Game of Thrones – 5×09 The Dance of Dragons 27


Game of Thrones – 5x09 The Dance of DragonsLa vicenda di Ned Stark, la battaglia delle Acque Nere, le Nozze Rosse, l’assalto alla Barriera: da quattro anni ormai siamo ben consapevoli che l’episodio numero nove sia, per varie ragioni, quello su cui si concentra maggiormente l’attenzione del pubblico, anche perché solitamente rappresenta un punto di svolta di straordinario impatto.

Se nelle prime tre stagioni la nona puntata ha rappresentato il momento culminante di un percorso durato tutto l’anno e l’episodio successivo ha avuto il compito di riorganizzare le carte, nelle ultime due annate siamo ben lontani da una chiusura definitiva: anzi, mai come con “The Dance of Dragons” vediamo la serie aprire nuovi scenari potenzialmente esplosivi, non solo portando Game of Thrones ad un nuovo livello di distacco rispetto al materiale originale dei romanzi, ma stravolgendo ancora una volta ogni idea precostruita su alcuni dei più rilevanti personaggi.

C’è un filone narrativo primario che attraversa l’intero racconto di questo nono episodio ed è legato direttamente con il proprio titolo (che rievoca il quinto tomo delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco): la Danza dei Draghi è stata la guerra intestina nella famiglia Targaryen alcuni secoli prima della nostra storia, la divisione tra un fratello ed una sorella entrambi desiderosi del Trono di Spade che hanno consapevolmente scelto di perseguire un obiettivo tutt’altro che facile, a costo di sacrificare numerosissime vite umane. Quello scontro epico ha condotto gli stessi Targaryen ad un punto di non ritorno; il loro intraprendere la via della distruzione e delle fiamme, nonostante il ritorno allo status quo, ha significato una lenta rovina. In tutto questo la popolazione ha dovuto schierarsi da un lato o dall’altro senza potersi permettere il lusso di prevederne le conseguenze. Nella vita di tutti – tanto più in quella di chi è costretto a prendere decisioni che possono cambiare il corso della Storia – si presentano costantemente dei momenti rivelatori in cui si è posti di fronte ad un bivio, una scelta tra due opzioni spesso ugualmente detestabili, per ragioni chiaramente differenti. Ed è in quel momento che si rivela la vera natura umana delle persone coinvolte.

Your rebellion is over. You can swear your allegiance to me now… or you can die.

Game of Thrones – 5x09 The Dance of DragonsParte meno convincente della narrazione di quest’anno, Dorne ha rappresentato la vera occasione mancata di una stagione che, almeno finora, si è rivelata riuscita soprattutto nei momenti in cui ha avuto il coraggio di prendere le distanze dal materiale di partenza (si veda la scelta di far incontrare Tyrion e Daenerys o la battaglia con gli Estranei). Stavolta le cose non sono andate altrettanto bene ed alcune scelte infelici hanno fatto sì che si perdesse un importante elemento narrativo.
Ciò nonostante, questo racconto ha almeno due fattori ben congeniati: la figura di Doran Martell ed il colloquio tra Ellaria e Jaime. Per quanto riguarda il Principe di Dorne, dobbiamo confermare l’ottima impressione che Alexander Siddig ci aveva già trasmesso nelle fugaci apparizioni finora: il suo personaggio, per quanto ben distante dal fratello Oberyn, assume sulle proprie spalle il peso di una scelta impopolare, ossia quella di evitare una guerra di vendetta che avrebbe condotto la propria popolazione sotto una nuova sofferenza. Muovendosi con maestria politica, riesce a consolidare – almeno a parole, data la particolare situazione di Approdo del Re – il proprio potere presso la corte reale con un posto nel Concilio Ristretto. C’è però da capire se si tratti solo di questo: se la presenza di Dorne fosse limitata al solo accordo qui mostrato, sarebbe davvero pochissima cosa.

Non solo Doran deve prendere una decisione, ma anche Ellaria è costretta a fare lo stesso: un personaggio che abbiamo conosciuto nella quarta stagione come disinibita amante di un disinibito Oberyn si è posto a capo di una “spedizione” punitiva contro i Lannister, rei di aver ucciso il suo amato. Eppure, con queste sue azioni si è deliberatamente schierata contro il proprio principe, guidata da un dolore che non riesce del tutto a colmare. Ciò è evidente non solo nella sua sottomissione a Doran (forse un po’ troppo repentina, anche se è utile a far comprendere che, a differenza delle Vipere, ella sia meno portata per la ribellione e lo scontro), ma soprattutto nel dialogo con Jaime. Ancora una volta abbiamo una fugace visione del respiro aperto e moderno che Dorne avrebbe potuto dare al racconto e che invece, ahinoi, si è scelto di sminuire.

A girl has work to do.

Game of Thrones – 5x09 The Dance of DragonsNei precedenti otto episodi, Arya Stark a Braavos ha seguito un addestramento speciale per dedicarsi interamente al Dio dai Mille Volti: una strada che la condurrà a diventare Nessuno e che necessariamente ha bisogno del rifiuto di ogni orpello del passato; ecco il senso di abbandonare i propri abiti per trasformarsi in qualcos’altro. Eppure già allora avevamo notato un dettaglio non da poco: risparmiando Ago alla rinuncia delle proprie cose era evidente che Arya Stark non avesse abbandonato ancora se stessa, che non fosse completamente dedita allo scopo. Se ne vede in questo episodio la più diretta evidenza, perché quando Mace Tyrell (sempre più ridicolo, ci chiediamo come possa essere figlio di Olenna) e Meryn Trant arrivano a Braavos, la ragazza sospende la propria missione.

