Arrow – 3×10/11 Left Behind & Midnight City 2


Arrow - 3x10/11 Left Behind & Midnight CityDopo la conclusione della missione della Freccia è ormai chiaro che tira un vento diverso a Starling City: a coloro che sono rimasti indietro è dato il compito di capire la verità, accettare le ovvie conseguenze dell’accaduto e tentare di continuare una missione il cui centro propulsore è ormai scomparso. 

In questi due episodi Arrow mostra al pubblico com’è la vita della città e dei protagonisti senza la persona che li ha uniti e motivati fin dall’inizio, ma soprattutto ci dice che la vita continua, al di là di ogni perdita o dolore personale.

You think I’m in denial.

Arrow - 3x10/11 Left Behind & Midnight CityNonostante l’atmosfera d’incertezza e tensione che permea l’episodio, “Left behind” riesce nel compito di inquadrare alla perfezione le naturali reazioni dei protagonisti nei confronti di un lutto che, con il procedere della narrazione, viene percepito come sempre più inevitabile.
Ogni personaggio ha un modo diverso di affrontare l’ipotetica perdita, e l’atteggiamento serafico di Diggle, l’unico che è in grado di accettare l’inevitabile ancor prima che questo accada, si contrappone violentemente all’animo ingenuo e innamorato della bionda Felicity.
È la ragazza infatti a diventare portatrice dei sentimenti dello spettatore, risultando estremamente convincente nel ruolo di donna intelligente e innamorata, incapace di ascoltare la ragione e ostinata nel credere che ci sia speranza per il ritorno di Oliver.

He’s been back before. He’ll be back again.

Arrow - 3x10/11 Left Behind & Midnight CityÈ proprio Laurel, l’altra donna della vita di Oliver, a consolare e confortare Felicity, e ad esprimere la sua incrollabile fede nel ritorno della freccia. Ma non si tratta di una fiducia ingenua o evanescente: è anche l’espressione di uno specifico bisogno, legato strettamente alla figura di Sara. Perché se la freccia scompare non è solo questa a morire, ma si spegne una causa, una speranza, una lotta in nome della quale Sara ha rischiato ripetutamente la vita fino a perderla.
Alla luce di questo stretto rapporto di dipendenza, ispirata dalla sorella, Laurel decide di vestire i panni di Black Canary per la prima volta. Nonostante l’oggettiva debolezza, sarà proprio il suo gesto avventato a dare spinta agli avvenimenti che caratterizzeranno la nuova era del Team Arrow e di Starling City con esso.

I don’t like beating woman.

Arrow - 3x10/11 Left Behind & Midnight City“Midnight city”, nonostante non mostri lo stesso equilibrio narrativo del precedente, ha il compito di delineare il papabile villain stagionale in maniera quanto più accattivante possibile, tentando di deviare l’attenzione dello spettatore dai due personaggi di cui effettivamente dovremmo preoccuparci: Rha’s al Gul e Malcom Merlyn.
L’espediente narrativo degli autori non funziona completamente: Brick non sembra altro che un accumulo di forza bruta e motivazioni quanto mai scarse, ben lungi dall’essere un antagonista a tutto tondo, ben caratterizzato e capace di differenziarsi dai suoi predecessori. Come conseguenza la parte di episodio legata alle sue vicende appare quantomai povera: la storyline sembra soffrire, già al suo inizio, di ripetitività e approssimazione.

Had some rumors about a girl defending town.

Arrow - 3x10/11 Left Behind & Midnight CityNonostante gli evidenti difetti – dovuti alla mancata attenzione verso la caratterizzazione di un personaggio che ci è stato da subito presentato come importante – le nefande azioni compiute da Brick contribuiscono a determinare il nuovo assetto, seppur temporaneo, della serie.
È proprio grazie all’attacco al Glades che riaffiorano, prepotentemente, i ricordi e le motivazioni per le quali tutti i personaggi, al di là del loro coinvolgimento diretto, avevano deciso di aiutare la Freccia nel suo piano di salvezza.
Il male ritorna a Starling City con forza dirompente e catapulta i protagonisti nella realtà più dura: nonostante l’assenza della freccia, la sua visione e il suo progetto non possono essere traditi. A coloro che sono rimasti indietro, i left behind del titolo, rimane la possibilità di provare a cambiare comunque le cose; ricostituirsi come gruppo, utilizzare tutte le proprie forze – sempre più preponderante diventa il ruolo di Ray Palmer, personaggio su cui è ancora difficile esprimerci – per sconfiggere il male.

