MondiaLost – I 10 migliori misteri di Lost 13


MondiaLost - I 10 migliori misteri di LostMentre votate le vostre puntate preferite nel nostro MondiaLost, ecco la prima delle nostre “Top 10” che vi accompagneranno lungo questa estate fino al 22 settembre, giorno in cui festeggeremo insieme i 10 anni dalla messa in onda del primo episodio della serie.

Sono stati tanti (per alcuni anche troppi) i misteri che hanno accompagnato per sei anni lo spettatore di Lost. Supposizioni, ipotesi, teorie: parte del successo della serie risiede indiscutibilmente nella capacità di aver stimolato il desiderio di indagine e di interpretazione come mai nessuno era riuscito a fare prima. Ma quali sono stati i misteri più riusciti, quelli che ci hanno più appassionato? Dopo “sofferte” discussioni, la redazione di Seriangolo è riuscita a selezionare quelli che, a parer nostro, sono stati gli interrogativi più avvincenti della storia di Lost.

Siete d’accordo con noi? E quali sono invece i vostri preferiti?

10. LA STATUA

MondiaLost - I 10 migliori misteri di LostÈ stato uno dei misteri più discussi tra i fan della serie, soprattutto perché accusato di essere stato uno dei meno chiariti: le rovine, i geroglifici, la statua, la ruota, il Tempio, tutto è parte di un passato dell’Isola che è rimasto perlopiù oscuro, scatenando l’ira di chi voleva più risposte. Egizi, romani, forse anche gli aztechi sono comparsi probabilmente grazie agli spostamenti dell’Isola e hanno lasciato lì le loro tracce, così come la Dharma con le sue stazioni e i nostri protagonisti con i rottami dell’aereo. Questo non è altro che il segno di ciò che è stato, a simboleggiare le “micro-storie” che hanno scandito la “macro-storia” di un’isola che ha abbracciato tutta l’umanità, passata, presente e, probabilmente, anche futura.

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9. L’INCIDENTE

MondiaLost - I 10 migliori misteri di LostNot long after the experiment began however, there was an incident.” E’ così che nella seconda stagione Pierre Chang (all’epoca ancora “Marvin Candle”) ci introduce, nel video di orientamento della Stazione Cigno, a uno dei misteri che ci avrebbe accompagnato per altri tre anni. Quale evento ha innescato il meccanismo del tasto da premere ogni 108 minuti? La risposta arriva alla fine della stagione 5: la Dharma ha bucato una delle sacche elettromagnetiche presenti nell’isola, causando una fuoriuscita distruttiva arginata poi in futuro da un meccanismo costruito intorno alla bomba che Jack ha lasciato cadere nella botola. L’avidità della Dharma che ha osato sfidare i segreti dell’Isola ha prodotto la sua condanna paradossale: bloccare il sogno di manipolare il tempo in un loop che si ripete ogni 108 minuti. E comunque non dimentichiamo: l’Incidente è ciò che ha creato Lost. Come ci ricorda Daniel Faraday, senza di esso nessuno Oceanic 815 sarebbe mai caduto sull’Isola.

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8. JACOB

MondiaLost - I 10 migliori misteri di LostNominato per la prima volta nella terza stagione, il personaggio misterioso di Jacob ci ha accompagnato a lungo, fino ad esserci svelato nella sua interezza solo nel discusso Across The Sea. Chi è dunque Jacob? Un Dio? Un uomo in carne ossa? L’incarnazione dell’Isola? È buono? È malvagio? La risposta è forse un insieme di tutto questo. Jacob era un mortale nato sull’Isola, divenuto poi una sorta di divinità perché chiamato da essa a ricoprire il ruolo di suo protettore. Jacob è il figlio di Dio (l’Isola), ma, come nell’incarnazione cristiana di Gesù, è stato costretto al supplizio a causa di un ruolo che egli non ha scelto per sé. Da qui la profonda ambiguità di questa figura, mistica ma allo stesso tempo drammaticamente umana, resa ancora più complessa dall’esistenza di una sua nemesi ribelle, che al Fato invece rifiutava di arrendersi. Lui e suo fratello incarnano il binomio cardine di Lost, evolutosi nell’era moderna nei volti di John Locke e Jack Shephard, in un confronto metafisico destinato a ripetersi per l’eternità: “two players, two sides.

