Downton Abbey Christmas Special 2015 – The Finale 7


Downton Abbey Christmas Special 2015 – The FinaleRecensire Downton Abbey per un Christmas Special è già di per sé differente dallo scrivere di qualsiasi altro episodio, ma lo è tanto più se questo speciale è l’ultimo, ovvero la conclusione definitiva delle sei stagioni di una serie che è diventata un culto assoluto tra gli appassionati, ha fatto la storia della tv inglese e ha anche cambiato il modo in cui il mondo vede la serialità Made in UK.

Continuando sulla scia dell’ultimo episodio “ufficiale”, come da tradizione degli speciali natalizi, Downton Abbey porta a conclusione tutte le storyline facendo entrare i pezzi al loro posto e incastrando alla perfezione il percorso dei vari personaggi; come è giusto che sia, lo show va incontro ai desideri del pubblico garantendo il futuro più felice possibile a tutti coloro che popolano quella casa che per sei anni è stata anche un po’ la nostra.

I don’t know if you’re a good thing or a bad thing, Mr Barrow, but we’ve all been together a long time.

Downton Abbey Christmas Special 2015 – The FinaleA spiccare su tutti è senz’altro il finale riservato al personaggio di Barrow (prevedibile fin dall’inizio dell’episodio, ma che comunque strappa una lacrima di commozione in più di un momento), l’under-butler che beneficia più di tutti dell’happy ending generale ottenendo un meritato riconoscimento al proprio valore umano e al merito del proprio percorso professionale; alla fine, come è destino che sia, è il futuro rappresentato da Thomas a vincere sul passato incarnato da Carson. Un passato che merita rispetto, che va tenuto vivo e vicino ma che non può fermare il corso delle cose, anche quando a diventare maggiordomo è l’ex villain omosessuale che ha appena tentato il suicidio nell’attico. Perché giustamente – per quanto Lady Violet desideri ardentemente il contrario – non è possibile tornare indietro ma è necessario andare avanti, incontro a un cambiamento che può essere anche violento e doloroso, ma che è sempre preferibile all’immobilità o, peggio, all’involuzione.

Edith is going to be happy, hurrah!

Downton Abbey Christmas Special 2015 – The FinaleIl destino di Carson è più agrodolce e lo costringe a lasciare l’amato mestiere prima del tempo (d’altronde il maggiordomo aveva già avuto il proprio personale lieto fine con Mrs. Hughes) con una provvidenziale malattia non invalidante ma che gli rende impossibile continuare ad occupare il proprio posto.
Sicuramente si tratta di uno stratagemma forzato e affrettato, fatto su misura per chiudere tutte le storyline, ma arrivati a questo punto non ci interessa più di tanto; da fan, vogliamo bene a Carson e vogliamo bene a Thomas, in quel modo incondizionato che fa passare la coerenza in secondo piano in favore del desiderio del compimento. E il compimento ci viene regalato in quantità industriale, con praticamente tutti i personaggi che trovano l’amore entro la fine dell’episodio: Daisy e Andy, Edith e Bertie, e perfino per Tom si intuisce un futuro romantico oltre a quello professionale insieme ad Henry. Perché nell’Inghilterra immaginaria dei nostri sogni non c’è spazio per cerchi che restano aperti e per storyline lasciate in sospeso, e quindi l’ultimo regalo di Downton Abbey ai suoi fan è la soddisfazione finale e completa.

If you ask me, the future is no ladies’ maids at all.

Downton Abbey Christmas Special 2015 – The FinaleVolevamo altro da questo “finale dei finali”? Probabilmente no. E probabilmente non poteva essere svolto altrimenti. Certo, sapevamo chiaramente cosa ognuno dei nostri beniamini avrebbe detto e fatto; sapevamo che ci saremmo commossi per Barrow e per Carson, che Edith avrebbe conquistato la suocera e che Lord e Lady Grantham avrebbero fatto pace; sapevamo che i capelli di Daisy sarebbero tornati a posto e che Anna avrebbe partorito nel modo più spettacolare e meno agevole possibile.
Ma tutto questo non conta: la prevedibilità passa in secondo piano e anzi è addirittura un pregio alla fine di questo percorso, che ci ha portato attraverso 15 anni di storia inglese e universale e ci ha raccontato una versione intima, discreta e raffinata della Storia con la S maiuscola.

With any luck they’ll be happy enough, which is the English version of a happy ending.

Downton Abbey Christmas Special 2015 – The FinaleDownton Abbey conclude quindi in modo coerente, affettuoso e delicato il proprio lungo percorso seriale, con un episodio su cui ci sarebbe pochissimo da dire se non ci fosse da dire tantissimo sui sei anni precedenti; per questo motivo il giudizio di chi ha amato questa serie non può essere altro che estremamente positivo. Lo show ci regala un addio che è tutto quello che ci aspettavamo, niente di più e niente di meno; ma è un addio comunque in grado di regalarci una serenità e una completezza che ci lasciano una memoria estremamente positiva di questa inglesissima, bellissima esperienza.

