Game of Thrones – 5×06 Unbowed, Unbent, Unbroken 19


Game of Thrones - 5x06 Unbowed, Unbent, UnbrokenGame of Thrones entra nella seconda parte di questa cupa stagione proseguendo un percorso che vede ogni personaggio sempre più in precario equilibrio sul caos che sembra regnare su Westeros. Che sia davvero questa l’alba dell’Inverno?

Sarà l’oscurità che la fa padrona per gran parte della puntata, sarà l’esplosione di violenza con cui l’episodio ci lascia, ma è forte l’impressione che Game of Thrones stia attraversando la sua fase forse più dark, con un universo sempre più in tumulto nella grande fase di incertezza e disordine in cui è immerso.

We never stop playing.

Game of Thrones - 5x06 Unbowed, Unbent, UnbrokenLa storyline di Arya, che probabilmente passerà nella Casa del Bianco e del Nero l’intera stagione, sembra fare da cornice al leitmotiv di quest’anno, ovvero quello del cambiamento, della metamorfosi e dell’identità,  in un momento in cui il gioco dei troni ha perso quei netti confini e quel senso di appartenenza che lo aveva contraddistinto all’inizio con la sfida tra le varie casate. Il processo di annullamento del proprio io cui Arya sta andando incontro si arricchisce qui di un nuovo passaggio: la ragazza viene portata dove sono custoditi i volti dei cadaveri che lava accuratamente, quegli stessi volti che sono sia specchio esterno dell’identità che tramite tra il proprio io e il mondo esterno, in quanto sede della maggior parte dei sensi (olfatto, udito, gusto e vista). Arya non è ancora pronta ad assumere una nuova identità, ma inizia qui a fingere e a mentire, segnando un primo approccio all’età adulta fatta di compromessi e sottili menzogne.

Do you believe in anything?

Game of Thrones - 5x06 Unbowed, Unbent, UnbrokenLo dimostra il segmento con Tyrion e Jorah, che in questo episodio si confrontano con lo spettro dei propri padri morti, e di conseguenza con il peso della loro identità adulta: i loro nomi di Lannister e Mormont li vorrebbero secondo le loro origini collocati entrambi a Westeros, sostenendo un’altra fazione del gioco di troni. Ma Westeros non è più appunto il dominio così nettamente diviso nei suoi regni e nelle sue casate, e sia Jorah che Tyrion sono il simbolo di un mondo che vuole ricostituirsi, ma che ancora deve fare gli ultimi conti con il proprio passato. Il vecchio mondo è ancora duro a morire e per questo si può continuare per ora solo ad agire nell’ombra, camuffarsi e mentire, cosa che i due (e soprattutto Tyrion con la sua abilità retorica) fanno puntualmente con gli schiavisti che li catturano.

We both peddle fantasies, Brother Lancel. Mine just happen to be entertaining.

Game of Thrones - 5x06 Unbowed, Unbent, UnbrokenIn un mondo al momento senza identità, la diffusione della setta di High Sparrow è quasi conseguenza naturale della situazione di caos in cui versa tutto Westeros. Essa non solo si fa garante di svelare la verità dietro molti dei personaggi, ma riveste anche il ruolo di giudice e infine di promulgatore di un dogma, un’appartenza, un credo che promette un’ancora di salvezza e di stabilità ad un mondo in tumulto. La sua ascesa è direttamente proporzionale a quella di Littlefinger, altra conseguenza naturale di questo caos che premia predicatori e mercanti. Al contrario dell’autorità punitrice di High Sparrow, quella di Petyr Baelish è infatti un’autorità manipolatrice, in grado di destreggiarsi sopra il disordine, muovendo a proprio piacimento coloro che vi sono immersi.

Sometimes we must work with our rivals rather than destroy them.

Game of Thrones - 5x06 Unbowed, Unbent, UnbrokenTra di questi c’è sicuramente Cersei, emblema della crisi di valori che coinvolge ogni sistema politico e sociale di Westeros. In un mondo in cui il gioco dei troni si è sempre mosso tra compromessi e alleanze, la Queen Regent ha deciso invece di giocare da sola contro tutti, facendo terra bruciata intorno a sé tanto degli alleati quanto dei nemici. Esporsi così tanto, proprio in un momento in cui si brama la verità e in cui i personaggi sono costretti a fare i conti con ciò che erano e hanno fatto, non è stato forse però così saggio, visto che High Sparrow potrebbe rappresentare per lei seriamente un’arma a doppio taglio. Del resto, l’errore di Cersei  è stato sempre quello di guardare ad obiettivi a breve termine e mai sulla lunga distanza. Ecco perché non c’è da stupirsi se, durante il processo a Loras, non le suoni un campanello d’allarme al riecheggiare di parole come “fornication”, “buggery”, “blasphemy.” E il ritorno di un personaggio molto più lungimirante come Lady Olenna di certo non sembra promettere per i Lannister nulla di buono.