Meryn Trant è uno dei nomi della lista della vendetta: è quello che ha ucciso Syrio Forel ed ora è a portata di spada. Non stupisce, quindi, come la piccola Stark lo segua tutto il giorno fino a scoprire le sue tendenze pedofile al bordello; né stupirà nessuno di noi se si proporrà nel prossimo episodio come sua “vittima”, solo per restituirgli il favore. Arya ha davanti a sé una scelta che potrebbe condizionarle la vita d’ora in avanti: proseguire nella sua evoluzione nel Tempio del Bianco e del Nero oppure riprendere in parte la propria identità passata e darsi finalmente vendetta.

– It was a failure. I went to save them. I failed.
– You didn’t fail him. Or him. Or her. Every one of them is alive because of you and no one else.

Game of Thrones – 5x09 The Dance of DragonsJon Snow ritorna alla Barriera con il suo esercito di bruti, riesce a condurli oltre i cancelli e ciò nonostante ritiene la propria missione un fallimento: il Comandante dei Guardiani della Notte è senza ombra di dubbio il personaggio che ha dominato questa quinta stagione sin dalla propria elezione. Ma guardando indietro in un lungo percorso che va dalla decisione di proteggere l’indifeso Sam nella primissima stagione fino all’uccisione di un Estraneo e l’incontro con il Re della Notte, Jon Snow non solo è cresciuto come uomo, ma ha indossato i panni di leader come nessuno mai prima di lui. Quando si è ritrovato a dover scegliere tra il dovere e l’amore ha preso una strada totalmente opposta al fratello Robb (il quale ne ha tristemente pagato le conseguenze) ed è proprio quel sacrificio che gli ha permesso di assumere la carica per cui Mormont lo stava preparando: un leader non solo deciso a perseguire le proprie idee nonostante il pericolo personale, ma che non dimentica il fattore umano insito nel proprio ruolo.

Ciò che Jon Snow non poteva prevedere, però, è che la sua nomina a Comandante coincidesse con la drammatica presa di coscienza che la sua non sarà una guardia silenziosa e sonnecchiante come i propri confratelli hanno avuto il lusso di poter fare negli ultimi secoli, ma che si ritrova a dover prendere decisioni fortemente impopolari proprio nel momento di maggior pericolo per tutto il continente. L’Inverno è ormai arrivato, come hanno ben scoperto nello scorso episodio, eppure le sue sagge decisioni non hanno fatto altro che inimicargli buona parte dei propri confratelli. La scelta di allearsi con i bruti, considerando le reazioni di Olly, che ormai sembra aver perso ogni stima nei confronti di Jon, passando per Thorne, pur con tutte le buone ragioni del caso, potrebbe avere conseguenze imprevedibili.

Sometimes a person has to choose. […] He must fulfill his destiny and become who he is meant to be. However much he may hate it.

Innegabile che questo episodio si soffermi con decisione su due grandi momenti di narrazione, il primo dei quali è senza dubbio quello più forte e sconvolgente. Quando guarderemo indietro a questo nono episodio, il pensiero volerà probabilmente al terribile assassinio della Principessa Shireen per mano di Melisandre con l’avvallo di suo padre Stannis Baratheon.

Game of Thrones – 5x09 The Dance of DragonsAbbiamo conosciuto Stannis nell’esordio della seconda stagione: convinto dell’illegittimità di re Joffrey e dei suoi fratelli, il signore di Roccia del Drago accende i motori per dare il via alla propria conquista di Westeros. Dato non insignificante da ricordare è proprio la presenza di Melisandre al suo fianco, una fanatica religiosa del Signore della Luce che non si fa alcuna remora ad ardere vivi miscredenti e nemici. Accanto a loro Selyse, moglie del Re che in più di un’occasione ha dimostrato di avere una fede cieca nei confronti del Dio proveniente da Asshai; attraverso Davos, poi, apprendiamo la severità di Stannis, un uomo pronto a continuare la guerra nonostante le proprie navi siano state fatte saltare per aria dall’Altofuoco. Un uomo che ha perso una guerra nell’unica occasione in cui ha preferito la Ragione (rappresentata da Davos) alla Fede (incarnata in Melisandre). Quando infatti si è trattato di uccidere meschinamente Renly o condannare a morte Joffrey e Robb Stark con il sacrificio del sangue di Gendry, il Signore della Luce non lo ha mai deluso.

Game of Thrones – 5x09 The Dance of DragonsQual è la situazione di Stannis adesso? È immerso nella neve, il suo esercito è allo sbando ed i Bolton sono appena riusciti a piegare facilmente lo spirito dei suoi uomini distruggendo le provviste e creando scompiglio. Le possibilità tra cui scegliere sono due: o arrendersi e tornare indietro al Castello Nero oppure proseguire contro i Bolton, così come aveva fatto ad Approdo del Re dopo la distruzione alle Acque Nere. Stannis è uno stratega militare, è un sovrano deciso ma è soprattutto un testardo condottiero che è convinto di essere l’incarnazione del Signore della Luce. Il suo destino, preannunciatogli fino allo sfinimento da Melisandre, è quello di ergersi a difesa del mondo contro i nemici provenienti da oltre la Barriera. L’unico intoppo in questo grandioso progetto è la necessità di un forte aiuto da parte del Signore della Luce e ciò può avvenire soltanto con l’uccisione di Stannis in quanto padre, in quanto uomo.

