Penny Dreadful – 2×10 And They Were Enemies 9


Penny Dreadful – 2x10 And They Were EnemiesCon “And They Were Enemies” arriviamo all’ultimo capitolo di questa ottima seconda stagione. Penny Dreadful si conferma una serie estiva dal grande potenziale ed in grado, con la propria estetica unica e l’attenzione ai suoi personaggi, di scendere con coraggio nell’oscurità dell’animo umano, anche a costo di sacrificare il tempo della narrazione più canonica.

Questa seconda stagione di Penny Dreadful ha mostrato come lo sceneggiatore John Logan abbia saputo giocare alla perfezione le proprie carte: sin dall’esordio, infatti, la serie si è mossa su una nuova trama principale che ha avuto il pregio di arricchire ulteriormente la propria mitologia di immagini e personaggi; lo svelamento dei due fratelli infernali e la loro lotta per l’anima di Vanessa sono stati il perno su cui ci si è concentrati quest’anno. Eppure, questo non ha significato tradire lo stile della serie, che ha continuato, con ancora maggiore perizia, a disegnare con cura i personaggi e la loro oscura umanità.

Penny Dreadful – 2x10 And They Were EnemiesCon una serie il cui scopo principale parrebbe il mero racconto a tinte horror, una narrazione di poco valore e l’intrattenimento immediato (come poi sono d’altronde i veri penny dreadful), Logan ci ha guidato nelle profondità dell’animo umano sfruttando con brillante sapienza le allegorie del mito gotico. Ecco quindi che dietro la strega, il lupo mannaro o lo scienziato folle è possibile trovare il racconto dell’essere umano e la cupa dannazione a cui può pervenire senza controllo. Non stupisce, quindi, come la trama principale venga risolta – forse un po’ troppo rapidamente, ma in modo simile allo scorso anno – nei primi venti minuti, lasciando alla più lunga seconda parte tutto il tempo per palesare le conseguenze delle azioni e preparare il set per la terza annata già confermata.

Una prima parte narrativa che gioca sul valore e sul peso del senso di colpa, una seconda sulla condanna alla solitudine. Si arriva così ad un finale cupo e dannato che, riprendendo il racconto iniziato nello scorso episodio, raggiunge qui la necessaria analisi e profondità nell’evidenziare come ciascuno di loro, persino il personaggio secondario Ferdinand Lyle (sulla cui permanenza speriamo grandemente), sia vittima degli errori della propria natura.

 The past is dead. I cannot remake what’s done.

Penny Dreadful – 2x10 And They Were EnemiesLa sensazione di fallimento e tradimento è assolutamente evidente per le due vittime degli incanti della casa di Madame Kali: le loro paure, i loro errori appaiono vividi e quasi tangibili. Sir Malcolm, che per buona parte della stagione è stato sottoposto al controllo mentale della sua aguzzina, si ritrova davanti agli occhi la distruzione di una famiglia che lo vede, direttamente o indirettamente, colpevole del suo sterminio. A partire da quel figlio il cui solo scopo era mostrarsi uomo agli occhi del padre fino alla moglie eliminata con crudeltà – e di cui non ha potuto piangere la scomparsa –, Malcolm è ad un passo dal cedere alla morte. L’oscurità delle sue scelte troverà espiazione solo con la morte di Sembene e la decisione di riportarne il cadavere in Africa. Nonostante il legame con Vanessa gli imporrebbe di rimanere a Londra, Malcolm deve affrontare fino alla fine i propri demoni per poter riprendere il controllo sulla propria anima, per troppo tempo manovrata dalla Poole.

Don’t blame the children for the father’s cruelty.

Penny Dreadful – 2x10 And They Were EnemiesSe il passato di Malcolm gli viene mostrato attraverso il caldo filtro arancione – che sta a simboleggiare un’anima che, nonostante le sfide della vita, è ancora disposta ad aprirsi alla solarità dell’esistenza –, Victor è costretto a guardare le sue Creature con lo sguardo dominato dal grigio e dal blu, colori di una mente fredda e razionale. Una razionalità, la sua, che lo ha però condotto alla perdizione dall’istante in cui si è voluto coscientemente sostituire a Dio per creare una nuova generazione, sfidare le regole della Morte e ripetere quell’operazione non una, ma ben tre volte. Come se non bastasse, non solo si è disinteressato alle loro vite, ma ha anche stabilito un rapporto sentimentale/sessuale – prima volta in assoluto per lui – con l’ultima sua Figlia, in una relazione a metà tra incesto e necrofilia. Per lui non c’è spazio per la redenzione, ma solo il fallimento finale: i suoi figli lo hanno abbandonato e lui si lascia andare ad un mondo, quello creatogli dalle droghe, di perdizione e silenzio.

