Sons of Anarchy – 7×06 Smoke ’em If You Got ’em 13


Sons of Anarchy - 7x06 Smoke 'em If You Got 'emQuasi al giro di boa della settima e ultima stagione, Sons of Anarchy assomiglia sempre di più al mare prima di una tempesta. Non si può parlare di quiete – non c’è mai quiete a Charming, e questa puntata ne è un esempio lampante; eppure l’ansia preparatoria raggiunge qui il suo apice, il punto estremo delle macchinazioni, l’istante esattamente precedente alla catastrofe. 

Questa “Smoke ’em if you got ’em”, oltre a portare ormai quasi tutti i personaggi vicinissimi alla verità, è più di tutte le altre un vero rompicapo di alleanze e tradimenti; certo, non esiste stagione in cui non ce ne siano state, e in abbondanza, eppure qui c’è qualcosa di più. Uno dei motivi per cui questa metà di settima stagione è stata vista come lenta o poco soddisfacente da una parte del pubblico risiede nel fatto che, a seguito degli eventi dello scorso season finale, la necessità di vendetta e di verità sia calata non solo sui personaggi, ma anche sugli stessi spettatori: ciò che importa è che Jax scopra tutto, ma proprio tutto di sua madre, dal coinvolgimento nell’omicidio di J.T. fino alla rivelazione più terrificante dell’assassinio di Tara.
Sons of Anarchy - 7x06 Smoke 'em If You Got 'emLa stagione, che infatti inizia sui binari di questo percorso mostrandoci un Jax vendicativo come mai prima d’ora, ha poi seguito un’altra strada, che è appunto quella delle conseguenze: non però quelle che avremmo voluto. Non è tecnicamente l’omicidio di Tara a muovere queste puntate, non è il raptus momentaneo di Gemma, bensì la sua calcolata e fredda bugia: un unico suggerimento (“ho visto un cinese uscire da casa di Tara”), buttato lì per dare a Jax la possibilità di uccidere qualcuno e chiudere il capitolo vendetta, diventa invece un animale a cento teste, che si moltiplicano ogni volta che una di esse viene tagliata.

Ci vogliono gli schemi, gli appunti e i disegnini per tenere il conto delle alleanze e dei tradimenti di queste puntate, e la percezione è che proprio a questo si volesse arrivare: ad una sensazione non solo di morte, ma di casualità, fatalità, forse anche confusione, e tutto in nome di una vendetta – appoggiata da ogni singolo membro del club, anche nei suoi risvolti più discutibili come il tradimento di Indian Hills – che è come un gigante dai piedi d’argilla: enorme, furiosa, ma che trae la sua forza da basi inconsistenti.

What’s gonna come of all this?” […]
“Doesn’t matter. We’re with him.”

Sons of Anarchy - 7x06 Smoke 'em If You Got 'emIl dialogo iniziale tra Bobby e Wendy, privato dell’ennesimo e inutile riferimento di quest’ultima ai suoi sentimenti, è un’importante lente per leggere i comportamenti di Jax e soprattutto quelli di tutto il club nei suoi confronti. Il Pres è stato negli anni sempre costretto ad aspettare: aspettare (ben mezza stagione) prima di andare a recuperare suo figlio a Belfast; aspettare (a lungo, troppo a lungo) di uccidere Clay perché SAMCRO aveva bisogno della sua presenza, per motivi ogni volta sempre più imprescindibili. Ora, con la morte di Tara, è come se l’intero club stesse pagando un debito nei confronti del ragazzo “che non ha la scorza dura” come gli altri, come dice Bobby. Non importa quale sarà la conseguenza, il risultato di tutte queste azioni: loro sono con lui.
Sì, ma com’è lui?