La brutale morte di Shireen, moderna Ifigenia, avvenuta dopo i toccanti discorsi finali con Davos e con lo stesso Stannis (spinto ad una scelta del genere anche dall’inconsapevole amore della figlia) e con il sadico sorriso finale di Melisandre, rappresenta probabilmente anche l’ultimo passo per la trasformazione di Stannis: la sua fede cieca nel destino in cui crede lo ha condotto alla più abominevole delle decisioni. E poco importa adesso che sia ben consapevole delle proprie azioni e ne soffra: egli ha preso una decisione e questa scelta lo perseguiterà per tutto il resto della sua esistenza.

Game of Thrones – 5x09 The Dance of DragonsLa morte di Shireen non è un fulmine a ciel sereno: è già dal dialogo tra Selyse e Melisandre nell’episodio “Mockingbird” della quarta stagione che è chiaro che la bambina avrebbe rivestito un ruolo fondamentale; è vero che nell’ultimo periodo Stannis sembrava aver sottolineato con insistenza il proprio ruolo di padre (generando le più accese polemiche per quello che sembrerebbe un repentino cambio di idee), ma stiamo comunque parlando di un uomo che brama la grandezza e che non è in grado di saper scendere a patti. Ciò lo renderà un buon sovrano? Probabilmente no. Mai come in questo episodio l’opzione Stannis sul Trono di Spade, soprattutto se ha Melisandre al proprio fianco, significa far finire Westeros ancora una volta nelle mani di qualcuno di disumano e senza limiti.

 Valahd

Game of Thrones – 5x09 The Dance of Dragons“The Dance of Dragons” è un titolo che non lasciava dubbi: il focus dell’episodio sarebbe stato su Meereen e sulle vicende riguardanti Daenerys Targaryen. In un processo che ciclicamente ritorna con l’ultima erede del Drago, Daenerys ha passato quest’ultima stagione in profonda difficoltà a causa dei Figli dell’Arpia, ma sembrava aver recuperato terreno con la decisione di sposare Hizdahr zo Loraq e soprattutto con l’avvento di Tyrion Lannister al proprio fianco come consigliere. Arriviamo, però, in questo episodio all’ultima presa di coscienza che sembrerebbe (finalmente) imprimere un nuovo percorso al suo cammino: la rinascita del Fuoco nel proprio Sangue – come d’altronde recita il motto familiare.

Daenerys ha il chiaro sogno di ritornare a Westeros e riprendersi il Trono che ella considera suo di diritto: per fare questo si è impegnata nel raccogliere intorno a sé un esercito e nel liberare le città schiaviste di Essos (come una sorta di addestramento al potere). Come ben presto è stata costretta a capire, conquistare e governare sono due cose profondamente diverse, equilibrio che lo stesso Robert Baratheon è riuscito a trovare solo grazie alla saggia presenza di Jon Arryn al proprio fianco (e la morte di quest’ultimo è di conseguenza il motore di ogni cosa). Daenerys ha dovuto imparare l’arte del compromesso e del fallimento meglio di quanto Stannis sia riuscito a fare, pur essendo entrambi spinti da una predestinazione quasi fanatica (nel Signore della Luce l’uno, nel suo diritto in quanto Madre dei Draghi l’altra). Eppure cosa li differenzia?

Game of Thrones – 5x09 The Dance of DragonsDaenerys è ancora una ragazzina, ha commesso non pochi errori, ma è stata anche in grado di cedere il passo su alcuni temi, soprattutto dopo l’uccisione di Barristan Selmy a causa della propria testardaggine. La sua presenza alle Fosse e quei consapevoli battiti di mano che significavano la morte dei combattenti nell’arena sono tutti elementi che vanno profondamente contro la propria natura e che ella odia più d’ogni altra cosa. La stessa presenza di Jorah Mormont tra i guerrieri le indica ancora una volta come la propria fermezza non sia sempre la chiave di volta: quell’uomo le è così fedele da ritornare nonostante lei l’abbia cacciato ben due volte. E come se non bastasse, mentre Daario è impegnato in una gara di mascolinità con il futuro sposo della propria amata, riesce anche a salvarle la vita dall’arrivo di un Figlio dell’Arpia.

I was a cynic just like you. Then I saw a girl step into a great fire with three stone eggs. When the fire burned out, I thought I’d find her blackened bones. Instead, I saw her, Daenerys, alive and unhurt, holding her baby dragons.

