1992 – 1×05/06 Episodio 5&6 20


1992 - 1x05/06 Episodio 5&61992 è una serie strana: in maniera del tutto casuale e forse anche un po’ ironica, rispecchia perfettamente il periodo in cui è ambientata. Tratti confusi, con passaggi rapidi e insipidi mescolati a scelte finanche carine e interessanti rendono la serie di Sky un prodotto ancora troppo incompleto per essere pienamente apprezzato.

1×05 – È questa la politica: fare promesse, non mantenerle.

1992 - 1x05/06 Episodio 5&6Come già accennato, uno dei punti più deboli e ormai non migliorabili della serie è la scrittura di alcuni personaggi, specialmente se supportati anche peggio da attori non degni di questo nome. Passi ancora Stefano Accorsi, che è da sempre sopravvalutato, ma che è qui calato in un ruolo in cui sembra trovarsi comunque a suo agio, a dispetto di una capacità attoriale limitata; non si può invece salvare nulla di Bibi Mainaghi, interpretata da un’insopportabile Tea Falco, chiaramente non in grado di cimentarsi a livelli così alti e capace di una recitazione a dir poco imbarazzante. In questa puntata, che non ci risparmiamo nel definire la peggiore della serie, c’è l’incontro tra questi due personaggi, temuto dai più: cosa potrà mai capitare tra due attori che difficilmente creano alchimia con qualcuno? Infatti le sequenze che li vedono protagonisti sono quasi scostanti, al punto di arrivare a sperare che Bibi muoia davvero in quella macchina, risparmiandoci altre cinque puntate di agonia. Accorsi, che deve spingere il suo Notte più in là, in quella terra del lutto a cui è finora sempre riuscito a sfuggire, non crea minimamente empatia, facendo risultare la “rapina” in farmacia e il conseguente disperato salvataggio della bionda delle scene che nulla hanno a che fare con il pathos che ci si sarebbe aspettati.

1992 - 1x05/06 Episodio 5&6Ma al di là di loro due, anche i rapporti e le scelte degli altri personaggi principali lasciano a dir poco a desiderare, come per esempio Luca Pastore e il suo collega Rocco Venturi: il primo si dimette poco prima di avere le definitive analisi (che sembrano essere positive), salvo poi tornare sui suoi passi, scelta che molto probabilmente non sarebbe stata possibile in un pool di quella importanza e con un capo come Antonio Di Pietro; il secondo, dopo aver minacciato Notte ed avergli estorto 100 milioni, ci va a bere e se la ride con lui come amici di vecchia data.
È tutto confuso, raffazzonato, e risente in maniera pesante del mancato collegamento che questi 45 minuti hanno con la stretta attualità: le indagini vengono praticamente solo sfiorate, lasciando troppo spazio alla fiction di cui, senza l’appiglio di riferimenti reali e realmente interessanti, si sente tutta la stanchezza di scrittura.

1×06 – Invecchiare fa schifo.

1992 - 1x05/06 Episodio 5&6Il sesto episodio riporta su dei binari più interessanti il tutto, e riesce quantomeno ad accendere l’interesse dello spettatore riportando sullo schermo elementi più vivi e dinamici.
Tutta la puntata è finalmente sorretta da un fil rouge che forse era mancato nei precedenti episodi: il concetto è che le persone non cambiano e fanno di tutto pur di non pensare al futuro, vedi alla vecchiaia e alla morte. Ed è qui che finalmente prende un po’ di spessore Leonardo Notte, un uomo senza scrupoli e con nessun principio morale, supportato da un physique du role da dandy navigato che gli permette di aprire porte altrimenti chiuse a chiave. Tutta la sua storyline fa da supporto alle altre, dove ognuno è portato ad esporsi per quello che realmente è: Bosco un uomo burbero ma con un grande cuore, Veronica una donna che fa dell’arrivismo la sua vita, anche se si racconta altro; Bibi Mainaghi una donna con poco coraggio, sopraffatta dalla Mafia; Bortolotti un leghista che nasconde per chiari motivi la sua omosessualità.