Non importa (e non può importare) che a mancare sia il collante di tutte le vicende e di tutti loro come gruppo: sarà la fede nella sua memoria e nelle sue convinzioni a determinare la decisione di non abbandonare la missione.
In un parallelo molto efficace, è la stessa Felicity, colei che per prima veniva supportata da Laurel, a fornire la motivazione necessaria per la vera nascita di Black Canary: onorare la memoria di coloro che hanno combattuto e perso in nome di un obiettivo finale. La sicurezza degli abitanti di Starling City non è più sulle spalle della Freccia, ma su quelle del Team Arrow; non possiamo che aspettarci il sorgere di diversi contrasti, una volta che Oliver tornerà in città.

Sarab is just a name.

Arrow - 3x10/11 Left Behind & Midnight CityUna delle essenziali componenti narrative della serie, i flashback, non era mai riuscita a distinguersi per originalità o interesse da parte del pubblico; se quest’anno la situazione sembrava immutata, l’ultimo episodio fa ben sperare per il futuro. Il personaggio di Masao, il conflitto con la Lega e il rapporto con la moglie, appaiono ben più interessanti delle dinamiche amorose della seconda annata, proponendo allo spettatore una storyline diversa e al contempo sempre più legata alle vicende odierne. Il mistero sul legame di quest’ultimo e il nuovo dj assunto da Thea non fa che infittire la rete di relazioni, creando un mix capace di condizionare il corso dell’intera annata.

Nonostante i perdonabili difetti, Arrow si dimostra ancora una volta un buon prodotto d’intrattenimento, capace di offrire allo spettatore tutto ciò che potrebbe desiderare.

Voto 3×10: 7,5
Voto 3×11: 7+

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2 commenti su “Arrow – 3×10/11 Left Behind & Midnight City

  • Rorschach

    Sono Arrow, un tipo che in 5 anni sono diventato più abile nel combattimento di un maestro di arti marziali che si allena da quando ancora giocava con i lego, sono un buono, quindi non uccido i cattivi, ma per arrivare a loro faccio una strage di guardie che possibilmente sono li solo per mantenere la propria famiglia. Faccio allenamenti fighissimi ma che però includono solo il 10 percento dei muscoli del mi corpo, ma che importa, basta che li faccio senza maglietta.
    Ho il superpotere di fare addormentare chiunque a colpi di arti marziali per il tempo necessario che mi serve per fare quello che devo fare.
    Nella mia città esistono solo persone uscite dalle pubblicità dei profumi.
    Solo un cattivo su 10 ha l’intelligenza di provare a spararmi, ma non può prendermi perché io sono il protagonista, e se mi prende il proiettile lo levo e non mi lascia alcun danno, sempre perché sono il protagonista.
    Ho una collega che può entrare all’interno dei server della C.I.A in 15 secondi scrivendo cose con la tastiera, anche lei è una turbofregna.
    Ho un braccio destro nero perché c’è una legge in America che stabilisce una quota minima di neri tra i personaggi delle serie tv, ma che non fa assolutamente nulla.
    Voglio bombarmi di nuovo la tipa che ho tradito con sua sorella, che poi ho fatto morire, che ora sta con il mio migliore amico, ma non posso farlo perché sono il buono, quindi il mio amico muore in modo eroico e io me la ripasso davanti e dietro perché la storyline romantica non può mancare e deve essere complicata e piena di pianti.
    Sono figherrimo

     
  • ClapCla

    Ahahaha Rorschach mi hai fatto morire dal ridere :-)))

    Che dire, hai completamente ragione però rimane tutto molto figo, come un fumetto.
    😉