Game of Thrones – 5x09 The Dance of DragonsPoi, chiaramente, c’è lo scontro e l’arrivo di Drogon che, pur non raggiungendo le superbe vette dell’episodio precedente, rappresentano un momento altissimo che modella questa stagione in una forma ancora migliore. Daenerys Targaryen viene salvata dal drago ribelle che pochi episodi fa l’aveva rifiutata e spaventata. Stavolta, però, la Madre dei Draghi non intende cedere né mostrare la propria paura: nell’avvicinarsi a suo “figlio” e nel saper resistere al suo ruggito, Daenerys torna in sintonia con il proprio essere Targaryen e l’esito definitivo, in una puntata che aveva già esaltato nel racconto di Shireen i draghi ed i loro condottieri, non può che essere la Regina sul dorso del proprio drago. Nello sguardo di Tyrion si rivela tutta la potenza di una scelta del genere e ricorda direttamente le parole di Jorah al Folletto in “Unbowed, Unbent, Unbroken“: come si può rimanere cinici di fronte ad una Regina che cavalca un drago? Ciò non significa che Daenerys sia la giusta pretendente al Trono – anche se speriamo dopo cinque stagioni che almeno si metta in marcia per provarci –, ma, se Tyrion riuscisse a smussarne gli spigoli e a guidarla con la saggezza che sappiamo possiede, allora la storia potrebbe seriamente cambiare.

Game of Thrones ci lascia confusi e sorpresi. Questo episodio, pur non perfetto sotto alcuni aspetti della propria realizzazione, è un ottimo “numero nove” che renderà i lettori ancora più furiosi e lascerà il fiato sospeso a tutti gli altri. C’è molto altro da dire e l’ultima puntata di questa stagione avrà il gravoso compito di dover chiudere tutte le storyline lasciate in sospeso (praticamente ogni cosa tranne Dorne, apparentemente); ma questa quinta annata partita in sordina sta, con questi ultimi episodi, facendo in modo di rimanere indimenticabile.

Voto: 9

 Qui trovate i punteggi del Fanta-Game of Thrones relativi a questo episodio.

 Se volete tenervi informati su Game of Thrones, visitate la pagina Facebook Game of Thrones – Italy.

‒ Qui il trailer dell’ultimo episodio sottotitolato in italiano.

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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27 commenti su “Game of Thrones – 5×09 The Dance of Dragons

  • Pietro Franchi

    Devo dire che io invece ho trovato questo nono episodio il più debole della serie, un gradino più in basso di “The Watchers on the Wall” (che, nonostante tutto, aveva una resa tecnica di alto livello). Non sono riuscito a percepire quel climax che dovrebbe portare alla risoluzione di almeno parte delle storyline, che sono state gestite come se si trattasse di una puntata qualunque: si pensi alla parte di Dorne (che spero abbia altro da dire, se no si rivelerebbe definitivamente la peggiore della serie) o di Arya o di Jon Snow, che vedono solo un piccolo sviluppo, più sullo stile dei classici episodi di costruzione che di quelli di risoluzione. Non c’è niente di male, certo, però è chiaro che la potenza di tutta la puntata ne risente.
    Passando poi alla questione Stannis, sono d’accordo sui ragionamenti espressi nella recensione (la sete di potere, la necessità di trionfare, il foreshadowing della scorsa stagione), ma non sono riuscito a trovare il suo cambiamento un minimo credibile. Ci può stare che cambi idea, è chiaro, ma dove sono le sfumature, come avviene questo passaggio così fondamentale? Secondo me hanno puntato troppo sul colpo di scena fallendo nella sua costruzione, e il cambiamento è troppo repentino; si passa dal discorso di Stannis sull’amore della figlia al suo rogo senza troppi approfondimenti, e questo secondo me non giova alla risoluzione della sua storyline.
    Per quanto riguarda Daenerys, invece, l’unico difetto a mio parere è che la messa in scena risente inevitabilmente del paragone col finale di “Hardhome”, che dal punto di vista della mera esecuzione era molto, molto meglio. Non sono riuscito ad apprezzare tutta la parte finale come avrei dovuto, e il climax arriva, ma con un impatto molto inferiore rispetto a quello che si sarebbe sperato.
    Una buona puntata, insomma, ma secondo me impallidisce di fronte alla qualità della precedente, che è sicuramente una delle migliori della serie. A questo punto spero in bene per l’episodio conclusivo, che, viste le storyline lasciate in sospeso con questo, dovrebbe essere sull’ottimo livello di quello dell’anno scorso!

     
    • Rorschach

      Dopo ben 49 ore di GOT vediamo un drago fare un po’ di macello, non potrei essere più soddisfatto di queste ultime puntate. Abbiamo scoperto che i draghi possono essere feriti, questo va bene, peccato però per la fiamma un po’ underpower, ricordiamo che la fiamma dei draghi scioglie le pietre,ma va beh, è stato fighissimo lo stesso. Per Stannis, pagherai per quello che hai fatto, ma in fondo capisco che non aveva altra scelta, schiacciato tra un esercito nemico, un imminente apocalisse zombie e l’inverno pronto a congelare tutti. Jorah è proprio scemo, tocca Daenerys col morbo grigio addosso, ottimo modo per proteggerla.

       
      • Andrea

        Drogon volendo è ancora piccolo, basti pensare al teschio di drago nelle segrete di approdo del re, è molto più grande, la corazza sarà ancora debole, ha difficoltà ad alzarsi in volo con una persona in groppa e magari il suo fuoco si potenzierà pian piano 😉

         
      • Boba Fett

        Citazione da Rorschach:
        Abbiamo scoperto che i draghi possono essere feriti…

        Ed anche uccisi! Come ci racconta Martin, il loro punto debole è proprio il collo che, a differenza del resto, non è corazzato.

