Game of Thrones – 5×03 High Sparrow 13


Game of Thrones - 5x03 High SparrowSulla buona scia dei primi due episodi, Game of Thrones prosegue con un’altra ottima puntata, confermando l’impressione iniziale che la serie stia riscoprendo quel ritmo, quella coesione e quell’omogeneità che in passato si erano un po’ persi.

Frammentarietà, lentezza e scarso interesse di alcune delle vicende raccontate sono da sempre alla radice delle critiche che in molti hanno indirizzato verso la serie targata HBO. Grazie a un lavoro più che buono fatto sui personaggi, sembra che lo show quest’anno stia guadagnando nuova linfa, complice forse anche la maggiore libertà che gli autori hanno rispetto al materiale letterario di riferimento.

There is only one god. A girl knows his name.

Game of Thrones - 5x03 High SparrowFilo comune denominatore di questo episodio e vera protagonista dietro le quinte è la Morte, intesa come momento di passaggio da un’identità all’altra, come metamorfosi che, come vedremo, può assumere mille e ancora più volti: l’odio, il potere, la vendetta, la malvagità, la giustizia. Non c’è da stupirsi, dunque, se la puntata si apre con Arya, la quale, dopo tante peregrinazioni, è finalmente pronta ad abbandonare la sua innocenza e a trasformarsi in ciò che sceglierà di essere, forse qualcuno, o forse nessuno. Nella Casa del Bianco e del Nero, dove il proprio io muore per rinascere in uno nuovo, sotto gli occhi dei mille volti dell’only true god, la ragazza Stark inizia così il proprio addestramento, sebbene la sua incapacità di rescindere il legame con la spada Needle ne palesi ancora le difficoltà a lasciare andare i propri ricordi e il proprio passato.

I’m the king, I’ve married the most beautiful woman in the world, and it’s all because my brother died.

Game of Thrones - 5x03 High SparrowDietro ogni cambiamento, dietro ogni metamorfosi, si cela l’ombra della Morte, in senso fisico o anche semplicemente in senso lato. Solo dalla morte si impara a vivere, solo dalla morte si capisce chi realmente si è o si vuole essere. Per Tommen, essa si manifesta sotto le sembianza di fortuna, destino, fato: egli è diventato Re perché la Morte (di suo fratello) ha deciso così, uccidendo la sua dolcezza da ragazzino e rivelando la vera natura di un uomo per nulla dispiaciuto dei benefici derivati dalle disgrazie altrui. Ed è così, dunque, che, persa la propria verginità, il principe bambino che amava i gatti si trasforma in un re adulto che gode del piacere di una gatta morta; eppure, Tommen è ancora un uomo acerbo, che vorrebbe solo divertirsi e che non dimostra molta abilità retorica quando invita gentilmente la madre ad andare a Castel Granito. La Morte ha trasformato Tommen, ma lo ha reso l’ennesimo adulto burattino, manipolato da due figure femminili di ben altra scaltrezza.

The Faith and the Crown are the two pillars that hold up this world. If one collapses, so does the other.

Game of Thrones - 5x03 High SparrowUnica erede di un mondo che ha perso Tywin, Cersei è sempre più sola nei confini sempre più stretti di King’s Landing. Abbandonata dal proprio figlio, schernita dalla stessa Margaerey con ostentata arroganza, la Queen Regent deve anche affrontare la setta di High Sparrow, intenzionato a voler spogliare (e punire) i peccatori per le loro ricchezze materiali, ovvero l’unica cosa che forse Cersei possiede ancora. Nel tentativo di cercare un’alleanza tra Corona e Fede, la Regina dimentica nella sua superbia di non possedere più lo scettro del potere, e, nel momento in cui anche qualcun altro lo capirà, esporsi in questo modo potrebbe farla rivelare più vulnerabile di quanto in realtà già sia.

The best way to forge a lasting alliance isn’t by peeling a man’s skin off, the best way is marriage.

Game of Thrones - 5x03 High SparrowCon la morte di Tywin, Roose Bolton è rimasto l’unico dei padri (insieme ad un non ancora pervenuto Balon Greyjoy) ancora in vita. Eppure la sua visione antica delle alleanze costruite per matrimoni stona terribilmente con quella moderna e ben più cruenta del figlio Ramsay, secondo il quale il potere si conquista con la Morte. È sempre lei ad aver permesso a Ramsay di passare dallo status di bastardo a quello di un Bolton, facendogli forgiare il proprio nome in una politica basata sul terrore e sull’assassinio come unico mezzo per certificare la propria supremazia sul prossimo. Se però per Ramsay la Morte ha assunto i volti del potere, presto accanto a lui siederà colei per la quale essa sembra aver scelto, inaspettatamente, il volto della Vendetta.

Welcome home, Lady Stark. The North remembers.

