Person of Interest – 4×01 Panopticon 8


Person of Interest - 4x01 PanopticonWelcome in the New World! Nel mondo sorvegliato dalle nuove divinità create dall’uomo, la guerra è ormai alle porte, ma Person of Interest torna per ricordarci che la speranza non muore finché c’è un telefono che squilla.

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Imagine if the world had utterly changed, and no one had noticed a thing.

Person of Interest - 4x01 PanopticonSul finire del 1790, il filosofo Jeremy Bentham progettò idealmente un carcere in cui i prigionieri potessero essere osservati senza che essi sapessero di essere controllati. Il concetto del “panopticon”, così chiamato dal pensatore inglese, fu poi ripreso anche da altri e soprattutto da Michel Foucault, che con questo nome definì la forma di potere che secondo lui caratterizza il nostro tempo, ovvero un controllo che non viene più esercitato gerarchicamente dall’alto, ma si annida in forme oscure, invisibili e manipolatorie in ogni aspetto della nostra vita. Nel suo mix tra realtà e fantascienza, la serie di Jonathan Nolan e Greg Plageman ci dà il benvenuto in questo nuovo mondo, dove nulla sembra essere cambiato, ma in cui invece tutto lo è.

It’s the only way to keep you alive and off Samaritan’s radar.

Person of Interest - 4x01 PanopticonL’operazione messa in atto dai due showrunner è infatti quella di lasciare completamente intatta la struttura della serie, rinnovandola però radicalmente in alcuni suoi dettagli (un tentativo che, nella quarta stagione, provò a fare anche Fringe, in maniera forse ancora più estrema, ma anche meno riuscita). A cambiare sono soprattutto i nostri protagonisti, prima “fantasmi” in grado di assumere qualsiasi identità, ora individui in carne ed ossa costretti a rispettare il ruolo che la Machine ha scelto per loro, unico modo per nascondersi da una Samaritan che fin dall’efficace opening mette subito in mostra una natura molto più efferata ed autoritaria della sua controparte.

We don’t need jobs, Harold. We need a purpose.

Person of Interest - 4x01 PanopticonSe però l’identità di Root è un mistero ancora da svelare e quella di Shaw si è rivelata solo una temporanea fermata prima di un incarico più congeniale alla sua natura, ben più definiti sono invece i ruoli del “Detective” Reese/Riley e del “Professor” Finch/Whistler (con quest’ultimo che sembra strizzare l’occhio ad un altro personaggio interpretato da Michael Emerson). Il loro nuovo lavoro è però solo la parte più apparente del loro cambiamento, che invece si sviluppa più in profondità, in quelle dinamiche che si sono totalmente ribaltate rispetto al pilot della serie (che l’episodio non manca di citare, con una serie di nemmeno troppo velati rimandi). Se all’inizio era John a rifiutare la “chiamata”, ora è infatti Harold bloccato in una sopravvivenza senza scopo, una vita senza più un credo, incapace di accettare che il suo Dio possa avergli chiesto di commettere un atto così poco ortodosso come quello dell’omicidio.

– Who are you?
– He’s a friend.

Person of Interest - 4x01 PanopticonChi invece più di tutti sembra desideroso di tornare in azione è il new Detective Riley. John è ormai un personaggio totalmente nuovo, quello che forse porta su di sé il cambiamento più grande sviluppatosi in questi 4 anni. La sua identità di poliziotto va oltre un superficiale definitivo passaggio dalle parte dei “buoni”, ma mostra come Reese abbia ormai introiettato le “lezioni” di Finch e soprattutto della Carter. Se nel primo caso ciò è evidente dall’uso delle stesse parole che nel pilot Harold pronunciò a lui per convincerlo ad aderire alla missione, nel secondo il suo approdo finale alla scrivania della compianta Joss è sintomo di una completa identificazione con il personaggio che più lo ha aiutato a trovare la propria strada. Se Finch si trova sull’orlo di un abisso, è Reese a farsi ora portatore della spinta “morale” che conduce ai numbers. La cosa più interessante di questa coppia di protagonisti (la cui bromance continua a rivaleggiare con il rapporto sempre più tendente al saffico di Shaw e Root) è la capacità con cui la serie riesce a rinnovare ogni volta, senza mai finora risultare ripetitiva, gli alti e bassi di questa relazione complessa, in cui reciprocamente uno trova nell’altro la chiave per la propria sopravvivenza.

I’d love to change the world, but I don’t know what to do. So I’ll leave it up to you.

