The Walking Dead – 4×16 A 5


The Walking Dead - 4x16 AAccompagnato da una marcia di avvicinamento particolarmente debole e involuta, A” è un season finale sorprendentemente efficace per come riesce a valorizzare ogni singola sequenza, grazie ad una messa in scena ragionata e funzionale.

In grado di veicolare l’immedesimazione dello spettatore come non erano mai stati capaci nel corso della stagione, gli autori della serie scelgono di non riproporre l’architettura corale della puntata precedente, che aveva causato un’eccessiva dispersione e frammentarietà narrativa, decidendo di concentrarsi sulle vicende che vedono come protagonisti Rick, Michonne e Carl. Inoltre stravolgono la struttura canonica della puntata e si ricollegano direttamente con i fatti di inizio stagione, grazie ad efficaci flashback.

The Walking Dead - 4x16 AL’intero episodio fa emergere quanto la differenza tra erranti e esseri umani si stia progressivamente assottigliando dal giorno dell’esplosione dell’epidemia.  I protagonisti sono costretti ad esaltare le loro doti animalesche per poter sopravvivere: il morso di Rick a Joe è esemplificativo del processo di disumanizzazione che stanno subendo e che li porta sempre più a lasciarsi andare a pulsioni incontrollate. Scopriamo inoltre quanto la stabilità emotiva di Rick sia direttamente collegata agli insegnamenti di Hershel: la violenta morte del padre di Maggie e Beth sembra aver fatto venire a galla un lato oscuro che aveva tentato di reprimere per garantire un equilibrio a suo figlio Carl.

The Walking Dead - 4x16 AMentre nelle puntate che hanno preceduto il season finale si cercava di creare uno scollamento tra il vissuto prima dell’epidemia – con la cancellazione di ricordi provenienti da un’era ormai pre-apocalittica – e proiettare le vicende raccontate verso un futuro apparentemente roseo, rappresentato dall’approdo a Terminus, il season finale vede proprio emergere quel rimosso che Rick e Michonne avevano tentato di tenere nascosto. Fin dal prologo l’intera struttura organizzativa dell’episodio muta mettendosi al servizio dell’inconsueta scansione temporale organizzata dagli autori e messa in scena da Michelle McLaren: la regista di gioielli come Gliding Over All e To’Hajiilee per Breaking Bad riesce a manipolare l’attenzione dello spettatore grazie ad una gestione articolata della suspense narrativa che ha lo scopo di creare sequenze particolarmente adrenaliniche e coinvolgenti.

Ever since I gave Glenn my watch, it’s always right now to me

The Walking Dead - 4x16 AL’episodio è anticipato da un prologo costituito da due segmenti diegeticamente non connessi tra loro: un analessi e una prolessi che hanno lo scopo di puntare l’attenzione sul mutamento psicologico di Rick, senza fornire allo spettatore informazioni sufficienti per decodificare il significato della doppia sequenza e riuscendo allo stesso tempo a rendere la puntata più intrigante grazie ad un approccio enigmatico. L’episodio segna un punto di svolta importante per Rick, visto che è costretto ad abbandonare l’idea di proteggere il lato infantile di suo figlio Carl e decide di immergersi consapevolmente in un loop di violenza e mostruosità dove l’unico obiettivo raggiungibile è la sopravvivenza.

The Walking Dead - 4x16 AScott M. Gimple e Angela Kang, sceneggiatori della puntata, utilizzano l’espediente del flashback con l’intento di tracciare un percorso evolutivo che sia in grado di approfondire attraverso episodi significativi il conflitto interiore che tormenta Rick.
Nella seconda parte dell’episodio, che fa da ponte tra quarta e quinta stagione, Rick, Carl e Michonne vengono finalmente a contatto con la comunità di Terminus. Nel momento in cui si rivelano le intenzioni non pacifiche degli abitanti del Santuario viene portato a termine anche il percorso di Rick, che decide di riprendere in mano la leadership del gruppo e pensare pragmaticamente al modo di scappare dai loro pericolosi e imprevedibili aguzzini.

