Vikings – 3×10 The Dead 2


Vikings – 3×10 The DeadUna delle qualità migliori di Vikings è la sua capacità di deviare con fantasia e intelligenza dai fatti documentati costruendo un mondo sospeso tra aderenza storica e accenni fantasy; una narrazione dal realismo “magico” che, come la colonna sonora, stratifica antico e moderno rendendo appassionanti storie vecchie di secoli e facendoci sentire immersi in quel mondo così remoto.

Vikings – 3×10 The DeadMa il mondo magico della serie resta comunque sempre ancorato (e ancora di più col procedere delle stagioni) alla storia con la S maiuscola: ragion per cui – anche tenendo conto che la vicenda narrata è per metà reale, per metà poco più di una favola vichinga della buonanotte – è stato difficile per lo spettatore smaliziato credere al trojan horse costruito da questo season finale, ovvero la morte del protagonista.
Va detto che la meraviglia del pubblico non sembra essere lo scopo principale di questo twist narrativo; l’inganno supremo di Re Ragnar è inganno soprattutto per chi gli sta intorno, che siano amici o nemici.

When your time comes, you must lead with your head, not with your heart

Vikings – 3×10 The DeadPiù complicata diventa la vicenda narrata da Vikings, più complesse sono le macchinazioni, gli intrighi e gli inganni; la chiusura della terza stagione segna il compimento di questa evoluzione, celebrando l’astuzia di un re stratega e assolutamente privo di scrupoli, ormai quanto di più lontano dal contadino che avevamo conosciuto all’inizio della sua storia.
Per sua stessa definizione, Ragnar è un individuo paziente, abile a costruire alleanze e a creare trame per mantenere il comando: è un uomo del suo tempo, ma che pensa in modo moderno e sa che il potere non è eterno, persino per chi come lui ha saputo portare il suo popolo più lontano di quanto avesse mai immaginato, o sognato.

I win

Vikings – 3×10 The DeadPer tenersi stretta la corona, Ragnar è disposto a ingannare e tradire – consapevole di essere corrotto, come Re Ecbert e come tutti i sovrani, in fondo –, quindi persino a fingere la propria morte ingannando le persone che gli sono più vicine. Ma dopo essere clamorosamente “risorto” e aver conquistato Parigi, il re è solo: all’uscita dalle porte della città lo aspettano gli sguardi risentiti del fratello, dell’amico, della compagna che lo hanno accompagnato nella sua scalata al potere e improvvisamente si rendono conto di essere stati messi da parte, esclusi dalla sua fiducia ma soprattutto presi in giro nel modo più crudele.
Per quanto questo fosse necessario alla vittoria e allo stesso tempo a far emergere la verità, si tratta di un tradimento che cambia le carte in tavola e sconvolge gli equilibri. Ragnar vince, ma questa vittoria non fa altro che confermare la sua distanza da Lagertha, da Rollo e soprattutto da Floki.

If you have gone to heaven then we will never meet again. But I think Odin will ride like the wind to rescue you to take you to Valhalla, where you belong, my sweet Ragnar. There we shall meet again, and fight, and drink, and love one another.

Vikings – 3×10 The DeadLagertha, di fronte alla morte del compagno, del marito, del guerriero che ha avuto accanto a sé per tutta la vita, non può far altro che ammettere il proprio amore per lui, un amore che travalica non soltanto le reciproche ambizioni, i tradimenti e i voltafaccia della vita.
Per lei, vichinga fino in fondo, l’amore supera anche la morte fisica; e nel gesto quasi sensuale con cui la donna accarezza la bara-barca in cui si nasconde Ragnar traspare tutto il sentimento e il significato che il loro legame mantiene. Un legame che sembrava indissolubile, ma che senza fiducia è forse minato per sempre.
Perché Ragnar non si fidi di lei ma scelga Bjorn come esecutore del proprio tranello, è forse comprensibile solo se si considera che il figlio sarà il suo erede: non sapendo se davvero potrà guarire, Ragnar sta insegnando al proprio successore l’arte della guerra, del potere, e al tempo stesso ciò che ad essi dovrà sempre sacrificare.

It’s funny that the gods took you first. I thought they favored you. You thought so too.