Unbowed. Unbent. Unbroken. For Oberyn.

Game of Thrones - 5x06 Unbowed, Unbent, UnbrokenTra coloro che camuffano la propria identità ci sono anche Jaime e Bronn, impegnati in quel di Dorne in una missione di salvataggio contro coloro che, invece, proclamano e rivendicano con orgoglio il proprio nome infangato. Ma si sa, Eddard Stark insegna, con l’onore non si va molto lontano, e il piano di Ellaria e delle Serpi delle Sabbie fallisce miseramente. La storyline di Dorne non ha avuto fin qui molto spazio e certo questo non ha aiutato a sorreggere il frammento narrativo di questo episodio che, difatti, si snoda in maniera frettolosa con soluzioni facili mosse dalla fretta di smuovere l’azione. Si prendano Myrcella e Trystane, due personaggi finora appena accennati e improvvisamente buttati nella mischia con dialoghi espositivi da fotoromanzo e due attori che fanno venire voglia di chiedere scusa a Kit Harrington.

Game of Thrones - 5x06 Unbowed, Unbent, UnbrokenÈ però in realtà l’insieme a funzionare molto poco, tra la convergenza fin troppo fortuita di tutti gli eventi, un combattimento raffazzonato e dei personaggi come le Serpi che non bucano lo schermo e non vanno molto oltre la faccia arrabbiata e una supposta grande agilità in combattimento che però non riesce a coinvolgere. Il grande e “spietato” piano di Ellaria ha alla fine meno effetti della personalità di Re Tommen e l’esito di questa storyline finisce per cozzare terribilmente con le premesse vendicative che la recitazione ingiustificatamente caricata dei personaggi sembrava aver posto, andando a sfiorare pericolosamente i territori del ridicolo.

It’s good to see the red again. No point hiding anymore.

Game of Thrones - 5x06 Unbowed, Unbent, UnbrokenGli ultimi dodici minuti dell’episodio sono interamente dedicata a Sansa e al suo matrimonio. Molta dell’attenzione è posta proprio al lavaggio dei capelli della ragazza, che sembra richiamare quello dei corpi eseguito da Arya all’inizio della puntata. Sansa è pronta a tornare Sansa, a riconquistare la propria identità dopo che il nero dei suoi capelli l’ha per lungo tempo mascherata facendole scoprire anche il suo lato più dark, femminile e adulto. Tornata ad essere una Stark, Sansa affronta il proprio rito di passaggio, che in un mondo dominato dal caos non poteva che avvenire in modo assolutamente violento e spietato.

You’ve known Sansa since she was a girl. Now watch her become a woman.

Game of Thrones - 5x06 Unbowed, Unbent, UnbrokenLa bambina che era in lei è definitivamente morta e la donna è pronta a riappropriarsi del proprio nome (e con esso, di tutte le sciagure che ne derivano) e ad affrontare il proprio destino con rinnovata fierezza. Può sembrare paradossale che un episodio intitolato “Unbowed, Unbent, Unbroken” termini con un personaggio a cui accade brutalmente il contrario, ma forse, come la Casa del Bianco e del Nero sembra ricordarci, la rinascita e l’orgoglio non passano per il proprio volto e per il proprio corpo, ma attraverso una presa di coscienza del proprio sé che in Sansa sta maturando attraverso le prove più difficili che un essere umano possa affrontare.

Game of Thrones - 5x06 Unbowed, Unbent, Unbroken“Unbowed, Unbent, Unbroken” è dunque un episodio che palesa, nel bene e nel male, l’anima di questa stagione di Game of Thrones, ovvero quella della definitiva (e progressiva) scissione tra romanzo e serie televisiva. Se su molti fronti Benioff e Weiss stanno facendo un ottimo lavoro, la storyline di Dorne, che evidentemente o non coinvolge o non interessa più di tanto i due autori, dimostra che questa libertà nell’adattamento possiede ancora dei forti vincoli con la sua controparte letteraria, dando origine a frammenti di storia più “dovuti” che “voluti”, e che danno la sensazione di uno svogliato compitino che si è costretti a completare. Non è un caso, dunque, che nell’episodio meno riuscito della stagione torni anche quel montaggio frammentario e poco fluido tra una storyline e l’altra, con Arya e Tyrion ad occupare i primi 24 minuti di puntata, per poi sparire completamente e lasciar spazio agli altri.