1992 - 1x05/06 Episodio 5&6Il 1992 è la porta del nuovo mondo, dove gli anni ’80 sono ormai un ricordo e gli anni ’90 e 2000 si spalancano in tutta quell’incertezza esposta da Di Pietro e dal suo pool, che scoperchiano volenti o nolenti il Vaso di Pandora: il tutto viene sottolineato dalla frase di Ligresti, quel “questo Paese non cambierà mai” che si adatta perfettamente alla vita dei nostri protagonisti. La scelta degli autori di dare finalmente una traccia agli avvenimenti fa bene al procedere degli eventi, facendoci dimenticare di quanto visto nella puntata precedente, quasi inutile allo scopo del risultato finale.
Una nota ancora troppo debole però è quella che riguarda il rapporto tra i protagonisti, che molte volte sembra sviluppato in fretta e furia per smuovere il più velocemente possibile la narrazione, dettata dalla scelta di scandire il tempo con date e luoghi simbolo di quel periodo.

1992 - 1x05/06 Episodio 5&61992 rimane quindi una serie nel limbo di quegli show che aspirano ad essere qualcosa di più ma che ancora non ci riescono: non basta essere supportati da una buona fotografia e dall’immaginario popolare, che riempie coi ricordi quello che sta vedendo; in primis ci vogliono attori che sanno la loro (vedasi Romanzo Criminale e Gomorra, guarda caso senza – o quasi – attori poco affermati all’epoca), ma soprattutto personaggi con la P maiuscola, che qui mancano quasi totalmente, escluso forse Antonio Di Pietro, interpretato dal sempre bravo Antonio Gerardi.
A fronte quindi di una quinta puntata da dimenticare, la serie si riprende subito, rimanendo però ad un livello ancora troppo basso per gli standard a cui le serie Sky ci avevano abituato.

Voto 1×05: 4/5
Voto 1×06: 6 ½

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Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


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20 commenti su “1992 – 1×05/06 Episodio 5&6

  • Travolta

    Lo scrivo ogni volta ma val la pena ripeterlo : Tea Falco impresentabile (pare una tossica da quando si alza a quando va a dormire) come Diele .
    Per me pero’ la 5 meglio ( o meno peggio) della 6 (dovessi dare un voto darei 6,5 alla quinta e 6 alla sesta) .
    Tutto davvero abbastanza raffazzonato con banalita’ evidenti e lacune impietose (Notte che crede alla provocante quattordicenne che dice di avere 18 anni cosa che anche il piu’ scemo dei telespettatori aveva compreso prima non essere la verita’). Io lo ammetto che lo seguo solo in modalita’ quindicenne voyeurista per ammirare Veronica Castello alias Miriam Leone …mi sono innamorato 🙂

     
    • Ste Porta L'autore dell'articolo

      Ciao, davvero trovi meglio la 5 che la 6? Sono curioso di sapere come mai, io davvero la 5 non l’ho sopportata. 🙂
      Poi una cosa: secondo me il fatto che Notte ceda alla 15enne non è dettato dal fatto che non ha capito che lei sta mentendo sull’età, ma è una sorta di riflesso (in)volontario: se me lo dice lei deve essere vero… una scusa, insomma. 😉

       
      • Travolta

        Ciao ,vado a memoria perche’ ho appena vosto 7/8 ,e’ passata piu’ di una settimana e non essendo una serie epica io ricordi possono essere sbiaditi. Nella quinta vi e’ comunque l’inizio della storia del soldato alle prese con l’uranio impoverito che poi si sviluppera’.
        La scena dell’overdose cmq un minimo di pathos lo porta ma soprattutto c’e’ una colonna sonora veros il termine dell’episodio che vale da sola un punto in piu’ (la splendida waiting for the miracle di Leonard Cohen ) .
        Nella sesta a memoria oltre a banalita quale il vecchio leghista omosessuale represso o la minaccia mafiosa a Tea Falco c’e’ l’inutile parentesi sarda della quale ricordo la trombata pietista con Dalila di Lazzaro e quella con sua figlia adolescente altro a mente non mi viene . Dovrei scrivere qualcosa su 7/8 viste ieri sera ma aspetto la vs. recensione… ci dovremo ripetere 🙂

