The Affair – 2×10 10


The Affair - 2x10 10 The Affair è stato e continua ad essere una potente lente d’ingrandimento sulla vita dei suoi protagonisti, uno strumento dietro al quale si cela una storia lineare, cronologica e “oggettiva”: non vediamo la situazione nell’insieme, ma assistiamo alla vita dei protagonisti nella stessa prospettiva di ciascun personaggio.
Di conseguenza, i fatti di cui siamo spettatori non corrispondono a nulla di neutro, ma sono la percezione del mondo e di se stessi di quella particolare persona, cosa che rende le vicende solo uno sfondo quasi irrilevante se confrontato con il dialogo costante tra il pubblico e la mente del personaggio. La serie ha il pregio di catturare lo spettatore attivando alcuni processi mentali capaci di parlare con le nostre emozioni, facendoci percepire lo stato d’animo del personaggio a prescindere dall’identificazione; si attiva una sorta di empatia forzata, inevitabile, e presto ci si trova a essere attraversati con grande intensità in un vortice di emozioni familiari, che fanno parte del nostro quotidiano in quanto esseri umani, volenti o nolenti.
Questo episodio rompe un altro schema, in maniera complementare rispetto al precedente, e bypassa il dialogo indiretto con lo spettatore facendo parlare Noah, esplicitando l’analisi psicoterapica che in realtà costituisce l’anima della serie, fin dal pilot. Questa prima parte dell’episodio costituisce un punto di svolta importante, probabilmente ancor più dirompente della scelta di interrompere il racconto per punti di vista dello scorso episodio. La seduta in solitaria (in pieno stile In Treatment) equivale a una boccata d’aria fresca, l’occasione di affrontare apertamente l’enorme quantità di materiale emotivo sedimentato anche dentro di noi.

So these three women in your life, you describe as looking at you in similar ways, with judgment.

The Affair - 2x10 10È trascorso un anno dagli eventi dello scorso episodio, e Noah ci fornisce un resoconto del periodo in maniera asciutta e diretta, descrivendo la crisi che la coppia ha dovuto affrontare, che ha previsto una lunga terapia e che lo ha visto sforzarsi di riparare al torto inferto ad Alison – sempre a suo dire, siamo infatti di nuovo nella testa dello scrittore. L’astro nascente della letteratura americana vive un momento di profonda crisi interiore, che però costituisce un passaggio obbligato verso una crescita aperta, che conduca all’accettazione di sé, degli errori commessi. Noah non rinnega i venti anni di fedeltà trascorsi con Helen, ma la realizzazione professionale e personale è arrivata soltanto nel momento in cui ha deciso di stravolgere la sua vita. Il materiale per scrivere Descent era interamente legato alla relazione con Alison, alla rottura della gabbia mentale che lo relegava ad essere brav’uomo di famiglia, lo stesso uomo eternamente secondo al suocero, eterno aspirante scrittore. L’infedeltà è stata solo un sintomo, un pretesto per smettere di commiserare se stesso e dare agli altri un buon motivo per trasformare la commiserazione in rabbia, cucendosi addosso uno stereotipo simile a quello di “genio e sregolatezza”.

I wanna know if it’s possible to be both. A good man and a great man.

The Affair - 2x10 10Ma Noah continua ad essere anche un brav’uomo, un buon padre e un compagno innamorato. Solo che questo non gli basta più, ed è tremendamente difficile riuscire a crescere come scrittore, confrontarsi con un romanzo storico sul generale Bradley, tornando ad essere il padre e marito fedele e amorevole che è stato per vent’anni. L’analisi con la dottoressa è estremamente efficace nel districare le tensioni interiori del protagonista, e rivela in maniera completa la vera natura dei libri di Noah, che non sono altro se non la propria autoanalisi, il tentativo di rispondere alle domande che riguardano le sue scelte più personali. Solloway sta scrivendo la propria vita tentando di far convivere valori inconciliabili. Afferma di non voler mentire più, ma sa altrettanto bene che Alison non accetterebbe di essere sposata con una persona che per poter sentirsi realizzata ha bisogno di tradire. Il vero confronto interessante è quello che Noah fa tra il protagonista del suo libro, il generale Bradley, e se stesso: lo scrittore afferma che il generale non avrebbe portato a compimento le sue sfide se fosse stato a casa a cambiare pannolini, e poi generalizza, affermando che i più grandi della storia sono traditori, che tutti hanno the willingness to take whetever they want.

