Halt and Catch Fire – 2×10 Heaven is a Place 4


Halt and Catch Fire - 2x10 Heaven is a Place“Heaven is a place where nothing ever happens” cantano i Talking Heads mentre i protagonisti di Halt and Catch Fire raggiungono finalmente la Silicon Valley , ovvero la loro personale versione del Paradiso: la storia, sembrano volerci dire, si ripete sempre uguale a se stessa e nulla cambia davvero.

Ma ciò non significa che non ci si possa comunque evolvere e migliorare, anche se il percorso è accidentato e si ha spesso l’impressione di procedere a ritroso, piuttosto che andare avanti. La nuova punta di diamante della AMC – per quanto sempre a rischio cancellazione – ne è forse la prova più evidente.

I’ll take it.

Halt and Catch Fire - 2x10 Heaven is a PlaceNell’ultima scena dell’episodio, Joe McMillan osserva San Francisco dal suo nuovo, costosissimo, attico e la sua figura, di spalle, sembra quasi dominare la distesa di case e grattacieli che si dispiega davanti ai suoi occhi. Ad uno spettatore attento non potrà non tornare alla mente un’altra famosissima inquadratura: la celebre immagine di “The Phantom“, il season finale della quinta stagione di Mad Men, in cui i partner della SCDP osservano New York dai loro nuovi uffici. Non è certamente un caso, e non soltanto perché il regista, Phil Abraham, ha girato diversi episodi della serie cult di Matthew Weiner, né tanto meno per una semplice questione di affinità tematica (in entrambi i casi i protagonisti si trovano di fronte ad una nuova sfida professionale ed umana, proiettati verso il futuro ma allo stesso tempo segnati da un passato che brucia ancora). Quell’ultima immagine rappresenta soprattutto una dichiarazione d’intenti, una sfida che tanto Joe quanto gli autori della serie lanciano, spavaldi, al resto del mondo: Halt and Catch Fire non sarà Mad Men, ma con questa stagione ha dimostrato di averne raccolto più che degnamente l’eredità.

Halt and Catch Fire - 2x10 Heaven is a PlaceIl personaggio di Lee Pace, da sempre debitore di un certo stile draperiano, qui viene accostato anche ad un altro tipo di estetica: quella del villain. L’altro evidente rimando della sequenza finale è, infatti, all’immagine classica del “cattivo” cinematografico; d’altronde, con l’inizio di un nuovo capitolo, queste due stagioni potrebbero anche essere viste come una lunga e travagliata origin story.
Solo che Halt and Catch Fire, come Mad Men del resto, non è (più) una storia di supereroi. Joe, Cameron e a tratti anche Gordon e Donna sono certamente dei personaggi bigger than life, ma il loro fascino, ora più che mai, non risiede tanto nella stra-ordinarietà, quanto piuttosto nelle sfumature di una caratterizzazione perfettamente credibile in ogni suo piccolo aspetto. Se nella prima stagione gli autori avevano puntato molto – forse troppo – sull’effetto prodigio, la seconda annata ha raggiunto la maturità necessaria per sfruttare determinati codici senza per questo abusarne, permettendo di sviluppare un prodotto che continua ad avere il sapore di una grandiosa epopea in cui i protagonisti cercano di cambiare il mondo un bit alla volta, solo che adesso, nel farlo, rimangono comunque meravigliosamente umani.

And for what? Because he tried to help her?

Halt and Catch Fire - 2x10 Heaven is a PlaceQuesto aspetto è significativo anche per ciò che concerne una delle svolte più interessanti dell’annata appena conclusasi: il focus su Mutiny e, dunque, Donna e Cameron. Il vero potenziale di questa storyline, infatti, non risiede tanto nella scelta di porre due donne a capo di una start up tecnologica negli anni ’80 (cosa di per sé comunque coraggiosa e inedita, soprattutto se abbiamo presente il test di Bechdel), ma di farlo senza cedere alla facile tentazione di mitizzarne “l’impresa” in maniera paragonabile a quanto fatto in passato con The Giant e/o di estremizzare l’inevitabile scontro tra i sessi che ne sarebbe seguito. Il conflitto di genere c’è, ma si manifesta in maniera molto più sottile di quanto ci saremmo aspettati e, come sempre accade nella vita reale, è nutrito e rafforzato dal background personale di chi lo vive, dalle questioni in sospeso e le difficoltà comunicative che si portano dietro. C’è un motivo se Cameron e Donna sono così determinate ad allontanare Joe dalla propria vita, ed è lo stesso motivo che impedisce a Gordon di capire perché: MacMillan incarna alla perfezione un certo tipo di paternalismo che, lungi dall’essere esclusiva del sesso maschile, è comunque un mezzo di oppressione con cui le donne hanno dovuto e devono continuare a fare i conti quotidianamente. Gordon, incapace di vedere in cosa consista la “tossicità” di Joe, ironicamente ne resta vittima ancora una volta: non viene avvertito delle sue intenzioni né dei piani per ottenere il finanziamento, anzi è interpellato soltanto a cose fatte, senza che possa avere alcuna voce in capitolo.

So here are my terms

Halt and Catch Fire - 2x10 Heaven is a PlaceLe conseguenze di questo genere di comportamento ricadono sugli uomini e le donne della vita di Joe indistintamente, ma solo le seconde hanno trovato la consapevolezza necessaria per porvi rimedio. Una consapevolezza che si accompagna ovviamente ad una maggiore risoluzione: sono Sarah, Donna e Cameron a prendere le decisioni drastiche ma necessarie per voltare pagina, scegliendo di mettere una firma su un atto di divorzio o lasciando (per sempre?) la propria zona di comfort in cerca di nuove opportunità. Questo tipo di lucidità, però, è un’arma a doppio taglio, come dimostra il disagio di Donna alla partenza per la California. Molti commentatori hanno interpretato il suo pianto come uno sfogo dovuto alla difficoltà di nascondere al marito l’esperienza dell’aborto, ma la straordinaria interpretazione di Kerry Bishé ci dice molto più di questo; Donna è inquieta perché non sa, razionalmente ed emotivamente, se questa operazione riuscirà a salvare davvero la sua famiglia, e le parole del marito, così ingenuo e immaturo, invece di rassicurarla la preoccupano ancora di più.

