Girls – 4×08 Tad & Loreen & Avi & Shanaz


Girls - 4x08 Tad & Loreen & Avi & ShanazGirls è, fin dal primissimo episodio, una serie sgradevole.
Lo è deliberatamente, orgogliosamente e forse anche inevitabilmente, come questo “Tad & Loreen & Avi & Shanaz” ci ha dimostrato.

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Nowhere to grow but up.

Recitavano così i poster promozionali della quarta stagione, ed effettivamente gli ultimi episodi avevano raccontato con sempre maggiore determinazione il lento ma — all’apparenza — definitivo processo di crescita dei personaggi: da Shoshanna a Marnie, passando soprattutto per la protagonista Hannah, tutti sembravano aver abbandonato illusioni e false speranze per inaugurare finalmente il passaggio alla vita adulta. Questa puntata rappresenta, invece, una battuta d’arresto o, piuttosto, il tentativo di ridimensionare l’idea di “crescita” che lo spettatore poteva essersi fatto nel corso di quest’annata.

Girls - 4x08 Tad & Loreen & Avi & ShanazNon a caso grande spazio è dedicato ai genitori di Hannah, una coppia che, pur avendo superato da tempo i vent’anni, vive in questo episodio problematiche sovrapponibili a quelle della figlia. Sarà che mid-life crisis e mid-twenties crisis sono due termini fin troppo simili, ma vedere Tad in preda ad una crisi identitaria ricorda molto da vicino l’esperienza di Hannah e tutte le altre girls anche sul piano della prospettiva autoriale. Ancora più interessante, in questo senso, è la reazione di Loreen: ha ragione il marito, che la accusa di far girare tutto intorno a lei? O quel brutale cinismo è effettivamente la riposta migliore per svelare gli auto-inganni di chiunque, giovane o vecchio, fatichi a definire se stesso?
La serie di Lena Dunham ha sempre cercato di descrivere la generazione dei millennials senza alcun filtro se non quello dell'(auto)ironia, l’unico in grado di esporre in tutta la loro evidenza la meschinità, l’immobilismo e l’ottusità delle protagoniste senza comunque rinunciare a comprenderle e, dunque, a raccontarle come persone e non archetipi. Lungo queste due direttrici si muove anche il ritratto di Tad e Loreen, ridicolizzati e contemporaneamente capiti, presentati come una coppia di intellettuali bianchi privilegiati (con tutto ciò che questa descrizione comporta, specie se osserviamo i loro “amici”) ma non per questo svuotati della loro umanità.

Girls - 4x08 Tad & Loreen & Avi & ShanazMa tornando ai contenuti, il focus su questi personaggi esterni al circolo di amiche ha certo contestualizzato i loro first-world problems collocandoli in un ambiente più ampio; eppure tale ambiente si è rivelato molto simile all’universo ristretto in cui si sono sempre mosse le protagoniste. Cosa vuole dirci, dunque, Lena Dunham? Che crescere davvero in realtà è un illusione?
La storyline di Hannah sembrerebbe confermarlo, in particolare l’ampio segmento dedicato alla sua “amicizia” con la giovanissima Cleo. Tuttavia, forse, è possibile azzardare una diversa chiave di lettura; è vero, agisce da immatura vanificando in parte il lavoro svolto negli ultimi episodi, ma allo stesso tempo ci sono ben due elementi esterni che la costringono a fare i conti con se stessa: da un lato Fran e quel “I think you’re not the person you think you are“, dall’altro la rivelazione sull’omosessualità del padre che interrompe giustappunto l’ennesimo rant della ragazza. Lo stesso si può dire, ad esempio, di Shoshanna, che sta attraversando un periodo di smarrimento e cerca di comportarsi da persona diversa per provare ad uscirne — anche per lei un intervento esterno, nelle vesti di Scott, potrà rivelarsi molto utile.
Nel caso di Marnie, invece, è proprio il contrario: la proposta di Desi, accettata con grande entusiasmo, è l’ennesimo passo falso in un percorso ancora lungo e in salita. Fidanzamento è sinonimo di vita adulta, ma nell’universo di Girls rappresenta il suo opposto, specie se si tratta di una ragazza come Marnie che da sempre fatica a trovare una propria dimensione senza l’aiuto di un uomo. L’unica girl che in apparenza si comporta da donna è in realtà la più irresponsabile, perché neutralizza ogni progresso fatto nelle settimane precedenti in un gioco di continue ricadute a cui non riesce in alcun modo a sottrarsi.

Girls - 4x08 Tad & Loreen & Avi & ShanazCrescere, dunque, significa forse imparare a conoscersi davvero piuttosto che ridefinire semplicemente degli obiettivi professionali e/o le proprie relazioni sentimentali. Spesso, ma non sempre, per raggiungere questo obiettivo c’è bisogno di uno sguardo esterno — che può essere quello di un terapista o di un ragazzo con cui si è andati a cena una volta — in grado di fare chiarezza dove da soli non siamo ancora riusciti ad arrivare. È questo che, quindi, impareranno a fare Hannah, Marnie e Shoshanna, con tempi e modalità diverse, un passo alla volta, ricaduta dopo ricaduta.

Perché sì, le deviazioni sono inevitabili, ma è anche ciò che più ci piace di Girls. In fondo “Tad & Loreen & Avi & Shanaz” è esattamente questo: una digressione dal percorso di crescita più o meno consapevole delle ragazze, che, come ogni strada sbagliata o alternativa, trova sempre il modo di costituire comunque un arricchimento, non fosse altro che come termine di paragone rispetto a quella “giusta”.  Un episodio (ed una serie) sgradevole, come dicevamo più su, ma che non può essere altrimenti se vuole davvero rappresentare la voce di una generazione altrettanto detestabile ed affascinante.

Voto: 8

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Informazioni su Francesca Anelli

Galeotto fu How I Met Your Mother (e il solito ritardo della distribuzione italiana): scoperto il mondo del fansubbing, il passo da fruitrice a traduttrice, e infine a malata seriale è stato fin troppo breve. Adesso guardo una quantità spropositata di serie tv, e nei momenti liberi studio comunicazione all'università. Ancora porto il lutto per la fine di Breaking Bad, ma nel mio cuore c'è sempre spazio per una serie nuova, specie se british. Non a caso sono una fan sfegatata del Dottore e considero i tempi di attesa tra una stagione di Sherlock e l'altra un grave crimine contro l'umanità. Ah, mettiamo subito le cose in chiaro: se non vi piace Community non abbiamo più niente da dirci.

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