Con il sangue delle ragazze del Diosa ancora sotto i piedi – altre donne, non certo più meritevoli di morte rispetto a Tara –, Jax non ha alcun problema a dire “I’m sorry, ladies. We made it right”. Perché ciò che conta, come dirà a Tyler cercando di convincerlo a tenere i One Niners dalla sua, è andare sempre veloci, sempre avanti; ed è così che infatti si muove, nel privato (“Who knows? I may be calling you step-daddy soon”) come negli affari.
Sons of Anarchy - 7x06 Smoke 'em If You Got 'emJax dà l’impressione di andare alla cieca e allo stesso tempo di avere un piano ben preciso in mente: spesso a noi non è chiaro esattamente perché faccia quello che fa (il già citato tradimento di Jury, ma anche, in questa puntata, l’ipotesi di annessione dei Grim Bastards), ma nella maggior parte dei casi la sua capacità di sfruttare le conseguenze di una vicenda per averla vinta in un’altra è incredibile e sorprendente, anche per lo smart one per eccellenza. Qui la necessità di screditare Marks, di non far parlare Lin, di tenere gli affari con Tully conquistandosi la fiducia di Leland e, non ultimo, la necessità di prendere Juice, si intrecciano in un piano che, se non fosse perché lo vediamo prendere corpo tra un incontro e l’altro, sembrerebbe costruito da sempre. Jax, più che in qualunque altra stagione, è diventato una vera macchina da guerra, incapace di sentire altro se non gli obiettivi che si è prefissato. Ma proprio nella puntata che porta al punto più alto le conseguenze di quella bugia sulla Triade di Lin, la verità comincia a trapelare, e da diversi punti.

“Where’s Juice now?”
Wherever Jax is.”

Stona con lo stile di Sons of Anarchy la scelta di non mostrare la fine del confronto tra Gemma e Juice, cliffhanger della puntata precedente. La decisione di concluderlo con il semplice racconto di Gemma ad Unser (“He couldn’t pull the trigger”) lascia pensare che ci sia altro da scoprire a riguardo, ma se così non fosse si tratterebbe di una mancanza non certo trascurabile.
Sons of Anarchy - 7x06 Smoke 'em If You Got 'emCiò che invece non manca è il ruolo che quello scontro ha avuto nelle vite di entrambi: sapere di non avere più l’appoggio di Gemma spinge Juice dai Mayans, da cui ne derivano l’incontro con Nero e la consegna nelle mani di Jax; per Gemma, invece, non è altro che l’ennesimo tassello che non va nel punto desiderato. È solo con un’estranea che riesce ad ammettere la sua colpa, non solo per la morte di Tara ma anche per ciò che le sue bugie hanno innescato (It’s done now. Can’t stop it), ma per il resto in questa puntata ogni suo dialogo finisce per portarla nella direzione sbagliata: prima con Unser, che vuole fare “la cosa giusta, per una volta”; poi con Jax, a cui riferisce l’idea di Unser di farla parlare con Althea Jarry, per poi scoprire che è esattamente ciò che servirebbe a suo figlio; con Nero, infine, da cui scopre le sorti di Juice e quanto quindi tutto sia sul punto di esplodere. Sia Wayne che Nero – e probabilmente anche Wendy – cominciano ad avere dei dubbi sulla donna, che per la prima volta in sette stagioni ha davvero perso il controllo delle sue azioni.

