Game of Thrones – 5×02 The House of Black and White 8


Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteBianco e nero sono i colori che caratterizzano le porte del tempio dedicato al dio dai mille volti, la casa degli assassini senza faccia. Sono tante le dicotomie di significati che questi due colori riescono a richiamare: bene-male, luce-oscurità, giorno-notte, vita e morte, caos e ordine solo per citarne alcuni.

Nonostante la loro forza evocativa, però, usare soltanto questi due colori per descrivere e dare una chiave di lettura agli eventi e alle azioni dei personaggi di Game of Thrones sarebbe riduttivo. Essi possono, però,  fungere da punto di partenza e da filo conduttore con cui sintetizzare e ripercorre analiticamente questo secondo episodio. Anche in questo caso, tuttavia, questi due colori da soli non sono sufficienti: ce ne serve un terzo, che non è il grigio, in quanto semplice miscela dei due. In Game of Thrones, il bianco e il nero a volte si scontrano violentemente, ed in questo caso il risultato non è il grigio, ma il rosso: il colore del fuoco e del sangue, del potere e della vendetta.

Il bianco in nero

Snow! Snow! Snow!

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteSe parliamo propriamente di bianco e nero, non si può che cominciare dall’uomo che ha come fedele compagno un meta-lupo albino, di cognome fa “Neve” (Snow), e indossa l’uniforme più nera tra quelle esistenti a Westeros, quella dei guardiani della notte.
Jon Snow è sempre stato finora un personaggio alla ricerca di un’identità di appartenenza con cui autodefinirsi e trovare così un suo posto nel mondo. Per la prima parte della sua vita è stato il “bastardo di Winterfell”: un lupo bianco in una famiglia di lupi grigi (ancora prima di trovare Spettro), che viveva con gli Stark sognando di essere uno Stark, ma senza la possibilità reale di esserlo. Anche il primo periodo nei Guardiani della Notte non è stato facile: visto come l’arrogante figlio di lord convinto di essere migliore delle altre reclute, Jon si guadagnò presto l’appellativo, beffardo ma efficace, di Lord Snow.
È stato Tyrion Lannister il primo ad aprirgli gli occhi; quel breve periodo insieme è stato l’inizio di un lungo e travagliato percorso di maturazione per Jon Snow:  una crescita partita piano, e non sempre coadiuvata, per quanto riguarda la serie, da una scrittura efficace, ma che è si è mantenuta coerente, consolidandosi e acquistando forza con l’avanzare delle stagioni. Un cammino che ora arriva ad uno dei suoi punti di svolta fondamentali in questo episodio, con la proposta di Stannis: il giovane guardiano della notte è posto nella condizione di dover scegliere tra il realizzare il suo sogno di ragazzo o continuare per la strada che lui stesso ha voluto percorrere, con tutte le difficoltà, gli errori e le incertezze che ne derivano.

Pledge me your service and you’ll rise again as Jon Stark, Lord of Winterfell.

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteIl vecchio Jon Snow, quello prima di partire al di là della barriera, avrebbe accettato senza esitazione: essere riconosciuto finalmente uno Stark, governare Winterfell, vendicarsi degli assassini delle persone a lui care, sono occasioni che non si sarebbe mai lasciato sfuggire. Ma quel Jon Snow non esiste più.
Nel periodo trascorso a nord della barriera Jon non si è solo innamorato della rossa Ygritte, ma ha imparato a conoscere i bruti, arrivando a comprende e a rispettare il punto di vista del popolo libero, impersonato dal carismatico Mance Rayder.
Tornato nei ranghi dei guardiani, ha mostrato agli altre nuovi doti di leadership, guidando in prima linea la battaglia alla barriera; ma, cosa ancora più importante, ha maturato dentro di sé una nuova e più aperta visione della situazione a Nord e dei bruti, che va oltre quella dualistica “bianco/nera” di tanti guardiani (come Alliser Thorne). Snow sta iniziando a comprendere, anche se ancora non vuole ammetterlo, che lui è l’uomo che può fungere da ponte fra i guardiani della notte e il popolo libero contro la vera minaccia dei White Walkers: per questo il suo posto non può che essere la barriera.