Person of Interest - 4x01 PanopticonNella canzone che chiude questa premiere, si celebra il tema della puntata: non la speranza sulla quale si chiudeva Deus Ex Machina, bensì la fiducia, tanto nei propri compagni di viaggio, quanto in quella Machine sempre più simbolo di un Dio al quale non si rinuncia a fare appello, al quale ci si rimette in un atto di fede che sembra essere l’unico modo per sopravvivere in una situazione impossibile. Per ora, nel momento più buio, si brancola nei bassifondi, lì dove si nasconde Elias e lì dove Finch, in un finale più che criptico, si dirige seguendo i segni che la sua divinità gli ha lasciato. Cosa si nasconde nella stazione abbandonata? Forse un nuovo rifugio, non più in superficie come la vecchia libreria, ma recluso in un antro del sottosuolo? Dal buio comunque si riparte, dalla scoperta e da un primo barlume (a noi ancora non visibile) da cui ricominciare la risalita.

Person of Interest - 4x01 PanopticonCon riallacci al passato (i richiami al pilot, Elias, la Carter, l’HR, Greer) e i nuovi input per il futuro che verrà (La Brotherhood, Samaritan, la sua biondissima Analog Interface e il piano della Machine), Person of Interest riesce a rinnovarsi pur mantenendo intatta la struttura che l’ha sempre contraddistinto. Di nuovo, ci troviamo dunque ad elogiare la grande solidità con cui Nolan muove le sue pedine, ma soprattutto la chiarezza con cui le storyline vengono armonicamente portate avanti con un disegno elaborato e preciso.

“The World Has Changed.” Person of Interest, fortunatamente, no.

Voto: 8,5

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8 commenti su “Person of Interest – 4×01 Panopticon

  • winston smith

    John e Fusco partners. Check. (E se questo vuol dire ancora più Fusco da qui in avanti, allora stra-check.)
    Shaw e Root. Check.
    Finch e Bear. Check
    Elias. Check.
    Grande ritorno. Check.

    In termini narrativi, tuttavia, non vedo molte strade aperte davanti a noi. Non mi dispiacerebbe essere smentito, ma temo che questa possa essere l’ultima stagione di PoI. Credo che Samaritan potrebbe essere sconfitto dalla Machine in un atto di autodistruzione (riversare la Machine nei server di Samaritan e mandare in tilt il sistema), ma senza macchina finisce la serie. Aspettiamo e vediamo. Non mi è per niente chiaro il ruolo che The Brotherhood possa avere in uno scontro fra divinità, ma se c’è Marlo di The Wire di mezzo mi va bene quasi tutto.

    P.S.: occhio che nel terzo paragrafo, escludendo quello introduttivo alla recensione, hai scritto “congegnale” al posto di “congeniale”. Samaritan ti osserva e ti giudica: non scordarlo mai. 😉

    P.S. II: se Person of Interest andasse in onda sulla Showtime o sulla HBO, una scena di sesso fra Shaw e Root non ce la negherebbe nessuno.

     
    • SerialFiller

      secondo me la comparsata di the brotherhood termina qui. Sono serviti a ricongiungere tutti su un caso e arrivare ad una rete telefonica protetta invisibile a samaritan

       
      • Rinaldo

        Citazione da SerialFiller:
        secondo me la comparsata di the brotherhood termina qui. Sono serviti a ricongiungere tutti su un caso e arrivare ad una rete telefonica protetta invisibile a samaritan

        L’ho pensato anche io, nel momento stesso in cui la rete protetta è andata su.

         
  • SerialFiller

    Il solito continuo, costante e meticoloso lavoro di trama e caratterizzazione personaggi. Ricomincia una delle migliori 10 serie degli ultimi 5 anni almeno e lo fa capovolgendo le carte in tavola in continuità con il finale di terza stagione ma mantenendo ferma l’attenzione sull’intelligence, sull’anti terrorismo, sulla prevenzione attacchi, sul confine privacy-spionaggio, sul nemico non più visibile cosi quanto il manovratore. Person of interest secondo me piazza una gran puntata, che scivola via tranquilla e lineare ma ci porta dopo 40 minuti ad una situazione che si è evoluta rispetto al drammatico finale dell’anno scorso, cosi come i suoi personaggi rispetto al pilot.
    P.S.
    Spettacolare recensione

     
  • Shadow Meister

    Grande episodio, e ottima recensione! 😀
    Non so perchè, ma dopo la premiere non esaltante dello scorso anno mi aspettavo un altro inizio sottotono: fortunatamente sono stato smentito: non si parla certo del livello qualitativo a cui ritengo la serie si sia elevata con il terzetto degli episodi finali della passata stagione, ma devo dire che una premiere così interessante non me l’aspettavo proprio. Ho apprezzato il drastico cambio di stile a cui la serie si accinge (ma sarà davvero poi tanto diversa, questa nuova stagione? gli elementi di fondo sono sempre quelli, basta aggiungerci una AI pseudo-divina e le sue interfacce pazze e platinate, no?), e continuo ad apprezzare la scrittura della serie, semplice e diretta, senza troppi giri di parole, senza andare nè ad abbassarsi al livello “Dads” (un esempio più calzante non l’avevo, scusate!) nè a tentare (e credo che POI non debba filosofeggiare troppo in termini: lo faccia, come ha sempre fatto, in concetti) di elevarsi fino al risultare eccessivamente aulica, e direi pure pretenziosa (The Leftovers mi ha lasciato questa impressione dall’inizio alla fine).