         
  • Alberto

    Concordo, Ste. E aggiungo che ad ogni puntata questa serie aumenta la sua componente gossippara, perdendo in drammaticità e verosimiglianza. E’ un peccato, visto il contesto storico narrato e le possibilità che offriva. Purtroppo credo che il problema principale stia nel manico, ovvero nel regista. Gagliardi è lontano anni luce da un Sollima, e presenze insulse come quelle di Tea Leoni e Domenico Diele non aiutano a migliorare la situazione.
    Concludo dicendo che forse nella sesta puntata si è esagerato col sesso: francamente ormai a Leo Notte da trombare mancano solo le fessure dei caloriferi, mentre di questo passo Veronica Castello prima della decima puntata si fa pure il cavallo RAI. 🙂

     
  • DA9

    Seguo questa serie per inerzia, ormai l’ho iniziata… Ormai la domanda ad ogni inizio di puntata è: quale parte del corpo userà miriam leone per provocare amplessi (a proposito, basta dirle che credete in lei e vi concede anche il colon) e chi si bomberà stefano accorsi. Ma chi sono gli sceneggiatori, gli stessi di Novella 2000 o Chi? Personaggi tagliati con l’accetta, non ci sono due scene consecutive con dialoghi credibili e non enfatizzati, si salva solo l’unico interprete che fa Di Pietro, ma gli viene concesso poco spazio, in cui neanche prosegue le indagini, che sarebbero l’unico vero motore della serie, che viene prontamente messo all’angolo dall’ennesima scena gratuita di sesso (davvero sembrano gli anni 90 del Bagaglino…). Poi se si deve giudicare anche l’interpretazione di tea falco, allora è come segnare a porta vuota…. Stavolta Sky ha preso un palo, spero non reiterino con una seconda stagione.

     
  • Frank Underwood

    Non riesco a capire come fate a valutare la recitazione di Tea Falco: quando apre bocca sento solo “bau! bau! bau!” da quanto è cagna a recitare. Nella scena dell’overdose faceva sembrare Accorsi Robert De Niro e, reputando Accorsi un altro cane, ho detto tutto. La serie è un relativo passatempo, forse la trovo poco digeribile in quanto sento nominare troppo spesso gente come Dell’Utri e Berlusconi, è ovviamente lontana galassie ed anni luce da Gomorra e Romanzo Criminale (e onestamente mi spiace un po vedere Alessandro Roja ingabbiato in un ruolo che definire inspiegabile è un eufemismo). Bene il Di Pietro di Gerardi e il Bosco di Guido Caprino, molto bene la fotografia, dialoghi un pò stereotipati. Ovviamente poi non si può che rimanere estasiati da Miriam Leone, la cui bellezza è a dir poco imbarazzante.

     
  • MarcoP

    Possiamo tranquillamente dire che il livello dei vari attori è ottimo per ” Gli occhi del cuore 2 ” .
    Eeeeeeeee AZIONE !

     
  • Alberto

    Non so perchè nel messaggio precedente ho scritto Tea Leoni… ok che a recitare è davvero un animale, ma ovviamente intendevo la Falco.
    In effetti, a livello di attori, Accorsi è fra i pochi da salvare, nonostante anche io non lo ami (eufemismo). Il suo ruolo lo fa molto bene, e pazienza se è l’unico ruolo che può fare.
    Bene Gerardi (per quel poco che gli fanno fare nellla serie), davvero sprecato in un ruolo stupido Roja (che per me sarà sempre Il Dandi) mentre è ottima la performance di Guido Caprino, addirittura strepitosa se pensiamo che è siculo. Da padano residente in terra leghista posso dirvi che il suo ruolo non si può interpretare meglio di così, porco due! 😀

