The Good Wife – 3×01 A New Day – 3×02 The Death Zone


The Good Wife - 3x01 A New Day - 3x02 The Death ZoneTra le premiere segnate nel mio personalissimo calendario delle serie tv (non fate quelle facce, siamo dei nerd, facciamocene una ragione) The Good Wife era una delle più sottolineate, evidenziate e attese. Come spiegavo in altra sede, è difficile spiegarne il motivo a qualcuno che non abbia mai seguito la serie; perché fortunatamente ci sono ancora cose difficili da dire in due parole e che tuttavia sono in grado di emergere dallo schermo con grande forza non appena ci si accosti.
Vediamo cosa ci hanno riservato i primi 2 episodi.

A new day

The Good Wife - 3x01 A New Day - 3x02 The Death ZoneLa premiere della stagione si apre con un caso a dir poco complicato, che non solo coglie l’occasione per affrontare la tematica dello scontro israelo-palestinese, ma che coinvolge tutte le sottotrame della serie, arrivando a chiarire in un colpo solo quali giochi di alleanze e di poteri vedremo nelle prossime puntate. Ovviamente, però, l’attenzione è tutta incentrata su Will e Alicia e sulla domanda con cui ci ha lasciato la stagione precedente: come andrà avanti tra i due?

Devo dire, a costo di passare per una credulona, che anch’io ci ero cascata, esattamente come Diane e come – forse – Eli: gli sguardi di Alicia vero l’ufficio di Will, l’atteggiamento dell’avvocato nei suoi confronti, l’imbarazzo del loro incontro che sembra essere “chiarificatore”, ma non nel senso che avremmo voluto.
Tutto mi sarei aspettata, tranne quella scena, che dimostra non solo quanto i due siano disposti a fare per continuare la loro relazione, ma anche quanto un’ottima serie come questa sia in grado di mettere sullo schermo una delle scene più hot di sempre senza mostrare nemmeno un centimetro quadrato di pelle nuda. E coi tempi che corrono, una scelta del genere fa davvero la differenza.

Il caso offre lo spunto per analizzare le controversie tra musulmani ed ebrei in diversi modi, da quello più “patinato” e al contempo più politicamente scorretto (Eli-Wasim-Taub in prestito da House M.D. Michael) a quello più attuale e molto, molto più esterno alle questioni politiche di quanto non ci si aspettasse (la risoluzione del caso, infatti, porta a scoprire che l’uccisione di Simon Greenberg era dovuta ad una relazione con il compagno di college Tariq e non a scontri religiosi: come dice Alicia “These kids… they’re just college kids” che non sanno nemmeno come si disegna una svastica, aggiungerei).

Nel mezzo di questo scontro, troviamo anche gli altri elementi del puzzle, tra i quali quello più interessante è Peter Florrick e il suo ritorno alla carica di Procuratore. La sua dichiarazione d’intenti, soprattutto se paragonata alla precedente amministrazione Childs, è lodevole – “we are running a clean office. Clean, ethical, honest, but not weak” – e il nuovo motto “no agli accordi” fa presagire grandi scontri con la Lockhart/Gardner, ma come al solito qualcosa comincia già a puzzare: il tentativo di trovare subito un capro espiatorio per l’uccisione di Greenberg si rivela una mossa essenziale per tenersi buona la comunità ebraica che ha finanziato la campagna di Peter. Alla faccia dell’etica e dell’onestà tanto ostentata, prevedo situazioni sempre più complesse – soprattutto perché Eli non vuole rinunciare a lanciare Peter come governatore – date anche dal fatto che sarà molto dura per Alicia avere un Procuratore che conosce benissimo il suo modo di comportarsi e di agire.

The Good Wife - 3x01 A New Day - 3x02 The Death ZoneIl finale scombussola nuovamente le carte nella partita Will-Alicia.
Dopo averci preso in giro all’inizio, facendoci credere che fosse già finito tutto quando in realtà andava avanti alla grande (e ricordiamo che con la frase “Diane thinks I’m going too hard on you. Am I? Going too hard?” Will entra di diritto nella lista “papabili per passare alla programmazione in terza serata”), ora i King ribaltano di nuovo tutto: tanto Will si dimostra dubbioso sulla natura del suo “sentire le cose” nel dialogo con Kalinda, quanto l’espressione davanti allo specchio della nostra non-più-così-brava moglie mette un enorme punto di domanda davanti a questa relazione.

