemi. Non è solo Jimmy a non essere più al centro della scena, ma anche un altro dei principali personaggi della serie sin dal suo esordio: Ian. La completezza e la varietà dello show ha trovato per anni nel suo personaggio una delle tante ragion d’essere, specie per come gli autori sono stati capaci di trattare la sua omosessualità estendendola a un discorso di più ampio respiro. La sua assenza pesa non poco. Senza contare che con lui perdono efficacia anche altri personaggi tra cui (naturalmente) Mickey, ma soprattutto il fratello Lip, le cui vicende erano profondamente intrecciate con quelle del fratello mentre ora lo costringono a ripartire da zero, in un isolamento che non sembra davvero fruttuoso. Tuttavia, le note positive non sono terminate qua. La coppia Kevin Veronica appare sempre più importante agli equilibri della serie e se in passato non era tanto più che un’irrefrenabile fonte di “momenti Shameless, ora pur non rinunciando ai suoi peculiari comportamenti (la vicenda dei figli è esilarante), acquista sempre più spessore. La costruzione di una famiglia impone loro di affrontare questioni di elevata importanza, in primis economiche, cementificando il loro ruolo all’interno della serie.

Puntata decisamente interessante che termina con il più inaspettato dei cliffhanger. Chi è Samantha?

Voto: 7 +

4×03 – Like Father, Like Daughter

Shameless – 4x02/03 My Oldest Daughter & Like Father, Like DaughterIl terzo episodio non fa altro che sviluppare le discontinuità emerse nei primi due e rendere concreto ciò che fino a quel momento è stato vero soprattutto a livello potenziale. La famiglia è come sempre il cuore attorno a cui ruota il racconto, organo che in questo caso è estremamente plurale, tanto da poter subire una lunga serie di comparazioni: Fiona e i fratellini; Frank e Samantha; Frank e Carl; Fiona e Mike; Mike e i suoi parenti. Restando per un attimo su Fiona e Mike, è necessario fare alcune valutazioni, perché questo è un episodio di svolta, non solo sul piano dell’avanzamento della loro storyline, ma anche su quello più strettamente riservato alla riflessione e dunque all’approfondimento dei personaggi. Fiona, sicuramente la figura più positiva della serie, si macchia, forse per la prima volta in modo così forte. Tutti sappiamo che lei non ha mai amato Mike, ma scoparti suo fratello che non hai mai visto prima mentre lui, che per te darebbe la vita, è in una pozza di vomito è davvero un’infamata, una cosa che molti di noi non si sarebbero aspettati da lei. I segni sul suo corpo non fanno altro che rimarcare la sua colpa, a testimonianza di qualcosa che la farà riflettere, che la porterà ad analizzare quel suo gesto per capire forse di non essere la persona pulita che si è sempre detta di essere.

I know enough to know you have a beautiful heart”

Shameless – 4x02/03 My Oldest Daughter & Like Father, Like DaughterProprio quando sembrava aver esaurito la propria linfa vitale, proprio quando appariva non avere più nulla da mostrare se non non la sua morte, Frank risorge dalle ceneri e si rende protagonista della vicenda più interessante della puntata, riportando la serie agli alti livelli del passato. Attraverso la ripresa del cliffhanger che ha chiuso lo scorso episodio abbiamo la possibilità di conoscere Samantha, sua presunta figlia. Inizialmente il piano è quello di trovare il modo per convincerla a donargli il fegato, ma una volta conosciuti sembra esserci molto di più. Innanzitutto Sammy e suo figlio ci introducono in un mondo a dir poco interessante, tanto da stabilire sintonia con Frank sin dal primo sguardo, un’alchimia che va molto oltre la solita maschera indossata da quest’ultimo per arrivare al suo obiettivo. Sarà per la morte mai come in questo momento vicina, sarà per il rapporto col figlio Carl, ma Frank sembra mostrare una sensibilità inaspettata che lo porta a trattare Sammy con i guanti, quando in altri tempi avrebbe senza dubbio ceduto totalmente alle sue effusioni. Come se non bastasse, si tratta con Carl della figura più simile a Frank di tutta la prole, specie per come affronta le disgrazie e per come vive con irreale spensieratezza condizioni economiche (vive in una roulotte) e familiari (ha un figlio che non spicca per intelligenza né per carattere) tutt’altro che desiderabili.

Un episodio molto positivo che conferma la crescita della serie, nonché la felice idea di riservare la conclusione degli episodi alle malefatte di Carl, che questa volta delizia gli spettatori con lo sketch dei cagnolini

Voto: 7,5

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Informazioni su Attilio Palmieri

Di nascita (e fede) partenopea, si diploma nel 2007 con una tesina su Ecce Bombo e l'incomunicabilità, senza però alcun riferimento ad Alvaro Rissa. Alla fine dello stesso anno, sull'onda di una fervida passione per il cinema e una cronica cinefilia, si trasferisce a Torino per studiare al DAMS. La New Hollywood prima e la serialità americana poi caratterizzano la laurea triennale e magistrale. Attualmente dottorando all'Università di Bologna, cerca di far diventare un lavoro la sua dipendenza incurabile dalle serie televisive, soprattutto americane e britanniche. Pensa che, oggetti mediali a parte, il tè, il whisky e il Napoli siano le "cose per cui vale la pena vivere".