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7. L’ISOLA

MondiaLost - I 10 migliori misteri di LostGuys, where are we?“: così si concludeva lo storico primo episodio di Lost. Dove siamo? Cos’è l’Isola? Un semplice lembo di terra? Un posto speciale? Un purgatorio che ospita i protagonisti morti fin dall’inizio (cosa di cui molti sembrano essere ancora convinti)? O è un “tappo” che protegge il mondo intero dal Male? Di questo luogo in 6 anni sono state date molte spiegazioni, ma la verità è che l’Isola è forse indefinibile e ci piace che rimanga così, un luogo dove tutto può avvenire, dal quale l’uomo fissa l’orizzonte alla vana ricerca del mondo esterno, costretto nel frattempo a camminare sull’unico terreno rimastogli sotto i piedi: se stesso. Ha ragione dunque chi dice che l’Isola siamo noi. Ci bastino allora le parole di John Locke per sciogliere questo mistero: “This place is different. It’s special.

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6. GLI ALTRI

MondiaLost - I 10 migliori misteri di LostOne of them isn’t in the manifest. He wasn’t on the plane”. Ethan Rom (come molti notarono all’epoca, anagramma di “Other Man”) è stato il primo a farci capire che l’isola non era poi così deserta. Chi sono gli Altri? Lentamente, il mistero si dipana e si chiarisce nella terza stagione, la cui tagline recitava non a caso “Find Yourself.” Perché per trovare se stessi è imprescindibile il confronto con l’Altro da Sé. Subentrati alla Dharma e facenti parte di quelli che un tempo erano chiamati gli Ostili, gli Altri sono una delle tante fazioni in lotta con le Altre (perdonate il gioco di parole) per il possesso dell’Isola, in un continuo gioco al massacro seguito dalle due divinità del luogo (“They come. They fight. They destroy. They corrupt. It alwas ends the same” / “It only ends once. Anything that happens before that is just progress“).  Prima ritenuti selvaggi, poi civilizzati, e con al loro interno personaggi poi divenuti storici come Benjamin Linus, Juliet Burke e Richard Alpert, gli Others e la loro natura ambigua ci hanno tenuti incollati allo schermo per anni.

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5. LA DHARMA INITIATIVE

MondiaLost - I 10 migliori misteri di LostSe il mistero di Jacob ha incarnato la natura più spirituale di Lost, quello della Dharma Initiative ha sostenuto il lato maggiormente (fanta)scientifico della serie. Se per qualcuno la Luce non era nient’altro che un’energia spirituale, per loro era una rarissima sacca elettromagnetica, le cui proprietà uniche si prestavano a infinite possibilità di sfruttamento (cura delle malattie, viaggi nel tempo). Mistero che si è esteso anche oltre Lost stesso (si veda, ad esempio, la serie di finti documentari ad essa dedicati), il Progetto Dharma ha rappresentato il “popolo di scienza”, contrapposto a “popoli di fede” come egizi e aztechi. Se essi avevano eretto templi e statue in onore delle proprietà uniche dell’Isola, la Dharma ha costruito le sue stazioni per compiere i propri esperimenti. Metafora di una sete di conoscenza che si è spinta troppo oltre, è stata infine punita per la sua fanatica e cieca fede nella scienza, trovando la propria fine in una fossa comune.