    Speriamo che la CBS non chiuda baracca e burattini a fine anno, considerando che ha dichiarato essa stessa la fine dei buoni ascolti di POI decidendo di spostarla dal giovedì al martedì, per giunta in fasce orarie diverse: mi dispiacerebbe, se si rimane su questi grandi livelli, non vedere almeno una Season 5.

     
  • Son of the Bishop

    Premiere piuttosto buona, sebbene non l’ abbia trovata così esaltante da dare un 8,5 forse più per come sono stati concisi, veloci e senza un errore nel mettere subito in chiaro la nuova situazione e riavviare i nostri protagonisti al loro vecchio lavoro.
    Comunque la prima parte l’ ho trovata un pochino noiosetta e spenta sebbene non fosse così male, perchè troppo diversa e penso soprattutto tutta già vista nel trailer del comic con. Con l’ arrivo del numero tutto ricomincia a prendere vita. Chiaramente penso che come è accaduto ad inizio season 3, ancora più giustamente adesso debba prendere un po’ di tempo per ricarburare. La scena finale è stupenda e vorrei proprio sapere chi è che sceglie le canzoni in Person of interest sempre perfette e le scene con sotto le canzoni girate in modo magistrale, il bello è proprio che anche un episodio “sottotono” per la serie è di buon livello e ti fa comunque sentire quanto questa serie sia non so potente, gigantesca e chi più ne ha, più ne metta. Mi unisco agli altri nel dire primo che l’ unica nota stonata è che a quanto pare la serie per ora ha solo la storyline delle due machine e sinceramente dovrà essere gestita proprio bene per intrattenere un’ intera stagione, secondo anche desidererei non tanto una scena fra Shaw e Root (io anche andando un pochino contro i personaggi stessi vedrei benissimo Root e Finch, ma lui ama ancora Grace) però in generale vorrei vedere la Acker in una scena spinta anche perchè non ce la vedo proprio e sono curioso. Ultimo ma più importante la CBS non può stroncare la serie e anche se essa ha un prezzo non da poco, però insomma hanno rinnovato per molti anni The good wife con ascolti decisamente più bassi penso che possano concedere un’ ultima a Person of interest il cui crollo è avvenuto in parte perchè la serie si è complicata, ma soprattutto perchè l’ hanno messo nel “death slot” del canale e quindi lo sapevano. Comunque la cosa che davvero ho apprezzato in questo episodio sono stati i momenti Reese-Finch bellissimi soprattutto perchè da Aletheia si erano persi un pochino i rapporti a causa della mega storyline, e bellissimo anche il sapore di new pilot (non tanto perchè abbia una funzione quasi simile visti tutti gli sconvolgimenti) a causa dei moltissimi rimandi. Devo dire che questa serie sta prepotentemente diventando la mia preferita, ma resto ancora più legato emotivamente a Fringe, però una serie che ti tiene così incollato allo schermo e con proprio l’ adrenalina nell’ attesa della puntata successiva ce ne sono pochissime e davvero ha raggiunto livelli che non mi sarei mai immaginato forse una delle cose più belle viste su uno schermo televisivo, anche perchè seppur action, a tratti (ormai quasi per niente) produceral è talmente piena di storie, rimandi filosofici, bellissimi personaggi e temi importanti moderni e che seppur con alcuni spunti futuristici alla fine anche questi si rivelano reali tipo quello schifo di Prism citando Arthur Claypool. Person merita la 5 e ultima sennò io giuro che non guarderò serie tv che non siano comedy oppure già terminate ed è una promessa

     
  • Vulneraria

    Non vedevo l’ora ricominciasse, mi piace la piega che ha preso la storia, mi piace il ribaltamento di ruoli tra Reese e Harold, mi aspetto una seconda parte di stagione travolgente,se stanno anche solo vicino il livello della scorsa ci sarà da star bene parecchio.

    E poi, personalmente, gli occhi da matta della Amy Acker hanno sempre un posto particolare nel mio cuore 😀