E’ stata una buona puntata, non da mangiarsi le unghie per l’intera durata, ma sicuramente ottima nel suo affrontare una tematica difficilissima e utilizzarla per una descrizione di ampio respiro di tutti i cambiamenti che caratterizzeranno la nuova stagione.

Attendo che Kalinda torni sul serio, perché questo odio/amore con la bionda Sophia – che vogliono far spacciare per suo clone quando chiaramente non vale neanche la metà – non le rende giustizia; aspetto con ansia che Cary mostri ancor di più di che pasta è fatto; ma soprattutto non vedo l’ora di assistere ad altre meravigliose macchinazioni da parte di Eli.
Perché ricordate che lui sarà anche a son of a bitch, ma è YOUR son of a bitch.

Voto: 7+

The Death Zone

Con il secondo episodio il caso della settimana diventa meno corale e meno rappresentativo (eccetto un valore simbolico di cui parlerò più avanti) e questo ci dà l’occasione di spaziare attraverso diverse dinamiche che regolano i rapporti, vecchi e nuovi, tra i personaggi.

Il caso.

Alicia si trova a dover difendere un uomo accusato di calunnia per aver scritto in un libro che un plurimegamilardiario avrebbe lasciato morire suo fratello durante una scalata dell’Everest, rubandogli la bombola di ossigeno e non curandosi di salvarlo. Se già dall’inizio vediamo Alicia vincere brillantemente il caso, puntando sulla carenza di ossigeno che può causare visioni non corrette della realtà, poco dopo la questione diventa molto più complicata: Mister Cardiff, che ha perso la causa, si appella al diritto inglese che prevede, a differenza di quello americano, che non sia lui in quanto calunniato a dover dimostrare di non aver agito in un certo modo, ma che debba essere il responsabile della calunnia a dover dare un fondo di verità alle sue affermazioni.
Alla faccia del ribaltamento delle procedure.

The Good Wife - 3x01 A New Day - 3x02 The Death ZoneComplice qualche copia del libro venduta in UK tramite Amazon – i riferimenti alla realtà sono sempre elevatissimi in The Good Wife, in questo episodio abbiamo anche Twitter e il caso di Murdoch con News of the World – il processo all’inglese ha inizio, con una serie di siparietti sicuramente di effetto comico, ma alla lunga un po’ troppo incentrati sulle eterne dispute fra UK e USA (accento inglese, inesistente etichetta americana, ma anche incredibili hooligans travestiti da gentleman).
Alla fine Mister Cardiff, supportato da Mister Thrush (Eddie Izzard), dovrà ammettere ciò che ha fatto – più e più volte – ma costringerà tutti a capire una grande verità, per quanto scomoda: quando si è nella death zone si fa di tutto per sopravvivere, anche cose che nella vita normale non si farebbero.

Peter Florrick, Lockhart/Gardner e i piani malefici

Cosa si fa quando si è nella death zone di un matrimonio che sta crollando a pezzi e che mantiene, tuttavia, una meravigliosa facciata per salvare le apparenze? Si fanno cose impensabili, si diceva; e infatti Peter, che se ripete un’altra volta che vuole guidare “a clean office” se la dovrà vedere con me, agisce in modo imprevisto e in disaccordo con le sue precedenti azioni e dichiarazioni.
Se con Alicia ha cercato in tutti i modi di negare che la storia con Kalinda potesse essere davvero qualcosa in grado di ferirla perché, andiamo, “non vi conoscevate nemmeno” (io, ‘sti uomini, non li capirò mai), ecco che davanti al figlio si trova ad ammettere di averle fatto del male (“I hurt your mom with other things”); perché davanti ad un figlio che vuole semplicemente la verità è difficile cercare di argomentare in modo diverso e far ricadere la colpa sulla moglie che lo ha sbattuto fuori di casa.