Sons of Anarchy - 7x06 Smoke 'em If You Got 'emGemma è la madre, la genitrice simbolica di tutti, la leonessa disposta a tutto – tutto – per salvaguardare la sua famiglia, soprattutto quel figlio e quei nipoti che sente fin troppo suoi perché il suo possa considerarsi un amore sano. Si è sempre parlato del legame tra Gemma e il figlio Jax, della connessione velatamente edipica, di sicuro estrema, fra i due: e la storia, di fatto, nasce proprio da loro, dalla grande menzogna che ha portato la donna a dare l’ok per l’assassinio di quello che era il suo primo amore, ma soprattutto il padre di suo figlio. Gemma ha lentamente fatto terra bruciata intorno a Jax, come se in fondo fosse solo il loro l’unico legame importante.
Ucciso il padre, assassinata la moglie e madre dei suoi figli: lo dice lei stessa in questa puntata, quando Jax ha conosciuto Tara è stata la prima volta che ha capito che suo figlio non sarebbe stato per sempre solo suo. E la morte di quella donna che ha separato il nucleo primigenio, quel rapporto madre-figlio che è alla base di tutta la serie (che piaccia o meno è poi un altro discorso), è causa di crollo, crisi per entrambi: per Jax, che dalla sua spirale di vendetta non sembra intenzionato ad uscire; per Gemma, che da fredda calcolatrice di tutto diventa donna persa nelle sue domande, nei suoi dialoghi con il fantasma di una nuora morta con cui in realtà aveva moltissimo in comune – non c’è bugia in quel We were close, sappiamo tutti che c’è stato un tempo in cui questo è stato verissimo.
Sons of Anarchy - 7x06 Smoke 'em If You Got 'emMa soprattutto, Gemma diventa artefice della sua stessa condanna: come se una parte di lei volesse ammettere davanti a tutti l’unico vero orrore che non può giustificare, si fa cogliere impreparata prima con Juice, poi con Unser, infine con Nero, con il quale si lascia scappare un fin troppo esplicito “If he tells Jax what he knows…”; si fa sorprendere inoltre mentre parla ad alta voce con Tara, ormai completamente incapace di gestire questa sua necessità di elaborare quanto accaduto.
Non è la stessa Gemma che abbiamo visto per sei anni, così come questo non è, non potrebbe esserlo, lo stesso Jax: diventa quindi scontato, ovvio, necessario che questa non sia una stagione come tutte le altre. Il momento della verità, mai così atteso, arriverà come un’inevitabile tempesta, ma solo dopo averci lasciato a fissare il mare in burrasca, che sembra sempre uguale nella sua furia e nella sua apparente insensatezza, e che proprio nella sua ineluttabilità nasconde tutta la sua forza distruttrice.

Sons of Anarchy - 7x06 Smoke 'em If You Got 'em“Smoke ’em if you got ’em”, proprio in virtù del suo essere episodio preparatorio per eccellenza, gioca tutte le sue carte con la stessa precisione di chi si prepara ad ultimare la costruzione di una bomba. L’eccellente intreccio degli eventi e la calcolatissima danza delle alleanze si scontra con qualche errore di forma (forse un po’ troppo lunghi gli scambi con Gertie – una Lea Michele un po’ a disagio ma tutto sommato utile allo scopo) e di narrazione (salvo spiegazioni sul salto del confronto tra Gemma e Juice), ma nell’insieme la puntata spicca per la capacità di ricongiungere ogni elemento prima di quell’esplosione che attendiamo da tempo e che temiamo da altrettanto: perché la verità non sempre rende liberi.

Voto: 7/8

Note:

– Sutter non perde l’occasione di colpire l’ipocrisia e l’insensatezza dei nazi di Tully: davanti al “Who you kidding, Tully? You don’t give a shit about race. The only color you see is green.” la risposta di un tranquillo (e inquietante) Marilyn Manson è “It’s my job to maintain the brand”, alla faccia di ogni convinzione pseudo-razziale.

A sottolineare il legame inscindibile e fatale tra Gemma e Jax interviene Nero. Se nella puntata “Aon Rud Pearsanta” – quella della morte di Clay – rispose “No offense, mama. I’ve seen what happens to your husbands. It ain’t pretty” a Gemma e alla sua idea di matrimonio, in questa puntata sottolinea il concetto rispondendo a Jax e al suo “potrei chiamarti presto patrigno” “Yeah, and we all know how well that worked out in the past”.
Ora non ci rimane che sperare che Nero sopravviva, ma con Sutter alla guida non c’è da sperarci troppo.

– Non c’è da stupirsi che Alvarez dica a Jax che non avrebbe mai trattato con Juice, neanche se l’accordo con SAMCRO fosse fallito: le spie sono spie per tutti, e i rats non hanno lunga vita neanche tra le bande rivali. Riuscirà Juice a dire qualcosa prima di incontrare Mr. Mayhem?

– “Oh, come on. Guys love pussy, bro. I mean, we could have left the bodies on the floor. They’d still come back.
Too soon?
Oh, Tig.

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.


