The Walking Dead – 6×10 The Next World 3


The Walking Dead – 6x10 The Next WorldSe la scorsa settimana “No Way Out” si era rivelata essere una puntata adrenalinica e ricca di azione e colpi di scena, con “The Next World” AMC ci mostra le sfaccettature più umane e quotidiane del mondo di The Walking Dead e, attraverso l’introduzione di un nuovo personaggio, non dimentica di porre le basi per gli sviluppi narrativi che avranno luogo nel prosieguo della stagione.

All’interno dell’economia di uno show costoso come The Walking Dead – costretto a repentini cambi di ritmo dalla sua stessa natura e da una scrittura non sempre organica – gli episodi filler sono necessari sia per rispettare il budget a disposizione, sia per non mettere ulteriormente in crisi degli autori che, in quanto ad inventiva e ricchezza di idee, non riescono più a stupire da un paio di stagioni. Definire “riempitiva” una puntata come “The Next World” sarebbe leggermente riduttivo, vista l’introduzione di un personaggio molto atteso, tuttavia il contrasto con l’azione presente nei capitoli precedenti ce la fa percepire come tale.

I need to take care of something.

The Walking Dead – 6x10 The Next WorldArchiviata l’orgia di sangue e i massacri di “No Way Out”, Gimple e soci riportano al centro del palcoscenico l’uomo e la sua interiorità, col rischio di ricadere nei soliti, endemici problemi che si palesano quando lo show rallenta per dedicarsi all’introspezione.
Sono trascorse un paio di settimane dalla notte di furore e gli abitanti di Alexandria sono ancora alle prese con gli strascichi psicologici successivi: Spencer si inoltra misteriosamente nei boschi, mentre Carl (che ha preso sorprendentemente bene la perdita dell’occhio, neanche gli si fosse spezzata un’unghia) e Enid escono dalla città per dare quel tocco di brivido in più alla lettura dei fumetti, dilettandoci con dialoghi sulle ribellioni infantili che assurgono ad impensabili vette di ridicolo. L’idea degli autori era, probabilmente, quella di mettere in scena un Carl maturato, maggiormente conscio e partecipe della natura del mondo circostante, ma l’impressione tratta non è stata quella. Per fortuna bastano pochi minuti a chiarire lo scopo di queste simpatiche escursioni nella natura: Deanna, che avevamo lasciato ferita ed in pericolo mortale, infesta i dintorni della città, e la sua “seconda morte”, ben girata, è il simbolo silente del passato che si conclude definitivamente per lasciare spazio ad una nuova vita.

The Walking Dead – 6x10 The Next WorldL’aspetto positivo di questo spaccato di vita alexandrina sta tutto nell’approfondimento delle relazioni fra i protagonisti. La storyline di Daryl e Rick assume fin da subito i caratteri del più classico dei buddy movie, in cui due amici affrontano simpatiche avventure che hanno come conseguenza quella di rafforzare il rapporto tra di loro. La novità più importante della puntata è proprio questa variazione dei toni: per la prima volta lo spettatore non è colto dalla sensazione di catastrofe imminente e i momenti di tensione sono ridotti al minimo, o, come nella caccia di Rick e Daryl, trattati con leggerezza ed un’aura di spensieratezza.

My friends used to call me Jesus.

The Walking Dead – 6x10 The Next WorldPer gli amanti del lato action dello show (per chiarirsi, coloro i quali sono solo vagamente interessati alla ginnastica da letto di Rick e Michonne) il punto focale dell’episodio coincide con l’introduzione di Paul “Jesus” Rovia (Paul “Jesus” Monroe nel fumetto), interpretato da Tom Payne. Stando all’opera originale e alla sua prima apparizione su schermo, Jesus è un abile combattente a mani nude ed un sorprendente escapologo. Fin dalle prime inquadrature l’interpretazione scanzonata fornita dall’interprete, unita alle inusitate abilità del personaggio, riesce ad innalzare notevolmente il livello di aspettative (non siamo ai livelli di Michonne con la katana e un paio di walkers al guinzaglio, ma nemmeno troppo lontani); sarà prerogativa dei prossimi appuntamenti dello show chiarire quanto questo personaggio abbia realmente da offrire; tuttavia, se dobbiamo basare il nostro giudizio sulle esperienze passate, possiamo dire che raramente The Walking Dead è stata in grado di soddisfare l’hype generato.

It’s good to be home.

Michonne è il perno attorno al quale ruota buona parte delle avventure settimanali e, soprattutto, rappresenta con le sue azioni la voglia di ricominciare a vivere dell’intera comunità. Il personaggio interpretato da Danai Gurira è tra i meglio costruiti dello show; questa caratteristica permette agli autori di rappresentare la ragazza come la depositaria dei progetti espansionistici di Deanna, simboleggiando la voglia dei sopravvissuti di mirare a qualcosa di più della mera esistenza e, al tempo stesso, di mettere in scena con delicatezza il desiderio di quotidianità e tranquillità dei superstiti.