Game of Thrones - 5x03 High SparrowSe c’è un motto che ancora chiede giustizia è proprio “The North remembers” e giunge piacevolmente a sorpresa la scoperta che il personaggio che forse sarà chiamato a farlo è anche quello più impensato: Sansa Stark. La bambina piagnucolona che sognava il principe azzurro è passata per una serie di morti che le hanno strappato via padre, madre, fratello, finendo per farle abbracciare il proprio lato oscuro e trasformarla in una dama in nero. Adesso, di nuovo attraverso la Morte, Sansa è chiamata a dare prova del suo nuovo status, a dimostrare che quella bambina in lei non esiste più, a indossare la maschera della vendetta (“You loved your family. Avenge them” sono le parole di Ditocorto) e a diventare adulta.

The shield that guards the realms of men. That’s what you swore to be.

Game of Thrones - 5x03 High SparrowParallelamente, la Morte è il rito di passaggio che anche Jon Stark Snow (a sorpresa, il personaggio finora più interessante di questa stagione) viene chiamato ad affrontare per legittimare il suo nuovo status di Lord Commander. È una morte inflitta ma non secondo crudeltà, non come dimostrazione di potere, né per vendetta (che Jon rifiuta, e con essa il titolo di Stark); è quella morte perpetrata secondo un codice di Onore e Giustizia, un atto che rende il bastardo uno Stark molto di più di quanto un titolo possa fare, e che lo rende sempre più vicino a quel Ned che probabilmente anche Stannis vede in lui. L’uccisione di un Guardiano della Notte sembra richiamare, del resto, proprio quella che compie Eddard nel pilot della serie, quasi a costruire un legame, quasi a certificare la metamorfosi di Jon, che ha scelto anche lui quale volto assumere, anche se forse non ancora quale destino seguire.

Believe me, no one is more shocked than I am.

Game of Thrones - 5x03 High SparrowL’episodio termina con Tyrion, un altro che ha iniziato il suo percorso di rinascita e trasformazione dopo aver trovato nella Morte (quella del padre) la fine del suo vecchio io. Eppure, rispetto ad altri, è un Tyrion che ancora stenta ad accettare la sua nuova identità; proprio come Arya, è ancorato alle ferite e ai ricordi del passato, ancora sotto shock e incapace di assumere qualsiasi dei mille volti tra cui ora è chiamato a scegliere. Sotto le cure di Varys, Tyrion è ancora alle prese col superamento del dolore e del lutto e non ha ancora chiaro chi deciderà di essere. È un nessuno, uno tra i tanti nani ubriachi che percorrono Volantis, ma il suo percorso è comunque già stato tracciato e lo porterà, probabilmente, dal buio di una scatola di legno al cospetto della Regina dei draghi, per rinascere anche lui e prendere il posto che gli spetta.

Game of Thrones - 5x03 High Sparrow“High Sparrow” è un episodio che riprende esattamente da dove lo scorso season finale, “The Children“, ci aveva lasciato, ovvero con la fine del mondo vecchio (morto con Tywin) e l’alba di uno nuovo dominato dall’Inverno e da un unico dio. Solo chi saprà assumere il volto giusto tra i mille della Morte riuscirà infine a sopravvivere. Di sicuro i raccordi tra le varie storyline funzionano molto bene e gli stessi personaggi sembrano molto più a fuoco rispetto passato. Forse duole dirlo, ma, televisamente parlando, la sempre più netta distanza dai libri di Martin non ha fatto che bene alla serie: le licenze che gli autori si stanno prendendo rispetto ai libri stanno portando non pochi benefici al ritmo della narrazione; si avverte un maggior respiro e soprattutto quasi un senso di libertà dal peso del materiale di riferimento. È un Game of Thrones più fluido, che in molte storyline sta ricostruendo dal nulla il proprio nuovo volto. Un volto ancora in divenire, ma che, per ora, ci piace molto.

Voto: 8,5

Note

Qui trovate i punteggi del Fanta-Game of Thrones relativi a questo episodio.

 Se volete tenervi informati su Game of Thrones, vi consigliamo di tener d’occhio la pagina facebook di Game of Thrones – Italy.

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13 commenti su “Game of Thrones – 5×03 High Sparrow

  • pallaAlbalzo

    Ben scritto! I libri non hanno mai destato il mio interesse eppure noto, finalmente, fluidità, passaggi tra diverse scene e personaggi che non sono più pugni in pancia, mi sembra che rispetto all’abbondanza a volte dispersiva delle passate serie ci sia più economia e funzionalità su ciò che si manda in onda. Ho appena finito di vedere Justified, una serie dove ogni parola ed espressione di un qualunque personaggio ha significato e importanza, in GOT confesso invece di aver varie volte saltato alcune scene e dialoghi perchè non mi arrivava l’importanza che avevano. Con questa puntata invece non ho saltato nulla, l’ho rivista e ne ho apprezzato sfumature significative.