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteJon Snow decide così di rinunciare ad essere uno Stark, con il potere e la possibilità di vendetta sui Bolton che ne poteva scaturire, in nome sì dell’onore (come dice a Sam) ma anche di un greater good, di una missione più importante alla barriera. Per questa rinuncia, che convince l’amico a candidarlo, Jon Snow viene narrativamente “ricompensato” con la carica di Lord Comandante.
Tra il bianco della barriera e il nero del suo mantello, con una rossa nel suo passato (Ygritte) ed un’altra probabilmente in attesa nel suo futuro (Melisandre), Jon Snow ora ha raggiunto finalmente il comando della Night’s Watch. Tuttavia, ciò che può sembrare adesso un premio, potrebbe rivelarsi successivamente come una condanna, perché, come ben sa il prossimo personaggio di cui ci occuperemo, il difficile non è arrivare al comando, ma restarci e, soprattutto, governare.

La regina bianca e il drago nero

The Law is the law.

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteDaenerys per tutta la vita ha diviso il mondo in termini assoluti di bianco e nero, giusto e sbagliato, oppressi da liberare e oppressori da abbattere. Una prospettiva che va bene quando sei una conquistatrice e una liberatrice di schiavi, ma non quando siedi su un trono, dove spesso si deve lasciare da parte l’idealismo e accontentarsi di trovare una soluzione che sia un compromesso tra l’ideale da raggiungere e il contesto reale con cui si ha a che fare.

Aver abbattuto il vecchio ordine costituito (simboleggiato dalla statua dell’Arpia di Ghis fatta crollare nello scorso episodio) non solo ha scatenato una ribellione dei reazionari, ma ha anche alimentato il desiderio di vendetta degli ex-schiavi, che ora si aspettano di essere soddisfatti: “Kill The Masters”, il motto con cui Meereen si era sollevata a favore della liberatrice Daenerys, ritorna qui come un nefasto presagio, simbolo di una situazione tra le due fazioni in città sempre più esplosiva, di cui l’esecuzione di Mossador – “ecco come si chiama”, starete dicendo voi – funge da scintilla detonante.
Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteLa Targaryen comprende cosa sta accadendo quando ormai è troppo tardi: la rabbia popolare esplode, rompendo per la prima volta in maniera drammatica il rapporto fra la mhysa e i suoi figli; una frattura resa magnificamente sullo schermo dalle migliaia di sibili assordanti che sembrano soffocare una Daenerys sempre più in difficoltà.
Ancora una volta la regina privilegia l’ideale, l’applicazione della sua legge, non tenendo conto del contesto reale, incapace di trovare una soluzione intermedia tra punire l’assassino e graziarlo.

Fire and Blood

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteLa regina, vestita di bianco, appare probabilmente persa e confusa come mai prima d’ora; ma proprio in questo momento di grande difficoltà fa il suo breve ritorno Drogon, il drago nero. Di nuovo è evidente come la Madre dei Draghi necessiti dei suoi figli per recuperare un po’ del suo potere e delle sue certezze. Bianco e nero in questo caso appaiano come due parti di una sola unità, che hanno bisogno l’uno dell’altra per sopravvivere.

You are quite good, do you know? At ruling.

Il soccorso per la Targaryen potrebbe anche non arrivare dai suoi draghi, bensì da un leone: Tyrion Lannister. Come osserva Varys, il folletto ha già dimostrato un certo talento per il potere, ma per le sue caratteristiche non potrà mai essere un leader, in quanto disprezzato dal popolo. Con il suo intelletto, Tyrion potrebbe essere, invece, la persona adatta per aiutare un governante in difficoltà come Daenerys, purché quest’ultima sia disposta ad ascoltare i suoi consigli. Per arrivare a fare ciò, però, Tyrion dovrà prima sfuggire alla lunga e potente mano della vendetta che lo insegue da Westeros.

Il lutto della regina madre, il cavaliere dal mantello bianco e la vedova della vipera rossa

“You’re the hand of the King?”
“No, uncle. Clearly, it would not be appropriate for a woman to assume that role”. 

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteMentre alla barriera Jon Snow rinuncia al suo sogno in favore di una missione più importante, e a Meereen Daenerys impara cosa significa governare in una situazione sempre più precaria, a King’s Landing, invece, Cersei esercita il suo potere unicamente per i soli fini personali: obiettivo è cercare di ridurre al minimo ogni forma di opposizione al suo volere, iniziando con il piazzare nel Consiglio ristretto uomini di suo comodo. L’unico ad opporsi è Kevan Lannister, che però, invece di ingaggiare l’ennesima lotta intestina nella famiglia, decide di abbandonare il consiglio, con quell’atteggiamento paternalistico di chi sa che, prima o poi, dovrà porre rimedio ai disastri della nipote.

