The Good Wife – Stagione 7 Episodi 8-10 3


The Good Wife – Stagione 7 Episodi 8-10Per quanto The Good Wife riesca sempre a conservare intatto il suo fascino, questa prima parte di stagione ha lasciato intravedere segni di stanchezza: frammentarietà narrativa, scarsa coesione tematica e poca attenzione alle interazioni tra i personaggi. Nonostante ciò, le mine disseminate fin qui convergono nel mid-season finale creando un’esplosione che cambierà molte delle carte in tavola.

Malgrado la loro apparente ordinarietà, se analizzate come un unico blocco queste tre puntate ci mostrano, in progressione, la lenta sedimentazione delle cause che porteranno allo scoppiettante finale del decimo episodio. La parte più interessante del racconto sta infatti nella rappresentazione speculare delle vicende di Alicia e Eli: mentre la donna rivendica con sempre più veemenza il diritto a vivere liberamente la propria vita, l’uomo si ritrova in una situazione che lo porta a comprendere il valore della “vita” al di là dell’ossessione per il lavoro. Infatti, il comparto interazionale che vede coinvolti Eli e Courtney da un lato e Alicia e Jason dall’altro è la parte più riuscita di questi ultimi tre episodi, che purtroppo si portano ancora dietro lunghi strascichi di dubbio interesse, soprattutto per quanto riguarda la controparte tematica, ovvero ciò che succede alla Lockhart/Agos & Lee.

My life is my life, and I want you to back the hell up!

The Good Wife – Stagione 7 Episodi 8-10Sin dall’esordio di questa nuova annata, l’evoluzione del personaggio di Alicia si è configurata in maniera un po’ enigmatica: con molta calma e diplomazia, si sente pronta a scendere solo a quei compromessi che non le impediscano di essere libera nel compiere le sue scelte, sia in campo professionale che personale: rifiuta di ritornare alla Lockhart&Agos, va a letto con Peter senza che la cosa abbia conseguenze, flirta con Jason. Ogni azione così come ogni scelta fatta in questa nuova fase della sua vita ha pochissimo a che fare con la devota Saint Alicia che ha dominato la scena nelle passate stagioni – la distanza con Jason, infatti, non sembra essere dovuta a un dovere verso qualcuno o qualcosa, ma pare avere radici in un più sottile timore di essere travolta dall’indomabile imperscrutabilità dell’uomo.
Il crollo della carriera politica e il conseguente fallimento dello studio creato con Cary hanno acuito il bisogno di attuare una ricostruzione radicale del percorso portato avanti sin qui. Ma qual è davvero la radice che ha portato Alicia a questo impellente bisogno di resettare completamente la propria vita? La conclusione del decimo episodio pare rispondere a questa domanda, riportando in campo una ferita che sembra tutt’altro che rimarginata.

The Good Wife – Stagione 7 Episodi 8-10La morte di Will ha rimesso in discussione ogni scelta compiuta dalla donna in passato: la fedeltà a Peter, così come la decisione di creare un proprio studio usando i clienti della L&G, appaiono come le matrici di una vita andata completamente in fumo e da cui Alicia sente un forte bisogno di allontanarsi. Ma i ripensamenti più distruttivi sono quelli nascosti in una sfera profondamente intima e personale: come sarebbe adesso la sua vita se avesse ceduto pienamente a quell’incessante desiderio per Will? Quell’imperterrita ostinazione a voler mantenere intatta la facciata della sua famiglia le ha precluso la possibilità di essere felice? Oppure tutti questi dubbi nascono solo dal dolore della perdita? Alicia, adesso, sente il dovere di rispondere a queste domande mettendo i propri bisogni al centro del suo mondo. Proprio per questo, avere un nuovo cavillo mentale che rimetta qualcos’altro in discussione – cosa avrei fatto se avessi sentito quella telefonata? – crea un cortocircuito da cui sarà difficile tornare indietro.

