Galavant – 1×01/02 Pilot & Joust Friends


Galavant – 1x01/02 Pilot & Joust FriendsÈ la ABC ad esordire in questo 2015, con una nuova serie che prenderà lo slot lasciato libero da Once Upon a Time (in pausa fino a marzo): ecco Galavant, una nuova serie musical-comedy, dichiarata parodia di quel mondo che proprio il telefilm di cui prende il posto è riuscito – con successo – a portare in televisione. 

Una scommessa rischiosa per la ABC, che può ritenersi in buona parte soddisfatta.

Way back in days of old
There was a legend told
About a hero known as Galavant.

Già dalle prime immagini evidenziate nel trailer di presentazione era evidente che Galavant non avrebbe facilmente lasciato indifferenti; fare una comedy sul mondo medievale, favolistico, con alla base un repertorio musicale poteva avere solo due esiti: o ci saremmo trovati davanti ad un prodotto ridicolo, oppure avremmo assistito a 20 minuti di genialità. Ecco, pur rivelando che di imperfezioni ce ne sono, e non poche, Galavant è una ventata di novità anche nel panorama comedy, che per sua natura è frizzante e reattivo.

Galavant – 1x01/02 Pilot & Joust FriendsLa storia di base è estremamente semplice: Galavant (Joshua Sasse) è un cavaliere, un eroe valoroso che si è visto soffiare da sotto il naso la bella Madalena (Mallory Jansen) in favore del terribile Re Richard (Timothy Omundson). Solo quando una giovane principessa di Valencia supplica il suo aiuto, Galavant decide di tornare ad essere quell’eroe che tutti ricordano. Da questa base, il gruppo di autori guidato da Dan Fogelman (Cars, Rapunzel) crea una storia esile ma funzionale, dal dichiarato intento dissacrante: lo stesso Galavant, d’altronde, viene definito come “a fairy-tale cliché”.

Ed in effetti la vera forza di Galavant non è certo la storia, ma la capacità di sovvertire i classici cliché del genere e di ridicolizzare ogni aspetto della narrazione storico-cavalleresca con una serie di plot-twist ben riusciti: il terribile Re Richard è demenziale, la regina prigioniera è viziata e fedifraga, l’eroe è un concentrato di vanagloria e birra. Se il pilot soffre dell’indispensabile necessità di condensare il succo della questione in venti minuti, già con il secondo episodio si delinea l’andamento della trama e come si intende portarla avanti. In questo senso, la scena della giostra è un concentrato di citazioni ed è di sicuro uno dei momenti più riusciti di questi primi due episodi, esilarante e surreale.

Galavant – 1x01/02 Pilot & Joust FriendsChiaramente, però, il vero effetto dirompente è lasciato agli inserti musicali che, scritti da Alan Menken (8 premi Oscar per composizioni musicali) e Glenn Slater (Rapunzel), risultano perfettamente inseriti in un contesto così delirante (ci si ritroverà a canticchiarle anche molto tempo dopo averle sentite). Attraverso l’utilizzo dell’aspetto musical, che è spesso un deterrente per chi non ne apprezza il genere, la serie si arricchisce di ulteriore demenzialità in balli e cori davvero riusciti.

Una delle scelte più azzeccate è il mondo che gira intorno all’eroe e alla sua nemesi: un gruppo di personaggi irreali ed iconici, primo fra tutti un eccezionale Chef che con la sua mimica saprà farsi apprezzare sin dal primo istante. Grande forza trainante, in un cast davvero ben assortito ed in forma, è il trascinante Timothy Omundson che, nei panni di un Re tanto crudele quanto instabile, riesce a catalizzare tutti gli sguardi e le attenzioni sulle sue moine e le sue espressioni. Joshua Sasse, che ha il non facile compito di indossare i panni del protagonista, è perfetto per il ruolo dell’eroe bello e tronfio (non certo il personaggio più originale, ma indispensabile in questa narrazione).

Galavant – 1x01/02 Pilot & Joust FriendsCome da premessa, difetti ce ne sono: non sempre, infatti, la scrittura riesce a mantenersi all’altezza ed alcune scelte fanno un po’ storcere il naso. Si percepisce soprattutto una scrittura a tratti acerba e non proprio riuscita, ma su cui gli autori possono lavorare e che comunque non inficia il risultato finale.
Diversamente, infatti, da quanto si sarebbe potuto immaginare, questi primi due episodi di Galavant hanno gettato le basi per una prima stagione (composta da solo otto episodi) di una comedy che rappresenta qualcosa di nuovo e di diverso, un’insolita sperimentazione per la ABC che, pur mantenendo il proprio target per famiglie, si permette persino qualche scappatella altrove non consentita.

Se siete interessati ad una comedy molto semplice ma a tratti geniale, se siete facili prede di motivetti accattivanti e soprattutto se non vi dispiace una comicità demenziale (nei limiti dell’accettabile, non siamo di fronte ai Monty Python), allora dovete dare una chance a questo Galavant. Non ve ne pentirete.

Voto: 7

P.S. Con un rating medio di 2.0, Galavant parte meglio di quanto Once Upon a Time avesse fatto al suo mid-season finale. Non male per questa nuova comedy, che ci accompagnerà per quattro settimane.

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.

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