Ciò comunque non inficia un’annata che, finora, nel suo complesso dimostra di essere, proprio in virtù di questa libertà, molto più scorrevole e coinvolgente di altre, un segnale più che positivo se pensiamo che il tema principale della stagione sembra essere proprio quello di una nuova identità e del cambiamento.

Voto: 7

 Qui trovate i punteggi del Fanta-Game of Thrones relativi a questo episodio.

 Se volete tenervi informati su Game of Thrones, visitate la pagina Facebook Game of Thrones – Italy.

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19 commenti su “Game of Thrones – 5×06 Unbowed, Unbent, Unbroken

  • Boba Fett

    Stessa regia e stesso ritmo lentissimo del precedente Kill the boy, una frenata che molti, anzi, per molte fan è stato un passo indietro, preludio di quel che speriamo accadrà nei prossimi episodi. Al motto di “non toccate Sansa”, lo sdegno è montato con più clangore dell’armata Stannis in marcia verso Winterfell e pensare che secondo me, quello della “rossa” Stark, è stata la parte migliore dell’intero episodio, girato bene, fotografato magicamente e recitato ancor meglio! Esattamente l’opposto di Dorne: uno schifo! Mi son trattenuto la prima volta, sperando in una smentita e invece l’effetto “Xena” prosegue con il sospetto e l’aggravante che vogliano liquidare il povero Bronn, “baciato” dalle lame avvelenate delle vipere.
    Però ho anche capito il perché della scelta di far sparire Bran Stark da questa stagione: due formazioni zen sarebbero state davvero troppo…

     
  • Sbavo

    Con Dorne si è toccati il punto più basso di tutto GoT. Storyline piatta. Strategie inesitenti! Davvero inguardabile… Martin si rivolterebbe nella tomba se fosse già morto. Questo dimostra che dove si esce dal seminato dei libri è difficile costruire una storia credibile. L’eccezione rimane a Winterfell… anche se è presto per dirlo.

     
  • rarvis

    la mia unica speranza è che con la pochezza di queste prime puntate abbiano almeno risparmiato sul budget per regalarci qualcosa di spettacolare nelle puntate finali…

     
  • pallaAlbalzo

    Ma solo io ho ascoltato l’interrogatorio dei fratelli High Garden e arrivati a quel “to the best of your knnowledge?” ho pensato che far virare quelle scene verso un procedurale moderno è un filo fuori tema?

     
  • Olenna

    chiamate un paragrafo “Sometimes we must work with our rivals rather than destroy them” e nemmeno date punti saggezza a chi quella frase l’ha pronunciata

     
  • Rorschach

    Complimenti sinceri per l’articolo, siete i primi che scrivono una giusta recensione all’episodio senza stare lì a gridare allo scandalo per lo stupro di Sansa. Peccato per Dorne, ma con 10 puntate a disposizione non riescono a fare di meglio. Mi chiedo perché, con tutti i soldi che hanno, non si concedono qualche puntata in più.

     
  • Genio in bottiglia

    Mah, a me la puntata è piaciuta, nonostante Dorne. Il piano (sgangherato? per ora efficace) di Cersei giunge a compimento e, a mio avviso, porterà delle conseguenze. Non so se spingerà il neo (mini-)Re a crescere anzitempo o a qualche rappresaglia della famiglia della Regina, o altro, ma non credo che se la caverà tanto a buon mercato. Un po’ mi spiace che probabilmente ci metteranno tutta la stagione a congiungere Tyrion e Danaerys, così come a condurre Stanis a Winterfell, ma è così che GoT gestisce queste transizioni e, alla fine, funziona sempre. Bella la parte di Arya, e persino quella di Sansa.

