How To Get Away With Murder – 2×03 It’s Called The Octopus


How To Get Away With Murder - 2x03 It's Called The OctopusDopo due episodi mirati a impostare l’andamento della stagione da qui alla fine, How To Get Away With Murder mette da parte lo sviluppo della trama principale e decide di concentrarsi sullo scavo psicologico dei protagonisti.

Rimanendo in linea con il tono della scorsa annata, Peter Nowalk porta avanti con estremo cinismo il suo personale ritratto del mondo degli avvocati, un microcosmo amorale in cui la verità rappresenta un ostacolo piuttosto che un valore da difendere e i rapporti interpersonali sono fondati unicamente sulla manipolazione e l’egoismo. Alla base di queste interazioni deviate vi è il sesso, tema proposto costantemente all’interno della serie e cartina di tornasole della personalità dei protagonisti.
Il lavoro di avvocato, secondo Annalise e i suoi allievi, vede nell’atto sessuale uno strumento come un altro per raggiungere i propri scopi, necessariamente svuotato della sua componente emozionale, ma è qui che emerge la loro contraddizione più evidente: i protagonisti sono in costante balìa delle proprie emozioni e il sesso diventa la causa dei loro turbamenti e del loro coinvolgimento in fatti di sangue, come l’omicidio di Lila e Sam su cui si sorreggeva tutta la prima stagione.

How To Get Away With Murder - 2x03 It's Called The OctopusLa dialettica classica tra Eros e Thanatos viene dunque riformulata con particolare incisività e va a mescolarsi con un altro cavallo di battaglia della serie, ossia la dissoluzione della famiglia americana tradizionale. Qui il caso della settimana e il whodunit della stagione si intrecciano per affinità tematiche: che si tratti di adulterio o di incesto tra fratellastri, il sesso scaturisce da un mancato controllo delle proprie emozioni e le emozioni portano alla morte. L’indagine all’interno del mondo degli erotomani anonimi, perciò, spinge Wes e soci a una sorta di esame di coscienza su come la mentalità degli “uomini di legge” abbia esiti devastanti per la loro vita sentimentale, ma al tempo stesso sia imprescindibile per le loro ambizioni professionali.

È qui che l’attenzione si sofferma inevitabilmente su Annalise e sulla sua insolvibile crisi morale: la crudeltà e l’efficienza mostrate nell’aula di tribunale fanno da contraltare a una vita privata devastata dalla sua fragilità emotiva; l’avvocato irreprensibile e capace di piegare la verità a proprio beneficio si rivela quindi una donna accecata da un bisogno d’amore autodistruttivo e nocivo per le persone che le stanno intorno. La relazione tra Annalise e Nate è, da questo punto di vista, cruciale: lei vede in lui l’unica possibilità di un rapporto sincero, ma non esita a incastrarlo per salvaguardare se stessa e i suoi allievi, per poi arrivare a mentire alle autorità pur di reintegrarlo nella polizia.

How To Get Away With Murder - 2x03 It's Called The OctopusQuesti continui capovolgimenti di fronte da parte della protagonista sono efficaci nel sollevare ulteriori dubbi sulla sua buona fede: le azioni di Annalise sono dettate dal rimorso nei confronti dell’uomo che ama? O è solo un modo per ripulirsi la coscienza senza dover ammettere le proprie responsabilità?
L’arringa difensiva finale di Annalise, la parte meglio riuscita dell’intero episodio, getta ulteriore benzina sul fuoco: nell’accusare la moglie della vittima, Annalise sta in realtà accusando se stessa per la morte di Sam. Il tribunale si trasforma in un confessionale dove Annalise dà sfogo al suo dolore per i tradimenti subiti dal marito e, al tempo stesso, giustifica la propria complicità nel suo omicidio, riuscendo comunque ad uscirne vincitrice.

Un personaggio, quindi, estremamente magnetico nelle sue tante sfaccettature, che come l’Octopus (la piovra), che dà il titolo all’episodio, riesce sempre a tenere le persone a lei vicine strette nei suoi tentacoli. Ma se è vero che le emozioni sono un nemico da battere, è proprio Annalise la prima ad esserne succube: il tradimento di Nate nel finale di episodio, in relazione al flashforward che la vede in punto di morte, è un segnale forte di come il suo controllo totale sugli altri si rivelerà in futuro la sua stessa rovina.

How To Get Away With Murder procede quindi imperterrito lungo binari già noti ma evitando la trappola della banalità e, anche quando si sofferma sull’evoluzione dei protagonisti, non dimentica mai di intrattenere il proprio pubblico.

Voto: 6/7

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