The Walking Dead – 6x10 The Next WorldPer quanto desolato e caotico, il mondo di The Walking Dead diventa incredibilmente piccolo quando le storyline dei protagonisti devono intrecciarsi fra di loro: in questo modo, come la fuga di Jesus era inevitabilmente destinata a fallire per permettere un ulteriore incontro tra i personaggi, così la scintilla tra Rick e Michonne era facilmente ipotizzabile. Pur privilegiando il lato horror, The Walking Dead ha sempre concesso spazio scenico all’amore in quasi tutte le sue forme considerandolo, però, più un riempitivo che un tema da analizzare in profondità. Di fronte ad uno sviluppo del plot abbastanza scontato, ad essere interessanti sono le modalità con cui questo viene messo in scena. L’universo televisivo ci ha insegnato ad apprezzare la spettacolarità e la subitaneità del colpo di fulmine; per questo l’evoluzione del rapporto tra i due – in cui l’intimità fisica è successiva a quella quotidiana da coppia rodata – risulta essere fuori dagli schemi.
In un mondo post-apocalittico vengono meno tutte le convenzioni che caratterizzano la società civile, e dunque anche la nascita e l’evoluzione di un rapporto smettono di seguire i binari canonici; l’attrazione fisica non è quindi istantanea da commedia romantica, ma risulta successiva ad un lungo periodo in cui il rapporto, fondato su una fiducia messa alla prova ogni giorno, è maturato silenziosamente fino a diventare, in modo consapevole, qualcosa di più grande.

The Walking Dead – 6x10 The Next WorldLa decima puntata di The Walking Dead, per una volta, tenta di stupire lo spettatore (non per forza in maniera positiva) senza dover far affidamento su morti improvvise o stragi efferate ma puntando fortemente sulla variazione dei toni del racconto che, in più di un’occasione, offre veri e propri momenti comici in un ambiente catastrofico e depresso. L’episodio confezionato non è un capolavoro e soffre dei soliti buchi a livello narrativo ma, essendo molto leggero rispetto ai canoni ai quali siamo abituati, gode di un “bonus coraggio” al momento del giudizio finale. Se l’esperimento in questo caso può dirsi parzialmente riuscito, va però ricordata la difficoltà dello show nel gestire i momenti morti; restiamo tuttavia speranzosi in attesa di una nuova accelerazione degli eventi dal momento che l’apparizione di Jesus non può che indicare come la definitiva comparsa di Negan sia alle porte.

Voto 6/7

Note
Qui trovate i punteggi del The Walking Game relativi a questo episodio.

Condividi l'articolo
 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

3 commenti su “The Walking Dead – 6×10 The Next World

  • Coimbra

    Vabbe’… nel comment dite delle cose e poi il voto finale va nella direzione diametralmente opposta… addirittura un voto superior al 6,5 della scorsa puntata!

    Non so se vi rendete conto che in questo episodio, oltre alla banalita’ serpeggiante ed all’idiozia fastidiosa delle gite fuori porta di Carl per leggere fumetti e del decelebrato che vaga per il bosco con la pala sulla schiena, c’e’ stato un bel intermezzo con Rick e Daryl che se gli si metteva la musichetta di Benny Hill mentre giocavano ad acchiapparella era una comica perfetta.

    Il personaggio di Jesus poi esageratamente sopra le righe: stuntman, Houdini, invulnerabile e karateka… nonche’ figo e con gli occhi azzurri… come nei fumetti dei supereroi…

    Ma come si fa a prendere sul serio questo telefilm ormai?!

    Ma aspettiamo Negan per le boiate con il botto finali…

     
  • Artax

    Ok la fiducia messa alla prova ogni giorno, ma l’attrazione fisica non è stata istantanea, o cmq nata sul momento? Fino a due giorni prima Rick se la intendeva con la bionda prematuramente scomparsa!…cambiooo..
    Carl insopportabile, Jesus mi sembra molto fan service ma vediamo come vine sviluppato.

     
  • Luca Badaloni

    E’ evidente da inizio stagione la volontà della produzione di restare nei canoni della trama della novel, senza sconvolgere ulteriormente le dinamiche dei personaggi. Se vogliamo fare paragoni la “love story” di Michonne e Rick riflette la controparte Rick-Andrea, rapporto talmente consolidato che lo spettatore-lettore non è così sconvolto dallo sviluppo. Jesus è anche lui perfettamente descritto come Kirkman. Vedo tutta la cosa del buddy movie / Carl che legge fumetti etc. come il tentativo di passare da un mondo in cui i walkers erano il pericolo da abbattere ad un mondo in cui i walkers diventano gestibili e le milizie sono il vero pericolo. L’episodio non è adrenalinico nè perfetto, ma se è questa la direzione intrapresa che restino nei canoni della novel senza andare ulteriormente troppo fuori dai binari.