     
  • SerialFiller

    2 parole solo sulla polemica in riferimento allo stupro di Sansa.
    L’ho trovata ridicola, ipocrita, fuori luogo, eccessiva e insensata. Credo che se ci mettessimo di impegno potremmo trovare almeno 60-70 scene più immorali o violente o rischiose (ognuno uso il termine che preferisce) rispetto a quella e almeno 10-15 situazioni ben più contestabili.
    Sansa e Ramsey sono sposi e Ramsey è forse il personaggio più fuori di melone di GOT (e per arrivare su quel trono forse ci vuole più impegno che per arrivare su quello di spade) cosa si aspettava la gente una serata a teatro regalando rose rosse?
    mah resto sbigottito da tanto bigottismo manifestato in giro. Poi GOT è un’opera di finzione che dal primo fotogramma ha impostato uno stile del genere. Chi si meraviglia ora avrebbe potuto boicottare la serie gia dal primo episodio. Insomma a volte la si fa proprio fuori dal vaso….

     
    • Volpe

      Personalmente non ho apprezzato questo scelta narrativa. Perché sono bigotta? Perché non ho “abbastanza conoscenza delle serie tv”? Né l’una né l’altra, semplicemente perché vi ho riconosciuto un pattern (strab)usato da parte degli autori. A questo punto abbiamo avuto le prime nozze di Daenerys, la forzatura di Jaime su Cersei e ora Sansa. Di tutte e tre queste violenze, l’unica che era coerente in termini di personaggi è proprio quest’ultima, ma visto che segue a ruota una serie di escamotage identici per indicarci un momento di rottura e crescita di personaggi femminili principali (guarda caso di quelli che non incarnano un’eroina più classica, come Arya e Brienne -Brienne è salvata da Jaime). Per Daenerys e Drogo gli autori televisivi hanno scelto di mettere una violenza nella prima notte di nozze dove nel materiale originale non c’era, rendendo un po’ più complicato la realizzazione della grande storia d’amore ideale tra i due. Nel materiale originale, lui rompe il cliché del guerriero selvaggio, con una dolcezza inaspettata nei suoi confronti la prima notte. Ok, forse più melenso se volete, ma diventa più semplice capire come lei possa innamorarsi di lui così rapidamente. Per quanto riguarda Jaime e Cersei poi, in tanti hanno avvertito le azioni di Jaime come out of character rispetto a quanto ci era stato presentato fino ad allora e non si capisce bene cosa questa scena aggiunga alla narrazione, così stravolta. Dunque arriviamo a Sansa, passando per Ros uccisa com’è stata uccisa, e cominciamo a chiederci “Ma questi autori, altri modi per mostrarci queste figure femminili che non rinnegano la loro femminilità e che vivono momenti di trasformazioni profonde, non sanno trovarli?”. Se non ci fossero stati tutti gli stupri aggiunti antecedenti, che erano molto meno coerenti con i personaggi e che non aggiungevano nulla alla narrazione, ma anzi, ne toglievano, di fronte a questo saremmo stati comunque gelati, ma, come si diceva, che ti aspetti da Ramsey? Visto che hanno però scelto di allontanarsi dal materiale originale e che hanno già usato la loro “carta violenza sessuale su personaggi femminili principali” più e più volte, pure a sproposito, non è normale che a questo punto uno spettatore attento e magari sensibile alla questione possa dirsi “Mo’ bbbasta veramente però!”?

       
      • Rorschach

        Naturalmente ognuno la vede a modo suo, lo stupro è un argomento delicato e basta poco per risultare offensivi.
        Però voglio risponderti perché non sono d’accordo con te, ho la sensazione che quest’anno, dal momento che non è più Martin a scegliere cosa succede ai personaggi, la critica è molto più aspra. io continuo a dire che questa stagione di GOT è in linea con le 4 passate, e la particolarità di questa serie è che non succede mai quello che vorremmo ai personaggi.

         
        • Volpe

          Non trovo mai nessuno d’accordo con me, quindi non preoccuparti, ci sono abituata all’impopolarità 😀 sicuramente c’è un gran numero di fan che non sopporta l’allontanamento dei libri a prescindere (io non sono affatto tra questi), capisco solo le critiche quando i cambiamenti portano a delle incoerenze narrative (della storia e/o dei personaggi, ma non rispetto al libro, rispetto ai personaggi sullo schermo in se stessi). Nel mio caso la critica è un’altra ancora. Per dirti, questa stagione a me in generale sta piacendo molto più della precedente! Quello che non approvo è quando gli autori ripropongono continuamente degli escamotage narrativi in salse diverse. Quello che mi irrita è proprio notare come lo stupro sia stato perpetrato su tutte le protagoniste femminili principali particolarmente “femminili” in senso classico (ossia non Arya e Brienne, che la loro femminilità l’hanno rinnegata), e come questo sia stato usato ripetutamente come un momento di rottura e di cambiamento per la protagonista. E’ proprio una critica per il modo in cui è scritto, per l’appiattimento di un tema secondo me usato in precedenza senza ragione, e che risulta meno comprensibile e perdonabile proprio perché non è neppure una caratteristica a priori della storia (nei libri non c’è insomma), ma una scelta e aggiunta precisa degli autori. Ora, proprio per quelle scelte fatte da loro gratuitamente in passato, lo spettatore più sensibile alla tematica e alla scrittura, si trova di fronte alla situazione di Sansa chiedendosi “Ancora? Ma altre idee non ne avete per i personaggi femminili principali?”.