         
      • Joy Black

        Sul morbo grigio… non è “contagion”, il morbo si infetta con le escrescenze sulla pelle, Jorah ora non è infettivo, lo diventerà quando tutto il suo corpo si coprirà di piaghe ed impazzirà.
        Se fosse così sarebbero tipo infettati tutti a quest’ora.

         
  • Boba Fett

    Mi accodo al commento di Pietro: pur nell’innegabile magnificenza degli eventi, anch’io ho provato una leggerissima delusione, giusto un retrogusto appena appena percettibile nei confronti del tanto atteso incontro con Drogon. Come lettore non sono affatto irritato dai cambiamenti, ma la resa scritta, per una volta tanto, è superiore al risultato visivo, con quell’arena un po’ troppo Gladiatore e quella Madre dei Draghi avvinghiata al collo del figlio esattamente come Atreiu ne La Storia Infinita, forse si poteva fare un pelino di più.
    Comunque ci stiamo avviando verso la fine con la solita marcia trionfale e, come già successo lo scorso anno, per nostra fortuna non più con un unico “episode 9” e se tutto andrà come immaginato da Martin (non è scontato), anche il prossimo episodio ci regalerà emozioni con almeno un paio di assi.

    P.S. Le urla di Shireen continuano a riecheggiare nella mia testa… aiuto!

     
    • Genio in bottiglia

      Ah ah ah: alla Storia Infinita ho pensato pure io, mentre osservavo con gli occhi di fuori la mia diletta Daenerys cavalcare il drago. Scena realizzata malissimo!!! Peccato, perché la morte di Shireen è stata straziante. Speravo fino all’ultimo che Stannis rinsavisse, e invece … Ora ovviamente aspetterò con ansia che un drago sbrani lui e la ******a rossa che si porta dietro.

       
  • Boba Fett

    Dimenticavo: oggi, 11 Giugno, Happy Birthday Peter (Tyrion) Dinklage e Eugene (Lancel) Simon e un commosso addio a Sir Christopher (Saruman) Lee…

     
  • annamaria

    Stannis e la pu.ttana rossa devono morire di malissima morte!
    Non esiste spiegazione o giustificazione nemmeno tra mille anni, nemmeno se avessero dedicato un’intera puntata allo scavo psicologico dei suoi tormenti ( ma quali tormenti! Schifoso maledetto!).

    Non si brucia viva (!!! viva!!!) una bambina (una BAMBINA!!!), nemmeno se non è tua figlia, figuriamoci poi se lo è.
    Punto!

    Su Itasa è stato un macello.
    C’è anche chi lo giustifica(!!)…. la missione…. la salvezza dell’umanità… gli Estranei… lo Stannis dei libri non è così…..
    Balle!
    Martin non ha sconfessato questo sviluppo del personaggio, segno che intende procedere così anche lui.
    Gli Estranei Stannis non li ha mai visti e non gliene frega niente, altrimenti non avrebbe lasciato la Barriera.
    E’ l’ambizione che lo guida, la può mascherare come vuole, ma è il senso di rivalsa, l’adesso tocca a me che lo porta a fare qualunque scelta giudichi adatta al perseguimento del suo scopo.
    Ma quale senso del dovere e del suo “Alto” destino!
    Il re “giusto” è uno schifosissimo approfittatore, un torturatore, un Inquisitore della più bell’acqua.
    Anche gli Inquisitori erano convinti di salvare l’umanità e di fare il volere di Dio.
    I roghi degli eretici venivano chiamati “auto da fé”, “testimonianza di fede” (!!!)
    La ruota serviva a far uscire il diavolo dal corpo della strega, quindi (!) a salvarle l’anima, e durante la tortura (altrui, ovviamente) recitavano il Credo.
    Anche loro sono giustificati?
    Anche loro erano mossi da un Bene Superiore?

    Basta!
    Non m’importa un fico secco se Stannis vincerà o meno.
    Da adesso in poi aspetto solo che muoia assieme alla sua Strega Rossa.
    Magari finissero tutti e due in mano a Ramsay.
    Se alla fine Theon mi ha quasi fatto pena, lui (e lei!) non me ne farebbe nemmeno un briciolinissimo.

    P.S. Io HO letto i libri ma non sono arrabbiata con gli sceneggiatori, sono proprio furiosa col personaggio.
    Stannis deve finire male!
    Punto!
    Questo l’ho detto perché c’è la polemica “Hanno rovinato un bellissimo personaggio (euh, come no!), lo Stannis dei libri non è così… chi non ha letto i libri è tratto in inganno…. adesso lo giudicano n mostro (ma va?!) mentre invece….
    Mentre invece un piffero!
    Stannis E’ un mostro e io, ripeto, i libri i ho letti.

     
    • Mollp

      AVVISO: IL COMMENTO È SPOILER PER CHI NON HA LETTO I LIBRI

      “P.S. Io HO letto i libri ma non sono arrabbiata con gli sceneggiatori, sono proprio furiosa col personaggio.”

