Halt and Catch Fire – 1×10 1984 7


Halt and Catch Fire - 1x10 1984Halt and Catch Fire aveva cominciato la sua prima stagione con una grande, rischiosissima scommessa: tanti i difetti, tanti i semplicismi, certo, ma il tutto venato da grandi potenzialità, le quali, se sfruttate correttamente, avrebbero garantito alla serie AMC un livello qualitativo indiscutibile.

Alla luce di questo finale di stagione (reso possibile, ovviamente, dagli ottimi due episodi precedenti), non si può certo dire che l’obiettivo non sia stato centrato: il prodotto che ci viene presentato con queste ultime puntate è qualcosa di maturo e convincente, in grado di catalizzare l’attenzione dello spettatore come pochi altri rivali nella stagione televisiva corrente. Tale miglioramento non può che essere la somma di tante qualità emerse nelle ultime settimane: un insieme di parti che contribuiscono a creare questo splendido finale, la cui qualità sta nel suo perfetto funzionamento sia come conclusione della stagione che come epilogo dell’intera serie.

I’m not talking about money. I’m talking about legacy.

Halt and Catch Fire - 1x10 1984E’ interessante notare come, a differenza degli episodi precedenti, quest’ultimo blocco sia costituito principalmente da legami tra i personaggi: prestando un po’ di attenzione, infatti, si può osservare come nessun individuo agisca ormai da solo, come nemmeno Joe MacMillan – prima considerato quasi un’isola – sia capace di distaccarsi dall’influenza che Cameron, Gordon o perfino Donna inevitabilmente esercitano sulle sue azioni. Il protagonista della serie risulta, anzi, il più condizionato di tutti, quello più vulnerabile alle sue connessioni con gli altri: le sue idee cambiano continuamente, passando dalla speranza per il futuro (dovuta all’influenza di Cameron) alla ricerca del puro successo commerciale, che, come le azioni di Gordon gli fanno intuire, non è in grado di appagare nessuno. Il suo personaggio è sempre stato caratterizzato da un’anormalità sempre eccessiva, teatrale, quasi forzata, che ne ha impedito l’identificazione con lo spettatore; in questi ultimi episodi, invece, la sua crescita ne ha causato un ridimensionamento, trasformando quelle che erano azioni eccentriche in reazioni perfettamente sensate e comprensibili. Niente di quello che Joe fa, infatti, risulta ormai lontano dal nostro modo di agire: che si parli dell’incendio di un camion come rinnegamento dei propri valori, della supplica a Cameron o del ritorno ad una semplicità più onesta, non si può certo dire che non si tratta di un essere umano, di un individuo inevitabilmente segnato dal suo viaggio nella Cardiff Electric.

Halt and Catch Fire - 1x10 1984Gordon, invece, sembra essere arrivato esattamente al punto da dove Joe era partito: abissale la differenza tra la sua passione all’inizio della serie e la freddezza in quella sala conferenze, in cui un uomo sbarbato, serio e misurato non è mai sazio, nel suo continuo inseguimento di un futuro che sembra sempre irraggiungibile. Il nuovo leader della Cardiff Electric ha subito forse i cambiamenti più radicali nel corso di quest’episodio: il passaggio, infatti, non è stato diretto ma è il risultato – come nel caso di Joe – di un ridimensionamento, che ha causato, appunto, la morte del suo caratteristico entusiasmo. La prima trasformazione coincide con quella fisica e mantiene la voglia di fare del vecchio Gordon, seppur conformandolo ad un ambiente più formale, spietato e anche stimolante; tuttavia, tale impeto viene presto fermato dal trauma, da quella rapina che, facendogli assaggiare i rischi causati da un’eccessiva voglia di esporsi, porta alla ricerca di una normalità più spenta ma sicura, di quella stabilità simboleggiata da un emblematico cambio di auto (ironico, in questo senso, il passaggio da una macchina sportiva ad una station wagon, paragone più volte utilizzato nel corso degli ultimi episodi).

