Togetherness – 2×01 Hotels


Togetherness – 2x01 HotelsLo scorso season finale aveva scomposto quell’armonia che sin dal pilot si configurava come ingabbiata in un’unità apparente. Questa première si snoda lungo il tentativo di ristabilire una direzione comune a tutte le spinte contrastanti che hanno spezzato l’equilibrio iniziale, lasciandoci pregustare come tale obiettivo sia meno semplice di quanto si possa credere.

Nel corso del finale della scorsa annata, l’assunto su cui si avviava la serie – Alex e Tina che si ritrovano a condividere il salone di casa Pierson – si sfalda completamente, riportando Brett e Michelle in quella situazione di intima comunione che nel frattempo entrambi hanno perduto quasi del tutto, e non certo a causa della permanenza dei due ospiti. Non è un caso che la nuova stagione si avvii proprio in uno spazio neutro – New Orleans – dove si ricrea in maniera fittizia quella situazione corale appena sfaldatasi. Il ritrovamento di tutti i protagonisti intorno ad Alex non fa che amplificare il senso di distanza che separa gli uni dagli altri, finendo per isolare le varie coppie secondo una prospettiva leggermente sfocata: Brett e Michelle si ritrovano vicini ma separati dal baratro del senso di colpa della donna, Alex e Tina si rincorrono tra gesti eclatanti e confini imponenti, e in un angolo Larry e Christy osservano il tutto senza comprendere appieno di essere relegati ai margini di un gioco delle coppie che di fatto li esclude.

I want you to marry me. Again.

Togetherness – 2x01 HotelsMichelle si ritrova in Hotel, un Radisson, uno di quei luoghi costruiti secondo dei parametri architettonici che rendono ogni posto uguale all’altro, al di là della diversa collocazione geografica. Ed ecco che New Orleans viene invasa dai ricordi di Sacramento, e di quella camera d’albergo la cui porta è stata infinitamente squarciata, prima dall’ingresso di David e poi, la mattina dopo, dalla comparsa di Brett, pronto a rinnovare i suoi sentimenti a una moglie che aveva appena compiuto un ampio passo al di là del loro matrimonio. Non aver mostrato l’incidente che ritarda l’arrivo di Brett a Sacramento – impedendogli di cogliere la moglie in flagrante tradimento – rende più intimista lo sviluppo del racconto che invece di concentrarsi sull’intreccio fortuito degli eventi si sofferma sulle reazioni di entrambi, antitetiche per sostanza ma uguali per intensità: l’euforia di Brett ci appare infatti direttamente proporzionale al senso di colpa che opprime Michelle.

Togetherness – 2x01 HotelsNel dialogo tra i due coniugi, e soprattutto durante il confronto che entrambi hanno con Tina e Alex, è ancora evidente quella difficoltà di comunicazione che nella passata stagione ha innestato il progressivo frantumarsi del loro rapporto: ognuno è nuovamente concentrato su se stesso, anche adesso che l’obiettivo è quello di ritrovarsi. Il mea culpa di Brett, il bisogno di rassicurare la moglie sulla reale presa di consapevolezza di quel cupo egoismo che l’aveva reso apatico e incolore, è ancora una volta la dimostrazione di come l’uomo non riesca a vedere al di là del suo naso: addossandosi la colpa di tutto evita di osservare davvero sua moglie, finendo nuovamente per non accorgersi che il disagio della donna si annida in quella sfera intima a cui lui non ha accesso. Allo stesso modo Michelle si rapporta al cambiamento di Brett solo attraverso quel senso di colpa che la opprime, senza chiedersi se il grande gesto del marito sia davvero ciò di cui ha bisogno. Inoltre, la necessità impellente di confessare il tradimento è ancora una volta la dimostrazione di un impeto egoistico volto ad alleviare i suoi sensi di colpa piuttosto che a porre le basi per ricostruire un rapporto sulla reciproca sincerità. Brett e Michelle ci appaiono più vicini che mai, ma la sottile ed efficace costruzione dell’intreccio riesce a creare una sorta di solco invisibile che li rende molto più distanti di quanto non lo siano già stati finora.

You broke my heart. But I should be thanking you because it’s the best thing that’s ever happened to me.

Togetherness – 2x01 HotelsL’episodio si apre con Alex intento a intrattenersi con la sua nuova fiamma, Christy. L’immagine che ne vien fuori è subito in netto contrasto con quell’uomo ferito che si imbarca sul volo per New Orleans distrutto per il rifiuto di Tina. Per quanto il suo fare gioviale e amichevole continui a essere il suo punto di forza, nel momento in cui mette piede sul set Alex si trasforma, cedendo a un’arroganza che sa tanto di rivincita: la vita lo ha ferito, e adesso l’uomo vuole lavare ogni piaga con il completo riconoscimento del proprio valore, così con il regista, così con Tina. Il peso di quel rifiuto ha dato ad Alex la forza di riprendersi ciò che la vita gli aveva sempre negato, donandogli anche la consapevolezza che, nel bene e nel male, ogni cosa può diventare il contrario di quello che era, ma che certi atteggiamenti sono così radicati da non riuscire a evolversi con facilità.

Alex si rende conto che Tina non è ancora in grado di comprendere che lui non può più tornare alla vecchia natura del loro rapporto, e guardandola persa nel suo ingenuo egoismo non può che ringraziarla per averlo lasciato andare. Dal canto suo, Tina spende quattromila dollari nella speranza che una bussola antica possa riportare l’uomo lungo quella via che percorrevano insieme, rifiutandosi di voler accettare che la direzione intrapresa dalla loro amicizia ad Alex non bastava più. Inoltre, l’ambiguo rapporto tra i due diventa ancora più tragicamente ironico se si osserva che al fervore di Tina non si lega uno sviluppo emotivo, ma solo un dissenso per uno stato di inferiorità in cui la donna non si riconosce: Tina non sopporta di essere in secondo piano nella vita di Alex e questo la porta a fare di tutto per ritrovare il suo posto, sfoggiando una sicurezza che però s’infrange nel ritrovato equilibrio dell’uomo.

Togetherness – 2x01 HotelsSecondo un racconto di tipo speculare Tina e Michelle si ritrovano a scontrarsi con l’evoluzione in positivo di Alex e Brett, sostando entrambe in uno stato involutivo che le confonde e le disorienta. Ed è proprio su questo livello di rappresentazione che lo spirito della serie ritrova quella togetherness invocata dal titolo: il disagio del singolo si amalgama e si amplifica nel rapportarsi simmetrico che si viene a creare tra i quattro protagonisti, soprattutto adesso che ognuno è alla ricerca dell’altro. Nonostante l’intrecciarsi di bisogno e timore, di incertezza ed egoismo, il desiderio di ricostituire un’unione è la base da cui Togetherness sembra voler ripartire.

“Hotels” è un episodio ben costruito, pacato e lineare, che riprende il filo del discorso mantenendo inalterato lo spessore che la serie era riuscita a raggiungere con la stagione d’esordio. Tuttavia, nonostante le premesse per un ottimo sviluppo ci siano tutte e le caratterizzazioni dei vari personaggi siano sempre più stratificate, questa première conferma anche quei freni che rendono Togetherness una serie ancora in via di definizione, priva di una identità specifica.

Voto: 7½

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