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4. I NUMERI

MondiaLost - I 10 migliori misteri di Lost4, 8, 15, 16, 23, 42. Cosa si nasconde dietro queste sei cifre che hanno permeato praticamente tutti gli episodi di Lost fino alla fine? Legati alla “nota” Equazione di Valenzetti, in quanto termini di un teorema in grado di predire la Fine del Mondo, hanno finito per trascendere il loro significato matematico per ergersi a “costanti” (appunto) dell’Universo, tracce sul cammino prefissato di ogni protagonista dalla sua nascita fino all’approdo sull’Isola: in altre parole, il Destino. Simboli dell’equilibrio dell’Universo che non consente inversioni di rotta nello sviluppo temporale che esso ha deciso, i Numbers non hanno avuto una spiegazione ufficiale, ma la loro onnipresenza li ha portati a rappresentare l’ineluttabilità di un percorso che né Desmond con i suoi viaggi temporali, né i Losties con il loro tentativo di cambiare il corso degli eventi, sono riusciti a contrastare.

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3. PUSH THE BUTTON

MondiaLost - I 10 migliori misteri di LostE se vi dicessero che la salvezza del mondo dipende dal premere un tasto ogni 108 minuti? Di fronte allo schermo di un computer e ad un contatore si snodano i dilemmi di cui Lost ha fatto la sua fortuna: fede, libero arbitrio, destino, nichilismo, ragione. Cos’è un essere umano di fronte alla sfida dell’ignoto? A cosa fare appello quando di fronte a noi si palesa l’inconsapevolezza del futuro nelle sembianze di un tasto da premere? Usare la propria ragione, richiamare la propria fede? Damon Lindelof e soci ci hanno costruito una stagione intera, un’idea folle sulla carta, ma riuscitissima nella sua realizzazione, creando un mistero che ha appassionato come pochi altri e intorno al quale sono ruotati contrasti, anime e dubbi di tutti i personaggi: Jack, Hurley, Charlie, Desmond, Eko e, soprattutto, Locke, dalla sua cieca fede alla successiva crisi, fino alla consapevolezza finale (“I was wrong”). Di fronte ad un timer, scorrono gli occhi perplessi di tutti i protagonisti per 24 lunghi episodi, dall’apertura di una botola, fino all’implosione della medesima: un mistero che ci ha spinto a chiederci in cosa crediamo e fino a che punto siamo disposti a “guardare dentro la canna di un fucile”.

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2. LA BOTOLA

MondiaLost - I 10 migliori misteri di LostThe path ends at the hatch. The hatch, Jack – all of it – all of it happened so that we could open the hatch“: non solo uno dei primi misteri di Lost, ma anche quello che ci ha tenuto con il fiato sospeso per diversi mesi, in attesa di scoprire cosa ci fosse dentro quella botola che era stata finalmente aperta. L’introduzione del mistero del portello nascosto nel terreno dell’Isola ci ha dato un assaggio del fatto che non solo il luogo era abitato, ma che dietro aveva qualcosa di molto più complesso che andava oltre la possibile esistenza di una “tribù selvaggia” ostile ai nostri protagonisti. La discesa nel cunicolo alla fine della prima stagione pone fine all’introduzione della storia e ci dà il benvenuto dentro Lost, un viaggio che terminerà solo alla quinta stagione, di nuovo in quel cunicolo, con Juliet e la bomba, a chiudere un cerchio che avrebbe dato inizio all’epilogo di tutto.

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1. IL MOSTRO DI FUMO

MondiaLost - I 10 migliori misteri di LostÈ il mistero che nel Pilot ci ha fatto capire che non ci trovavamo di fronte ad una semplice serie su dei sopravvissuti ad un disastro aereo. “The Monster” è stato l’anima nera dell’Isola: possiede ricordi di tutti, può assumere sembianze dei morti, può penetrare nei sogni e creare allucinazioni. Se Jacob è colui che non risponde e non interviene, il mostro è il Diavolo tentatore dell’Isola, che infine ha “sottratto” al proprio Dio il suo miglior discepolo, un John Locke versione Lucifero che è stato la sua incarnazione definitiva. Frutto di molti dissapori da parte dei fan, che si aspettavano una spiegazione più scientifica a questo mistero, il mostro è stato comunque il primo grande interrogativo di Lost, quello che ci ha accompagnato per 6 stagioni, fino a quando la sua natura è stata svelata in Across The Sea; è stato simbolo dell’essere umano che ha varcato i limiti imposti e ha contaminato quella Luce così pura e brillante, trasformandosi in un altrettanto puro caos distruttivo.

