Parks and Recreation – 7×12/13 One Last Ride 3


Parks and Recreation - 7x12/13 One Last RideCi sono serie alle quali dire addio è più difficile, non tanto per una questione di qualità del prodotto ma piuttosto di vero e proprio attaccamento emotivo ai personaggi e alla storia raccontata negli anni, perfino al luogo, magari fittizio, in cui si sono svolte le vicende narrate.
È questo il caso di Parks and Recreation e di Pawnee, Indiana, che in sette anni di avventure surreali è diventata una specie di seconda casa per tutti quelli che hanno seguito con devozione le vicissitudini di Leslie e compagni, rendendo dolce-amaro l’ultimo, tenero saluto alla serie.

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Parks and Recreation - 7x12/13 One Last RideAnno dopo anno, episodio dopo episodio, il gruppo del Parks Department è cresciuto un passo alla volta, lentamente ma in maniera costante, senza mai rinunciare alla propria identità ma piuttosto arricchendola: piccoli cambiamenti quotidiani – come quelli messi in atto dall’amministrazione pubblica, secondo la bella visione di Leslie – che ci hanno traghettati verso un finale giustamente celebrativo di tale evoluzione e, soprattutto, di ogni singolo personaggio. Il ricorso ai flashforward (ispirato al finale di Six Feet Under) è emblematico dell’attenzione che Schur e Daniels hanno sempre rivolto alle proprie creature, qui nuovamente al centro della scena, e fa il paio con il time jump dello scorso season finale. Ancora una volta, infatti, la scelta di giocare con il tempo – servendosi per altro di prolessi su più livelli – si è rivelata molto lucida e anche decisamente appagante per lo spettatore. Quante volte ci siamo chiesti che fine avrebbero fatto i nostri personaggi preferiti una volta giunta al termine la serie di cui erano protagonisti? Se per alcuni prodotti affidarsi ad un finale aperto rimane l’opzione migliore (pur con tutte le remore e i rimpianti dei fan), gli amici di Pawnee – e, in fondo, anche noi – meritavano senza dubbio un piccolo momento di gloria personale. Perché Parks and Recreation è la storia di una comunità, di un gruppo affiatato, ma anche di singole individualità che hanno tutto il diritto di affermarsi come meglio credono. Se c’è una cosa che la serie ci ha insegnato, o che ha provato ad insegnarci, è che lo spirito comunitario è tanto importante quanto il desiderio di realizzarsi come persona, e che questi due aspetti possono convivere senza neanche troppe difficoltà. In questo senso, la serie di Schur e Daniels è la versione riveduta, corretta e decisamente più pucciosa del sogno americano, ripulita da eventuali eccessi individualisti e arricchita, invece, da un’abbondante, ma mai stucchevole, dose di buoni sentimenti.

Parks and Recreation - 7x12/13 One Last RideIn quest’ottica, l’arco evolutivo di Leslie è particolarmente significativo perché rappresenta il punto d’incontro tra due poli ritenuti spesso troppo distanti, giustamente incarnato in una carriera politica che, per sua stessa natura, è (o dovrebbe essere) la sintesi tra ambizioni personali e dedizione alla comunità. L’idealista Knope si prodiga con tutte le sue forze per rendere Pawnee un posto migliore, e pur avendo combattuto per trasferire il National Park Office nella propria città alla fine la lascia con convinzione per realizzare i propri obiettivi. Un viaggio, questo, che forse terminerà da Presidentessa degli Stati Uniti ma che, soprattutto, la riporterà di nuovo in Indiana, per occuparsi ancora una volta della sua “famiglia allargata” e chiudere il cerchio nella maniera più giusta e sensata possibile.
Lo sa bene anche suo marito, l’adorabile Ben, con il quale ha formato una coppia che rimarrà nella storia della tv – e in particolare delle comedy – per molti anni a venire. Dalla gestione della gravidanza e della maternità (compresa la scelta di non mostrare quasi mai i triplets) al discorso femminista di “Pie Mary“, in queste ultime due stagioni i coniugi Knope-Wyatt hanno incarnato sempre di più un modello di coppia televisiva praticamente inedito, che li ha resi i testimoni perfetti del sistema di valori su cui è costruito Parks & Rec. Il segmento che li riguarda, opportunamente più lungo e comprensivo di tante altre piccole storie, è perfetto nel rendere omaggio alla loro storia e, trasversalmente, all’intera serie.