Halt and Catch Fire - 1x10 1984Tale evento, comunque, non poteva che segnare entrambi i coniugi Clark, la cui parte femminile decide di agire in modo decisamente opposto: Donna, infatti, comprendendo l’impossibilità della Cardiff di raggiungere il futuro (in particolare attraverso i festeggiamenti e il nuovo comportamento del marito dopo l’incidente) decide di agire per se stessa e di schierarsi con il gruppo che risulta più stimolante, aperto e soprattutto innovativo. Un nuovo modo di vivere significa per la donna un nuovo modo di sfruttare le sue enormi potenzialità, una possibilità di rivestire un ruolo chiave senza il bisogno di utilizzare pseudonimi o macchinazioni varie. Sono tanti i possibili sviluppi per un eventuale futuro, ma parlando del presente si può senz’altro dire che il personaggio di Donna ha raggiunto la conclusione di un curatissimo arco stagionale, forse l’unico costituito da scelte coerenti e pochissimi errori o forzature: il tutto, ovviamente, sorretto dall’ottima interpretazione di Kerry Bishé, un’attrice che, anche nei primi frangenti (in cui rivestiva solo un ruolo marginale) ha sempre saputo dimostrarsi all’altezza del bravissimo cast che la circondava.

I can’t do this without you.

Halt and Catch Fire - 1x10 1984Parlando di futuro e cambiamento, comunque, è impossibile non citare il personaggio di Cameron, che, se all’inizio della stagione sembrava il più stereotipato, è riuscito ad avere uno sviluppo più che convincente. Il suo dialogo con Joe, in questo senso, rappresenta il rifiuto di un passato che non è più disposta ad accettare, in una delle scene meglio scritte dell’intera serie: si parla di echi, di passi, della necessità di spezzare un cerchio che non porta da nessuna parte, in una continua riproposizione delle stesse cose che viene scambiata per futuro e che porta, invece, esattamente al punto di partenza. Cameron non è più disposta a sfornare idee geniali sotto il controllo di un’amministrazione che di creatività capisce troppo poco, e la creazione di Mutiny costituisce un nuovo inizio, qualcosa di incerto, ma anche diverso. Anche solo la struttura della nuova organizzazione – caratterizzata dalla mancanza di un leader, dall’informalità nella comunicazione e nel luogo, dalla prevalenza di giovani – indica la voglia di proiettarsi verso il futuro, la necessità di spezzare nettamente qualunque legame col passato, un peso troppo grande per essere portato nell’inseguimento di un progresso che diventa sempre più veloce.

Ciò, inoltre, viene sottolineato dallo spot che dà il titolo all’episodio, quella storica pubblicità (diretta da Ridley Scott) che recita “On January 24th, Apple Computer will introduce Macintosh. And you’ll see why 1984 won’t be like “1984”.” Si ha, quindi, una liberazione dalla staticità del passato, una proiezione verso il cambiamento che viene incarnata da una ragazza non a caso molto simile a Cameron, le cui idee innovative vengono riassunte nel nuovo, rivoluzionario computer che aveva sconvolto perfino la visione di Joe.

Halt and Catch Fire - 1x10 1984La creatura di Cantwell e Rogers, insomma, si ritrova sull’orlo della cancellazione con la migliore conclusione di stagione che si potesse sperare. Non è difficile immaginare il motivo per cui gli ascolti non sono mai decollati:  il livello qualitativo di quest’annata (fino agli ultimi 3 episodi), sebbene mai troppo basso, non è mai riuscito a garantire quel legame con lo spettatore che risulta fondamentale in casi come questo. Anche se la serie venisse cancellata, comunque, la soddisfazione per una conclusione appropriata non mancherebbe: quello che gli autori ci hanno presentato è un finale coinvolgente e in grado di chiudere tutti gli archi di quest’annata, con ottimi spunti per costruire eventuali trame future. Detto ciò, nel caso in cui 1984 fosse l’ultimo episodio di Halt and Catch Fire una punta di malinconia non mancherebbe, perché la serie AMC ha appena dimostrato che la sua scommessa, alla fine dei conti, l’ha vinta a mani basse.