I don’t know why I’m telling you this, Alicia, but I think you should be happy.

The Good Wife – Stagione 7 Episodi 8-10Nonostante la velocità con cui è stato sopraffatto dagli eventi, Eli è il personaggio che ha subito una delle più riuscite caratterizzazioni di questa prima parte di stagione. L’allontanamento dalla direzione della campagna presidenziale di Peter ha avuto come immediata conseguenza quella di acuire il suo aspetto più cinico e manipolatore, portandolo a intavolare uno scontro con Ruth che tuttavia non ha creato quelle diaboliche scintille che ci saremmo aspettati. La vera sorpresa avviene invece dal coinvolgimento sentimentale con Courtney che, sebbene si sia sviluppato in maniera un po’ troppo repentina, è un passaggio fondamentale nell’arco di evoluzione del personaggio. Una storia fulminea e intensa che riesce ad agire concretamente nell’anima dello spietato spin doctor anche per via del suo mutato rapporto con Peter: l’allontanamento da Peter e il conseguente avvicinamento ad Alicia hanno portato Eli in una dimensione professionale diversa, più moderata, in cui tutti i discorsi tornano a girare attorno al concetto di vivere, e di amare, secondo una libertà svincolata da qualunque campagna elettorale.

The Good Wife – Stagione 7 Episodi 8-10Courtney è il medium adatto per scoprire quello che si cela dietro le strategie, le proiezioni, i sondaggi e le apparenze; è ciò che serviva a Eli per affacciarsi su una dimensione diversa dall’ossessiva devozione che caratterizza il suo lavoro. La velocità con cui questa storia nasce e si spegne disorienta Eli in un modo che egli non credeva possibile, scaraventando l’uomo in un universo sconosciuto, senza appigli e criteri di decodificazione usuali. Proprio per questo Eli si rifugia in Alicia, perché di colpo entra in empatia con il dolore della perdita, quel pesante fardello che la donna sicuramente conosce molto meglio di lui. E proprio per questo riporta in auge Will: Eli ha assaporato così duramente il peso della rinuncia che non può più imporla a qualcun altro. Posto di fronte al dolore, Mr. Gold esce dall’ombra di subdolo burattinaio degli eventi e tenta di fare ammenda degli errori commessi in passato, anche a costo di rovinare il suo futuro professionale.

Wouldn’t it be odd if the person who respected you the most was the person you agreed with the least?

The Good Wife – Stagione 7 Episodi 8-10Molto diverso è il discorso riguardante la storyline della Lockhart/Agos & Lee, risucchiata da cause sì interessanti, ma ancora troppo marginali e manchevoli di un approfondimento adeguato. Il nono episodio (“Discovery”) riporta tutti sullo stesso tavolo, compreso Canning, in una causa anche piuttosto avvincente – presunto razzismo che coinvolge Chumhum –, ma il tenore del confronto è debole, anche quando Cary si avvicina a Lucca nel preciso intento di escludere Alicia. Il problema però non è riscontrabile nella pacifica convivenza delle due formazioni legali, ma piuttosto in una mancanza di sviluppo nel contesto interazionale interno alla L&A: Diane e Cary si ritrovano infatti appiattiti in una dimensione analitica piuttosto superficiale che non rende loro giustizia. Ciò è oltremodo evidente negli altri due episodi, ricchi di spunti interessanti che tuttavia non riescono a giungere a pieno compimento. In “Restraint”, Diane è messa di fronte a una crisi etica assai importante – la difesa di una causa di censura preventiva la pone a sostegno del movimento pro-life –, che la porta a scontrarsi sia con il giudice che con vecchi clienti, passati rapidamente alla Florrick & Quinn.

