Hannibal – 2×05 Mukozuke 1


Hannibal - 2x05 MukozukeCon “Mukozuke” Hannibal ci regala un altro incredibile episodio che riesce a fondere mirabilmente la struttura del caso della settimana alla trama orizzontale, confermando l’alto livello qualitativo di questa seconda stagione e portando la narrazione a un fondamentale punto di svolta.

I pull her apart, layer by layer, like she would a crime scene

Hannibal - 2x05 MukozukeL’oggetto delle indagini e delle visioni empatiche di Will è infatti Beverly Katz, il cui cadavere ci viene presentato tramite una messinscena di hirstiana memoria che risulta una delle più disturbanti tra quelle mostrateci finora dallo show. Nonostante la scoperta della morte dell’agente non costituisca una sorpresa per lo spettatore, in quanto la sua sopravvivenza avrebbe inevitabilmente portato alla fine di Hannibal – sia del personaggio che conseguentemente della serie -, le ricadute che questa ha sulle scelte di Will la pongono non solo come motore narrativo dell’intero episodio, ma anche come un momento cardine nell’evoluzione della stagione in generale.

He is not the Chesapeake Ripper.
Not yet.

Hannibal - 2x05 MukozukeSe il tema dell’inversione dei ruoli tra i due protagonisti si è posto fin dalla premiere come perno della narrazione in questa seconda annata, Mukozuke compie un ulteriore passo avanti in questa direzione, mostrandoci la lenta ma apparentemente inarrestabile trasformazione di Will in Hannibal. Una trasformazione che si manifesta nell’adozione di uno dei tratti più distintivi (oltre al cannibalismo!) di Lecter, ovvero il modo spregiudicato con cui si serve delle persone per il raggiungimento dei propri scopi. Nel corso dell’episodio vediamo infatti Graham interagire in maniera manipolativa con tutti i personaggi con cui viene in contatto: in quest’ottica le parole che vengono rivolte a Jack appaiono sconvolgenti non solo per il loro carattere sibillino e insinuante, ma soprattutto perché pronunciate subito dopo il ritrovamento del corpo della Katz, morta proprio perché spinta da Will ad avvicinarsi troppo alla verità: un atteggiamento che colpisce ancora di più se consideriamo il flashforward che ha aperto la stagione, in cui la storia pare destinata a ripetersi.

Ma il momento in cui questa identificazione tra il protagonista e la sua nemesi tocca il suo apice è nel confronto tra questi e il suo ammiratore, sia per il modo in cui accetta e ricambia le lusinghe del copycat inducendolo a mettere in atto il suo piano – nello stesso modo in cui abbiamo visto agire più volte lo psichiatra – , sia soprattutto per la sconvolgente decisione di abbandonare la via della giustizia per intraprendere, seppur indirettamente, quella dell’omicidio. Tale metamorfosi ovviamente non ci viene solo narrata, ma anche mostrata con la forza iconica che contraddistingue la serie: emblematiche risultano in questo senso due immagini che incarnano a pieno questo passaggio, rifacendosi sia all’immaginario cinematografico che a quello seriale creato da Fuller. Se nella scena in cui Will viene trasportato sulla scena del delitto la presenza della camicia di forza e soprattutto della maschera, oltre a essere un esplicito omaggio all’Hannibal del grande schermo, allude ancora a quello scambio di ruoli solo esteriore in cui le posizioni morali dei rispettivi personaggi sono ancora ben distinguibili, la dolorosa fuoriuscita delle corna di cervo dal corpo di Will mette in scena proprio il suo pericoloso l’avvicinamento alla figura di assassino manipolatore che gli è stata suo malgrado cucita addosso.

Maybe your murders will become my murders. I’ll be the Chesapeake Ripper now

Hannibal - 2x05 MukozukeIl discorso relativo allo scambio d’identità si allarga a includere pressochè tutti i personaggi dello show, in un gioco di continui rimandi, sdoppiamenti e sovrapposizioni che in questo episodio appare più evidente e complesso che mai, riuscendo a sostenere efficacemente le azioni dei personaggi. Spicca in questo senso la figura dell’ammiratore di Will, le cui azioni e il cui ruolo si con-fondono con quelle di Hannibal, così come era accaduto a Gideon nella passata stagione, fino giungere all’esplicita volontà di assimilazione dell’identità del killer esternata dal giovane.  Proprio la sequenza finale che vede protagonisti Hannibal e il copycat completa specularmente il percorso verso l’oscurità di Will, mostrandoci lo psichiatra nei panni cristologici della vittima sacrificale: pur non potendo seriamente temere (o sperare, a seconda dei punti di vista) per la dipartita del protagonista, la scena, anche in questo caso soprattutto grazie alla sua potenza visiva, rappresenta una perfetta conclusione per l’episodio, in grado di nuovamente le carte in tavola, ponendo Will in una posizione da cui sarà difficile tirarsi fuori.

Hannibal - 2x05 MukozukeL’allievo non riesce a superare il maestro: Graham, accecato dalla sete di vendetta, sembra infatti sottovalutare, anche se ormai dovrebbe esserne perfettamente consapevole, l’enorme portata del potere seduttivo – ma anche ricattatorio – del suo avversario: infatti vediamo come, nonostante l’accordo stipulato, il dottor Chilton continui a condividere – un po’ per vanità un po’  per timore – i suoi “metodi di cura” con il collega, portando al colloquio tra Hannibal e Gideon e conseguentemente al sabotaggio del piano di Will proprio da parte di questo. Unico spiraglio in questa débâcle sembra essere l’irresistibile tentazione da parte di Hannibal, motivata da una hýbris che prima o poi gli sarà fatale, a seminare volutamente indizi nelle sue macabre messinscene: lo scambio dei reni di Beverly con quelli del Muralist aggiungono un nuovo tassello alle indagini della polizia, avvicinando Jack allo scontro finale che lo vedrà protagonista insieme a Lecter.

Mukozuke conferma la straordinaria crescita di Hannibal in questa seconda stagione, regalandoci un episodio che sintetizza al meglio tutti i maggiori pregi dello show, dalla sua potenza visiva e metaforica alla capacità di analisi della psiche umana.

Voto: 8 

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Un commento su “Hannibal – 2×05 Mukozuke

  • Draperist

    Che dire,WOW!
    La serie è in uno straordinario crescendo,a mio avviso partito dalla settima\ottava puntata della prima stagione.
    A questo punto tutti i difetti che erano presenti nella scorsa stagione erano volti a “definire” questa magnifica e visionaria creatura di Fuller,unica nel suo genere!
    Spettacolo nello spettacolo,scena dopo scena,cena dopo cena… =D