Voto episodio: 8+

Voto stagione: 8

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7 commenti su “Halt and Catch Fire – 1×10 1984

  • Dreamer88

    Cantwell e Rogers sono stati molto furbi (in senso buono) nello scrivere il season finale perchè questa puntata va bene sia come finale di stagione che come finale di serie: in pratica, come giustamente Pietro scrive alla fine della sua recensione, si chiudono tutti gli archi narrativi tenendo però aperte alcune “porticine” in ottica di un eventuale rinnovo della serie (sarei molto curioso di vedere la situazione della Cardiff Electric post-MacMillan oppure come si svilupperà l’azienda delle Wonder Women). Per me Halt and Catch Fire, pur con tutti i suoi difetti (che però sono diminuiti nelle puntate finali), è una delle migliori novità del 2014 e uno show che, se lasciato crescere, ha delle potenzialità davvero enormi ma gli ascolti contano, eccome se contano (l’ultimo episodio ha totalizzato 574.000 spettatori con un rating di 0.18, che equivale ad una pietra tombale per HaCF).

     
    • Dreamer88

      A volte fa piacere avere torto: nonostante gli ascolti pessimi, AMC ha rinnovato HaCF per una seconda stagione (è praticamente successo un mezzo miracolo).

       
  • Frinfro

    Leggo numeri impietosi per questa serie e la probabile cancellazione. Davvero un grosso peccato: il crescendo delle ultime 3 puntate è stato a dir poco fenomenale. La AMC è abituata ad altri numeri (vedi BB e TWD), ma mettessero in piedi una campagna di marketing giusta, puntando sull’aspetto “nerd” della serie, forse potrebbero creare maggiore interesse. Il contesto 80’s è stato eseguito meravigliosamente, dai costumi alla colonna sonora, passando per i dettagli. Potrebbe essere il finale della serie questo 1×10? Sì. Perlomeno vediamo la contrapposizione tra i quattro personaggi principali della serie (Joe, Cameron, Gordon e pure Donna, che si è ritagliata uno spazio fondamentale), tutti partiti col presupposto di voler anticipare più o meno i tempi e l’evoluzione del voler essere visionari a tutti i costi (Cameron, Donna), cedere al successo commerciale (Gordon), o mollare il piede dall’acceleratore per trovare se stessi in una vita fatta di apparenze (Joe). Finisse qua Halt and Catch Fire, resta per me una piacevolissima sorpresa. Sottolineo la splendida musica nella scena in cui Lee Pace (Joe) brucia il camion col primo carico del Gigante: si tratta di “2020” dei Suuns, band indie-rock attuale (il brano è del 2013) che potrebbe essere tranquillamente un pezzo uscito dagli anni 80.

     
  • SerialFiller

    Vista interamente in 2 giorni faccio fatica a scindere i vari episodi. Posso solo dire che mi è piaciuta molto. La serie ha esplorato un mondo ed un era molto interessante, ha offerto 4 personaggi eccellenti, le recitazioni sono state molto buone, i colpi di scena ed i dialoghi ben fatti non sono stati pochi.
    Sono sollevato dalla notizia del rinnovo…spero che non sia l’ultima stagione la seconda.
    P.S.
    Che bella la sigla mi ipnotizzava ad ogni episodio

     
  • Artax

    Quoto in tutto SerialFiller!
    Recuperata anche io in poco tempo, mi sono appassionato da subito. Attori molto bravi, ambientazione attraente, trama sufficientemente congegnata , dialoghi forse un pò sopre la righe, colonne sonore ben inserite..sono molto contento del rinnovo!
    Grazie a Seriangolo e ai recensori che se ne sono occupati!

     
  • teresa

    Ho guardato la serie tutta d’un fiato, e non vedo l’ora inizi la seconda stagione.
    Ora mi dici che gli ascolti non sono mai decollati? In Italia arriverà mai???
    Come faccio a vedere il nuovo episodio in diretta il 31?

     
    • Pietro Franchi L'autore dell'articolo

      Gli ascolti purtroppo sono stati sempre molto bassi, tanto che il rinnovo è stata una (piacevolissima) sorpresa per tutti 🙂 E comunque mi dispiace, ma per vederlo proprio in diretta con gli States non ho idea di come si faccia! Mentre per quanto riguarda l’arrivo in Italia non è mai detta l’ultima parola, ma la vedo abbastanza grigia… Poi spero di essere smentito presto!