The Good Wife – Stagione 7 Episodi 8-10Per quanto il rapporto conflittuale tra Carver e Diane sia ricco di potenzialità narrative, e il peso che Dipple ha sulla scelta delle cause della L&A stia creando una dimensione di contrasto etico pronta a scoppiare da un momento all’altro, la gestione di questo comparto narrativo non viene sviluppata con l’attenzione che meriterebbe. Lo stesso vale per Cary, e per quel conflitto generazionale che esplode in “KSR” senza aver avuto un giusto approfondimento nel corso dei precedenti episodi. L’assunzione di Monica e la causa multimilionaria, con Canning come avversario, potrebbero rivitalizzare la situazione, mostrandoci sempre più momenti come quello in cui Diane e Cary si liberano del branco degli associati.

Sono ancora tanti i punti che The Good Wife deve riassestare, ma già dalla conclusione di “KSR” si ha come l’impressione che la strada intrapresa sia quella giusta per un ritorno in grande stile.

Voto Episodio 8: 7+
Voto Episodio 9: 7
Voto Episodio 10: 8

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3 commenti su “The Good Wife – Stagione 7 Episodi 8-10

  • Birne

    Speriamo nella ripresa, parola magica e molto usata di questi tempi nel nostro Paese, ma per ora poco percepita. Lo stesso vale anche per The Good Wife che in questa mezza stagione non decolla, secondo me, e si è persa per strada idee e personaggi.
    E il fatto che nel pur ottimo episodio finale di questa mid season si rievochi Will Gardner non mi sembra casuale. La scomparsa di un protagonista della serie era stata gestita benissimo, come forse mai in analoghe circostanze, cioè per l’abbandono di un attore per sfinimento o per altri progetti e la quinta stagione era finita trionfalmente.
    Poi è iniziato il declino sia pure di un prodotto con uno standard di qualità elevata, della sesta e di questa settima stagione in corso. E’ come se Will Gardner si fosse portato via il coccio che contiene la scintilla. Forse quella storia di amore e di intesa professionale – che a me sembrava anche criticabile, così tardo-adolescenziale – e la buona chimica fra i due attori (chi lo sa, magari si odiano, però funzionavano), aveva una forza che teneva in piedi la trama, alimentava la fantasia degli autori, teneva teso quel materiale elastico che fa ballare tutte le componenti ai ritmi e ai tempi giusti.
    Ora va bene la pausa, poi però ridatemi Diane e Eli al loro meglio, che poi è il loro peggio, probabilmente.

     
  • essecomeserie

    Non sono d’accordo.. per me The Good Wife è un po’ come il buon vino: più va avanti, più migliora.. al contrario di tante altre serie (un esempio: Dexter) che alla lunga non reggono.. di The Good Wife, mi stupisce sempre la capacità di parlare dell’attualità, come se la puntata fosse girata il giorno prima

     
    • Francesca Gennuso L'autore dell'articolo

      Ciao essecomeserie, fortunatamente la leggera parabola discendente di The Good Wife non è lontanamente paragonabile allo scempio con cui Dexter si è strascinato avanti a partire dalla quinta stagione. Qui il discorso è molto meno apocalittico, infatti, come cerco di spiegare nella recensione, The Good Wife riesce comunque a conservare intatto il suo fascino, anche grazie ai costanti riferimenti all’attualità a cui tu accenni, tuttavia in questa stagione il meccanismo pare inceppato in una generale disarmonia dell’insieme narrativo. La narrazione è si muove secondo tre blocchi separati: da una parte Cary, Diane e la L&A, dall’altra Alicia e Eli con le loro vicende personali che si intrecciano alla campagna elettorale – la parte che a mio parere funziona meglio – e infine i casi discussi dalle due formazioni legali. Alla luce delle vette che la serie è riuscita a raggiungere nel corso degli anni dividere la narrazione in compartimenti stagni appare un po’ riduttivo, soprattutto per quei personaggi – Cary e Diane su tutti – che vengono sacrificati da un trattamento del genere. Ma come ho già detto in conclusione della recensione, le premesse per un gran ritorno ci sono tutte!