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteQuesto abbozzo di spoils system attuato da Cersei rappresenta un primo passo di una strategia che sappiamo già non essere certo indirizzata ad un buon governo del regno, ma piuttosto orientata dalla stessa idea di mondo che la Lannister coltiva da sempre, e che ha inculcato al suo primogenito Joffrey per tutta la sua vita (con i danni che abbiamo visto): “chiunque non è noi, è un nemico”.
Tuttavia ad occupare maggiormente la mente di Cersei non sono le prossime mosse del gioco del troni, ma sono soprattutto i pensieri di vendetta: il vessillo rosso dei Lannister si è già tinto di nero fin troppe volte e, nonostante questi lutti, l’ombra della profezia di Meggy la Rana continua ad incombere su di lei e sulla sua stirpe, questa volta sotto forma di un serpente rosso dorniano. Così, mentre, Cersei da una parte è determinata a compiere la sua vendetta nei confronti di Tyrion (e non importa quante teste di nano dovranno cadere prima che ciò avvenga), dall’altra parte un’altra donna in lutto, assetata di vendetta quanto lei, minaccia la vita di sua figlia Myrcella.

How many of your brothers and sisters do they have to kill?

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteIn questo scenario, tra le due donne in nero che reclamano il rosso del sangue si pongono due uomini, uno bianco e uno grigio: il primo è Jaime Lannister, mantello bianco della guardia reale, di nuovo alla ricerca della redenzione (come sempre nella sua vita), questa volta per uno nuovo peccato, quello indiretto dell’omicidio del padre.
Il secondo è il volto nuovo di Doran Martell, il principe regnante di Dorne, un uomo che per via dei dolori della gotta è impossibilitato a muoversi. La Montagna, dopo aver ucciso e stuprato sua sorella Elia, gli ha portato via anche Oberyn, suo fratello minore, con i Lannister che anche questa volta ne sono usciti puliti. Nonostante le pressioni di Ellaria e del suo popolo, però, Doran sembra voler rinunciare alla vendetta, in nome di un bene superiore come la pace.
In questo percorso attraverso i colori, non possiamo non notare che il suo vestito è grigio: un segno che non sappiamo se simboleggi un mite savio costernato dal lutto, una casualità oppure una metafora di intenzioni da parte sua ben più nebulose.

La rossa tinta di nero e la vergine di Tarth

Why would I want somebody with your history of failure guarding Lady Sansa?

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteAltro evento importante dell’episodio è il rifiuto incassato da Brienne ad opera di Sansa Stark. Come per il suo fratellastro Jon, anche qui vediamo il risultato di un’evoluzione che ha portato Sansa a prendere delle scelte in netto contrasto con la persona che era in passato. Non è difficile immaginare che la giovane Sansa, quella di King’s Landing, avrebbe accettato la proposta di protezione di Brienne senza neanche pensarci: la condottiera incarna infatti tutti quei valori di onore cavallereschi di cui erano portatori suo padre Eddard e sua madre Catelyn. Ma suo padre e sua madre per attenersi a quei valori sono morti, e Sansa vuole sopravvivere. Ora l’unica cosa che forse le resta è vendicare le persone che amava, e per farlo non ha bisogno della protezione di Brienne (con la sua storia di fallimenti, per giunta), ma dei consigli della sua nuova famiglia, Petyr Bealish, il giocatore più astuto e subdolo del gioco dei troni.
Da Sansa Stark ad Alayne Stone, da rossa (come la madre) a mora: tali scelte non fanno che confermare il percorso intrapreso da questo personaggio, all’insegna di una nuova consapevolezza su come funzionano le cose nel mondo di Westeros.

La vendetta bussa alla porta della Casa del Nero e del Bianco

Valar Morghulis, all man must die.

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and WhiteÈ proprio la vendetta ad accomunare le due ragazze Stark: ma mentre Sansa vuole ottenerla imparando l’arte dell’intrigo dal maestro degli inganni, ad Arya quel tipo di potere non interessa. La più piccola delle figlie di casa Stark sa fondamentalmente due cose: la prima gliel’ha insegnata il danzatore di spada Syrio Forel, cioè “c’è solo un dio in questo mondo e il suo nome è Morte”; la seconda invece è “Valar Morghulis, tutti gli uomini devono morire” ed è uscita dalla bocca di Jaqen H’Ghar. Quello che Arya vuole è proprio il potere di dare la morte. 

Un potere che ha già posseduto in passato, quando H’Ghar era debitore di tre vite verso il Dio Rosso, ma non ha saputo sfruttarle. Ora, mentre la lista dei nomi dell’odio si assottiglia sempre più – ma non per merito suo –, Arya si trova ad attraversare la soglia del tempio del dio dai mille volti, per diventare un assassino senza faccia. Al di là del Bianco e del Nero, nessun colore dovrà più appartenerle, nessuna identità, perché nessuno lei dovrà diventare.