Downton Abbey Christmas Special 2015 – The FinaleAlla luce di questo finale e di un’ultima stagione che ha ravvivato i fasti delle prime tre (pur non riuscendo ad eguagliarli), l’esperienza Downton Abbey merita un voto molto alto seppure non si tratti ormai più da alcuni anni di una delle serie migliori del panorama inglese. La traccia che ha lasciato è indelebile nella cultura televisiva e nel costume, con personaggi e situazioni che resteranno nella memoria non solo degli appassionati, ma anche dei tanti che ne hanno seguito gli episodi – magari distrattamente, magari in versione doppiata, magari frustrati dalla programmazione delle reti in chiaro italiane – e che sono la più importante dimostrazione della forza narrativa di Downton Abbey e dei suoi personaggi.

Voto episodio: 8
Voto serie: 8

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Informazioni su Eugenia Fattori

Bolognese di nascita - ma non chiedete l'età a una signora - è fanatica di scrittura e di cinema fin dalla culla, quindi era destino che scoprisse le serie tv e cercasse di unire le sue due grandi passioni. Inspiegabilmente (dato che tende a non portare mai scarpe e a non ricordarsi neanche le tabelline) è finita a lavorare nella moda e nei social media, ma Seriangolo è dove si sente davvero a casa.


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7 commenti su “Downton Abbey Christmas Special 2015 – The Finale

  • Birne

    Ma sì: voto dieci alla carriera di questa onorata e rispettata grande dama della televisione mondiale che ci lascia. Sguazzo nel miele e dunque non riesco a scrivere altro, del che non c’è del resto alcun bisogno dopo aver letto la bella, elegante e affettuosa recensione, molto in tono con l’evento.

     
    • Eugenia Fattori L'autore dell'articolo

      Grazie per i complimenti Birne, condivido lo stato d’animo: la lacrimuccia facile c’è stata per tutto il tempo dell’episodio. Io poi ho sempre avuto un debole per il perfido Thomas.

       
  • Writer

    “Perché noi inglesi siamo così? “Qualcuno crede che sia per la nostra storia, io penso che sia per il tempo atmosferico”. Ho estrapolato questa battuta perché è divertente e rappresenta alla perfezione Downton Abbey: una finestra sul passato con un andamento favolistico e insieme fortemente caratterizzato, quasi i personaggi uscissero da un libro illustrato e interagissero tra di loro secondo un repertorio di possibilità predefinito dall’ambiente e dal rango sociale. I personaggi rappresentano più “tipi” che individui, si avvicinano più a quello che è il nostro immaginario che alla realtà storica. E credo che sia una scelta deliberata, fatta di grande accuratezza dei dettagli, scene collettive sontuose ed eccellenti interpretazioni. Certo, il finale non potrebbe essere più “happy” di quello prospettato. Ognuno dei protagonisti trova una sua collocazione, corona un desiderio. Ma va bene così: in un panorama fatto di incertezza, decentramento, frantumazione dei vincoli di riferimento, piccoli e grandi orrori quotidiani (nelle fiction, così come nella realtà vissuta), uno scioglimento di questo tipo genera lo stesso effetto di un pomeriggio passato davanti al caminetto di casa con il proprio libro preferito: si ha la percezione di un momento di goia effimera, ma intanto la sensazione di tepore è confortante… 🙂

     
    • Eugenia Fattori L'autore dell'articolo

      Assolutamente d’accordo con te. Mi mancheranno le certezze di Downton Abbey, sono curiosa di sapere cosa ne prenderà il posto, perché non credo che ITV rinuncerà tanto facilmente alla gallina dalle uova d’oro che l’inglesitudine ha rappresentato per loro in questi sei anni…

       
  • Ellis

    Ho amato moltissimo Downton Abbey, tutto così squisitamente British, a partire dall’inglese dall’accento perfettamente comprensibile. Una serie dal gusto femminile, senza essere smaccatamente mielosa. Se devo muovere una critica è stata però la deriva eccessivamente buonista che la serie ha preso a partire dalla morte di Matthew in poi. E meno male che non potevano risorgerlo, sennò avrebbero fatto pure quello. Ho trovato leggermentissimamente stucchevole – lo ammetto – veder parlare di omesessualità, suicidio, razzismo con tanto buonismo. Credo che nonostante il tono delicato della serie, che apprezzo, letture un po’ meno edulcorate dei primi Novecento (pure Anna che manderà suo figlio nella nursery della Lady, pietà!) avrebbero giovato creando quel minimo di imbarazzo drammatico che ci tiene in tensione. Un minimo, ne avrei desiderato per tenere viva la serie. Che così si chiude senza che nessuno si strappi i capelli. Non c’era davvero più molto da dire…anche se Downton ci mancherà proprio per il suo stile.

     
  • Silvia

    Bellissima serie, lancio una mozione per un indispensabile spin off sulla giovane Lady Violet (anche se trovare qualcuno all’altezza della fantasmagorica Maggie Smith sarà dura, se non impossibile!)