Che cos’è che ha creato, alla fine? Dei tre Mostri a cui ha dato vita uno è deceduto e sugli altri due ha perso totalmente il proprio controllo. Eppure, quello che ad inizio stagione – e per buona parte della scorsa annata – sembrava essere il vero Mostro si rivela alla fine, anche attraverso le peripezie che subisce e l’amicizia di Vanessa, the most human man. D’altronde ciò che John Clare ha desiderato dal primo momento, coadiuvato dalla mente e dall’anima imbevute di poesia, è stato di avvicinarsi all’umanità, ritrovare quel lato di sé che credeva perduto dall’istante in cui era tornato a nuova vita. Sarà proprio l’ennesima delusione, la nuova conferma che l’uomo è la creatura meno umana a questo mondo a convincerlo d’aver bisogno di starne alla larga. L’umanità vista attraverso gli occhi del poeta non è altro che pura bestialità.

Complete supremacy. Cruelty even. Ascendancy. Conquest.

Penny Dreadful – 2x10 And They Were EnemiesLa sua ultima Creatura non solo si è ribellata al suo Creatore, ma non ne è stata mai davvero succube. Billie Piper, che ci aveva già regalato una superba prova d’attrice nell’ottavo episodio, conferma il proprio stato di grazia. Abbandonati i panni scomodi e non esaltanti di Brona, questa nuova “sé” è qualcosa di inedito ed oscuro che trova nel disumano Dorian Gray l’altra faccia di una stessa medaglia. Se John Clare risponde ad un mondo che lo disprezza con la fuga, Lily non solo non ha intenzione di muoversi dalla sua nuova casa, ma è ben decisa a trovare il proprio spazio dominante in questa realtà. Come capostipite di una nuova razza, Lily indossa appieno i propri abiti da nuova villain al fianco dell’altro immortale di cui scatena l’animo più crudele. Dorian Gray, emblema dell’uomo alla costante ricerca di nuove esperienze, è condotto alla sensazione di supremazia, di totale controllo. Come non approfittarne?

There’s no walking away from what I am.

Penny Dreadful – 2x10 And They Were EnemiesUno dei personaggi che deve a questa seconda stagione una maggiore profondità d’analisi è senza ombra di dubbio Ethan; se il primo anno infatti assolveva maggiormente al ruolo di “sguardo spettatoriale” all’interno di questo terribile mondo, con la presa di coscienza del proprio essere un lupo mannaro Ethan ne guadagna moltissimo anche in tratteggio caratteriale. Ecco che ci si ritrova davanti ad un uomo diviso tra la propria umanità – forse la più “pura” della serie – e la Bestia che è dentro di lui. Lupus Dei, recitava la profezia: tuttavia l’unico esito che Ethan si ritrova a dover affrontare non è solo l’uccisione della Poole, ma soprattutto la morte di Sembene, l’unico che conosceva il suo segreto e non si era tirato indietro nell’aiutarlo.

Può l’amore per Vanessa Ives essere sufficiente? Lo abbiamo visto lottare per lei e per la sua anima, ma Ethan non è pronto né disposto a permetterle di ricambiare il favore. Per quanto egli sappia quanto Vanessa rappresenti per lui – e lo dimostra con la toccante lettera d’addio –, Ethan riesce a trovare l’unica via di fuga a questo mondo oscuro con la morte per mano di chi, come la Giustizia, lo sta da tempo inseguendo. Quest’azione istintiva, però, andrà ad infrangersi con la realtà di quanto stava cercando da tempo di evitare: con la sua cattura e l’estradizione, Ethan ritorna al punto di partenza da cui ha esordito quest’anno e sarà costretto ad affrontare una volta per tutte le paure che ha lasciato lasciato nel Paese d’origine.

So we walk alone.

Penny Dreadful – 2x10 And They Were EnemiesArriviamo così a Vanessa Ives, personaggio centrale su cui verte l’intera mitologia di queste due stagioni: prediletta dei due Fratelli, Dracula e Lucifero, Vanessa ha alla fine un potente confronto con quest’ultimo attraverso l’inquietante (e viva!) effige della donna stessa; uno scontro verbale che si poggia tutto sulle abilità di Lucifero di giocare con le debolezze della donna. In quell’immagine idilliaca di lei ed Ethan con figli ed in attesa dei coniugi Harker, Vanessa non può che vedere un desiderio di un altro tempo. Dopo averlo contrastato finora, la donna abbraccia definitivamente l’oscurità dentro di lei e palesa come sia tutt’altro che un pupazzo in attesa d’essere manovrato.