Halt and Catch Fire - 2x10 Heaven is a PlaceLa scelta di farli discutere del proprio futuro nella casa giocattolo di Joanie è, in quest’ottica, decisamente significativa. Gordon e Donna appaiono, infatti, schiacciati da una casa che è materialmente e simbolicamente “piccola piccola”, non più in grado di rappresentare per loro un rifugio, ma piuttosto una gabbia. Questo è ancora più evidente se confrontiamo la scena con il dialogo tra Donna e Cameron nella sede di Mutiny: in quest’ultimo caso le due colleghe-amiche sono circondate da computer e macchinari vari, ma non c’è alcun senso di oppressione, anzi, la telecamera si avvicina piano piano ai loro volti, lasciando loro tutto lo spazio di cui hanno bisogno. Il trasferimento a Daly City è dunque il tentativo di far confluire in maniera controllata vita professionale e vita privata, sperando che la prima possa influire positivamente sulla seconda. Unire queste due dimensioni, tuttavia, è molto pericoloso e il passato dei coniugi Clark ne è la prova; che la canzone dei Talking Heads si riferisse anche a questo?

Con “Heaven is a place” Halt and Catch Fire raggiunge la piena maturità stilistica, dopo aver preparato accuratamente il terreno nel corso di tutta la stagione. Quella che poteva sembrare una debolezza – riproporre situazioni già vissute e dinamiche già affermate, seppure in una veste nuova – ha rappresentato il vero punto di forza di questa splendida annata, perché ha saputo raccontare in maniera sincera e diretta (ma allo stesso tempo seducente) gli alti e bassi di un percorso di crescita individuale e collettivo che ha spesso risultati confusi e deludenti, ma è indispensabile se si vuole davvero diventare adulti. Che tu sia Cameron, Joe, o magari una serie tv che fatica ancora a trovare il proprio pubblico, ma di certo non più una dimensione creativa convincente.

Voto episodio: 10
Voto stagione: 10

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Informazioni su Francesca Anelli

Galeotto fu How I Met Your Mother (e il solito ritardo della distribuzione italiana): scoperto il mondo del fansubbing, il passo da fruitrice a traduttrice, e infine a malata seriale è stato fin troppo breve. Adesso guardo una quantità spropositata di serie tv, e nei momenti liberi studio comunicazione all'università. Ancora porto il lutto per la fine di Breaking Bad, ma nel mio cuore c'è sempre spazio per una serie nuova, specie se british. Non a caso sono una fan sfegatata del Dottore e considero i tempi di attesa tra una stagione di Sherlock e l'altra un grave crimine contro l'umanità. Ah, mettiamo subito le cose in chiaro: se non vi piace Community non abbiamo più niente da dirci.


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4 commenti su “Halt and Catch Fire – 2×10 Heaven is a Place

  • Son of the Bishop

    Voto stagione 10 ?!?!?! What ?!?
    Allora prendo un attimo di respiro, questa cosa è successa solo con la parte finale di Breaking Bad 5 se non sbaglio, grande serie che comunque ho trovato abbastanza sopravvalutata, ma comunque una gran bella serie.
    Se date dieci già alla seconda stagione ad Halt Catch Fire mi state dicendo che è una serie assolutamente imperdibile ? La devo recuperare ?
    Io avevo deciso di non seguirla dopo il pilot perchè l’ avevo trovato davvero troppo lento :/

     
  • Pogo

    Ho preferito la prima stagione, che raccontava la “nascita” dell’informatica moderna attraverso i 4 personaggi principali in modo magnifico.
    La seconda stagione ha forse più ritmo, ma anche una riproposizione del già visto, quando in realtà sui personaggi hanno fatto un lavoro meraviglioso e forse con altre dinamiche sarebbe stata una stagione da 10.

    Halt and Catch Fire è comunque un gioiellino. Speriamo sia rinnovata.

     
  • gskan

    Concordo nel dire che la stagione cosi come la serie è ottima, ma il voto 10 è veramente esagerato, penso che la prima stagione sia stata nettamente superiore, aveva una trama più avvincente e poi c’era gordon il mio personaggio preferito che praticamente in questa stagione hanno relegato in secondo piano facendoci dimenticare che il genio era lui.
    Ciò non toglie che HACF si è rivelata una piacevole sorpresa, anche se praticamente non la segue nessuno, ne in italia ne in america,

     
  • SerialFiller

    Un 10 pieno merita rispetto ed attenzione ed io vorrei che di 9,5-10 in giro ce ne fossero di più in questa epoca d’oro della tv.
    HACF merita il 10? secodno me si. Una stagione perfetta, un episodio finale perfetto il tutto in un aurea di incertezza della serie che a fatica è stata rinnovata per una seconda stagione e difficilmente sarà rinnovata per una terza.
    Riguardo al 10 solo una cosa ci sarebbe da ridire ovvero che un 10 dovrebbero strapparlo anche tante altre serie o singole puntate (Mr robot, masters of sex, hannibal per citare solo quelle in onda quest’estate) tutte altrettante meritevoli. Detto questo adoro HACF e finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di darle un votone senza se e senza ma. Speriamo venga rinnovata.

    P.S.

    Son of the bishop e basta con questa storia di te che non am breaking bad ad ogni occasione…