The Man in the High Castle – Stagione 1 Episodi 4-6 3


The Man in the High Castle - Stagione 1 Episodi 4-6Rispetto al pilot, i due episodi successivi di The Man in the High Castle hanno convinto molto meno, persi nell’affanno di destreggiarsi tra la Storia e le storie dei personaggi. Andando invece avanti con la stagione, diversi dettagli trovano la loro collocazione e il racconto inizia a diventare più godibile, anche se non ancora pienamente convincente.

Uno dei difetti che ha caratterizzato l’inizio di questa serie è stato l’accumulo di troppe intenzioni e la velocità con cui si volevano raggiungere alcune descrizioni, cosa che inevitabilmente si è poi tramutata sullo schermo in approssimazione. Il prodotto degli Amazon Studios, creato dalla mente inarrestabile di Frank Spotnitz, ha più di una scusante per questi primi episodi non proprio a fuoco, dovendo maneggiare del materiale di partenza importante oltre che famoso. Il romanzo di Philip K. Dick è uno degli esempi principali di mondo distopico, ma anche uno dei più difficili sliding doors che interessa non la vita del singolo, ma l’intera umanità. E la costruzione di un mondo “come sarebbe potuto essere” è una sfida enorme, perché bisogna inventare e allo stesso tempo far quadrare regole e sistemi che devono mantenere nessi logici anche con la realtà. Inoltre fare una trasposizione dalla carta allo schermo, implica anche il delicatissimo ed impietoso passaggio della rielaborazione.

The Man in the High Castle - Stagione 1 Episodi 4-6In questo caso, The Man in the High Castle versione seriale ha deciso di mantenersi sostanzialmente fedele all’impalcatura originale, ma apportando modifiche soprattutto sulla caratterizzazione di alcuni personaggi principali. Non sarà certo questo allontanamento dall’autore il motivo, ma rimane innegabile che i maggiori punti deboli visti finora derivino dalla velocità con cui i vari protagonisti sono stati catapultati nell’azione, senza nessuna mossa a supporto dei loro personali percorsi. La costruzione di questo mondo possibile e le loro vite sono state descritte contemporaneamente, senza nessuna scissione; ancor prima che lo spettatore capisse fino in fondo in cosa consiste questa nuova umanità, si sono susseguiti dei fatti fondamentali, di cui però era difficile capire le implicazioni e la sostanza sottesa. Più o meno per lo stesso motivo, con il proseguire della narrazione riusciamo infatti ad entrare in contatto con quanto viene messo in scena e, contemporaneamente, a capire anche i paradossi che questo universo si porta dentro.

The Man in the High Castle - Stagione 1 Episodi 4-6“Revelations” è, in questo senso, un episodio cruciale perché presenta già le dirette conseguenze di quanto abbiamo visto finora: da un lato c’è il viaggio di Juliana sulle tracce dell’uomo del Castello, e dall’altro il tentativo di vendetta di Frank ai danni della massima autorità giapponese, il Principe erede al trono. Mentre si consumano queste due storie, geograficamente lontane tra loro, si chiariscono anche i diversi punti di contatto tra il tedesco Rudolph e i suoi affari con Tagomi, il ministro del Commercio, che cercano soluzioni per mantenere la pace tra i loro paesi. Le rivelazioni cui fa riferimento il titolo si legano soprattutto alla malattia di Hitler, ovvero il grande motivo del fermento mondiale, ma anche all’identità di Joe Blake che, scoperto dal capo della resistenza a Canon City, riesce a mantenere il segreto con Juliana ma instillando inevitabilmente dei dubbi. Il rapporto tra i due però rimane ancora molto labile, senza nessun elemento di solidità. Nel romanzo, infatti, la fiducia che ha immediatamente la ragazza nei suoi confronti prendeva la forma di una forte relazione sessuale che invece qui manca.

The Man in the High Castle - Stagione 1 Episodi 4-6Nel frattempo, nella San Francisco degli Stati Giapponesi del Pacifico, si è consumato l’attentato ai danni dell’erede al trono giapponese, ma la pistola che ha sparato non è quella di Frank. Si apre così il quinto episodio, “The New Normal”, che aggiunge ben poco alla trama, ma almeno solidifica i momenti salienti di “Revelations” e riporta a casa Juliana – regalando anche un affondo sulle grandi contraddizioni tra un governo giapponese e sudditi americani. Il personaggio di Frank inizia a quadrare meglio da questo punto di svolta in poi, grazie alla costruzione della forte motivazione per arrivare a compiere – quasi – un attentato in pieno giorno. La morte della sorella e dei suoi nipoti funziona infatti come molla sia per lui che per noi, che decidiamo di accettare la sua sete di vendetta “costretti” da un lutto tanto grande quanto, purtroppo, inutile. Ma con questo preciso esempio, riusciamo a  visualizzare perfettamente i limiti che questi episodi si trascineranno: ogni cosa è partita con la morte di Trudy, servita rapidamente e senza pathos, ma a causa dell’entità dell’evento abbiamo “accettato” che si susseguisse tutto il resto.