Parks and Recreation - 7x12/13 One Last RideSe c’è un appunto da fare a questo finale (e all’intera stagione), probabilmente va rivolto al personaggio di April: la sua scelta di avere un figlio fa seguito ad un dialogo con Leslie fin troppo striminzito e poco incisivo, che, pur affrontando la questione in maniera equilibrata e rispettosa, dà l’impressione di non rendere piena giustizia al personaggio. Al contrario, i flashforward dedicati agli altri membri del gruppo celebrano degnamente il loro percorso, fornendo anche un’occasione di riscatto per alcuni di essi – su tutti Garry/Jerry/Larry, che vivrà una vita lunga e felice. Assistiamo così al compimento di un’evoluzione che ha umanizzato anche il personaggio più macchiettistico, dalla sincera confessione d’amore di Jean Ralphio alla crisi esistenziale di Ron, che si potrebbe leggere come una metafora dell’intera storia della serie: un percorso di crescita che non tradisce mai le premesse iniziali ma, al contrario, fa scaturire il cambiamento dalla stessa natura dei personaggi.

Senza strappare risate di gusto per concentrarsi maggiormente sul rapporto tra i protagonisti in maniera come sempre delicata, “One Last Ride” riesce quindi ad essere il series finale che Parks and Recreation, nonché i suoi fan, senza dubbio meritava. Si chiude così una serie che nell’arco di sette anni ha forse perso un po’ del suo smalto ma di certo non la sua voce, unica ma speriamo… non inimitabile.

Voto episodio: 9
Voto stagione: 8 1/2
Voto serie: 9 1/2

Note:

– Ci sono almeno tre easter egg nel finale: andate qui per scoprire quali.
– L’ufficio del turismo dell’Indiana ha scritto una lettera molto carina al cast dello show. La trovate qui.

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Informazioni su Francesca Anelli

Galeotto fu How I Met Your Mother (e il solito ritardo della distribuzione italiana): scoperto il mondo del fansubbing, il passo da fruitrice a traduttrice, e infine a malata seriale è stato fin troppo breve. Adesso guardo una quantità spropositata di serie tv, e nei momenti liberi studio comunicazione all'università. Ancora porto il lutto per la fine di Breaking Bad, ma nel mio cuore c'è sempre spazio per una serie nuova, specie se british. Non a caso sono una fan sfegatata del Dottore e considero i tempi di attesa tra una stagione di Sherlock e l'altra un grave crimine contro l'umanità. Ah, mettiamo subito le cose in chiaro: se non vi piace Community non abbiamo più niente da dirci.


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3 commenti su “Parks and Recreation – 7×12/13 One Last Ride

  • Pietro Franchi

    “Yes. I’m ready.”
    Io invece no. Finale emotivamente devastante e assolutamente perfetto, prevedibile ma non per questo meno riuscito. Parks and Rec è sempre stata forse la comedy con il cuore più grande di tutte, e per forza di cose questo “One Last Ride” non poteva non essere da meno, concludendo tutto quello che c’era da concludere alla perfezione. I bloopers nei titoli di coda, poi, con “End of the line” dei Traveling Wilburys, è stato il colpo di grazia.
    Addio Pawnee 🙁

     
  • Gabriele

    Finale meritato e coerente con la serie, tutto perfetto. Qualche giorno fa il cast di Parks era da Seth Meyers, dove hanno detto addio alla serie cantando tutti assieme “5000 candles in the wind”. Poi è successo questo :O

     
  • LadyA.

    Finale perfetto…….tristissima….è come aver detto addio a degli amici di lunga. Una delle comedy migliori di sempre, con personaggi memorabili, surreali ma mai macchiettistici o caricaturali. Leslie & Co hanno creato un universo che difficilmente dimenticheremo, lo hanno fatto con tatto e buon gusto, pieno di buoni sentimenti ma mai sentimentalista o banale. Ogni personaggio ha avuto il meritato happy ending, perchè almeno nelle comedy lo spettatore e i personaggi devono poter sognare che tutti vivano “happy ever after”.
    Bye bye Pawnee…..mi mancherai tantissimo