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Appuntamento alla settimana prossima con la nostra Top 10 dedicata ai migliori momenti\plot twist della serie!

QUI potete votare la fase a gironi!

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13 commenti su “MondiaLost – I 10 migliori misteri di Lost

  • SerialFiller

    A leggere tutto mi vengono i brividi. COMPLIMENTI per il lavoro davvero bellissimo per ogni fan di lost che si rispetti.
    Non saprei da dove cominciare dunque preferisco non dire nulla ma soltanto un grande grazie a chiunque abbia lavorato dietro lost perchè basta leggere questi 10 misteriossissimi misteri per capire perchè bisogna sorvolare sugli errori di sceneggiatura o sul finale ed amare lost incondizionatamente.

     
  • MartHa

    Bellissimo articolo!

    Vi ho appena scoperti e sono stata piacevolmente sorpresa nel trovare questa celebrazione alla serie che mi ha sostanzialmente catapultato nel mondo della serialità. Non vedo l’ora di godermi i prossimi articoli!

     
  • Davide

    bellissimo articolo. però secondo me, troppo pro-lost. alcuni misteri sono stati trattati con una superficialità disarmante da parte degli sceneggiatori. primo fra tutti, perchè Walt era così importante? io non l’ho mai capito.

     
    • Michele Minardi

      Ciao Davide,
      Beh è un articolo sui migliori misteri, non sui peggiori. In quest’ultimi sarebbe forse rientrato quello su Walt-Speciale che era si affascinante, ma che è stato lasciato alla spiegazione “perchè lo è” (contrariamente a Locke). Sarebbe rientrato sicuramente anche quello dei sussurri, che sarebbe stato meglio non spiegare e lasciare alla libera interpretazione.

       
  • bart

    Mi puoi spiegare questa:
    bloccare il sogno di manipolare il tempo in un loop che si ripete ogni 108 minuti.
    In che senso “sogno”?
    Grazie

     
    • Diego Scerrati L'autore dell'articolo

      ciao bart, mi riferivo al fatto che la Dharma era sull’Isola per studiare, tra le altre cose, l’elettromagnetismo presente sul luogo e trovare un modo di manipolare il tempo, cambiando il corso degli eventi 😉

       
  • Gianluca Milani

    Per quanto riguarda il mistero dei numeri é stato svelato nella 6 stagione. I numeri non sono nient’altro che i CANDIDATI. Per esempio Jack é il numero 23

     
  • Elisa

    Salve,ho visto la serie Lost per la prima volta quest’ anno…o meglio in questi ultimi 2 mesi!
    Ho visto tutte le 6 serie di seguito, mi è piaciuto molto ma mi restano molti dubbi che spero mi possiate fugare.
    Ad esempio come mai il fumo nero non viene chiamato mai per nome? Non c’è l ha?
    Il fumo nero è diventato tale solo perché Jacob ha gettato suo fratello gemello dentro la luce, solo da quel momento quindi diventa il Male?
    Prima quando erano tutti e 2 bambini l unica sua colpa era volere andare via dall’isola, ma quindi non è sempre stato il Male?
    Perché anche prima di diventare il fumo nero non poteva lasciare le isola?
    Sua “madre” glielo impediva?
    Altro quesito: poco prima di morire Juliet dice a James che deve dirgli jna cosa molto importante, però muore.
    Tramite Miles si sa che dice:”ha funzionato”.
    Ma cosa ha funzionato?
    Far scoppiare la bomba secondo loro avrebbe cambiato li futuro (dato che erano nel 1977) e quindi l’ aereo nn sarebbe caduto sull’ isola…invece la bomba li riporta nel presente dell’isola cioè il 2007…
    Quindi perché lo dice?
    Altro quesito:

    Dopo la bomba si crea una sorta di “realtà parallela” dove i protagonisti effettivamente arrivano con il volo a LosAngeles e continuano le loro vite, in realtà sappiamo da commenti degli sceneggiatori che è una sorta di limbo, dove ciascuno si costruisce una vita ipotetica….
    Allora perché quando Des mondo sta x entrare nella luce dice a jack che esiste un altezza realtà dove sono felici e c’è anche lui (jack), che invece gli risponde che non è così…
    Avrei ancora mille domande ma per adesso mi fermo qui.
    Vi ringrazio.