Vanessa, grazie anche alle sempre esaltanti performance di Eva Green, è l’ennesima dimostrazione di come questa serie sia in grado di tratteggiare con cura l’animo umano: non solo rifiuta le offerte del Signore delle Menzogne, ma si libera una volta per tutte del senso di colpa che gravava sul suo animo. In una straordinaria presa di coscienza, la donna ha perfettamente compreso chi è e non ha più alcuna intenzione di rifiutarlo, anche se questo significa l’abbandono di quella fede in Dio che non le fornisce più né protezione né conforto. In quel crocifisso bruciato e nello scorpione che penetra nella sua mano, Vanessa chiude le porte con un passato che non può più darle altro che sconforto e paure.

Penny Dreadful – 2x10 And They Were EnemiesLa conclusione di questa stagione è di una cupezza senza precedenti: la solitudine prende il posto del senso di colpa e quell’unione che li aveva caratterizzati in passato viene distrutta dalla sfida rappresentata dall’oscurità intorno. Ecco che tre personaggi abbandonano Londra e gli altri si ritrovano muti e soli. Una sfida non da poco aspetta John Logan: saperci restituire una terza stagione all’altezza di questa straordinaria annata sarà tutt’altro che facile, ma ormai è chiaro che la serie abbia abbracciato appieno e con consapevolezza la propria natura. Le vicende narrate, la particolarissima estetica (che in questo episodio esplode nella danza di sangue di Lily e Dorian) e la bellezza dei protagonisti possono ancora darci moltissime soddisfazioni.

Voto 2×10: 9
Voto stagione: 8/9

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Informazioni su Mario Sassi

Ormai da anni ho capito che il modo migliore per trascorrere le ore in aereo è il binge watching di serie TV. Poche cose battono guardare LOST mentre si è sull'oceano.


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9 commenti su “Penny Dreadful – 2×10 And They Were Enemies

  • andrea

    ciao, complimenti per la recensione, leggo volentieri opinioni diverse dalle mie ma ben argomentate. forse questa seconda stagione ha sostenuto un livello alto in maniera più omogenea, ma mi pare abbia perso le vette della precedente (episodio 5 prima stagione in particolare).
    mi è piaciuto molto vedere un finale così cupo, anche se a parer mio e passatemi la battuta, si è passati dal goth all’emo.
    Non sono riuscito a considerare le streghe all’altezza del nemico della serie precedente e questo mi ha inficiato la suspence nei vari scontri, inoltre trovo che gli effetti speciali, non i vfx, ma quelli in scena abbiano passato la linea tra il gotico e il grottesco (che ci sta visto che si attinge al pulp), ma la fotografia virata al verde della casa della sorella stregha e la scia di sangue dipinta dalla gonna durante la danza con Gray mi sembrano esemplari di questo sconfinamento. Seguirò sicuramente anche la terza! ciao!

     
  • Francesca Anelli

    Nel complesso questa stagione è stata superiore alla prima, ma proprio perché è venuta dopo alcune cose sono apparse un po’ fuori posto e incoerenti rispetto al passato. Più in generale, dal punto di vista della trama, diversi elementi sono apparsi discontinui e poco chiari. Sensazione confermata dalla frammentazione del finale.
    Ciò non toglie che, comunque, questa stagione sia stata la migliore per altri motivi, primo su tutti la maggiore coralità e dunque l’attenzione ai personaggi “secondari”. E poi la capacità di coinvolgere lo spettatore: l’anno scorso non avevo lo stesso hype per il finale, o in generale per la puntata successiva.
    Bellissima la conclusione delle vicende, tra l’altro. Anche se io shippo tantissimo Vanessa ed Ethan, come non mi capitava dai tempi dell’adolescenza. 🙂

     
  • Mario Sassi L'autore dell'articolo

    @Andrea Grazie, prima di tutto 🙂 Io ho personalmente molto apprezzato le scelte estetiche di questa stagione (la danza di Lily e Dorian per me è stata visivamente bellissima); sono riusciti a fermarsi un attimo prima del trash, cosa che non è mai riuscita ad American Horror Story (per rimanere su prodotti tecnicamente simili). Sono d’accordo che le streghe non hanno funzionato benissimo, ma la parte di trama generale che ho molto apprezzato è la novità dei due “nemici”, nessuno dei quali è stato sconfitto. Anzi, considerando che quest’anno Dracula non si è fatto sentire, non mi meraviglierebbe se il prossimo anno si continuasse su questo filone.

    @Francesca L’anno scorso Eva Green ha dovuto reggere tutto sul groppone, quest’anno è stato dato ampio spazio anche agli altri ed alcuni hanno dimostrato di farcela benissimo (ribadiamo il ruolo di Billie Piper che da amanti del Dottore dobbiamo idolatrare a priori). C’è ancora da risolvere la questione Dorian Gray, sempre troppo esterno, ma con l’ultimo twist parrebbe avere un ruolo più centrale in futuro.
    E per quanto riguarda il lato adolescenziale che è in me, ho solo voglia di abbracciare occhi_da_cucciolo_bastonato_Victor; Ethan e Vanessa l’anno prossimo troveranno sicuramente spazio a sufficienza.