The Affair - 2x10 10Noah si paragona a Jefferson, Picasso, Hemingway: paragona il suo talento a quello di grandi del passato per fornirsi l’alibi per smettere di essere un brav’uomo nel senso comune del termine, e di fatto si ritrova in un impasse dal quale sarà difficile uscire senza eliminare qualcosa dalla lista dei “vorrei”. I just think there are so many different matrices by which to measure a man’s worth, and I don’t know which is right: la sensazione è che lo scrittore sappia benissimo chi vorrebbe essere, ma che si renda conto di avere troppo da perdere e che quello che gli permette di essere sereno (e di non spararsi a 60 anni, per esempio) sia proprio quello a cui dovrebbe rinunciare.
L’ottima prova attoriale di Cynthia Nixon e Dominic West e l’alchimia tra i due rende molto credibile la seduta terapeutica, in cui viene affrontato tutto, compreso il rapporto col padre, che meriterebbe una piccola analisi a parte. Il merito più grande appartiene però alla sceneggiatura, pulita e non eccessiva nel fornire facili soluzioni didascaliche che avrebbero minato le fondamenta stesse della serie rischiando di spezzare l’incanto creato con gli spettatori.

The Affair - 2x10 10La seconda parte dell’episodio, il punto di vista di Alison, risente senza dubbio del confronto con l’ottima parte che lo ha preceduto, e riporta a galla i limiti che questa stagione ha innegabilmente dimostrato. Non solo Alison continua a non avanzare come personaggio, ma il suo punto di vista questa volta sembra raccontato quasi esclusivamente per far fare un passo ulteriore alla trama da thriller, che ha perso buona parte del mordente guadagnato con i minuti finali della prima stagione, al netto dei dubbi che molti avevano a buon motivo sollevato. Gli eventi stanno prendendo il sopravvento sullo stile del racconto, vero e prezioso contenuto della serie, offuscando parzialmente la caratteristica distintiva che la rende unica.

Nulla di quanto avviene in questa seconda parte è in realtà una sorpresa: sapevamo che la piccola Joanie potrebbe essere la figlia di Cole e nonThe Affair - 2x10 10 di Noah, e sapevamo che Scotty lo avrebbe scoperto. La puntata ci mostra il come, non aggiungendo nulla di particolarmente importante. L’incontro con Cole sottolinea l’impossibilità per Alison di andare oltre, a differenza dell’ex marito. La realizzazione della sua felicità impedisce alla donna di rivelargli la verità sulla figlia (qualunque essa sia, non abbiamo ancora certezze), diventando nuovamente causa del malessere dell’uomo proprio quando dimostra di aver superato il trauma del tradimento e della separazione. La supposizione è che questo segreto possa essere all’origine dell’omicidio di Scotty; non resta che sperare in una soluzione del mistero degna quantomeno di un buon giallo.

Una volta finito l’episodio mettiamo a fuoco il quadro d’insieme, ed ecco che vengono a galla i difetti, le semplificazioni e le forzature, che eliminano parte della magia e del magnetismo col quale la serie tiene incollati allo schermo. La prima parte è l’esempio di quanto ancora si possa andare a fondo, bisognerebbe restare sui binari giusti; la sensazione è che, almeno per questa stagione, l’occasione sia stata parzialmente persa.

Voto: 7½

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