Nessun preambolo, nessun momento è stato preso per darci la sensazione di quali fossero i rapporti tra i protagonisti o le loro condizioni di “occupati”; ci sono stati dati solo brevi frammenti di vita, mostrati e non vissuti o fatti vivere allo spettatore. In un certo senso, personaggi come Juliana e Frank sembrano nascere adesso, come se non avessero alcun passato; ed è infatti ora, solo alla luce degli episodi precedenti, che iniziamo a capire chi essi siano e, di conseguenza, com’è questo mondo in cui vivono.

The Man in the High Castle - Stagione 1 Episodi 4-6 Inizia invece a funzionare meglio l’ambiguità di Joe, soprattutto grazie agli episodi successivi ed in particolare al sesto, “Three Monkeys”, dove finalmente abbiamo anche un affondo su uno dei personaggi principali della parte tedesca, John Smith, lo spietato obergruppenführer cui Joe riporta. Oltre ad essere uno degli episodi migliori finora visti, diventa fondamentale perché apre degli spiragli sulla passata guerra e su chi ne ha preso parte, soprattutto grazie alla bella ed inizialmente insospettabile mossa di John nel portare Rudolph alla sua tavola e cercare di scoprire i reali motivi della sua visita negli Stati Uniti. Scopriamo infatti che i due uomini si conoscono da molto tempo e che la cieca obbedienza di John al Reich ha una storia molto più stratificata alle spalle: questa panoramica sulla sua vita quotidiana evita di far aderire il personaggio all’immagine della SS necessariamente antagonista e per questo senza il minimo scrupolo. La sua caratterizzazione è quella che sta riuscendo meglio proprio perché così tridimensionale, poiché invece di riposare sullo stereotipo del militare algido e imperscrutabile, si è deciso di puntare al ritratto di un lavoratore fedele e leale, arrivato a ciò che è oggi dopo un percorso sicuramente travagliato.

The Man in the High Castle - Stagione 1 Episodi 4-6Dall’altra parte abbiamo invece lasciato Juliana, che non demorde dai suoi propositi di trovare la ragione della morte di Trudy e quindi di avere delle risposte a qualsiasi costo, anche se ciò implica il dover lavorare nel grande palazzo del governo giapponese – e scoprire che magari anche le persone più insospettabili e vicine a lei possono nascondere dei segreti. La vera identità dell’uomo del Castello, e quindi cosa rappresenti davvero il caso “Grasshopper”, rimane la questione al centro della narrazione ma anche il modo per tenere insieme le varie storie. Il mistero delle pellicole si consuma contemporaneamente per noi e per i personaggi, tutti ignari di cosa si nasconda dietro il grande disegno di quei filmati che vagano spezzettati nel mondo; e questo è forse uno degli aspetti più interessanti della serie. Per il resto vale lo stesso discorso fatto con Frank: tutto sembra senza passato e quindi i personaggi risultano ancora bidimensionali e, di conseguenza, anche il perno principale ne esce indebolito o comunque non abbastanza per essere l’unico filo rosso tra le parti.

The Man in the High Castle appare come una scommessa iniziata da premesse davvero molto alte e che finora non si sta rivelando pienamente vinta, mancando di una vera e propria coesione forte e tangibile tra i suoi vari tasselli. Tuttavia questi ultimi episodi, in special modo “Revelations” e “Three Monkeys”, mostrano un percorso più nitido e strutturato rispetto ai primi e danno modo di sperare in una chiusura nettamente migliore dell’inizio. Mancano quattro puntate e poi si potrà decidere davvero se Amazon ha vinto o no contro lo scetticismo iniziale.

Voto episodio 1×04: 7
Voto episodio 1×05: 6
Voto episodio 1×06: 7 +

Condividi l'articolo
 

Informazioni su Sara De Santis

abruzzese per nascita, siciliana/napoletana per apparenza, milanese per puro caso e bolognese per aspirazione, ha capito che la sua unica stabilità sono netflix, prime video, il suo fedele computer ed una buona connessione internet


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

3 commenti su “The Man in the High Castle – Stagione 1 Episodi 4-6

  • Prusso

    Personalmente ho trovato faticose tutte le puntate svoltesi a Canon City; nel momento in cui le vicende son tornate a svolgersi tra NY e SF ho trovato uno sviluppo molto più interessante e arioso della storia.
    Al momento John Smith sembra essere il personaggio meglio riuscito e l’evoluzione del personaggio di Frank la più credibile.
    Trovo invece ancora deboli i personaggi di Joe e soprattutto di Juliana le cui azioni mi sembrano troppo forzate rispetto all’evoluzione che il suo personaggio ha avuto.

    Detto ciò, il prodotto mi sembra ottimo e la recensione di cui sopra forse risulta un po’ troppo severa ma ci può stare dal momento che le aspettative per la serie erano e sono tutt’ora piuttosto alte.

     
  • Firpo

    Anche secondo me la serie è migliorata con l’abbandono della zona neutrale (poi lo sceriffo mi sembrava troppo caricato come personaggio).

     
  • Michele

    Juliana sembra una scheggia impazzita, le cui azioni servono a mandare avanti la serie. Non è gestito bene il momento in cui Franvk fa pace con lei e nemmeno i colpi di testa che ha, tipo prendere il film della sorella e andare nella zona neutrale.