     
  • winston smith

    A parte le superlative Eva Green (nel passaggio tra sogno e realtà) e Billie Piper (nel passaggio da vittima a carnefice), ritengo sia un atto doveroso citare Timothy Dalton quale esempio di attore in grado di mutare a centottanta gradi e con una facilità impressionante il tono del proprio personaggio (nel passaggio da succube a incube e, ancor di più, in quello da stato di follia a stato di lucidità). Tutti e tre meriterebbero dei premi che sicuramente non avranno.
    Concordo con il giudizio che hanno espresso Francesca e Mario prima di me sulla qualità complessiva superiore di questa seconda stagione rispetto alla prima, mentre dissento da andrea quando sostiene che la prima annata aveva raggiunto più alte vette: in particolare nell’episodio sul passato di Vanessa e Cut-Wife, a mio avviso, la serie non è mai stata così intensa e pregnante.
    Un lavoro generoso è stato fatto sul ruolo dei comprimari e su quello di John Clare (i veri mostri sono quei tre che lo avevano chiuso in gabbia come se fosse una bestia) e Ethan (sebbene il suo tormento mi sembri più affettato di quello degli altri, non conoscendo ovviamente ancora il suo passato in America), in effetti un po’ monodimensionali nella prima stagione, ma oramai in grado di reggere abbondantemente sulle proprie spalle lo screentime concesso loro dal copione.
    Dalla terza stagione non saprei davvero cosa attendermi. Sir Malcolm e John Clare potrebbero anche chiudere qui il loro percorso senza che si faccia loro alcun torto, mentre vedremo come sarà colmata la distanza fisica iniziale fra i “superstiti” e se saranno introdotti nuovi personaggi dell’orrore pre-vittoriano e vittoriano (un dottor Jekyll non sfigurerebbe in questo contesto, magari raffrontandolo all’altro dottore della serie). Insomma, una serie da vedere, specialmente d’estate (tra l’altro, avete notato come oramai “Summer is the new fall?” in termini di messa in onda di serie di alta qualità? Orange is the new black, Penny Dreadful, True Detective, Ray Donovan, Masters of Sex e Hannibal, considerando che pezzi da novanta per varie ragioni come Mad Men e Game of Thrones non sono state trasmesse in autunno…Cosa rimane a settembre/ottobre di realmente game-changing? A meno che non si voglia considerare The Walking Dead una serie di alta qualità, ma in tal caso alzo le mani e mi costituisco).

     
    • Firpo

      L’ho notato anch’io questo “Summer is the new Fall”. Direi che la primavera/estate è ormai diventato il momento fulcro della serielità di qualità. Mentre il periodo autunnale (e in minor misura quello invernale) non sembrano più offrire nulla di veramente interessante. In questa stagione 2014/2015 in autunno c’è stato quasi il deserto.

       
  • Loren

    Molto bella la tua recensione, mi trovi d’accordo quasi su tutto. L’unica mia perplessità è che l’universo dei vampiri sia stato abbandonato a sè stesso e senza una degna conclusione subito dopo la fine della prima serie, non trovi anche tu che sia stato lasciato in sospeso? Inoltre la presenza di due fratelli demoniaci, potrebbe portare nella terza serie al sovrapporsi delle due minacce, vampiri e streghe (ricordiamoci che Miss Poole è ancora viva)? Potrebbe essere possibile?

     
    • Mario Sassi L'autore dell'articolo

      Sono d’accordo con te, anch’io credo che la prossima stagione probabilmente rivedrà il ritorno della sezione “vampiri” nel racconto. D’altronde l’aver inserito nella profezia il ruolo di Dracula sembra una conferma che ci sia altro da dire (anche se credo comunque che vedremo anche un po’ di novità). Miss Poole a dir la verità non è che mi interessi moltissimo, la sua storyline era praticamente inesistente.

       
  • tulikokko

    Onestamente una domanda mi tormenta..a quanto abbiamo visto il secondo figlio del dottor Frankenstein non era immortale..perché allora Lily e calibano/j.Clare sono immortali?non ha molto senso..mi è piaciuta moltissimo la seconda serie ma sulla metamorfosi e immortalità di brona/lily ho un pò di perplessità..sento come un vuoto narrativo..cosa ne pensate?

     
    • Katia

      Ci ho pensato anche io. Quando ho visto che sparando a Brona non accadeva nulla, ho pensato: Victor, bruciala! Squarciala, come hanno fatto col tuo secondogenito! Falla a pezzetti, dovrà pur morire! 😉