      Non so che libri tu abbia letto, probabilmente ne esistono altre edizioni delle quali non ne ho mai sentito parlare. Lo Stannis che descrivi tu non c’entra niente con quello del libro.
      Prima di tutto mettiamo in chiaro che martin ha detto che Shireen muore, e su questo non ci piove, ma non ha mai detto che l’esecutore sia Stannis (dato che si trova alle porte di Winterfell).
      D&D hanno lo stesso tuo esatto pregiudizio nei confronti di Stannis e per questo l’hanno rovinato, facendolo diventare il personaggio più disgustoso della serie.
      Prima di tutto Stannis ha un solo scopo nella vita: il dovere e la legge. La sua pretesa al trono la sostiene non perchè vuole diventare re di westeros, ma perchè lo ritiene un atto dovuto per Robert, per sua figlia e la sua casata (rileggiti i libri se ti sei persa il passaggio). Il suo è un atto di responsabilità, dato che il trono è suo di diritto. Se tu vedi l’ambizione in un uomo che ha passato la vita a servire e non ha battuto mai ciglio, hai sbagliato personaggio.
      Parliamo adesso della questione religiosa.
      Se tu avessi letto il libro non avrai trovato riferimento ad alcuna frase nella quale Stannis dice di credere negli dei (o anche in R’hllor), anzi specifica che si ritiene ateo in quanto nessun dio ha mai fatto qualcosa per gli uomini.
      Lui non crede a Melisandre, crede bensì nei suoi poteri magici, che sfrutta come una risorsa militare.

      AVVISO: SPOILER CAPITOLI PROSSIMO LIBRO

      Addirittura in winds of winter (nei capitoli estratti), vieta di far giustiziare le persone tramite i roghi, ben sapendo che la metà dei suoi soldati si è convertita (perchè dovrebbe bruciare la figlia se non permette di far giustiziare i criminali?).
      [FINE SPOILER CAPITOLI PROSSIMO LIBRO]

      Dove lo vedi il fanatismo? Ordina 3 esecuzioni in tutto il libro: Quella dello zio di Selyse (traditore dei baratheon, nello show non credente), Quella di Renly (Traditore della peggior specie e approfittatore proprio quando il fratello aveva bisogno del suo supporto) e quella di Mance Ryder ( Disertore dei guardiani della notte e quindi DOVEROSO punirlo con la morte, mentre nello show “si è rifiutato di sottomettersi”).
      Per quanto riguarda la morte di Renly non solo si sente responsabile ed in un certo senso pentito, ma dice anche che il ricordo lo tormenterà fino alla morte.
      E’ questa una persona che non si fa scrupoli forse?
      Completando il discorso, Stannis dice ad uno dei suoi soldati di andare a Braavos a prendere il controllo dell’esercito della banca di ferro e di perseguire il suo obiettivo di mettere Shireen sul trono nel caso lui perisse nella battaglia di Winterfell (perchè chiaramente uno brucia la figlia dopo aver detto e ridetto frasi del genere).
      Ci può stare che lo Stannis della TV possa uccidere Shireen (dato che è stato abbondantemente modificato), ma quello dei libri non lo farebbe mai nemmeno sotto tortura.
      Ti ripeto: non so che libri tu abbia letto e sinceramente non capisco tutto questo accanimento contro Stannis (libro) che persegue degli obiettivi legittimi.
      Daenerys che ha ucciso il marito (omicidio colposo ma evitabile), che ha massacrato tutta la popolazione nobile di Astapor, che ha fatto impalare i nobili Mereenesi e che ha preso decisioni assurde riguardo la schiavitù, causando vittime per le epidemie e per le carestie, ritornando poi sui propri passi e vanificando la morte di migliaia di persone è abbondantemente giustificata invece.
      Scusami ma una visione del mondo di game of thrones non la posso accettare, in particolare un hating così diretto e specifico verso un personaggio che ha fatto il minor male possibile per la sua pretesa al trono.
      A me daenerys piace come personaggio, però che non mi vengano a dire che porti la pace e la salvezza perchè fino ad ora ha portato morte e distruzione. Che poi riesca a dare un fine a quelle morti dipende tutto da lei.

      Vi ricordiamo di mettere avviso spoiler quando parlate dei libri, grazie.
      La redazione

       
      • Kris

        Lo Stannis che descrive lei è il frutto della sua interpretazione che è diversa dalla tua. Io quando ho letto i libri mi sono fatta un’idea ancora diversa. Come volevasi dimostrare ognuno interpreta ciò che legge a modo proprio!

         
        • Mollp

          Mi scuso con i moderatori del sito per non aver inserito la spoiler alert.
          Per quanto riguarda l’interpretazione è vero che ognuno ha la propria sensibilità, è lecito, ma quando nei commenti all’episodio D&D parlano per assoluti (“i sith parlano per assoluti”) come se la loro interpretazione fosse quella giusta mi si rivolta lo stomaco.
          “Stannis is a very religious man”, sicuro, vedi quante ha pregato nei libri, oppure “his ambition overcame his love for his family” fanno notare che non hanno capito niente del personaggio e che la loro visione della storia è palesemente a favore di Daenerys che oserei dire “mary sue”, a differenza di quella del libro che è molto più complessa.
          Ciò che ci tenevo a rimarcare è che gli scrittori sostengono che quello che c’è nei libri sia quello, quando anche hanno inventato di sana pianta situazioni e motivazioni per farlo diventare uno zelota senza cervello.

