11.22.63 – 1×01 The Rabbit Hole 4


11.22.63 - 1x01 The Rabbit Hole“Non sono mai stato un uomo facile alle lacrime.”
Incipit di 22/11/’63

Sicuramente vi sarete chiesti almeno una volta nella vita: “Se potessi tornare indietro nel tempo, cosa farei?”. Una domanda a cui molto probabilmente l’umanità intera non avrà mai risposta.

Nasce da qui, da questo atavico quesito irrisolvibile, 11.22.63, prima dalla penna di King e poi da Hulu, che ha fatto nascere il progetto grazie al quale Jake Epping ci insegnerà cosa vuol dire dare risposta a una domanda impossibile.

11.22.63 - 1x01 The Rabbit HoleMaine, giorni nostri. Un professore di lettere di nome James Epping sta divorziando dalla moglie e mangia praticamente tutti i giorni alla tavola calda del suo amico Al Templeton, che lo tratta come un figlio. Piatto della casa: hamburger di manzo a 1.25$.
Un giorno, Al lascia in eredità a Jake un inquietante segreto: nella dispensa del locale si trova un portale temporale, che catapulta chiunque lo attraversi in un esatto momento del 1960. Il viaggio nel tempo, qualsiasi durata abbia negli anni ’60, da questa parte dura solo due minuti.
È evidente come la storia sia già avvincente di per sé: se ci mettete la penna di King dietro e un valido attore come James Franco (che si è proposto con entusiasmo per il ruolo, avendo amato il libro), il risultato si preannuncia più che buono. Ma 11.22.63 non può essere ovviamente relegato solo a uno sci-fi sui viaggi del tempo: gli altri due grandi protagonisti della vicenda sono il passato e John Fitzgerald Kennedy.

11.22.63 - 1x01 The Rabbit HoleAnche in questo caso, ci sono delle regole ferree per viaggiare nel tempo, sopratutto in una porzione di spazio-tempo che è già incisa nella corteccia dell’Universo: il passato è restio ai cambiamenti, e soprattutto si accorge quando un agente esterno tenta di modificarlo. Il grande dilemma quindi si pone fin da subito: se si torna nel passato e in qualche modo lo si modifica cosa ne sarà del presente?
Oltre a questi dilemmi fanta-scientifici, c’è anche una questione morale da affrontare: è giusto cambiare la vita di persone sconosciute anche se per un bene superiore? Poi c’è la curiosità, che ha mietuto più vittime della vecchia con la falce: la voglia matta di scoprire qualcosa sulle persone a noi care e cosa facevano 50 anni fa, di dire loro le parole che non siamo riusciti a dire in tempo, tutte queste sono variabili impazzite che Jake dovrà portarsi dietro cercando di ignorarle per compiere una missione molto più grande di lui.

11.22.63 - 1x01 The Rabbit HoleEd è proprio qui che la questione si fa ancora più complicata ed estremamente interessante: l’idea è infatti quella di cambiare il mondo in cui ci troviamo a vivere salvando la vita a JFK. Uno dei momenti più famosi della storia e della vita americana deve essere cambiato per rivoluzionare tutto quanto, un giro di vite che permetterebbe oggi di vivere (forse) in un mondo migliore.
Qui King inserisce anche una critica ferocissima alla storia americana: la guerra del Vietnam, l’era Nixon, l’avvento del terrorismo, tutto potrebbe essere davvero evitato se la vita di Kennedy fosse continuata anche dopo quel fatidico 22 novembre? La serie tenta di dare una risposta a questa domanda, e comincia con questa splendida puntata dove ci viene presentato il cavaliere in solitaria Jake (forse un po’ troppo velocemente, ma lo spazio di 8 episodi è veramente esiguo per una storia così complessa) e i primi difficili passi che muove nel 1960.
Questi primi minuti mettono in evidenza alcune differenze con l’opera di King, ma che sono assolutamente al servizio della causa per lo spazio ristretto di manovra che dicevamo poc’anzi. Si cominciano a delineare i problemi che Jake dovrà affrontare in questo viaggio, le implicazioni morali che dovrà gestire per arrivare dritto a un obiettivo che, se portato a termine, cambierà per sempre (in bene o in male?) il destino dell’intera umanità.

11.22.63 - 1x01 The Rabbit Hole11.22.63 parte molto bene e fa tirare un sospiro di sollievo a tutti i fan di King violentati dal recente Under The Dome: a livello di qualità, questi primi 80 minuti sono di gran lunga superiori a qualsiasi momento della serie sulla Cupola.
Se il filone originario di King verrà rispettato e le differenze saranno sostanzialmente d’aiuto alla narrazione (per forza di cose più veloce della serie tv rispetto al romanzo), state pur certi che questo nuovo show sarà di assoluta qualità.

Voto: 7½

Condividi l'articolo
 

Informazioni su Ste Porta

Guardo tutto quello che c'è di guardabile e spesso anche quello che non lo è. Sogno di trovare un orso polare su un'isola tropicale.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

4 commenti su “11.22.63 – 1×01 The Rabbit Hole

  • Tommy2407

    Avevo tanta paura… 22 11 63 è stata una delle più grandi opere di king (se non il suo capolavoro assoluto) e anche se non chiedo il rispetto assoluto dell’opere che almeno non mandino tutto a quel paese, e questa puntata come giustamente dicevi sembra un’ottima partenza. Speriamo bene e che il livello si mantenga costante

     
  • Tyreal

    La durata del pilot è insolitamente lunga (per fortuna): lo stesso minutaggio verrà mantenuto nei prossimi episodi o si tornerà a puntate dai canonici 43 minuti?

     
  • Luca Parodi

    Augurandomi vivamente che non si prenda la strada dell’apologia di Kennedy e dei democratici contro i cattivi e guerrafondai americani e premettendo che non ho letto il seppur lodatissimo testo di King, questo pilot è, narrativamente parlando, uno dei più interessanti da un po’ di tempo a questa parte. Per un attimo, lo ammetto candidamente, mi è sembrato di tornare ad una certa atmosfera lostiana, con quegli avvenimenti senza senso che ti fan venire voglia di vedere il prossimo episodio. Oltre al piano della pura e semplice narrativa, sarà interessante anche osservare come si evolveranno i meccanismo psicologici di una mente che si trova a reagire ad una situazione a cui non è e non potrebbe mai essere preparata.

    Voto: 8