Allo stesso modo, Peter-I-want-a-clean-office vuole giocare così pulito che decide di inventarsi una scusa a caso (assoldare uno studio legale esterno per le cause civili) per chiedere alla Lockhart/Gardner una spontanea sottomissione ad un controllo fiscale: qual è il vero motivo? La gelosia nei confronti di Will mi sembra davvero eccessiva; probabilmente vuole solo eliminare dalla lista dei potenziali avversari quelli davvero bravi; o forse vuole dimostrare all’ennesima potenza che lui vuole a clean office e che quindi è disposto a diventare il Batman dell’Ufficio delle Entrate.
Chi può dirlo. Ma che nelle sue motivazioni sia nascosta anche la sua quasi-ex-good-wife mi sembra più che probabile.
In ogni caso, questo pone Diane nelle condizioni di scoprire che Alicia e Peter sono separati e lei stessa mette con le spalle al muro Will relativamente al destino di Alicia all’interno dello studio legale.

Relazioni importanti: Alicia/Will, Kalinda/Eli

The Good Wife - 3x01 A New Day - 3x02 The Death ZoneSe lo scorso episodio terminava con qualche dubbio sui due nuovi amanti, qui non se ne vede traccia, anzi: i loro dialoghi sopra le righe mentre fingono di parlare del caso confermano la loro relazione e piccoli gesti, come sfiorarsi le dita in segno di vittoria alla fine del caso, riportano alla mente i tempi in cui era Alicia a guardare gli altri condividere quel segreto e a invidiarli (come i più ricorderanno, mi riferisco alla coppia di ebrei ortodossi protagonista della puntata 1×07 Unorthodox).

The Good Wife - 3x01 A New Day - 3x02 The Death ZoneFinalmente in questa puntata si incontrano Kalinda ed Eli e anche noi, come quest’ultimo, ci troviamo a chiederci “com’è possibile che non si siano mai incontrati prima?”. Il caso su cui lavorano è uno di quelli da far girare la testa (gestire la crisi di un politico, che non si può dire, su uno scandalo, che non si può raccontare, qualora dovesse venire fuori, ma non si sa quando). In realtà l’interesse per la questione è minimo: la coppia funziona benissimo e i due attori Archie Panjabi e Alan Cumming promettono scintille per il futuro. Non so voi, ma io non vedo l’ora.

L’episodio si mostra in parte migliore del precedente, forse proprio grazie ad una pluralità di storyline che, in modo speculare rispetto al mono-caso della premiere, permette di dare con più facilità uno sguardo su ciò che accadrà in questa terza stagione. Prevedo tempi bui per la Lockhart/Gardner e soprattutto mi aspetto un Peter Florrick agguerritissimo e disposto a qualunque cosa, anche a distruggere Will e Diane al grido “I want a clean office”.

Voto:1/2 

[rps]

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Informazioni su Federica Barbera

La sua passione per le serie tv inizia quando, non ancora compiuti i 7 anni, guarda Twin Peaks e comincia a porsi le prime domande esistenziali: riuscirò mai a non avere paura di Bob, a non sentire più i brividi quando vedo il nanetto, a disinnamorarmi di Dale Cooper? A distanza di vent’anni, le risposte sono ancora No, No e No. Inizia a scrivere di serie tv quando si ritrova a commentare puntate di Lost tra un capitolo e l’altro della tesi e capisce che ormai è troppo tardi per rinsavire quando il duo Lindelof-Cuse vince a mani basse contro la squadra capitanata da Giuseppe Verdi e Luchino Visconti. Ama le serie complicate, i lunghi silenzi e tutto ciò che è capace di tirarle un metaforico pugno in pancia, ma prova un’insana attrazione per le serie trash, senza le quali non riesce più a vivere. La chiamano “recensora seriale” perché sì, è un nome fighissimo e l’ha inventato lei, ma anche “la giustificatrice pazza”, perché gli articoli devono presentarsi sempre bene e guai a voi se allineate tutto su un lato - come questo form costringe a fare. Si dice che non abbia più una vita sociale, ma il suo migliore amico Dexter Morgan, il suo amante Don Draper e i suoi colleghi di lavoro Walter White e Jesse Pinkman smentiscono categoricamente queste affermazioni.

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