           
    • Kris

      Si può di che è un esaltato? Chiunque sia realmente convinto di essere il salvatore dell’umanità è un’esaltato…se poi per giustificare tale ruolo commette qualsivoglia tipo di crimine, allora è anche peggio di un esaltato, è un pericolo pubblico che deve essere eliminato, per il bene stesso dell’umanità che egli pretende o crede di poter salvare!

       
  • annamaria

    A parte quanto detto sopra a me l’episodio è piaciuto molto, soprattutto Drogon.
    Però Dany non era stata spaventata da lui, ma dai suoi due fratelli in catene, piuttosto incaxati di essere, appunto, in catene.
    E adesso loro chi li libererà?
    Dogon era venuto a trovarla una notte mentre Dany era sulla terrazza, solo che non si era lasciato toccare.

    I draghi possono essere feriti?
    O uccisi?
    Mah?!

    Certo che se una volta c’erano e poi non ci sono stati più qualcosa sarà ben successo, no?!
    Ormai non potremo più chiederlo a Shireen, accidenti.
    Io amavo quella dolcissima bambina.

     
  • Pogo

    Ormai GOT è indifendibile.

    A Martin non frega nulla di sconfessare un personaggio, perché in questo modo i libri non sono bruciati (una delle cose che Martin teme di più è l’impossibilità di sorprendere i lettori).

    E comunque, nel libro, Melisandre è da un’altra parte… quindi…

     
  • Kris

    Finalmente una recensione ben fatta che non si limita a dire “non mi piace perchè non è uguale ai libri”. La stagione n. 5 di certo è di livello qualitativo più basso rispetto alle 4 precedenti ma non perchè la trama si discosta maggiormente dai libri, rispetto a quanto avvenuto nelle stagioni precedenti. Il punto debole di questa stagione è di certo la trama di Dorne, purtroppo mal costruita e banalizzata nella caratterizzazione dei personaggi. Per quanto riguarda il resto, credo invece che l’aver preso le distanze da quanto narrato dai libri abbia invece giovato parecchio. Se gli sceneggiatori fossero rimasti fedeli alle innumerevoli trame descritte nel 4° e nel 5° libro di Martin, GOT sarebbe stato inguardabile, dato che i libri sono una noia mortale e ci sono pagine e pagine piene di sotto-trame inutili e personaggi inutili.
    Infine non riesco a capire perchè i lettori di Martin, almeno quelli più accaniti, continuino a guardare GOT. Se non vi piace non lo guardate! Non ha senso continuare a guardare una serie TV che non piace. La cosa assurda è che sono ormai 5 anni che la guardano e puntualmente si lamentano perchè la serie Tv, anno dopo anno, diverge sempre di più dai libri. E’ inutile che continuate a protestare, le divergenze aumenteranno! quindi o vi rassegnate al fatto che GOT e i libri sono due cose diverse oppure smettete di guardare GOT e leggete solo i libri….ammesso che Martin riesca mai a pubblicarli…potreste diventare vecchi!

    Scusate lo sfogo ma ste continue polemiche su “Got non è come i libri” hanno rotto abbastanza! E’ assurdo!
    Tanto assurdo quanto uno che pretende di mangiare una pizza napoletana in una pizzeria romana. A Roma si mangia la pizza romana! E’ inutile che uno protesta e dice “La pizza romana non mi piace voglio quella napoletana!!! La vera pizza è quella napoletana e non la schifezza che fanno a Roma” Non te la fanno la pizza napoletana, o forse non la sanno fare…comunque non importa! O ti fai piacere la pizza romana oppure rinunci andare in pizzeria (come faccio io!)…oppure vai a Napoli e ti mangi una pizza fatta come Cristo comanda!

    Scusate la metafora gastronomica ma credo che sia calzante come esempio.

     
    • annamaria

      Sono perfettamente d’accordo con te.
      Infatti io non grido allo scandalo perché “hanno tradito i libri”, anzi, grido allo scandalo perché Stanis è una me….. a!

       
        • Mollp

          Io invece l’ho sempre detto della stagione 2 di GoT. Il personaggio di Stannis è stato palesemente modificato in base al gusto degli autori. Il fatto di per sè non mi turba più di tanto perchè nell’adattamento possono fare quello che vogliono. La cosa che mi turba è che l’ esecuzione che non ha senso nemmeno nella logica dello show. Chi è che metterà sul trono dopo di lui? La figlia è morta e i baratheon sono estinti, per lo più se dovesse morire in battaglia sarebbe tutto perduto.
          Questa cosa non ha alcun senso, gli eredi sono più importanti della vita del sovrano stesso (sopratutto quando ne hai solo uno) e la cosa è una costante per tutti i sistemi feudali.
          Il secondo punto è che D&D (gli scrittori dell’adattamento) pretendono e dichiarano che il loro Stannis è quello dei libri. NON E’ VERO! Se avessero detto che quel personaggio è una loro interpretazione libera mi sarei messo il cuore in pace, invece loro continuano ad affermare che la loro è l’interpretazione letterale. In questo meme che ti linko ci sono buona parte delle citazioni che fanno vedere quanto sia diverso lo stannis del libro (https://scontent-mxp1-1.xx.fbcdn.net/hphotos-xta1/t31.0-8/11411906_691154997697679_2508244270487984185_o.png).
          Ripeto, a me non turba il cambiamento del personaggio, ma la pretesa di voler rappresentare quello del libro in modo obiettivo.