     
    • Michele Minardi

      Ciao Elisa,
      Anche se con colpevole ritardo, benvenuta nel mondo delle persone che sono rimaste affascinate da Lost 🙂

      Ti rispondo su qualche punto, anche se essendo passati quasi 10 anni potrei avere una memoria non lucidissima.

      – Fumo nero:
      Non ha un nome, o quantomeno non è mai rivelato; viene quindi chiamato “MIB” (Man In Black) o “Nemesi” (di Jacob). Diventa cattivo nel momento in cui rifiuta il suo ruolo di protettore dell’isola e vuole andare via nel peccaminoso mondo fuori. Cosa glielo impediva era Jacob stesso: ucciderlo, infatti, era un passaggio fondamentale per andarsene. Ma per motivi che non conosciamo, i due fratelli non potevano uccidersi: per questo elabora un piano (“A loophole”, una scorciatoia, un espediente) lungo migliaia di anni con cui riesce a uccidere Jacob (tramite Locke – di cui ha preso le sembianze – che convince Ben a farlo).

      – Bomba:
      Juliet dice “ha funzionato” ma si sbaglia: dice così perchè ha la visione di un mondo in cui l’aereo non è mai caduto; ma quel mondo non è reale, è solo il limbo (di cui parliamo nel prossimo punto). Quindi il passato non è stato cambiato, ma hanno causato proprio quell’ “L’incidente” di cui già si parlava nelle stagioni precedenti (nei video dharma ad esempio); non hanno fatto altro che far succedere quello che era già successo. Anche la loro presenza nel passato, di fatto, era già successa: cioè, quando nella prima stagione arrivano sull’isola, Jack potenzialmente poteva trovare una scritta su un albero “Ciao Jack del 2004, sono il Jack del 2007 che ora sta negli anni 70 a causare un incidente elettromagnetico che costringerà poi la costruzione di una botola sopra per rilasciare l’energia ogni 108 minuti e che farà cadere il tuo aereo”.

      – Realtà parallela
      Il fatto che sia un limbo non lo sappiamo dai commenti degli sceneggiatori, ma è chiaro e palese dall’ultimo episodio, in particolare dalle parole del padre di Jack nella chiesa (che ti invito a riascoltare, perchè sono fondamentali per capire il finale). Detto questo, Desmond dice così perchè o non ha capito le visioni che ha, o – più probabile – il fatto che esista un posto (sia esso anche l’aldilà) dove ritrovarsi tutti felicemente lo rassicura al punto di fare quel sacrificio.

      Spero di averti chiarito qualche dubbio…ti ringrazio per aver rispolverato nella mia memoria i bellissimi ricordi che ho di questa serie 🙂

      Ciao!
      Michele

       
  • daniele

    C’è un errore grossolano nella tua risposta e adesso te lo faccio notare(ma potrei anche sbagliare):”“Ciao Jack del 2004, sono il Jack del 2007 che ora sta negli anni 70 a causare un incidente elettromagnetico che costringerà poi la costruzione di una botola sopra per rilasciare l’energia ogni 108 minuti e che farà cadere il tuo aereo”

    Niente affatto,poichè il Jack della prima stagione non può avere ricordi di una vita che non ha vissuto,visto che negli anni 70 non c’era(nel momento del primo atterraggio sull’isola).La storia inizia nel 2004,non nel 1977.

     
    • Alessandro

      Infatti Michele ha scritto che il Jack del 2004 potrebbe trovare una scritta del Jack del 2007 (il quale sì che ha vissuto negli anni settanta); non dice che il Jack del 2004 ha dei ricordi di quel tempo.