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13 commenti su “Sons of Anarchy – 7×06 Smoke ’em If You Got ’em

  • Pietro Franchi

    Niente da aggiungere alla bellissima recensione, ma ci tengo a sottolineare la speranza con cui ci aspettiamo la cosiddetta esplosione da un momento all’altro: non che i primi 6 episodi siano stati brutti (anche se siamo lontani dal miglior inizio di stagione di SoA), sia chiaro, ma le mie aspettative per un tono molto più cupo e tragico non sono state ripagate del tutto, quindi spero che il giro di boa arrivi molto presto. Giusto per fare un esempio, l’inizio della sesta stagione mi aveva convinto sì e no come in questo caso, ma sono bastati due episodi come Wolfsangel e The Mad King per ribaltare completamente le carte in tavola, conferendo alla narrazione un timbro più “oscuro” (come fatto con successo, per esempio, nella quarta stagione). A mio parere la grandezza di SoA emerge quando vengono messe in risalto le radici drammatiche della serie, che le conferiscono una profondità ed un impatto – nonostante le imperfezioni – difficilmente raggiungibili dagli altri prodotti televisivi: per ora, in questa stagione, ciò non è avvenuto. Speriamo in bene per le prossime puntate!

     
    • Federica Barbera L'autore dell'articolo

      Capisco quello che vuoi dire e per un certo tempo l’ho anche condiviso, soprattutto perché anch’io mi aspettavo altro e non capivo questo continuo soffermarsi sulle conseguenze più a livello “lavorativo” (eh già) che non a livello emotivo – per Jax, ovviamente per quanto riguarda Gemma è un’altra cosa.
      Eppure proprio quando ho cominciato a vedere che la situazione era molto più intricata del solito, anche per i canoni non sempre chiarissimi di SoA, mi è stato chiaro quanto non fosse ancora pronta la vendetta: non che la morte di Tara non fosse importante, ma se lì per Gemma possiamo parlare di raptus, le conseguenze della bugia sono invece un frutto freddo, razionale, devastante, e devono essere mostrate in tutta la loro evidenza. Metterle in scena così articolate e complesse dà a mio avviso il vero spessore alla vicenda, proprio perché partono da una bugia buttata lì da Gemma solo per salvarsi.
      Certo, non è interamente quello che ci si aspettava, ma questa non lo vedo necessariamente come una cosa negativa

       
  • Charlotte

    Come sempre, xfaith bellissima recensione.
    Mi hai letta nella mente quando hai parlato di vendetta e verità: “necessità di vendetta e di verità sia calata non solo sui personaggi, ma anche sugli stessi spettatori: ciò che importa è che Jax scopra tutto, ma proprio tutto di sua madre, dal coinvolgimento nell’omicidio di J.T. fino alla rivelazione più terrificante dell’assassinio di Tara”.
    Questo credo sia il motivo per cui non presto troppa attenzione alle dinamiche tra le gang – che mi hanno tuttavia sempre interessata – per cui poco mi interessa della fine di Marks (con tutto che il dialogo fatto con Jax in uno degli episodi precendenti sia stato magistrale), e poco mi interessa anche di Juice. Sono stata insofferente tutta la puntata, aspettando lo sconto/rivelazione.
    Non posso credere che, una seria così attenta ai dettagli, da sempre, non mostri lo spavento di Gemma, l’instabilità di Juice con una pistola in male. Per questo spero ardentemente che verrà ripreso, magari nella terza o penultima puntata.
    Per ora, secondo me non siamo ai livelli del solito Kurt, ma tutte queste puntate – ormai l’ho accettato con rassegnazione, essendo di mio impaziente- esser preparatorie per quello che sarà uno degli epiloghi più clamorosi e belli di sempre. Ormai da Sutter mi aspetto di tutto, anche che la verità non venga a galla e, sappiamo tutti che per quanto poco auspicabile, può esser possibile!
    Voto 7 per la puntata.
    Voto 7,5 per i sei episodi.