Valar dohaeris, all man must serve.

Game of Thrones – 5x02 The House of Black and White“The House of Black and White” è un episodio sulla carta preparatorio, ma di fatto cruciale per il cammino di molti personaggi (su tutti Jon Snow). La narrazione, sebbene spezzata su più filoni, non risente della frammentarietà riscontrata in altri episodi della serie, mostrando maggiore organicità tra le varie componenti dell’episodio. Gli autori, come preannunciato, si stanno sempre più discostando dai fatti del libro, e questo sembra giovare al momento alla serie (un esempio è il filone di Daenerys). Ma delle differenze fra libro e serie avremo modo di parlarne, presto, più approfonditamente.

Al centro come sempre ci sono i personaggi, ed è interessante notare come gli archi narrativi di alcuni di loro li abbiano portati a prendere delle scelte (assolutamente credibili) che solo fino a qualche tempo fa non avremmo pensato possibili: Jon che rifiuta di essere uno Stark, Sansa che decide di non andare con Brienne, Daenerys contestata dai suoi figli (umani e draghi). È come vedere una loro fotografia a colori invertiti, con il bianco al posto del nero e viceversa. E tutto questo non può che risultare affascinante.

Voto: 8 

Note:

 Il colore di Tyrion, che non ho citato, non può ovviamente che essere rosso come il suo vino – anzi il VINOOOH! –; ricordate, ogni sorso è un +5!
A tal proposito qui trovate i punteggi del Fanta-Game of Thrones relativi a questo episodio.
 Se volete tenervi informati su Game of Thrones, vi consigliamo di tener d’occhio la pagina facebook di Game of Thrones – Italy.

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Informazioni su Joy Black

Conosciuto anche in altre sfere del reale come Antonio Gardini Gallotti, secondo del suo nome, giudice losco del Fanta-GOT. Lost-dipendente in fase di riabilitazione, è poi finito per diventare Whovians irrecuperabile. Proprio seguendo le vicende dei sopravvissuti del volo Oceanic 815, è nata in lui la passione per le serie TV. Altri interessi: wrestling, cinema e fumetti.


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8 commenti su “Game of Thrones – 5×02 The House of Black and White

  • Boba Fett

    Ed eccoci arrivati al punto di non ritorno: da questo episodio in poi le due versioni, quella scritta e quella mostrata, procedono per strade diverse, con buona pace di chi si lamenta o si preoccupa dei ritardi dello scrittore. Due strade che sicuramente scorreranno ancora per lunghi tratti parallele, ma che, ormai entrambe libere, potrebbero condurci ovunque, anche verso destinazioni opposte, magari una bianca e una nera.

     
    • Joy Black L'autore dell'articolo

      Non potrei essere più d’accordo con te. E’ giusto che gli autori prendano la loro strada, ormai dopo 5 anni quelli sono anche i loro personaggi e sicuramente è lecito per loro sviluppare idee diverse. Aggiungo meglio anche per noi lettori che così avremo ancora il brivido dell’incertezza.

       
  • SerialFiller

    Una delle mie puntate preferite. Densisssima di eventi, significati, rimandi e presagi. Pone le basi a tutto cio che accadrà, chiude tante storie e ne smonta altre. Il segmento riguardante la decapitazione di mossador mi ha fatto trattenere il respiro per 3 minuti…davvero bellissimo, rende benissimo il tormento interiore di daenarys.
    Riscatto di Jon Snow, inizia la rinascita di Arya e la vendetta di Sansa. Gli Stark di nuovo al centro della scena. Intanto a Dorne il lutto sedimenta odio e meditazione. Grandissima puntata.

     
    • Rorschach

      Citazione da SerialFiller:
      Una delle mie puntate preferite. Densisssima di eventi, significati, rimandi e presagi. Pone le basi a tutto cio che accadrà, chiude tante storie e ne smonta altre. Il segmento riguardante la decapitazione di mossador mi ha fatto trattenere il respiro per 3 minuti…davvero bellissimo, rende benissimo il tormento interiore di daenarys.
      Riscatto di Jon Snow, inizia la rinascita di Arya e la vendetta di Sansa. Gli Stark di nuovo al centro della scena. Intanto a Dorne il lutto sedimenta odio e meditazione. Grandissima puntata.

      Ma io ti conosco, commentavi pure su un altro sito che ormai è morto