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4 commenti su “Shameless – 4×02/03 My Oldest Daughter & Like Father, Like Daughter

  • Teresa

    Ma Frank non fa sesso con Samantha perché è sua figlia, e questo sarebbe troppo persino per lui. Mica perché è diventato sensibile.

     
  • Attilio Palmieri L'autore dell'articolo

    In altri tempi il miglior (o il peggior) Frank non avrebbe avuto problemi a fare qualsiasi cosa. Ma a parte questo, nel loro rapporto si vede qualcosa di particolare, specie degli occhi di Frank, come una sensibilità speciale, che deriva da una somiglianza tra i due personaggi, un’alchimia che nasconde un’appartenenza prima di tutto umana.

     
  • Ernesto

    Scusa Attilio ma mi trovo in disaccordo su due punti. Come ha detto Teresa, Frank non va a letto con Samantha perché è sua figlia, non perché è diventato più sensibile; vorrei ricordarti che l’ha cercata per prenderle il fegato dopo probabilmente una vita senza averla mai considerata. Vorrei inoltre ricordarti che Frank se non fosse stato nello stato in cui era, non avrebbe fatto sesso nemmeno con Karen.
    Il secondo punto è il fatto che Carl voglia bene a Frank perché sono simili. Carl vuole bene a Frank perché è il più piccolo, quello che più ha bisogno di un padre e che ancora non si è reso conto di non averlo, al contrario di Debbie che nella scorsa stagione voleva bene a Frank ma che da lui ha ricevuto solo schiaffi (metaforici), tant’è che ora anche lei non lo considera. E’ solo questione di tempo

     
  • Attilio Palmieri L'autore dell'articolo

    Mi dispiace, ma non sono d’accordo. O meglio: entrambe le questioni sono un po’ più complesse di così.

    Questione Frank: ormai lo conosciamo benissimo, sappiamo a menadito il suo modus operandi e quindi ci è chiaro anche il suo intento nei confronti di Samantha – che non ha nominato fino a quel momento perché la donna diventa utile per la narrazione ora e non prima, se vuoi sapere il motivo reale; mentre per quanto riguarda quello finzionale, non l’ha nominata semplicemente perché Frank se ne sbatte di tutto e di tutti.
    Di sicuro quindi le sue intenzioni sono quelle di farsi donare il fegato. Tuttavia – e questo non cancella assolutamente le intenzioni ma rende l’interazione solo più complessa – quando si incontrano e iniziano a frequentarsi, sorge negli occhi di Frank e nei suoi comportamenti un’umanità particolare, la consapevolezza di una sintonia, di stare accanto a una persona che, prima ancora di essere sua figlia, è simile a lui, affronta le disgrazie come lui e si arrangia come lui. Il suo non andarci a letto può certamente essere anche influenzato dal fatto di essere il padre – ma conoscendo le cose che ha fatto in passato, sappiamo che non sarebbe certo un problema – ma è soprattutto un freno che gli impone di non approfittare ulteriormente di una donna che gli ispira una sincera solidarietà, una donna che per quello che fa e per come vive è tra le poche a capirlo davvero.
    Poi magari dal prossimo episodio (che non ho ancora visto) a Frank interesserà solo del fegato, ma in questa puntata (e il titolo è particolarmente esplicativo) c’è stato qualcosa tra di loro di innegabile.

    Questione Carl: anche in questo caso una cosa non esclude l’altra. Sicuramente così come è accaduto per Debbie, c’è il fattore anagrafico che lo porta ad aver bisogno di una figura genitoriale, ma per quanto riguarda lui questa è una cosa quasi irrilevante. Dopo tre stagioni sappiamo abbastanza bene cosa ha fatto e cosa è capace di fare e dunque conosciamo come anche da bambino l’affetto per le persone, che siano il padre o la madre o qualsiasi altro, non è mai stato nei suoi orizzonti. Abbiamo però apprezzato caratteristiche che benché bambino lo hanno sin dall’inizio accostato al padre, come l’egoismo, l’ironia beffarda, la passione per gli scherzi politically incorrect che contemplano sesso e droga e la capacità di arrangiarsi nelle situazioni più gravi. Carl, in questo senso, è – come e più di Samantha – il più simile a Frank tra i suoi figli. Se nel pieno dell’esplosione dell’adolescenza (non è che sia tanto più piccolo di Debbie e la crescita dell’attore ne è la prova tangibile) come ogni ragazzino si isola dal mondo per costruirne uno proprio, l’unica eccezione è fatta per Frank, ma non tanto perché ha bisogno di un padre, ma perché in lui riesce a specchiarsi, perché prendersi cura di lui lo fa sentire per la prima volta importante dopo una vita passata in una famiglia (e in una serie) in cui non è mai stato nulla più che un dispositivo di scherzi simpatici e scurrili.

    Spero di essermi spiegato.
    Grazie per il confronto.
    Attilio