Dopo esserci rassegnati ad un lento e progressivo deterioramento della qualità complessiva della serie durante il corso di una frammentaria e inconcludente quarta stagione, The Walking Dead dimostra di non avere esaurito completamente l’ossigeno e, grazie ad una puntata ben orchestrata, si rimette in corsa per un prosieguo di show che potrebbe riservare delle sorprese.
The Walking Dead - 4x16 A“A” è una piccola parentesi positiva per una stagione che ha complessivamente deluso le aspettative, confermando le perplessità di chi vedeva nel cambiamento da Glenn Mazzara a Scott M. Gimple come showrunner della serie come un mutamento che avrebbe influito negativamente sulla qualità della serie. Allo stesso tempo continua a crescere la popolarità dello show che ottiene un altro notevole dato di ascolti con i 15,68 milioni di telespettatori che hanno seguito la diretta del season finale negli Stati Uniti.

Voto puntata: 6,5
Voto stagione: 5

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Informazioni su Davide Cinfrignini

Nato a Roma nel 1991, a 5 anni impara a leggere da solo rubando i quotidiani sportivi del padre.  Dopo essersi diplomato nel 2010 con una tesi su Woody Allen, decide di iscriversi a Studi Italiani alla Sapienza e per coerenza intellettuale si appassiona alla letteratura americana: McCarthy, De Lillo e David Foster Wallace. Amante delle arti visive trascorre la maggior parte del tempo a bombardarsi di immagini e parole tra cinema, videoclip e serie tv. Seppur non credente ha avuto Roger Federer come esperienza religiosa. Per due anni scrive recensioni cinematografiche finché si rende conto di quanto sia più affascinato dall’analisi delle serie tv, data la complessità della struttura narrativa.  Et voilà, nel 2013 approda finalmente a Seriangolo. Il resto seguitelo voi.


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5 commenti su “The Walking Dead – 4×16 A

  • SerialFiller

    Bella puntata finalmente. Non sapevo che a dirigerla fosse stata la McLaren ma beh questo spiega moltissime cose. Finalmente un po di ritmo e flashback azzeccati, qualche buon enigma buttato qua e la. Molto soddisfacente per quanto mi riguarda.
    Voto episodio 8–
    Voto stagione 2

     
  • Mark May

    Quando vedo episodi come questo mi chiedo se fosse così difficile mantenere questo ritmo e questa caratterizzazione per tutte le puntata, o almeno per la seconda parte di stagione… Questa puntata è stata ciò che ci si aspetta da TWD, non c’é molto altro da aggiungere. Non ho apprezzato molto la frase finale di Rick che secondo me (oltre a non avere molto senso e logica in quel contesto) ha fatto troppo l’eco al finale di seconda stagione, e credo che le situazioni siano comunque differenti, ma in confronto a ciò che c’é stato di negativo nel resto della stagione il mio è proprio un voler cercare il pelo nell’uovo, il problema ripeto è stato tutto il resto della stagione.

     
  • Tuco

    Come al solito TWD tira fuori buone puntate solo quando non può più farne a meno. Peccato che perdano tantissimo se viste nel complesso della stagione.
    Coma già detto è una macchina fabbrica soldi, e siccome è una garanzia di introiti la qualità viene in secondo piano.
    Se solo non fossi un fan degli zombie la giudicherei una delle serie più sopravvalutate di sempre.

     
  • Charlotte

    Ho finito di vedere la puntata e mi sono presa 5 minuti per riflettere sul perché una serie di zombie aspetti SOLO il finale per far vedere un po’ d’azione.
    Intendiamoci, l’azione è molto molto molto molto lontana da quella che fu la splendida prima stagione di TWD, ma almeno Rick non coglie più pomodori.
    Ogni volta che qualcuno mi chiede un parere su TWD rispondo con (E mi accodo a Tuco): una delle serie più sopravvalutate in circolazione e non in circolazione.
    Questo finale almeno lascia degli interrogativi: chi morirà? come scapperanno? che tipo di setta sarà?
    D’accordo in parte con la recensione, buonissima ovviamente la regia ma la sufficienza almeno per me stenta ad arrivare.

     
  • Memmo

    A me ha fatto molto ridere la frase finale di Rick. Cioè che vuol dire? Siete nella cacca senza via di fuga né armi e non avete un piano. Sappiamo che ve la caverete (eccetto magari una morte da copione) perché deve andare così, ma non esserne così sicuro solo perché in questa puntata hai capito di poter uccidere senza compassione.