           
    • Jean-Jacques

      Sono completamente d’accordo con te. Vorrei semplicemente aggiungere una cosa: cosa è accaduto a Daenerys Targaryen nelle primissime puntate del Trono? Come dite? Ah: venduta dal fratello ad un selvaggio e stuprata all’aria aperta? Mi sembra una cosa del tutto simile a quanto è successo a Sansa, ma perché lì nessuno ha fatto storie? Forse la serie non era ancora abbastanza famosa e voi non avreste riscosso un facile successo dai maledetti perbenisti? Perfetto!

       
  • Joy Black

    Complimenti per la recensione. Trovo assolutamente insignificanti le critiche mosse alla scena finale da parte di certe fette del pubblico e della critica. Non capisco cosa si aspettavano.
    Mi unisco al coro generale nel dire che la storyline di Dorne è stata finora davvero una grossa delusione.

     
  • Antonio

    Complimenti per la recensione. Concordo su tutto, anche se devo dire che a me la puntata è piaciuta, pur con quella schifezza di storyline dorniana, a cui ormai non faccio proprio più caso. Sono molto intrigato, invece, dalla storyline di Arya. Ah, trovo che in questa stagione la fotografia sia veramente splendida.

     
  • pallaAlbalzo

    Ma questa leggenda metropolitanta che Martin decidesse cosa accadeva ai personaggi esattamente da dove trae fondamento? Lui ha scritto la sceneggiatura di pochissimi episodi, ma non è lo story runner della serie. Lo si legge come executive producer che è un titolo che vuol dire tutto e nulla. Nel suo blog ha scritto questo: http://grrm.livejournal.com/427713.html Concordo con l’opinione di Volpe, che è squisitamente nel merito delle scelte narrative e vorrei ricordare che sono proprio i “detrattori dei detrattori della scena finale” ad aver introdotto l’argomento stupro che, evidentemente, avevano molta voglia di affrontare.

     
  • Komandante83

    In merito allo “stupro” di Sansa e più in generale al medesimo atto subito da Daenerys e Cersei secondo me si dimentica in che mondo è ambientata la serie.
    Ovviamente non ha una collocazione temporale nella storia dell’uomo, ma diciamo che indicativamente possiamo considerarla ambientata nel medioevo e secondo voi c’era il rispetto della donna a quell’epoca??

    L’utente Volpe fa una lettura interessante dell’atto dello stupro come momento di passaggio per la crescita come donne, o come emancipazione e se ci trovassimo ai giorni nostri anche io troverei esageratamente ripetitiva quella scelta narrativa, ma nel medioevo a mio modo di vedere era quasi una cosa scontata.
    Il rispetto era portato solo nei confronti del “superiore” ed infatti questo si vede bene anche in GoT, ma a parità di grado l’uomo non aveva nessun rispetto per la donna dal punto di vista sessuale.
    Re Robert tradisce ripetutamente la moglie, addirittura Ned Stark la tradisce (e considerando come viene descritto il personaggio è quasi incredibile) ed anche Stannis, le figure più integerrime della serie.
    Mi sembra quindi normale che una volta che Drogo (tra l’altro selvaggio quasi ai livelli di un animale) prende in moglie Daenerys la faccia sua a piacimento, che Jamie faccia sua con la forza Cersei dopo anni in cui non può averla e che uno squilibrato totale come Ramsey stupri sansa ogni notte.
    Sono scene forti da vedere, ho sperato fino all’ultimo che Rick evitasse quella tortura a Sansa, ma sono assolutamente in linea con quel mondo e quel tempo.

    Concludo dicendo che forse l’unica delle 3 che è un pò forzata è quella tra Jamie e Cersei, sia perchè succede di fronte alla salma del figlio appena morto, sia perchè Jamie non è quel tipo di personaggio, non lo era prima di quella scena e non lo è stato dopo, ma le altre due ci stanno eccome.