           
        • Kris

          Ovviamente lo Stannis di D&D non potrà mai essere quello dei libri per il semplice fatto che ogni interpretazione è soggettiva e non e mai letterale! Non può esserlo per il semplice fatto che è appunto un’interpretazione. Nel caso di D&d la loro interpretazione è frutto di due menti congiunte quindi ben due visioni soggettivi che inevitabilmente divergeranno da quella di martin, da quella mia, dalla tua e da quelle di qualsiasi altro. Aggiungici poi il fatto che il personaggio in TV è interpretato da un attore che ci mette del suo, lo interpreta seconda le sue capacità, secondo le sue attitudini ed impressioni del tutto soggettive…..quindi è ovvio che quello che vediamo sullo schermo non potrà mai essere esattamente uguale a quello che leggiamo sulla pagina. La sola interpretazione veritiera dalla carta al mezzo visivo sarebbe quella di Martin che ha creato Stannis e tutti gli altri personaggi! Solo la sua è l’interpretazione oggettiva. Quindi teoricamente il miglior risultato possibile si avrebbe solo se Martin fosse stato lo sceneggiatore e il regista di tutti gli episodi e forse, e sottolineo, forse avremmo avuto un’interpretazione oggettiva. Comunque non sottovalutate mai il fatto che quando leggiamo un libro la nostra personale visione delle cose entra in gioco: immaginiamo personaggi, ambienti, situazioni e ci mettiamo una parte di noi stessi là dentro! Per questo quando vediamo la versione cinematografica o televisiva di un libro quasi sempre ne restiamo delusi, perchè non sarà mai come noi l’abbiamo immaginata e sicuramente anche l’autore stesso del libro l’avrebbe immaginata in maniera diversa dalla nostra. Quindi scordatevi che via sia la possibilità di mettere in scena un’interpretazione oggettiva di un libro. Non è possibile perchè ogni interpretazione è filtrata dalla visione soggettiva della persona che ha immaginato quel personaggio o quella scena.
          Per tale motivo non ha senso fare confronti tra un libro e la sua versione televisiva o cinematografica. Se è meglio o peggio poi anche qui è questioni di gusti personali.

          Come dice Bateson “la mappa non è il territorio”

          Io quindi preferisco parlare dello Stannis visto solo in Got, non di quello dei libri. E anche qui si potrebbero fare delle critiche. Di certo il cambiamento mostrato nell’arco di 2-3 puntate è stato troppo repentino. Di certo si possono avanzare mille critiche alle scelte compiute da D&D.
          A me comunque interessa poco. Per me GOt è puro intrattenimento, lo guardo per distrarmi, non sto lì a rimuginare se è meglio o peggio dei libri (che comunque per me son ben lungi dall’essere dei capolavori), Nè sto a lambiccarmi il cervello per analizzare se quanto ho visto è più o meno coerente o funzionale o credibile. E’ uno show e lo guardo in quanto tale…in ogni caso è fatto molto bene sotto vari punti di vista….di certo ha molti difetti, sopratutto, a livello di sceneggiatura. Comunque è ben confezionato e permettetemi di dire che la maggioranza degli attori, tranne pochissime eccezioni, sono bravissimi.

          Oddio sembra complicato quello che ho scritto?

           
      • Kris

        Su questo siamo d’accordissimo. Stannis è una mer….è spero che lo facciano fuori in modo altrettanto orribile…insieme a Melisandre!

         
    • Mollp

      Guarda io ti dico: non ho mai aperto bocca sulle variazioni dal libro e dalla saga in generale, ma questo è stato veramente la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Vuoi per la season 5 abbastanza fiacca e non sfruttata a pieno, vuoi per il siparietto di dorne che ha poco senso togliendo i vari personaggi e le cospirazioni di Doran, mi sono deciso a commentare.
      Quando i cambi danneggiano la storia e sono altamente soggettivi io non li giustifico per niente, tanto più che creano plot hole inimmaginabili come nel caso di Dorne e di Stannis.

       
      • Pogo

        Concordo. Stannis non è cambiato repentinamente (il che può essere un problema di tempistica della scrittura): è proprio un altro personaggio rispetto allo stesso personaggio della stagione 4, per dire.
        Comunque “variazione dal libro” è un concetto incomprensibile: uno può ispirarsi, trarre una storia o mettere in scena quella storia. Il problema è quando fai tutte e tre le cose.
        “Justified” si ispira. “Blade Runner” è tratto. Entrambi sono meglio dei corrispettivi cartacei.
        GoT è un mix delle tre cose e non fa nulla di buono.
        Vista la scrittura di Martin molto cinematografica (attraverso i POV) e la trama ben orchestrata, io avrei messo in scena l’intero libro, con tutti i personaggi.
        Comprendo le altre scelte, fatte singolarmente.
        Non comprendo fare questo miscuglio mal riuscito, pieno di nonsense e controsensi.

         
  • SerialFiller

    Purtroppo non riesco a trovare 5 minuti liberi per commentare approfonditamente. Una cosa però la voglio dire. Per me questa è la migliore stagione di GOT