Vikings – 3×10 The DeadQuale può essere invece la reazione di Rollo di fronte alla rivelazione che, per Ragnar, anche un fratello è soltanto un tassello da inserire in uno schema più grande?
Anche di fronte al tradimento, Ragnar si era sempre dimostrato pronto a mettere il loro legame e la famiglia al primo posto: lo aveva investito di una fiducia e di un perdono che il fratello aveva persino avuto difficoltà a gestire. Ma ora, dopo avere ammesso la propria gelosia in sua presenza (in un processo quasi purificatorio) e forte di una profezia che lo fa sentire sicuro di quello che gli dei hanno in serbo per lui, è difficile immaginare quale sarà il percorso di Rollo.

Vikings – 3×10 The DeadCome lungamente anticipato nella seconda metà della stagione, l’eterno secondo si trova ora investito di un ruolo chiave negli eventi di Vikings; e lo sguardo di Ragnar dalla barca, mentre si separano, è volutamente ambiguo e lascia spazio ad ogni possibile interpretazione. Di certo Rollo è compiaciuto e lusingato da questo ruolo – indimenticabile e molto divertente il sorriso soddisfatto e quasi infantile che regala all’indispettita principessa Gisla – che gli regala un potere decisionale mai avuto prima; ma essendo un guerriero, e non uno stratega come il fratello, questo potere potrebbe anche rivoltarglisi contro.

I love you with all my heart. Why do you tear me away from myself?

Vikings – 3×10 The DeadL’amore e la gelosia convivono invece nei sentimenti di Floki: la stessa uccisione di Athelstan è stata in fondo un atto d’amore deviato, fanatico, ma pur sempre amore – per Ragnar; pensando che il monaco stesse distruggendo la natura del re, Floki si è fatto carico della sua morte ma ancora non ne ha pagato le conseguenze.
Quel che Floki ammette sulla tomba di Ragnar non è necessariamente una confessione, ma sicuramente arriva a confermare quello che era già un forte sospetto, gettando l’ombra della vendetta sugli eventi futuri; il fatto che Ragnar riveli di sapere, anziché agire immediatamente o tramare ai danni di Floki, può far pensare che l’amico abbia ancora una funzione e un’utilità nei piani del Re, ma sicuramente questo rapporto di odio-amore è arrivato ad un punto di non ritorno.

You killed Athelstan

Vikings – 3×10 The DeadUno dei temi portanti di Vikings è il tradimento, corruzione dell’anima da cui nessuno è immune e che si compie per ambizione, per amore, per gelosia; in questa terza stagione più che mai questo tema è stato magistralmente intrecciato alle vicende storiche e umane – così antiche ma anche così attuali –, una strada vincente di cui questo “The Dead” segna un apice coerente e solido.
Pur lasciando tutte le storyline della stagione ancora aperte e incompiute – e con una narrazione ormai davvero complessa, parallelamente sviluppata tra Kattegat, Essex e Parigi – Vikings è stato capace di regalarci un’altra stagione appassionante e intensa: l’assedio di Parigi è stato uno dei punti più alti raggiunti dalla serie nella combinazione di azione, visione, e musica. Una conferma per uno show che, pur con tutte le proprie debolezze, si sta ritagliando un ruolo unico nel panorama seriale.

Voto episodio: 7/8
Voto stagione: 7

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Informazioni su Eugenia Fattori

Bolognese di nascita - ma non chiedete l'età a una signora - è fanatica di scrittura e di cinema fin dalla culla, quindi era destino che scoprisse le serie tv e cercasse di unire le sue due grandi passioni. Inspiegabilmente (dato che tende a non portare mai scarpe e a non ricordarsi neanche le tabelline) è finita a lavorare nella moda e nei social media, ma Seriangolo è dove si sente davvero a casa.


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2 commenti su “Vikings – 3×10 The Dead

  • Rorschach

    Finali di stagione, finali di stagione ovunque!
    Anche questa è andata, Vikings ci ha regalato un’altra stagione di battaglie, intrighi, storie e leggende.
    Ragnar sempre più abile stratega, Rollo sempre alla ricerca di qualcosa che lo faccia uscire dall’ombra di suo fratello, Laghertha resta la Vikinga più sexy, re Ecbert farà una brutta fine.
    Bella stagione, gran finale