     
  • Boba Fett

    Verissimo, la serie viaggia spedita, siamo al suo quinto anno di vita, un periodo che in media rappresenta l’apice di una serie, l’anno della sua maturità, ma spesso anche dell’inizio di un declino, a volte lento, altre più rapido (penso a serie come The X-Files, 24 e Dexter tutte in caduta dal fatidico quinto anno in poi); ma non dobbiamo dimenticarci che questo è anche e soprattutto un prodotto targato Hbo che ha (quasi) sempre coraggiosamente concluso le sue storie senza logorare né i prodotti né gli spettatori, anzi spesso lasciandoci orfani di caratteri che avremmo voluto seguire ancora per decenni.
    Detto ciò faccio tre piccole considerazioni e, visto che il recensore lo accenna, comincio proprio da un piccolo neo, Balon Greyjoy, padre di Theon e Yara/Asha, apparso fugacemente nella prima stagione e oggetto di una delle tre maledizioni lanciate da Melisandre, le famose tre sanguisughe, due delle quali andate a segno, ma ci volete raccontare che fine ha fatto? Anche nei confronti della Sacerdotessa, della sua dignità…
    Punto due: ragazzi che colpo di scena quello di Sansa! Giusto due settimane fa ci chiedevamo cosa aspettarci da una storia già conclusa rispetto ai libri ed ecco che con un colpo da maestro (o di spugna) tutto viene rimesso meravigliosamente in gioco e senza anticipare un bel nulla.
    Punto tre: candiderei Brienne e Podrick come la peggior storyline della stagione.

     
    • Alessandro

      Balon compare nella seconda e nella terza stagione, non nella prima.. Ma condivido, i Greyjoy televisivi non hanno senso.

      Per Sansa c’erano già stati parecchi rumors.. anche nel trailer si vede lei nelle cripte di Winterfell 😛
      Io però speravo che le dessero il ruolo di Lady Stoneheart!

       
    • Andrea

      Citazione da Boba Fett:
      Verissimo, la serie viaggia spedita, siamo al suo quinto anno di vita, un periodo che in media rappresenta l’apice di una serie, l’anno della sua maturità, ma spesso anche dell’inizio di un declino, a volte lento, altre più rapido (penso a serie come The X-Files, 24 e Dexter tutte in caduta dal fatidico quinto anno in poi); ma non dobbiamo dimenticarci che questo è anche e soprattutto un prodotto targato Hbo che ha (quasi) sempre coraggiosamente concluso le sue storie senza logorare né i prodotti né gli spettatori, anzi spesso lasciandoci orfani di caratteri che avremmo voluto seguire ancora per decenni.
      Detto ciò faccio tre piccole considerazioni e, visto che il recensore lo accenna, comincio proprio da un piccolo neo, Balon Greyjoy, padre di Theon e Yara/Asha, apparso fugacemente nella prima stagione e oggetto di una delle tre maledizioni lanciate da Melisandre, le famose tre sanguisughe, due delle quali andate a segno, ma ci volete raccontare che fine ha fatto? Anche nei confronti della Sacerdotessa, della sua dignità…
      Punto due: ragazzi che colpo di scena quello di Sansa! Giusto due settimane fa ci chiedevamo cosa aspettarci da una storia già conclusa rispetto ai libri ed ecco che con un colpo da maestro (o di spugna) tutto viene rimesso meravigliosamente in gioco e senza anticipare un bel nulla.
      Punto tre: candiderei Brienne e Podrick come la peggior storyline della stagione.

      Nei libri tutta la parte delle isole di ferro è da autolesionismo, una noia mortale con l’approfondimento di un mare di personaggi totalmente inutili. La serie mi piace molto proprio perchè “pulisce” quel marasma di personaggi che vengono buttati a caso nei libri, quasi a voler fare volume (malpensate che sono) più che per un fine reale….

       
  • Antonio

    Bravo Diego, bella recensione!
    Mi sta piacendo molto, finora, questa stagione di GoT. Finalmente le varie storyline sono legate da un filo conduttore (anche se forse si potrebbe aumentare il minutaggio relativo ai singoli personaggi, accorpando qualche scena che presenta gli stessi protagonisti) e finalmente violenza e culi al vento hanno (quasi) un senso.
    P.S. A me la storyline di Brienne, invece, piace. In coppia con Podrick regala qualche momento leggero che non guasta. 🙂

     
  • Eugenia Fattori

    Diego hai detto tutto direi, basta recensioni su GoT adesso 😀
    Scherzi a parte, da lettrice posso dire di essermi offesa per alcuni cambiamenti ma questo di Sansa è funzionale e ottimo, dona alla storia una sfumatura diversa e si adatta però perfettamente alle atmosfere dei libri. Onore al merito di aver trovato una formula adeguata per la casa del bianco e del nero che era la parte che mi spaventava di più sullo schermo

     
  • GeroDotNet

    Qualcuno sa spiegaremi come mai Tyron si rifiuta di andare al letto con la prostituta? Qual’è stato il particolare che lo ha fatto desistere?
    Grazie