     
  • annamaria

    Il difetto sta nel manico, purtroppo, e il manico è Accorsi (è un’idea sua, no?!) che ha deciso che ha un bel cu.lo e vuol farlo vedere a tutti, così ci ha cucito intorno una serie.
    Fin dalla prima puntata naturalmente sco.pa rigorosamente in piedi e da dietro come fanno all’HBO (se no che sco.pi a fare?).
    Aggiungi l’espressione perennemente schifata di chi ha sotto il naso una bella cacchina e hai il nostro attorone.
    La Bibi è al limite dell’aggressione fsica.
    E’ inguardabile, inascoltabile, insopportabile, cagna maledetta!
    Ma non è solo colpa sua, la disegnano così.
    Chi è il suo parrucchiere?
    Chi è quel co.glione che la pettina col ciuffo che le copre mezza faccia? (così fa fatalona, no?! Euh, come no!)
    E la sigaretta perennemente pendula dalle labbrone imbronciate e sporgenti?!
    Perché fumare fa vizio, che diamine!
    A questo punto è naturale che la cagna parli strascicando e masticando le parole che fa tanto sca.zzata e riccastra che se ne frega di essere capita dato che, appunto, è riccastra.
    Il resto non sarebbe nemmeno male però c’è poco resto, mannaggia!
    Peccato!

     
  • Curls

    Più trash di Don Matteo. Recitazione imbarazzante, dialoghi pietosi, non ne capisco davvero il senso, il 1992 è soltanto uno sfondo per le avventure di Accorsi (copia sbiadita di Don Draper) e le sue scopate. Veronica ha fatto sesso praticamente con tutti i personaggi, credo manchi la sorella, ma ci sono ancora 4 puntate. Tea Falco poi, forse la cosa peggiore della serie. Non so davvero perché continuare, l’unica storyline interessante è quella che vede coinvolto Di Pietro, tutta l’inchiesta insomma, ma è la parte affrontata meno. Ero partito con grandi aspettative, ma credo di chiuderla qui.

     
  • Weps07

    No, ma davvero? Tea Falco ha davvero quella voce nella vita e fa l’attrice? Mi sembra più una caratterista siciliana in una commedia di paese.

     
  • mattia

    L’idea era carina e l’aspettativa tanta, peccato aver deluso così. E’ una serie scadente che si avvicina molto a prodotti di scarsa qualità made in italy ( squadra antimafia , le 3 rose di eva ecc,..) . Mi dispiace dirlo ma l’unico in grado di fare serie tv in italia è Sollima. In alcune scene si arriva addirittura all’imbarazzante , recitazione pessima di quasi la totalità degli attori ( togliendo Gerardi , Accorsi e Roja ), dialoghi forzati e innaturali , trame e personaggi buttati li … Di sicuro non è un prodotto da far girare in una pay-tv .

     
  • sixfeet

    Ma veramente Caprino è siciliano? Beh, a maggior ragione è l’unico attore valido in quella serie assieme a Gherardi (come non ricordarlo anche in quella magnifica interpretazione del sardo in RC). Per il resto….stendiamo un pietosissimo velo. Personalmente, al contrario di altri, non ho neanche apprezzato le doti interpretative di Roja, troppo artificiale e fondamentalmente sempre il Dandy.

     
  • Alberto

    Sì, vero, qui Roja non mi convince, il suo personaggio non è per nulla interessante e anche la sua interpretazione non è azzeccata, parla come farebbe il Dandi e questo suona strano.

     
  • cordelia

    Una serie bellissima da guardare a volume spento, la fotografia è accattivante e Miriam Leone, da donna a donna, è stupenda. Stupenda. Se però fai l’errore di accendere l’audio cominciano a sanguinarti le orecchie: i dialoghi sono imbarazzanti, pieni di banalità e recitati da cani. Attori che a confronto nell’oratorio del mio paesello trovo Al Pacino. Caprino molto bravo, ma non capisco se è bravo lui o se è il confronto con il resto del cast a renderlo tale, aspetto di vederlo in scena con la cagna Tea Falco per capire se merita l’oscar oppure no. Roja che interpreta il Dandy nel 1992, un Dandy scritto con i piedi però. La mollerei ma mio marito vuole vedere come va a finire, ho provato a spiegargli che alla fine vince Berlusconi ma non mi crede, secondo me vuole semplicemente vedere Miriam Leone che tromba con Pastore, manca solo lui no?

     
  • Alberto

    A dire il vero, noi maschietti più che con Pastore attenderemmo Miriam Leone alle prese con la sorella… ormai abbiamo capito benissimo come fa con i maschi, variamo un po’ le scene, su! 🙂