     
    • Federica Barbera L'autore dell'articolo

      Grazie Charlotte! Anche qui, capisco la sensazione. Ammetto candidamente che, arrivata alla quarta puntata, ho preso carta e penna, mi sono riguardata tutte le 4 puntate e ho stilato tutti gli eventi, le alleanze, i tradimenti. Da allora devo dire che queste due puntate mi hanno fatto ricredere, proprio perché finalmente ci capivo qualcosa XD e da questo punto di vista questo episodio è stato eccezionale: vedere come ogni azione scatena una reazione che è a sua volta azione in un altro ambito è incredibile, non so come diavolo ci riesca quel diavolo di Sutter. Comprendo bene quindi che, perdendosi un po’ via, questa puntata pesi molto di più in termini di “maaaaaa quando arriva il momento?! eh?! eh?!” 😀

      Però! Son convinta che arriverà. Fino a qualche puntata fa avevo il terrore che Sutter decidesse di non far mai uscire la verità, ma giunti a questa puntata – a costo di mangiarmi i gomiti in diretta nazionale – son certissima che il tutto verrà fuori, non può non succedere. Questo episodio è stato come vedere tutti i pezzi del puzzle non al loro posto, ma in movimento verso il loro posto; troppe cose sono ormai venute fuori perché non trascinino con sé la verità.
      Riguardo alla scena Gemma-Juice, è talmente anomala la sua assenza che voglio sperare ci sia un motivo, quindi per ora sospendo il giudizio… speriamo.

       
  • SerialFiller

    La confusione regna sovrana in questo avvio ma è disarmante come tutta quel caos abbia un ordine. Il tradimento di Juice delle passate stagioni ci ha portato ad avere questa unica possibilità irripetibile di vedere la verità svelata, le guerre tra bande ed allenaze ci ha portati fin qui ci ha portati ad avere una situazione che si capovolge sempre ma che porta lo zoccolo duro (mayans, nazi e sons) a lottare contro il gigante Marks, Barosky piazzato li quasi x caso diventa una pedina fondamentale, Nero personaggio entrato in punta di piedi è ora diventato un personaggio centralissimo, Hunser li a fare da ponte, il tradimento a Juri, la morte di JT, i cinesi condannati dalla ipotetica finta confessione della vera assassina di tara, gli irlandesi che son sempre li con il loro traffico di armi pronti a scatenare l inferno al minimo intoppo, lo sceriffo colluso ma attento alla giustizia. Insomma tutti i tasselli sono al loro posto e se Sutter da mesi ripete che il settimo episodio sarà LA Puntata per eccellenza beh chi siamo noi per contraddire quel deviato mentale, quel geniaccio di Kurt?
    Io mi accomodo prendo i popcorn e la coca cola e in religioso silenzio e con spasmodica attesa mi preparo al momento.

     
  • From0tohero

    La recensione è ottima. Pulita, chiara, complessa ma non complicata. La puntata è buona senza essere eccezionale ma è indiscutibile che la qualità media di SoA è comunque più alta rispetto a quella di altri prodotti.

    Due punti di discussione:

    – Sutter evidenzia ancora il suo limite principale: la gestione dei tempi. Siamo alla sesta puntata interlocutoria e personalmente più che la tensione sta montando la noia. Ripeto: Sutter è bravo, a volte bravissimo, ma è molto meno bravo di come si auto-considera.

    – Nei commenti alla scorsa puntata avevo parlato di mancanza di coraggio. Mi ha incuriosito la scelta di non mostrare come Gemma si sia salvata. L’utilizzo del flash back non è strumento di solito utilizzato in SoA ma qualcosa “deve” essere successo e voglio vedere come verrà spiegato agli spettatori. Nel caso si facesse “finta di niente” saremmo di fronte ad uno dei più grossi “MACCOSA” degli ultimi anni, per prodotti di questo livello.

     
    • Davide

      bhè, oddio. come si è salvata Gemma non penso sia così difficile da prevedere… semplicemente Juice l’ha lasciata andare. non sono plausibili altre spiegazioni.

       
      • from0tohero

        Anche secondo me. “Spero” per l’appunto di essermi perso qualcosa. Altrimenti oltre ad avere chiuso la 7×05 con una scena clamorosamente inutile, ha risolto il problema con una cagata clamorosa.

         
        • Davide

          pensandoci bene quella scena, effettivamente, ha poco senso. e non penso che nemmeno il geniaccio di Sutter riesca a spiegarla. Juice lascia andare Gemma, ma le giura che avrebbe raccontato tutto a Jax. non esiste che i due abbiano fatto un accordo…. non avrebbe alcun senso.

           
  • Davide

    puntata buona. tutti pronti per la 7×07? io no! 😀
    Sutter ha detto che la prossima puntata sarà epica? speriamo dai. fin qui, è la stagione meno bella della serie. anche se forse ci ha abituati troppo bene.

    ma sbaglio o ci hanno un messo un casino di tempo per i sub della 7×06?!? 😉

     
  • Writer58

    Questa prima parte di stagione non mi convince. Mi appre raffazzonata, frenetica, ma priva di spessore. Il cambiamento vertiginoso di alleanze assomiglia a quei giochi di prestigio in cui il trasformista si cambia di abito nel giro di tre secondi. Tra l’altro, appare del tutto inverosimile che il MC abbia potuto sopravvivere avendo contro Lin, Marks, i Mayan, la maggioranza delle organizzazioni criminali attive nella zona. Anche la gestione della vicenda Gemma-Juice-Tara-Jax mi sembra poco credibile, costruita in moo un po’ artificioso per esplodere nella resa dei conti finale.
    Jax che carica a testa bassa come un toro senza interrogarsi sulla plausibilità delle rivelazioni della madre. Qualli interessi potevano avere i cinesi nell’uccidere Tara? Certo, immagino che Sutter non possa fare uscire di scena sua moglie prima del finale se vuole evitare una causa di divorzio ( 🙂 ), ma la coerenza narrativa sarebbe maggiore e la narrazione più compatta e meno sbilanciata.
    Ho seguito le stagioni precedenti con interesse, anche se a volte gli episodi presentavano situazioni esasperate (scene di violenza quasi splatter, ricerca programmatica dell’eccesso). Ma adesso, mi pare che SoA si stia avvitando su stesso, come chi rimane senza fiato dopo aver parlato a raffica per ore.

     
    • Rose

      Sono sostanzialmente d’accordo con te, e lo dico a malincuore. Solo una cosa però: anche tu, come molti, sembri aver scordato la strage di cinesi per mano dei Sons che chiude la scorsa stagione. Ecco cosa rende la bugia di Gemma plausibile.

       
  • Federica Barbera L'autore dell'articolo

    @from0tohero: innanzitutto grazie per l’apprezzamento 😉
    Scendendo nel dettaglio, capisco (come infatti cerco di spiegare nella recensione) il senso forse di pesantezza davanti a puntate che continuano a spostare la risoluzione (o anche solo l’esplosione) del conflitto un po’ più in là, però sono decisamente meno critica. Capisco possa non piacere, questo di sicuro, tanto più che fino a che non mi son messa lì a cercare di capire bene bene tutte le vicende tra i vari gruppi anch’io non stavo apprezzando troppo alcuni passaggi. Per ora mi fido del percorso che stanno facendo perché secondo me questa parte più, come dici tu, interlocutoria (anche se non la ritengo esattamente tale) ha un senso ben preciso.
    Sulla scena di Gemma e Juice, mi auguro anch’io che la spieghino, non perché ci debba essere per forza qualcosa da spiegare, ma perché messa lì così, senza mostrarci altro, non ha molto senso. Sul fatto che sia inutile ovviamente non sono d’accordo 😉 una scena è inutile se, tolta quella, non cambia nulla nella parte successiva e considerato che è quello scontro a far decidere a Juice di andare dai Mayans (con tutte le conseguenze anche per Gemma) perché non ha più nessuno di cui fidarsi, ha utilità, eccome se ce l’ha! 🙂

    @Writer58: come ti ha già risposto Rose, Lin aveva TUTTI i motivi del mondo per vendicarsi di Jax, quindi la palla di Gemma è plausibilissima.
    Sui cambi di alleanze, non credo si possano nemmeno contare quante volte SAMCRO ha stretto patti con i Mayans per poi distruggerli 2 secondi netti dopo XD insomma, i giochi di alleanze non sono mai stati leggeri eh. Poi, che qui siano maggiori è indiscutibile, ma soprattutto perché c’è un piano da parte di Jax che coinvolge tutti, e chiaramente questo influenza ogni forza in campo.